Prima Categoria
10 Maggio 2024
Simone Zullo, Samuele Gentile e Mauro Corso sono tra i protagonisti assoluti del successo Oronero
"Più difficile è la vittoria, più grande è la felicità nel vincere": la frase di "O Rei" Pelè descrive in modo perfetto il cammino verso il trionfo della Torinese. Il percorso verso la gloria e la Promozione si è concluso all'ultima volata, la vittoria esterna nel recupero contro il Caselette ha consacrato il primato della formazione di Christian Zullo al termine di una stagione ai limiti della perfezione. La festa è scoppiata in ritardo rispetto agli altri gironi ma è durata tutta la notte e lo farà per giorni, perchè il popolo Oronero torna nei palcoscenici più prestigiosi dopo due stagioni di transito in Prima Categoria. Un'annata costellata da successi e tante partite a reti inviolate di una squadra che, grazie alla forza del gruppo, è riuscita a coronare il sogno che si chiama Promozione.
Sono 15 i chilometri che separano il terreno di gioco del Caselette dalla sede della Torinese in Via dei Gladioli nel quartiere delle Vallette,al confine tra la città di Torino e quella di Venaria, un viaggio di ritorno di festa che ha avuto il suo culmine nel centro sportivo Oronero. L'ascesa in Promozione è arrivata al termine di una stagione lunga e tortuosa nel girone più competitivo della categoria, con ben 4 squadre retrocesse che hanno permesso di accostare al campionato l'aggettivo "infernale". Dopo il secondo posto nella passata stagione e il KO precoce ai Playoff le aspettative erano alte e la squadra non le ha disattese: sei vittorie consecutive nelle prime giornate, con una sola rete subita all'esordio contro il Collegno Paradiso. Il primo stop è arrivato contro il BSR Grugliasco, grande rivale per il titolo che ha permesso di creare una delle lotte al titolo più avvincenti degli ultimi anni. Un duopolio territoriale delle due società che hanno preso le distanze dalle altre contendenti giocando un campionato a parte, segnato da numeri da capogiro.
Cruciali sono stati anche i due scontri diretti: il pareggio nel girone di andata non aveva spostato gli equilibri, la vittoria dei grugliaschesi in quello di ritorno aveva riaperto la lotta portando il Bsr a -1. Ricorsi e controricorsi dopo il big match paragonabili ai sorpassi e contro sorpassi tra le due società; la formazione di Christian Zullo ha riconquistato la vetta a 3 giornate dal termine e ha deciso di non lasciarla più. A ritardare la promozione solo l'inconveniente meteorologico, la partita decisiva contro il Caselette viene rinviata per due volte a causa dell'impraticabilità del campo. Il detto "non c'è due senza tre" questa volta non viene rispettato, la Torinese si presenta a Caselette e supera i neroverdi con un 4-1 che fa scoppiare la festa.
PRIMA CATEGORIA PIEMONTE: La Torinese festeggia sul campo di Caselette
"Il caso non esiste" dicono diversi psicologi, ma le coincidenze questa volta sono evidenti. L'ultima partita della Torinese in Promozione risale al 5 giugno 2022 contro il Caselle, il destino vuole che la panchina avversaria era occupata da quello che oggi è il tecnico eroe Christian Zullo e tanti dei protagonisti rossoneri di allora, oggi sono i pilastri che hanno portato alla vittoria la Torinese. Il condottiero oronero è l'artefice di questa vittoria, 76 punti in campionato conditi dal secondo miglior attacco del girone (74 centri alle spalle del Bsr) e il miglior reparto difensivo. 16 reti subite in 30 partite e ben 17 clean sheet che dimostrano l'attenzione maniacale in fase difensiva da parte del tecnico. Le mura domestiche sono state un vero fortino, 13 le gioie totali e due soli pareggi, mentre gli unici due passi falsi sono arrivati in trasferta contro Bsr e Aviglianese. Zullo è stato l'elemento determinante per la costruzione della squadra, diversi giocatori lo hanno seguito nel suo passaggio dal Caselle e lui è riuscito ad assemblare una squadra equilibrata in ogni suo reparto, anche dal punto di vista anagrafico. 24.67 l'età media dei torinesi che uniscono esperienza e gioventù in ogni ruolo. 10 anni di differenza nella coppia Celozzi-Granata a difendere la porta, situazione simile nelle altre zone del campo dove diversi giocatori della Juniores sono stati adoperati durante la stagione. I pilastri della difesa a tre sono tanti, dal veterano Mezzela fino ai più giovani Mariella, Vadrucci e Pelà. La linea di centrocampo è il reparto su cui si sorregge tutta la formazione: dai fratelli Gentile a Bussi, la fisicità di Del Tetto e l'acquisto invernale di Alterio. Il reparto offensivo è quello che si fa notare di più: dal figlio del tecnico Simone, al compagno di reparto Corso fino alla qualità di Postiglione, Sorrentino e del giovane Mitarja.
L'abbiamo anticipato, il tecnico Christian Zullo è uno degli artefici di questa vittoria e della fusione del gruppo in cui sono confluiti tanti ex Caselle che hanno seguito le orme dell'allenatore durante le finestre di mercato. Al termine della vittoria il tecnico ha scelto di descrivere così l'impresa:
«È stata una stagione veramente complicata e combattuta fino alla fine, ce la siamo meritata. Il mio primo pensiero va ai ragazzi che mi hanno sempre seguito, abbiamo fatto 113 allenamenti insieme senza mollare. Devo fare i complimenti al BSR perché ha altrettanto fatto una stagione strepitosa. La chiave in più della squadra è stato il gruppo, 22 giocatori uniti fin dall'inizio di una stagione difficile, ma bellissima».
Sorriso enorme stampato anche sul volto del Presidente della Torinese, Sante Squillace, che è rimasto al fianco della squadra anche nell'ultimo impegno di stagione:
«È stata un annata strepitosa, tutte le partite sono state sofferte, ma finalmente è stata una bella stagione. La forza in più della squadra è stato il gruppo, ci siamo isolati da tutto e dalle voci perché della Torinese si parla sempre tanto. Dalla prossima settimana penseremo alla prossima stagione».
I festeggiamenti arrivano anche dal campo e da chi ha segnato le reti più importanti della stagione. Simone Zullo ringrazia tutti i compagni per la vittoria del suo primo campionato, aggiungendo che questa vittoria ha un valore affettivo superiore perchè la panchina è ricoperta da suo padre. Più lucido Mauro Corso, che confida i momenti più decisivi della stagione, che non sono situazioni di festa ma partite in cui la vetta era in discussione:
«È stato un anno faticoso ma abbiamo vinto con merito. I momenti più importanti sono stati la sconfitta con il Bsr, dove tutti ci davano per vinti, e il pareggio con il Pozzomaina. Credo che la gioia dei gol contro il Pianezza sia stata la più grande a livello di gruppo».