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Il calciatore espulso colpisce l'arbitro con il pallone, scatta la squalifica pluriennale

Violenta reazione dopo il cartellino rosso, due tesserati condannati dal giudice sportivo e scuse della società

Il calciatore espulso colpisce l'arbitro con il pallone, scatta la squalifica pluriennale

LA VICENDA

Clamoroso quanto successo domenica 21 aprile 2024. Andava in scena la partita fra Auxilium Cuneo e Castellettese, formazioni militanti nella terza categoria cuneese. La gara di Via San Giovanni Bosco era già nel suo vivo, con le due compagini che si stavano addentrando nella fase centrale della ripresa. Al 18' del secondo tempo si compie però il fatto incriminato: il direttore di gara espelle un calciatore di casa, Andrea Salvatico. Il calciatore dell'Auxilium, una volta ricevuta la sanzione disciplinare, reagisce in modo violento, prendendo palla fra le mani e colpendo più volte l'arbitro, come dice il referto.

Al minuto 18º del secondo tempo l'arbitro ammoniva per la seconda volta il giocatore SALVATICO ANDREA (AUXILIUM CUNEO) che alla notifica del provvedimento di espulsione reagiva raccogliendo il pallone da terra e con forza, trattenendolo fra le mani, colpiva al volto e più precisamente sul naso l'arbitro causandogli alcuni istanti di stato confusionale con caduta a terra e dolore al naso.

Lo stesso direttore di gara, stupito ed in stato di shock dopo l'accaduto, impiega alcuni istanti per capire la situazione e fischiare per tre volte, ponendo quindi fine alla contesa.

L'arbitro si rialzava sotto shock per l'accaduto e non essendo più nelle condizioni psico-fisiche idonee per il dolore al naso mancanza di lucidità per proseguire la direzione della gara emetteva il triplice fischio di fine gara e cercava di dirigersi verso gli spogliatoi.

La vicenda non termina però con la fine del match. L'allenatore della squadra di casa si avvicina infatti all'arbitro, intimandogli di tornare in campo e impedendogli di rientrare nel proprio spogliatoio. 

Non avendo con se le chiavi dello spogliatoio l'arbitro non poteva accedervi e fuori dal terreno di gioco veniva fermato dal signor CRISCUOLO FRANCESCO allenatore della società AUXILIUM CUNEO che gli intimava di ritornare in campo per continuare la gara e gli impediva di passare allargando le braccia e per poter passare era costretto a spostarlo fisicamente per un braccio.

Finiti i fatti sul terreno di gioco, la tensione si sposta poi sui sostenitori e all'esterno dell'impianto sportivo. Un centinaio di tifosi, appartenenti ad entrambe le formazioni, erano protagonisti di accese discussioni. Il tutto era poi controllato e mediato dalla presenza delle Forze dell'Ordine.

Mentre si apprestava ad uscire dallo spogliatoio per abbandonare l'impianto vedeva che all'uscita erano posizionati un centinaio di sostenitori di entrambe le squadre che discutevano animatamente ed erano controllati da nutrita presenza di forze dell'ordine.

La spiacevole vicenda termina con l'uscita sotto scorta del direttore di gara, accompagnato dai Carabinieri e dal Presidente della squadra Auxilium, molto rammaricato dall'accaduto.

Per evitare eventuali ulteriori problemi i Carabinieri facevano uscire il direttore di gara, accompagnato anche dal Presidente della società AUXILIUM CUNEO che si scusava per l'accaduto, da una uscita secondaria dove lo attendeva una loro volante per accompagnarlo in caserma.

La brutta giornata del fischietto termina con l'arrivo in caserma e con la decisione di non recarsi al pronto soccorso per ricevere cure mediche.

Dopo circa una ora l'arbitro decideva di non ricorrere alle cure mediche del pronto soccorso in quanto il dolore stava diminuendo e faceva rientro a casa.


