Under 19
27 Aprile 2024
UNDER 19 MORAZZONE • Manuel «Lo Squalo» Casella, guadagna e realizza il rigore del 2-0
«Hang it in the Louvre». È la dicitura di un'iconica foto di Jack Grealish sul pullman scoperto del Manchester City dopo la leggendaria conquista del Triplete, ma forse è già l'ora di fare un po' di spazio. Sì perché non sarà la conquista della Champions League, della Premier League e/o della FA Cup, però c'è un'opera d'arte che non si può lasciare fuori dai musei. Una gioia per gli occhi, una finale mai in discussione, contro i rivali di sempre e dopo due anni di sofferenze. Da vincitori del proprio campionato a due secondi posti di fila, contro un'avversaria arrivata addirittura dalla categoria inferiore, poi la rivincita più belle di tutte: 3-1 nella finale regionale e primo titolo della propria storia. Quella del Morazzone, quella di capitan Caporali, dello Squalo Casella e del fenomenale Mocellin, autori del tris con cui i rossoblù battono la Solbiatese, alla seconda finale persa di fila in due anni, sempre a Caronno Pertusella. Un luogo maledetto per i nerazzurri, uno benedetto per i rossoblù, che adesso possono sognare di aggiungere un'ultima pennellata al proprio magnifico quadro, quella Tricolore.
È forse questo il miglior modo, o il più breve, per riassumere quello che rappresenta Morazzone-Solbiatese. Un duello tutto varesotto tra due squadre che negli ultimi due anni si sono date battaglia per la vittoria del Girone A, quello territorio di conquista dei nerazzurri. Arrivata nella scorsa stagione dalla Fascia B, infatti, la Solbiatese ha prima conquistato il campionato da neopromossa e poi si è ripetuta quest'anno, in tutti i sensi. Sì perché sotto la vecchia guida di Giubilini, i nerazzurri non solo vincono il campionato da new entry, ma arrivano fino alla finale regionale, persa solamente ai rigori contro la Cisanese del leggendario Triplete. Voglia di rivincita dunque? Esatto, perché anche se in panchina questa volta c'è Tomasoni, la Solbia ha un conto in sospeso con il titolo regionale.
Chi ce l'ha proprio con i nerazzurri, però, è il Morazzone. Campione prima dell'arrivo dei suoi nuovi rivali, la squadra rossoblù negli ultimi due anni ha sempre chiuso il Girone A alle spalle dell'altra formazione varesotta, alimentando così quei sogni di rivalsa già parzialmente esauditi. Negli ultimi due anni, infatti, i rossoblù sono sempre stati eliminati ai quarti di finale passando dai tiri di rigore, gli stessi calciati in questa stagione proprio contro la Cisanese campionessa in carica, eliminata a casa sua. In semifinale, invece, l'incredibile rimonta sulla Vis Nova è valsa la prima finale regionale della storia per l'Under 19, da giocarsi in quello che è a tutti gli effetti il luogo del destino: Caronno Pertusella, sede anche dello scorso ultimo atto.
È dunque un grande classico, e come tale Morazzone e Solbiatese lo affrontano partendo dalle proprie certezze. I rossoblù si affidano dunque al lavoro di sponda di Casella, terminale offensivo di un 4-2-3-1 difeso da Rusetti e dalla linea Pedrotti-Fusani-Caporali-Borghi, con Daghini e Ottoboni in mediana e il trio Mocellin-Castrovillari-Manzato alle spalle dello Squalo. I nerazzurri, invece, costruiscono l'azione in maniera decisamente più manovrata affidandosi al solito 3-5-2 con Copreni tra i pali, il trio Grillo-Finoli-Mattia Savogin nelle retrovie, Mylnykov e Mirko Bosisio come laterali, Jacopo Bosisio, Mali e Brazzelli a centrocampo per dialogare con il duo offensivo Rosetta-Luca Savogin. Una macchina collaudata che approccia benissimo la partita, con Mali che costringe Russetti alla parata in angolino (2') e Grillo che al volo impegna ancora il numero 1 costringendolo alla deviazione in corner, dal quale Rosetta di testa alza di pochissimo sopra la traversa (3'), prima di colpirla sull'angolo di Brazzelli (10').
