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PROMOZIONE

Undici metri per il miracolo: il fantasista e la saracinesca firmano l'impresa che alimenta il sogno salvezza

Testacoda fra le colline: la corazzata si sveglia tardi ma spreca tutto, il fanalino di coda della classe vince e convince

DILETTANTI, PROMOZIONE PIEMONTE, ATLETICO TORINO, PSG

DILETTANTI, PROMOZIONE PIEMONTE, PSG-ATLETICO TORINO: Impresa e festa per i gialloblù

L'Atletico Torino vince e convince allo Stadio de Paoli contro il PSG e alimenta il sogno salvezza, obiettivo che avrebbe del miracoloso visto come si era messa la classifica prima del nuovo anno. Una vittoria nel segno dello spirito di sacrificio e della fame quella della squadra di Vagli, condottiero di una creatura che ha nella sua colonna vertebrale i protagonisti di una vittoria dal grande prestigio: partendo dal pararigori Sommi che disinnesca Rubin, passando dai due centrali Imperadore e Gueye, dalla diga composta da Carvelli e Cantele, finendo col suo terminale offensivo e giocatore di maggior classe Clori, autore del rigore che decide il match. Prosegue la crisi del PSG, che ormai non vince un match da 6 partite. Non basta il moto d'orgoglio, arrivato però troppo tardi, per riuscire a strappare almeno un punto.

LA PARTITA

CLORI ON FIRE • Un vittoria per tornare a respirare e continuare a credere nei propri obiettivi. PSG e Atletico si incrociano allo Stadio De Paoli sotto un sole cocente che può alimentare o tagliare fuori le squadre dai rispettivi target. Dopo la sconfitta di Ovada Frattolillo lancia al centro del 4-3-3 Valera con Bosco e Arcari larghi ai suoi lati con Maida nel cuore del centrocampo a riciclare palloni. Dalla parte opposta l’Atletico Torino di Vagli messo in campo con un 4-2-3-1 fluido con Clori che parte centrale alle spalle di Palumbo ma che svaria tanto sulla trequarti, vedi al 11’ quando il fantasista punta e scarta Tafaro e dalla sinistra si inventa una trivela sul secondo palo per Spiandore che batte al volo in sforbiciata sbattendo però sull’incrocio dei pali. È un Atletico arrembante e ben messo in campo quello dell'avvio di partita, molto stretto fra le linee e propositivo anche nella costruzione manovrata e al quarto d’ora trova anche il vantaggio: Cantele trova spazio sulla trequarti e imbuca per Carvelli che entra in area di rigore ma viene steso da Rosa, intervenuto troppo fuori tempo. Dagli 11 metri si presenta Clori questa volta, il numero 10 conta i passi e con il ghiaccio nelle vene spiazza Salvalaggio portando i suoi sullo 0-1.

Lo svantaggio taglia le gambe ai collinari: gli uomini di Frattolillo non riescono a costruire in modo fluido cercando troppe verticalizzazioni a saltare il centrocampo diventate però preda di Gueye e soci. Dopo lo svantaggio prova subito a scuotere i suoi Bosco su una palla vagante al limite dell’area, dopo aver messo a sedere un uomo riesce a trovare Valera sul secondo palo che però non impegna Sommi, ancora disimpegnato al 25’. Il cooling break viene in soccorso del PSG, che rimette in ordine le idee facendosi più pericoloso dalle parti di Sommi e soci. Prova a impensierirlo Arcari di testa sulla punizione tesa di Rosa, ma la sfera termina alta. I verdeblù premono, ma l'estremo difensore viene salvato dalla sua retroguardia alla mezz’ora: guizzo di Rubin travestito da ala sinistra che mette dentro per Bosco, piatto al volo a botta sicura che però trova la pancia di un gialloblù, il 10 ci riprova sulla respinta col sinistro ma la conclusione dal limite dell’area piccola termina a lato di un soffio dopo una deviazione di Imperadore. L’Atletico regge l'urto e riparte, ma spreca una grandissima occasione per il raddoppio al 40’: Cantele riceve da Carvelli un pallone nel cuore del centrocampo e cambia gioco per Clori, controllo sontuoso a seguire di tacco che lo porta a tu per tu con Salvalaggio, che tuttavia anziché tirare prova a servire Palumbo per segnare a porta vuota sbagliando però misura e scelta col pallone che scivola sul fondo. I padroni di casa calano di giri col passare dei minuti e l’Atletico prova ad approfittarne sempre con Clori che semina il panico in mezzo all’area, Rubin respinge per un attimo ma serve Lamaj che non riesce a punire il PSG, salvato dalla chiusura di Tafaro. Termina così il primo tempo al De Paoli, con un Atletico Torino vivo, affamato e solido in fase difensiva - tant’è vero che Sommi torna a riposo con i guantoni praticamente immacolati.

