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Under 18

Scontro tra un giocatore di 17 anni e un genitore: sospesa una partita di calcio giovanile

L'allenatore del ragazzo: «È stata una cosa deplorevole, non giocherà più con noi»

Niguarda Nuova Usmate

UNDER 18 NIGUARDA-NUOVA USMATE • Partita sospesa sul 4-1

Scontri verbali e fisici tra un giocatore di 17 anni e un genitore avversario sugli spalti. Sarebbe questo quanto successo tra Niguarda e Nuova Usmate, partita del campionato Under 18 Regionale sospesa a metà secondo tempo dal direttore di gara per un litigio che ha poi coinvolto parte del pubblico. Sul posto sono arrivate anche le forze dell'ordine, anche se per la ricostruzione più dettagliata bisognerà aspettare il prossimo comunicato ufficiale, che dovrebbe anche riportare le sanzioni dei due club, a rischio entrambi di una sconfitta a tavolino. Nel frattempo, il calciatore ospite è stato allontanato dalla società brianzola.

LE DUE RICOSTRUZIONI

Il vicepresidente del Niguarda Mazzola, dopo l'accaduto dichiara: «La partita è stata tranquillissima, il Niguarda vinceva 4-1. A quel punto un ragazzo dell'Usmate ha battibeccato con un genitore della nostra società, la cosa poi è degenerata con altri genitori. Purtroppo noi abbiamo uno spazio tra il campo e gli spogliatoi che è di zona palco quindi non si può controllare e quando quel ragazzo è uscito la situazione è degenerata, finché sono arrivati a mettersi le mani addosso i genitori. È stata una cosa tristissima e assurda. Poi tutto si è tranquillizzato, i ragazzi in campo non hanno fatto nulla. È arrivata la polizia alla fine, solo per controllare, ma non ha fatto niente perché più che altro gli scontri sono stati verbali. Sono arrivati muso a muso e ci sono stati un paio di spintoni, niente di più. Giustamente l'arbitro ha interrotto la partita perché non era più fattibile con quelli che urlavano al di fuori e poi cercavano di entrare in campo».

Dall'altra parte, il tecnico della Nuova Usmate, Alberto Oltolina, dichiara: «Ha iniziato il mio giocatore a creare scompiglio e il genitore è sceso dalla tribuna dicendo cose brutte e mettendo le mani addosso. Il ragazzo aveva litigato con il figlio in campo e quando l'ho sostituito è successo il tutto. Alla fine ognuno è andato a casa propria, ma è stata una cosa deplorevole. Il nostro ragazzo non giocherà più con noi anche per cose fatte in passato». 

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