LE SANZIONI

Raccontato ciò che è successo nella ventiduesima giornata di campionato, è doveroso riportare anche le decisioni del Giudice sportivo. Dopo l'analisi dei fatti e della premessa, l'esito della partita è stato fissato sul 3-0 a tavolino a favore della Castellettese, punendo quindi il comportamento della squadra di casa. Sono poi arrivate due squalifiche, una per il calciatore incriminato e una per l'allenatore della squadra.

Per il "coach" la sanzione è più leggera, in quanto non è stata perpetrata alcuna violenza fisica. Il verdetto è una squalifica fino alla fine della stagione calcistica.

SQUALIFICA FINO AL 30/06/2024 CRISCUOLO FRANCESCO (AUXILIUM CUNEO) per aver cercato di impedire all'arbitro di accedere agli spogliatoi intimandogli di ritornare in campo per proseguire la gara obbligandolo a doverlo spostare per un braccio per poter passare.

Colpe diverse e quindi anche sanzione più pesante per il calciatore espulso, calciatore che non potrà scendere in campo per i prossimi due anni.

SQUALIFICA FINO AL 30/06/2026 SALVATICO ANDREA (AUXILIUM CUNEO) alla notifica del provvedimento di espulsione per doppia ammonizione reagiva raccogliendo il pallone da terra e con forza, trattenendolo fra le mani, colpiva al volto e più precisamente sul naso l'arbitro causandogli alcuni istanti di stato confusionale con caduta a terra e dolore al naso e provocandogli stato di shock e mancanza di lucidità per il dolore al naso.


IL COMUNICATO DI SCUSE

Dopo aver appreso i fatti e come già accennato in precedenza, il Presidente della formazione casalinga si era già scusato di persona con il direttore di gara mentre quest'ultimo abbandonava il campo, ma in seguito è arrivato anche un comunicato ufficiale di scuse da parte della società Auxilium Cuneo.

«In merito ai fatti accaduti il pomeriggio di domenica 21 aprile, in occasione dell’ultima sfida del campionato di calcio di terza categoria tra l’Auxilium Cuneo e la Castellettese Calcio sul campo da calcio di Via San Giovanni Bosco, la scrivente Società Auxilium Cuneo vuole per prima cosa scusarsi ed esprimere tutta la sua solidarietà e vicinanza nei confronti dell’arbitro, vittima di una insensata violenza e ingiustificata aggressione da parte di un nostro giocatore. Scuse che vogliamo estendere anche ai nostri avversari, a loro volta coinvolti in questo spiacevole epilogo di campionato: avrebbero sicuramente meritato di chiudere il torneo giocando la partita sul campo fino all’ultimo minuto. Vogliamo scusarci in modo speciale con tutta la nostra comunità dei “Sale”, a partire dalla Famiglia Salesiana per arrivare a tutte le persone e le famiglie che vi appartengono. Un episodio così triste non può che causare sgomento e sofferenza e profonda delusione. Esprimiamo tutto il nostro più grande dispiacere perché una giornata che doveva essere una festa si è trasformata in uno spettacolo poco edificante per lo sport cuneese, per la nostra società e per la nostra comunità, che non trova alcuna giustificazione e nessun alibi. Ci auguriamo che tutti gli atleti del nostro settore giovanile, presenti alla partita per vivere insieme questa giornata, non prendano esempio da quanto successo, ma continuino a vivere lo sport con correttezza e lealtà, nello spirito delle regole del fair-play che da sempre accompagna l’attività della nostra Polisportiva in tutti i settori. Ovviamente quanto successo non può che imporci un momento di profonda e attenta riflessione. Come Società Sportiva abbiamo l’obbligo morale e istituzionale di analizzare quanto successo, cercare dei rimedi, fare delle scelte, trovare nuove motivazioni, stimoli, iniziative… insomma tutto quello che è possibile fare affinché un episodio simile non accada mai più nei luoghi di gioco in cui i nostri colori scendono in campo. Vogliamo e dobbiamo essere sempre e ovunque protagonisti di correttezza e lealtà, promotori di amicizia e dialogo, dispensatori di gioia e sorrisi. Solo così, attraverso l’inseguimento continuo di questi valori, insegneremo davvero ai nostri ragazzi e ragazze a crescere attraverso lo sport.»


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