SOMMI SARACINESCA • Seconda frazione più bloccata e nervosa: l’Atletico prova a viaggiare in verticale con Palumbo e Clori ma i due vengono spesso pescati in fuorigioco da Cinato, assistente di Genre, ma i gialloblù sfiorano il raddoppio col solito Clori al 10’, quando, pescato in profondità, salta Cercel e incrocia il mancino trovando però il piedone di Salvalaggio che alla Garella salva il PSG. La squadra di Frattolillo è irriconoscibile: molle, lenta e macchinosa in fase di costruzione e slegata in fase difensiva. Solido e affamato invece l’Atletico, fin qui meritatamente in vantaggio, bravo a recuperare tutte le seconde palle a centrocampo ribaltando velocemente l’azione. La sliding door della partita arriva al minuto 23: torna in campo D’Errico e l'attaccante cambia l'inerzia del match. Il PSG ingrana la marcia e inizia a schiacciare i gialloblù nella loro trequarti creando in due minuti due palle gol identiche con Govoni e Cercel che, dopo una serie di batti e ribatti in area, arrivano tirare indisturbati da due metri da Sommi sparando il pallone alto sopra la traversa. Mani nei capelli per Frattolillo e ragazzi che, dopo un’ora di non gioco, hanno costruito in due minuti due palloni da gol che avrebbero potuto raddrizzare la partita. Match che il PSG ha l’occasione di rimettere in equilibrio al 38’: Arcari viene spinto ingenuamente da Gueye all’ingresso dell’area, Genre fischia dopo un attimo di attesa indica il dischetto: è rigore. Dagli 11 metri tocca a Rubin che parte col destro, incrocia ma viene ipnotizzato da Sommi che compie così la prima e più importante parata della sua partita tuffandosi alla sua destra e bloccando il rigore calciato male dal capitano verdeblú. È stregata per il PSG, che nel finale rischia il tutto per tutto, ma anche l’ultima preghiera in mischia al 48’ viene rispedita al mittente dalla retroguardia di Vagli, immolatasi su ogni tentativo di D’Errico, Arcari e Rubin. I gialloblù resistono, scheggiano anche una traversa con Cantele da calcio di punizione, ma tremano di nuovo nel finale quando anche Grieco si ritrova sul destro il pallone del pareggio, ma il centrocampista non riesce a inquadrare lo specchio dal cuore dell'area vista anche la grande densità di uomini gailloblù a protezione della porta.

Non c'è più tempo. Giornata stregata per il PSG, svegliatosi troppo tardi e "tradito" dai suoi giocatori più importanti, vittoria rimandata alla prossima domenica. Successo convincente e che dà morale per l'Atletico Torino che arriva allo scontro salvezza contro il Felizzano di domenica prossima nel migliore dei modi.

