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Politica Sportiva

L'attacco di Valentina Battistini: Società messe in ginocchio per incapacità politica

La Federugby ha conservato il vincolo biennale fino al ventiseiesimo anno, perché il calcio no, si chiede l'ex consigliere?

L'attacco di Valentina Battistini: Società messe in ginocchio per incapacità politica

Valentina Battistini, in campo per la carica di presidente regionale

Siamo partiti dalla proposta di togliere i giovani totalmente (in nome della riforma) a proporre annate 2006 per la categoria fuori quota eccellenza. Filosofie completamente agli antipodi. Siamo passati dalla scelta d’imperio della scorsa stagione, al sondaggio via mail. Under 21 e squadre B proposte a ridosso dell’inizio della nuova stagione. Ogni CR applica la propria visione sulle quote under. Una sintesi comune non si è riuscita evidentemente a trovare nemmeno su un tema fondamentale come l’impiego dei giovani (la fase eccellenza nazionale play off con rose in campionato differenti non è evidentemente un tema degno di nota). La follia del caos tesseramenti, una riforma che tanto per la Lombardia sarebbe stata prorogata. Ma da gennaio: tour, convegni, convenzioni, premiazioni, ricchi premi e cotillon. Come se il mandato fosse iniziato nell’anno in cui, contrariamente, volge al termine.

Ad ogni termine di stagione noi invece ci troviamo necessariamente a dover raccogliere firme per tematiche, senza nulla togliere al taglio di nastri, fondamentali per la sopravvivenza delle società sportive. L’anno scorso la Lombardia si è fatta sfuggire il premio di formazione per trasferimenti di calciatori tra dilettanti e professionisti. Con più di 400 firme siamo riusciti ad ottenere (e si doveva fare molto di più), il reintegro del premio di formazione tecnica tra queste categorie. Quella forza, nacque dall’unione trasversale di tante forze che pur oggi non fanno parte della stessa cordata elettorale. Usando il buon senso. Ora bisogna attenzionare e chiedere una sanatoria per gli adempimenti tardivi legati alla riforma dello sport. Una prima richiesta fu fatta a novembre 2023 dalla LND alla quale seguì una risposta del Governo “di riflessione”. Dopo tale data si fece largo un assordante silenzio in merito che non può essere accettato. Ragioniamo: l’Italia è una macchina complessa e burocraticamente lenta. Si devono accendere i fari su una tematica così importante tempestivamente, senza dar respiro. Nel 2027 (tra meno di 3 stagioni sportive) l’imponibile Inps entrerà a regime senza più soglia agevolata di calcolo del 50%. Significa raddoppiare i costi attualmente sostenuti da eccellenza, promozione e prima categoria, oltre che Serie D. Anche su questo punto si deve iniziare a lavorare in virtù del termine della legislatura attuale a cavallo con l’esaurimento di questo “bonus”. Siamo sicuri che la Lombardia, polmone economico e sportivo di tutto il calcio dilettantistico, possa permettersi il lusso di non pianificare per tempo nulla?

Intanto la Federazione Italiana Rugby introduce, con autorizzazione del Coni, una nuova interpretazione del vincolo sportivo: dai 14 anni ai 26 anni si può applicare biennalmente il vincolo. Spetta all’atleta disdire il vincolo alla scadenza biennale. In caso contrario il vincolo si rinnoverà automaticamente per il biennio successivo. Potenzialmente un sistema di vincolo che dà molta più stabilità alle società sportive nel costruire un progetto tecnico ma, dall’altra parte, pone comunque al centro il consenso dell’atleta. Meditate gente, meditate, in attesa di essere chiamati ad esprimere il giudizio. Strade diverse c ‘erano e ci sono. Tutte fuori dal mondo del calcio stranamente.

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