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Il tecnico della promozione volta pagina e si prepara a una nuova sfida: Varaldi va a Saronno

L'allenatore ex Base: «Sarò sempre legato a questa società a cui ho dato tutto»

Marco Varaldi del Saronno

ECCELLENZA SARONNO • Marco Varaldi, ormai ex tecnico della Base 96, lascia i rossoverdi per approdare sulla panchina del Saronno

Si tende spesso ad associare un addio a una sorta di «resa», un gesto che lascia trasparire il classico «mi arrendo, meglio svoltare». Grande, grandissimo errore. Molte volte, lasciare la propria isola felice è sinonimo di amore verso quella che è stata la propria casa, separando le proprie strade per poter avere un futuro radioso, e riabbracciarsi quando ci si ritroverà faccia a faccia, ricordando i bei tempi che furono. Questa è la scelta che ha preso Marco Varaldi, ormai ex tecnico della Base 96, e nuova guida del Saronno, dal momento che anche gli Amaretti hanno salutato una bandiera come l'ex allenatore Danilo Tricarico, che ha fatto la stessa scelta dopo l'ultima giornata di campionato. Se in casa del Milan si è passati dal «on fire» all'#out, questo non succederà a Seveso tra i rossoverdi e Varaldi, dove rimarrà sempre affetto e un grande legame. E nel calcio, oggi, non è scontato.

UNO DI NOI

«Questi giorni sono stati emozionanti e stancanti, ogni anno a fine stagione arrivo stanco, ora però sono galvanizzato e pronto». Esordisce così Marco Varaldi nel giorno della sua ufficialità come nuovo allenatore del Saronno, una squadra che è spesso stata presente durante la carriera del tecnico, sia in giovane età, sia durante la sua esperienza in Promozione (da avversari), sia ora, dove è, di fatto, il suo futuro. I sentimenti però sono ancora vivi dall'ultimo weekend, conclusosi con una sconfitta casalinga nella sua ex casa, l'Enrico Colombo di Seveso, dove la Base 96 ha perso per 1-0 contro il Magenta grazie alla rete di Pedrocchi. Un risultato che ha lasciato subito spazio alle emozioni finali, le ultime, con i colori rossoverdi tinti addosso: «Sarò sempre legato a questa società, a cui devo molto e a cui ho dato tutto. Per me è stata davvero difficile la separazione. Nonostante un rapporto fantastico e la scelta di confermarmi, avevo capito che ci eravamo dati ormai tutto ed era il momento di voltare pagina. Ho preso questa decisione perchè qui è stato fatto un lavoro fantastico, e non volevo rischiare di intaccarlo o rovinarlo».

Un lungo viaggio, partito grazie a Glauco Paggetta, che ha fortemente voluto Varaldi dovunque andasse: «Fu fondamentale per me riuscire a salvare la Triestina tornando a giocare e ridando lustro a quella squadra in Prima Categoria, da lì mi disse che mi avrebbe portato dovunque fosse andato. Devo dire che è stata una scelta di coraggio per la Base, che era appena retrocessa dall'Eccellenza, puntare su un allenatore che in Brianza era praticamente sconosciuto. Fu coraggioso da parte loro ma anche da parte mia, ma alla fine si rivelò una scelta corretta». Diventare protagonisti di imprese storiche, questo fa di un allenatore un simbolo dei posti in cui è stato. Emblematico il campionato 2022-2023, dove la Base 96 riuscì a tornare praticamente subito in Eccellenza grazie a un finale glorioso, in casa degli acerrimi rivali del Meda«L'anno scorso eravamo ancora più giovani di quest'anno, e i momenti difficili ci sono stati, come quando abbiamo perso lo scontro diretto in casa del Saronno. Dopo un girone d'andata in testa finiamo secondi, e quando contava abbiamo iniziato ad avere il braccino corto e arriviamo addirittura terzi per la vittoria dello stesso Meda all'ultima giornata. Il momento più bello emotivamente è stata la finale playoff al Città di Meda. I giocatori hanno recuperato mentalmente alla grande dopo il calo, hanno creduto in loro stessi e a casa loro abbiamo fatto una prestazione che rasentava la perfezione. Si, credo che quello sia stato l'apice emotivo della mia esperienza a Seveso». 

Da leader nascono leader, e questo il nuovo tecnico degli Amaretti lo sa, specialmente quando parla del suo ex capitano Amadio Gjonaj, che al triplice fischio di Base 96-Magenta ha detto addio al campo, essendo arrivato il momento del ritiro, ma non ai rossoverdi: «Sarà una figura chiave e con un ruolo importante. È stato un grande capitano e sa quale sia l'impronta di questa squadra. Ho spinto molto per questa scelta perchè rappresentava la continuità e lui sa come dare continuità al progetto. È stata una scelta di premura». 

Marco Varaldi in panchina durante la sua esperienza alla Base 96

IL GLADIATORE E L'AMARETTO

Il capolavoro cinematografico e fenomeno mondiale del film del 2000 di Ridley Scott è un mantra per il nuovo tecnico del Saronno, sono state frequenti le citazioni al film nella fase calda della stagione della Base 96, per motivare i suoi ragazzi che sono diventati un unicum con il loro Massimo Decimo Meridio. Ora il generale brianzolo cambia armatura e la tinge da rossoverde a biancoceleste, a Varaldi il compito di trasmettere grinta, voglia e bel gioco (uno dei migliori espressi nel campionato appena terminato) nell'arena del Colombo Gianetti, che sogna e vuole candidarsi a protagonista in vista della stagione 2024-25: «Ho scelto questa società e sono orgoglioso di farne parte. Sarò sincero, durante l'anno avevo come la sensazione che avrei ricevuto la chiamata del Saronno, e così è stato. Ho avuto qualche contatto con altre società, ma poi per come si sono sviluppate le dinamiche del campionato le cose sono andate diversamente. I biancocelesti si sono mossi in anticipo e abbiamo trovato un accordo. Avevo bisogno di nuove motivazioni, e mi piacerebbe fare il percorso da allenatore facendo uno scalino alla volta e migliorare sempre di più».

La piazza, dopo l'addio del condottiero Danilo Tricarico, così come Varaldi ha fame di vittorie e successi, e l'ex Base 96 lo sa: «Saronno profuma di calcio vero che poche piazze ti regalano: hai tifoseria, stampa, ambizione. C'è un gruppo squadra che mi piace con un'idea di gioco simile alla mia e che è stata allenata benissimo. Mi sono consultato anche spesso con Tricarico, lo stimo tanto e ha tanta esperienza e avrò anche piacere di chiedere dei consigli. L'apertura mentale è importante per arricchirsi e imparare sempre qualcosa di nuovo. Se mi porterei qualcuno qui dalla Base 96? Ci sono giocatori che farebbero comodo a qualunque squadra, ma non ho intenzione di smantellare il gruppo che si è creato a Seveso». Tutto è pronto dunque per l'inizio del ciclo Varaldi alla guida degli Amaretti, e allora: «Al mio segnale, scatenate il Saronno».

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