IL TABELLINO

PSG-ATLETICO TORINO 0-1
RETI: 17' rig. Clori (A).
PSG (4-3-3): Salvalaggio 6.5, Tafaro 6.5, Desopo 6.5, Cercel 6 (42' st Aimaro sv), Rosa An. 5 (33' st Grieco sv), Rubin 5.5, Arcari 6.5, Maida 6 (10' st Ottino 6.5), Valera 5.5 (22' st D'Errico 6.5), Bosco 5.5 (9' st Govoni 6), Fiore L. 6. A disp. Massone, Chiarle, Di Cristofaro, D'Avolio. All. Frattolillo - De Pasquale 6. Dir. Griva.
ATLETICO TORINO (4-2-3-1): Sommi 7.5, Federici 6.5, Paradiso 6.5, Gueye 6.5, Cantele 7, Imperadore 6.5, Palumbo 6.5 (16' st Cumpat 6.5), Carvelli 7, Lamaj 6.5 (33' st Del Frari G. sv), Clori 7.5, Spiandore 6.5 (44' st Murgiano sv). A disp. Cucinotto, Scelfo, Arena, Amatulli M., Canova, Nicolò. All. Vagli 7. Dir. Canova - Guerci.
ARBITRO: Genre di Collegno 7.
COLLABORATORI: Cinato di Nichelino e Brivitello di Novara.
AMMONITI: 5' st Bosco (P), 37' st Gueye (A), 49' st Aimaro[04] (P).
NOTE: Sommi para il rigore a Rubin al 38' st.

LE PAGELLE

PSG 
Salvalaggio 6.5 
Incolpevole nella lotteria dei rigori, il portiere è determinante nel secondo tempo nel tenere in vita i suoi con un paio di parate sicure su tiri dalla distanza e soprattutto con la parata alla Garella su Clori.
Tafaro 6.5 Solita preziosa prestazione in entrambe le fasi per il giovane terzino di Frattolillo, molto intelligente tatticamente e abile nella costruzione della manovra. 
Desopo 6.5 Dopo una prima frazione di gioco in affanno cresce di ritmo nella ripresa venendo imbeccato a più riprese per la sua facilità di corsa col quale crea costantemente superiorità numerica.
Cercel 6 Prova un po' scolastica in fase di costruzione della manovra, ma ordinata in fase di marcatura su Palumbo. Brucia l'errore da due passi poteva valere il pari. (42' st Aimaro sv)
Rosa 5 Giornata no per il centrocampista verdeblù, apparso fin dalle prime battute fuori partita: troppi errori banali in fase di costruzione non da lui, commette ingenuamente il fallo da rigore su Carvelli che costa lo 0-1. (33' st Grieco sv)
Rubin 5.5 Insufficiente per via del rigore sbagliato, purtroppo l'ennesimo della sua stagione. Prestazione di assoluto livello in entrambe le fasi macchiata da questo errore dal peso specifico troppo alto per non essere considerato.
Arcari 6.5 Qualche difficoltà di troppo sulla corsia di destra dove non riesce a pungere contro Federici anche se è lui che suona la carica e a provare a creare qualcosa, così come è lui ad essersi procurato il rigore.
Maida 6 Prova di sostanza e intensità, protagonista di diversi scontri fisici al centro del campo e riciclo di palloni. Qualche errore di troppo commesso in rifinitura dell'azione.
10' st Ottino 6.5 Sbaglia i primi due palloni toccati regalandoli all'Atletico, ma col passare dei minuti cresce sfruttando la sua fisicità e qualità palla al piede. 
Valera 5.5 La scommessa dii Frattolillo stecca: veniva da una serie di ottimi ingressi in campo, ma alla prima da titolare non riesce a farsi valere in mezzo a Imperadore e Gueye.
22' st D'Errico 6.5 Il solo ingresso in campo cambia l'inerzia del match: subito imbeccato dai compagni e pericoloso dalle parti di Sommi, con la sua grande qualità impensierisce tutta la retroguardia.
Bosco 5.5 Pericoloso con una doppia conclusione ravvicinata nel primo tempo sbattendo però su due uomini gialloblù, nella seconda frazione rischia di lasciare i suoi in dieci per un intervento da arancione su Clori dopo un battibecco con Spiandore.
9' st Govoni 6 Bene ma non benissimo: manca il guizzo decisivo in un paio di occasioni, una su sponda di D'Errico e una soprattutto al termine di una mischia ma manda alto dopo una deviazione.
Fiore 6 Non il solito Fiore che da queste parti hanno conosciuto, non ha il suo solito strappo e creatività che di solito gli permettono creare gioco e occasioni da gol.
All. Frattolillo 6 «E' mancato il nostro gioco, non siamo riusciti a fare quello che volevamo fare. Non abbiamo trovato i tempi giusti e abbiamo faticato troppo. Nel secondo tempo abbiamo provato a cambiare qualcosa ma le azioni sono arrivate in modo confuso e non da azioni ragionate. Questa tappa rientra anche nel percorso di crescita di questo gruppo» afferma il tecnico, che però, nonostante la brutta prestazione, non abbandona il sogno playoff fino a che non lo dirà la matematica.

