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Eccellenza

Tra l'Oltrepò e la Serie D c'è l'ex tecnico: il derby che vale una stagione

Chierico affronta il suo passato in una sfida dai molti spunti

GIAN PAOLO CHIERICO-ECCELLENZA CASTEGGIO

ECCELLENZA CASTEGGIO • Gian Paolo Chierico, allenatore dei gialloblù, ancora in corsa per un posto ai playoff

L'Oltrepò non vede l'ora di festeggiare il suo ritorno in Serie D. Un weekend di festeggiamenti anticipati è in programma, con una partita che si preannuncia epica già fissata per il sabato pomeriggio. In accordo con entrambe le squadre, la partita è stata anticipata al sabato alle 18 anziché al consueto orario domenicale delle 15:30. Il comunicato ufficiale del club recita: “La società Oltrepò FBC comunica che la gara Casteggio-Oltrepò, valevole per la 31esima giornata del campionato di Eccellenza Lombardia Girone A ed inizialmente programmata per domenica 21 aprile alle 15:30, è stata anticipata a sabato 20 aprile alle ore 18:00. La sede del derby della Via Emilia rimane lo Stadio Comunale di Casteggio (PV)”.

APPUNTAMENTO CON LA STORIA

L'Oltrepò è a un passo dalla storia. A un passo da un traguardo che rappresenterebbe la consacrazione di un percorso di crescita e di sacrifici. Ma il calcio, si sa, è imprevedibile. E la sfida con il Casteggio non sarà una passeggiata. Ma quale occasione migliore per celebrare un ritorno in Serie D se non un derby infuocato?

Casteggio contro Oltrepò, cercare di afferrare l'ultimo treno playoff contro l'arrivare in Serie D. Un match che potrebbe segnare il destino delle due squadre, un incontro che promette scintille. E lo scherzo del destino vuole che proprio l'allenatore del Casteggio, Chierico, abbia un passato all'Oltrepò; quindi oltre al valore della classifica, c'è anche una sfida nella sfida che riguarda il grande ex.

IL CASTEGGIO NON SI ARRENDE

«La sconfitta di Lazzate ha infranto il nostro sogno di arrivare ai play off, ora, obiettivamente, ci sono troppe squadre davanti. Peccato perché a Lazzate siamo arrivati con diversi problemi di formazione, e loro essendo davvero un'ottima squadra, li hanno evidenziati tutti. Detto questo, sabato non faremo le comparse, sarà un po' come Inter-Milan del prossimo turno di Serie A, non credo che il Milan stenda il tappeto rosso all'Inter». Così il tecnico del Casteggio, che allontana il sogno playoff a tre giornate dalla fine del campionato. Sulla stagione dei prossimi avversari, l'Oltrepò, si esprime così: «Si meritano questo traguardo, hanno avuto grande continuità. Barbieri è un allenatore giovane, che sta dimostrando le sue capacità e la società è solida. Il presidente Catenacci ha tanta esperienza nel calcio, non lascia mai nulla al caso». Sulle squadre coinvolte nella lotta playoff si esprime così: «Credo che il Pavia stia pagando le troppe rivoluzioni tecniche. L'anno scorso era successo con Tassi, in questa stagione si sono alternati tre allenatori. Così si tolgono certezze ai giocatori. Hanno comunque la possibilità di salire attraverso i playoff. Come avversarie più temibili, dico Ardor Lazzate e Solbiatese, che ha speso molte energie per arrivare in finale di Coppa, ma ora è tornata a correre anche in campionato»«Alla società ho già detto che ci troveremo a fine campionato e ne parleremo serenamente». Il futuro di Chierico al Casteggio è ancora tutto da scrivere. Ma la cosa certa è che il tecnico non ha intenzione di fermarsi qui.

RICORDI

«Era un'altra società, che aveva base a Stradella, non ha nulla a che vedere con l'Oltrepo di oggi. La promozione in C2 del '92 resterà per sempre nel mio cuore. Tino Rovati è stato un presidente unico, anche dal lato umano. Poi mi sono trovato benissimo anche nella seconda esperienza, negli anni 2000, con Luigino Maggi, una persona eccezionale. A Stradella mi hanno sempre voluto bene, ma fortunatamente ovunque sia stato, la gente mi dimostra sempre gratitudine e affetto, che per me valgono più di ogni risultato sportivo. Facendo un po' di conti, ho allenato 768 giocatori, e 13 di loro sono arrivati a giocare in Serie A e 21 in B. Non certo per merito mio, ma se mi riconosco una qualità è quella di aver sempre dato fiducia ai giovani. Ho sempre pensato che chi ha qualità deve giocare, aldilà dell'età».

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