Avvio ottimo, sì, ma dall'altra parte c'è un avversario con un potenziale offensivo fuori categoria. Mocellin ha una qualità incalcolabile, Casella fa reparto da solo e Castrovillari ha una visione impareggiabile, ma i primi squilli sono di Manzato, che prima in spaccata costringe Copreni alla parata in tuffo sul primo palo su uno dei tanti lanci dei rossoblù (11') e poi calcia centralmente su suggerimento di Mocellin propiziato dal velo di Castrovillari (15'). Sono i segnali di un Morazzone in crescita, che, a differenza della Solbiatese, al 18' riesce a raccogliere subito i frutti: calcio d'angolo di Daghini, Copreni smanaccia sulla linea e in mischia sbuca Caporali, che da buon capitano si carica la squadra sulle spalle e la porta in vantaggio. Un colpo abbastanza duro per i ragazzi di Tomasoni, ma mai come quello successivo: lancio di Castrovillari, Copreni abbozza solo l'uscita, Casella lo divora sul tempo e con una giocata intelligentissima sposta il pallone prima di essere travolto dal portiere nerazzurro. È rigore, e dal dischetto proprio lo Squalo realizza il 2-0, nonché il suo 39esimo gol stagionale (22').
Sentito l'odore di titolo regionale, i rossoblù hanno l'occasione altri quattro minuti più tardi di chiudere definitivamente i giochi: altro contropiede, Casella scatta e va in orizzontale per Castrovillari, che colpisce però un incredibile palo a tu per tu con Copreni (26'). Per la Solbiatese è il classico episodio che dà un attimo di respiro e che può rappresentare il momento di ribaltamento dell'inerzia del match, ma la girata di Grillo su angolo è fuori misura (27'), il mancino di Rosetta su assist di Luca Savogin è sull'esterno della rete (31'), il tiro di Brazzelli da destra verso sinistra è di poco a lato (32') e l'imbucata di Mirko Bosisio per Luca Savogin viene conclusa dal numero 11 perdendo l'attimo giusto e guadagnando solo un corner (34'). Il 2-1 non arriva neanche nel finale, quando un tentativo di Mylnykov viene murato, ma traccia una linea da cui ripartire nella ripresa per i nerazzurri.
Quella citata poco sopra è pura teoria, però, perché iniziato il secondo tempo a spingere è ancora il Morazzone, che dopo neanche un minuto sfiora il 3-0, evitato solo dal muro umano di Mattia Savogin sulla conclusione di Daghini. Un brivido lungo la schiena dei nerazzurri che passa anche quattro minuti più tardi, quando Castrovillari conclude fuori su spizzata di Casella (2'), Manzato spedisce alto un altro assist del numero 9 (3') e poi si vede respingere un tiro da Mirko Bosisio dopo lo scambio Mocellin-Castrovillari (5'). I rossoblù sembrano averne di più, e al 13' chiudono definitivamente la finale: Casella porta a spasso l'avversario sulla linea di fondo e si inventa un'imbucata in mezzo a tre avversari per Manzato, che da destra crossa rasoterra sul secondo palo, dove Mocellin corona una partita incredibile battendo Copreni.
La Solbiatese, dopo aver lanciato un segnale con un tiro alto di Mali (11'), cerca allora di cambiare pelle per tentare una miracolosa rimonta passando al 4-3-3 con gli innesti di Gnocchi ed Esposito, ma il Morazzone là davanti fa veramente paura. Lo confermano ancora una volta Manzato, che prova addirittura una bella semirovesciata su assist di Mocellin costringendo Copreni alla parata in tuffo, e poi Casella, che di testa su calcio d'angolo sfiora il secondo palo. La reazione dei nerazzurri passa per un colpo di testa di Diana di poco fuori, fino al gol della speranza, quello di Mali, che al 32' pesca l'angolino con un destro da fuori area, ma a spezzare i sogni di rimonta ci pensa Russetti, che due minuti più tardi leva da sotto la traversa un tiro di Rosetta. È il guanto che mette al sicuro la finale e il trofeo, il primo della storia del Morazzone.
MORAZZONE-SOLBIATESE 3-1
RETI (3-0, 3-1): 18' Caporali (M), 22' rig. Casella (M), 13' st Mocellin (M), 32' st Mali (S).
MORAZZONE (4-2-3-1): Russetti, Borghi, Pedrotti, Fusani, Ottoboni, Caporali (24' st Carrozzino), Mocellin (39' st Caponnetto), Daghini (28' st Di Corrado), Casella, Castrovillari (19' st Ruzza), Manzato (42' st Genzano). A disp. Poletti, Cremona, Piscitiello, Zanetti. All. Lelii.
SOLBIATESE (3-5-2): Copreni, Bosisio M. (11' st Esposito), Grillo, Finoli (38' st Merzario), Savogin M., Bosisio J. (1' st Diana), Brazzelli (11' st Gnocchi), Mylnykov, Rosetta, Mali, Savogin L. (24' st Bertoldi). A disp. Brusa, Costanzo, Bonanno, Grimaldi. All. Tomasoni.
ARBITRO: Attanasio di Milano.
ASSISTENTI: Ravelli di Bergamo e Terlizzi di Bergamo.
AMMONITI: Ottoboni (M), Castrovillari (M), Copreni (S), Grillo (S), Finoli (S), Rosetta (S), Gnocchi (S).