ATLETICO TORINO
Sommi 7.5 
Dopo più di un'ora di gioco praticamente disimpegnato, il piccolo grande portiere classe 2004 si fa trovare sul pezzo nel momento più decisivo ipnotizzando il capitano del PSG Rubin e mettendo i guantoni sulla vittoria dell'Atletico.
Federici 6.5 Prestazione di grande attitudine del difensore esterno di Vagli, spostato sulla sinistra anche per contrastare l'esplosività di Arcari, riuscito ad arginare anche alla sua grande esperienza.
Paradiso 6.5 Terzino bloccato più difensivo che di spinta, nel primo tempo tiene a bada Bosco e Fiore, nel secondo tempo fatica un po' di più sulle tracce di Ottino, ma senza commettere errori da matita rossa.
Gueye 6.5 Ingenuo nella spinta plateale su Arcari che costa il rigore poi per fortuna salvato da Sommi. Tolto l'errore, compie la solita prestazione ordinata e di solidità.
Cantele 7 Il maestro del centrocampo sale in cattedra e riesce a guidare il cuore della squadra grazie alla sua qualità in fase di costruzione e alla sua intelligenza tattica in fase difensiva. Scheggia anche la traversa nel finale di partita direttamente su calcio di punizione.
Imperadore 6.5 Tornato nel suo ruolo naturale, il centrale riesce a mettere in cambia Valera con una prestazione rocciosa e di grande attitudine.
Palumbo 6.5 Prova a non dare punti di riferimento nell'attacco gialloblù lavorando sporco spalle alla porta per cucire il gioco.
16' st Cumpat 6.5 Entra molto bene in campo con tanta energia e voglia, forse anche troppa dato che in un'occasione rischia di far male a Salvalaggio con una scivolata disperata.
Carvelli 7 Leader carismatico della squadra, un vero e proprio allenatore in campo e anima di un gruppo che crede in questo miracolo. Si conquista il rigore trasformato da Clori grazie ad un ottimo inserimento senza palla.
Lamaj 6.5 Prova di sacrificio sulla corsia di sinistra in aiuto di Federici, ma non riesce a farsi vedere dalle parti di Salvalaggio, (33' st Del Frari G. sv)
Clori 7.5 Uomo in più, l'uomo che può accedere la luce e trascinare l'Atletico verso la salvezza: glaciale dal dischetto contro Salvalaggio. Grande prestazione dal punto di vista della qualità e della leadership per il fantasista a tutto campo dell'Atletico Torino.
Spiandore 6.5 Prova di carattere per il classe 2005 di Vagli che nel primo tempo sfiora l'eurogol con una sforbiciata che si infrange sull'incrocio dei pali. (44' st Murgiano sv).
All. Vagli 7 Una vittoria tattica e di fame e voglia di vincere quella della squadra di Vagli: «E' stata una vittoria di mentalità. Approccio giusto e testa giusta, potevamo andare in vantaggio anche prima del rigore, poi nel secondo tempo era chiaro che potessimo soffrire. Dobbiamo ancora migliorare perchè il rigore concesso si doveva evitare, ma alla fine anche grazie a Sommi è andata bene. Sono contento. In settimana l'avevamo pensata così parlando con i ragazzi e la mossa ha funzionato. Una prestazione perfetta da parte di tutti, Spiandore ad esempio deve crescere tanto ma ha fatto una grande gara. Ci godiamo questa vittoria» conclude fiero l'allenatore dell'Atletico.

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