Il bomber da oltre 250 gol non sbaglia, urlo ospite: «Il derby è nostro!»

Il Livorno Bianzè continua la sua corsa play off e supera con il minimo sforzo un Santhià incapace di fare gol. Punteggio fissato da un rigore realizzato in apertura da Armando Panipucci e arrivato per fallo di mano in area. Successivamente la squadra di Giovanni Bernabino non ha fatto molto per arrotondare il punteggio, quella di Leonardo Gigante invece è stata troppo confusionaria anche se manca un rigore con dinamica medesima di quello che è risultato fatale. E per i padroni di casa a questo punto occorrerà impegnarsi per arrivare ai play out.

PANIPUCCI NON SBAGLIA In partenza prova a scattare il Santhià con un paio di calci da fermo verso la porta di Appendino. Nessun esito positivo e allora prende campo il Livorno Bianzè con un tentativo di Bracco, deviato in corner al 7'. La squadra di Bernabino è brava a tornare in area al 9' e sugli sviluppi di un corner ecco arrivare una mischia con tocco di mano in area. È rigore e dal dischetto Panipucci coniuga potenza e precisione per il vantaggio cacciando la palla a destra. 0-1. Nei minuti successivi nessuna squadra affonda i colpi con decisione e prima della mezz'ora ecco il Santhià ritentare qualcosa. Al 22' Augusti va a battere una punizione dai 30 metri e la palla sorvola di poco la traversa. Lo stesso numero 8 va a battere un angolo pericoloso da sinistra al 28' e sugli sviluppi del corner Campana conclude di destro non di molto sul fondo. Nell'ultimo quarto d'ora invece c'è ben poco da segnalare se non una progressione da sinistra di Petasecca, fermato in maniera pulita in area di rigore, mentre dalla parte opposta buon filtrante per Dosso che spalle alla porta stoppa male e fa sfumare l'occasione. Si va al riposo con un'azione ricca di cambi di fronte al 42' dopo un corner dalla destra per il Santhià al termine della quale Nkwakam calcia di sinistro da fuori area con palla un metro oltre la traversa. Nel finale poi la squadra di Gigante reclama un rigore per un tocco di mano in area ma l'arbitro fa proseguire suscitando le proteste santhiatesi.

PUNTEGGIO FISSATO Nella ripresa si comincia con una conclusione da fuori di Campana che non sorprende Appendino. Più pericoloso invece il Livorno Bianzè quando al 3' Comotto apre sulla sinistra per Petasecca che calcia di prima intenzione e costringe Dipaolo alla deviazione in angolo. E dal corner a seguire colpo di testa sul primo palo di Panipucci con palla che attraversa lo specchio e termina sul fondo. La partita poi si spegne come nel primo tempo senza più occasioni degne di nota se non qualche iniziativa personale (il più attivo per il Santhià è Augusti) o qualche piazzato comunque non sfruttato a dovere. Lo stesso Augusti sorvola ancora la traversa al 27' sempre su calcio piazzato. Nel finale gli spazi abbondano di più e al 33' Panipucci attacca sulla destra e prova il diagonale ma Nkwakam spazza via l'area. Poi al 40' sugli sviluppi di una rimessa laterale sponda di Panipucci per Bertone che impegna severamente Dipaolo con un potente destro, raccogliamo Urena e la sfera è di un soffio alta. Lo stesso Urena poi nel recupero arriva a tu per tu con il portiere del Santhià, ma non riesce incredibilmente a superarlo. E dopo 6’ di recupero ecco che il Livorno Bianzè può esultare mentre mastica molto amaro il team di casa.

IL TABELLINO

SANTHIÀ-LIVORNO BIANZÈ 0-1
RETI: 9' rig. Panipucci (L).
SANTHIÀ (4-3-3): Di Paolo 6, Nkwakam 6, Conti 6, Zanino 6, Campana 6 (31' st Pairotto D. 6), Messano 6, Messina 6, Augusti 6.5 (40' st Fall sv), Dosso 6, Cogliati 5.5 (37' st Lasagna sv), Anselmino 5.5 (21' st Ferrero 6). A disp. Pasteris P., Samarotto, Giorgi, Malaponti, Zara. All. Gigante 6.
LIVORNO BIANZÈ (4-4-1-1): Appendino 6.5, Tornari 6, Farjaoui 6, Comotto F. 6 (41' st Fai F. sv), Corinaldesi 7, Balocco 7, Petasecca 6.5 (3' st Urena 6), Bracco 6 (24' st Valrosso 6, 45' st Sibino T. sv), Panipucci 7, Parrinello 6, Strenuo 6 (31' st Bortone 6). A disp. Mrheti, Rega, Fumiento, Marco. All. Bernabino 6.5.
ARBITRO: Arnesano di Torino  5.5.
AMMONITI: Zanino (S), Cogliati (S), Tornari (L), Farjaoui (L), Balocco (L).

LE PAGELLE

SANTHIÀ

Dipaolo 6 Non si fa superare rimanendo sempre attento.
Nkwaam 6 Controlla bene sulla destra.
Conti 6 Qualche bel cross verso il centro dell’area.
Zanino 6 Davanti alla difesa cerca di smistare palla anche se non con troppa fortuna.
Campana 6 Guardingo in difesa, in fase d’attacco va due volte alla conclusione e sfiora la rete.
31’ st D. Pairotto 6 Si piazza sulla destra e cerca di alzare il ritmo.
Messano 6.5 Sempre molto attento in retroguardia a non rischiare il passaggio di troppo.
Messina 6 Si inserisce con i tempi giusti a centrocampo ma non riesce a trovare la conclusione.
Augusti 6.5 Il più vivace, cerca la rete in tutti i modi. (40’ st Fall: sv)
Dosso 6 Usa la sua velocità per scardinare la difesa, ma gli manca la stoccata finale.
Cogliati 5.5 Poca grinta a centrocampo. (37’ st Lasagna: sv)
Anselmino 5.5 Tiene pochi palloni e ancora meno va alla conclusione.
21’ st Ferrero 6 Al rientro, cerca la giocata nello stretto.
All. Gigante 6 Si è rimasti in gara fino al 90’, ma servivano i punti.

LIVORNO BIANZÈ

Appendino 6.5 Volano in area molti palloni ed è bravo a restare tranquillo.
Tornari 6 Gara contentuta sul versante di destra.
Farjaoui 6 Patisce la velocità di Dosso ma non gli fa prendere troppi palloni.
Comotto 6 Grintoso ma non sempre preciso in mediana. (41’ st F. Fai sv)
Corinaldesi 7 Bravo a ribattere colpo su colpo in difesa.
Balocco 7 Detta i tempi della retroguardia con perizia.
Petasecca 6.5 Qualche fiammata che lascia il segno.
3’ st Urena 6 Ha il passo, ma sbaglia un raddoppio clamoroso.
Bracco 6 Si fa vedere inizialmente con un tiro, poi perde brio.
24’ st Valrosso: 6 Gestisce sulla destra, ma si infortuna. (45’ st T. Sibino sv)
Panipucci 7 Ultimo baluardo in attacco, non tradisce nella chance principesca dal dischetto.
Parrinello 6 Detta i ritmi da centrocampo con qualche bel lancio.
Strenuo 6 Poche incursioni per appoggiare Panipucci.
31’ st Bortone 6 Ha energia ma la sfrutta a tratti.
All. Bernabino 6.5 La squadra porta a casa il risultato ed è primario, ma la forma non è il massimo della vita.