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È il bomber più giovane di tutti: sono 19 in stagione! Il Magenta continua a sognare la Serie D

Un rigore di Avinci pareggia il vantaggio di Vai, avanza il Magenta

ECCELLENZA MAGENTA

ECCELLENZA MAGENTA: Gabriel Avinci, talento gialloblù

Da una parte l'inizio, dall'altra la fine. Prima la seconda, vale a dire l'addio della Milanese al sogno Serie D. Il gol di Vai illude, il forcing finale non porta i frutti sperati e l'1-1, stesso risultato che sette giorni fa ha permesso di raggiungere i playoff, condanna Trovato e compagni. Quindi il secondo, ossia quello che sembra a tutti gli effetti l'inizio di una scalata. E chissà, forse pure di una cavalcata. Quella del Magenta, quella del Magenta di Gabriel Avinci. Chi se non lui? Uno dei più giovani, uno dei più rappresentativi, uno di quelli che sì, potrebbero portare i gialloblù... niente, scaramanzia.

Sta tutto lì, in quella ricorsa breve e in quel destro a incrociare. Con una semplicità disarmante, con una freddezza che dice tanto, tantissimo del talento ex Cas. Un po' come a dire «tranquilli, ci penso io». E alla fine ci ha pensato lui. Pareggiando una partita interpretata bene ma iniziata male, proseguita alla grande (per il bel gioco ci sarà tempo) e conclusa con il rosso a Sala nel recupero in un finale infuocato. Un pelo nell'uovo? Sì e no, ma per ora poco importa. Intanto Lorenzi avrà passato sabati sera giusto un filo peggiori. E al prossimo turno? Una tra Pavia e Ardor Lazzate, in campo domenica per un altro playoff che promette fuochi d'artificio.

PELO NELL'UOVO

Il classico pelo nell'uovo. Una macchia indelebile, impossibile da trascurare. Un dettaglio che fa tutta la differenza del mondo. Checchi prende spazio sulla destra, vince un contrasto con Nossa e offre un cioccolatino a Vai: un po' bomber vero, un po' bomber per antonomasia. Dopo venti minuti da incubo, tra controlli sbagliati e un lento girovagare negli ultimi trenta metri... fa il bomber. Dribbling a rientrare dal limite e diagonale mancino: Taliento si distende, inizialmente sembra arrivarci ma non basta. Gode Vai (tredicesimo gol stagionale), gongola Greco (massimo risultato con il minimo sforzo) e festeggia la Milanese (e quell'obbligo di vincere...).

Pelo, macchia, dettagli. Tutto per il Magenta, tutto in un primo tempo giocato da Magenta solo a tratti. Tuttavia, il fatto che Todesco vada a riposo con la lingua a terra è comunque emblematico. Agli almanacchi passeranno solamente qualche uscita alta e un paio di interventi elementari, tutto il resto (nemmeno così poco) resta un «what if». E se... tantissime cose. Apre Lo Monaco con una bella punizione (5') e segue uno stacco fuori misura di Nossa (16'), quindi il Gatti-show. O meglio, quello che sarebbe potuto essere il Gatti-show. Tutto in tre minuti (23' e 26'). Prima non inquadra dopo un bel servizio di Sala (coefficiente di difficoltà al di sopra dello standard), poi se lo divora e non approfitta di un pasticcio di Geraci in fase di impostazione (coefficiente di difficoltà al di sotto dello standard).

RIPRESA

Non c'è dubbio, l'intervallo migliore lo passa Greco. Anche perché con l'ingresso di Principi per Geraci, con conseguente spostamento di Trovato in cabina di regia, la sua Milanese sembra trovare anche più geometrie. Il tutto puntando su un undici vestito ad hoc per le grandi occasioni, dove Allegretti e Campanati macinano chilometri sulle corsie mentre Favero, il "diez" e il talento più cristallino, agisce alle spalle di Vai e Checchi. Viceversa Lorenzi sopperisce alla squalifica di Pedrocchi mettendo da parte il consueto 4-3-1-2 e piazzandosi con una sorta di 4-4-2: Grillo e Lo Monaco partono larghi ma finiscono per accentrarsi fino quasi a giocare alle spalle di Avinci e Gatti, quest'ultimo preferito a Cominetti, non al meglio ma comunque nella lista dei convocati.

E sì, il suo intervallo è tutt'altro da ricordare. Una sorta di malessere che dura una ventina di minuti o poco più, il tempo di rientrare in campo e di trovare il gol del pareggio. E quale firma se non la sua, quella Gabriel Avinci? Desaparesidos in avvio, glaciale dal dischetto realizzando un rigore fischiato per un presunto fallo di Todesco su Nossa. Tutto qui? Macché. Sempre Avinci, questa volta con una zampata vecchia maniera: Grillo crossa, l'ex Cas indirizza bene ma Todesco fa il Todesco (12'). Si fa presto la mezz'ora. Un cambio dietro l'altro come prevedibile, quindi il forcing furioso della Milanese. Sì, anche questo prevedibile. Gli ultimi cinque sono da cuori forti: Sala rimedia un rosso diretto, Ruscitto ci prova sia su punizione sia con un destro al volo (41' e 47'), infine Pastori fischia tre volte e fa partire la festa di casa.

IL TABELLINO

MAGENTA-FC MILANESE 1-1
RETI (0-1, 1-1): 21' Vai (F), 5' st rig. Avinci[03] (M).
MAGENTA (4-4-2): Taliento 6, Decio 6.5, Sala 6.5, Ortolani 6, Nossa 6.5, Perotta 6 (31' st Favilla[03] sv), Grillo[05] 6.5, Papasodaro 6, Avinci[03] 7, Lo Monaco 6 (38' st De Bernardi sv), Gatti[04] 6 (33' st Cominetti[03] sv, 45' st Garavaglia sv). A disp. Ruta[04], Pecchia[05], Tondi[04], Bettini[03], Basso[05]. All. Lorenzi 7.
FC MILANESE (4-3-1-2): Todesco 7, Allegretti 6 (45' st Zangrillo sv), Campanati[03] 6 (39' st Uva[04] sv), Geraci 5.5 (39' Principi 6), Peroni 6.5, Calloni 6, Leotta 6, Trovato 6.5 (31' st Ruscitto 6.5), Vai 7 (29' st Sorrenti 6), Favero[04] 6, Checchi 6.5. A disp. Colnaghi, Sordillo, Baronchelli[04], Siniscalchi[03]. All. Greco 6.5.
ARBITRO: Pastori di Busto Arsizio 5.
ASSISTENTI: Rossi di Cinisello Balsamo e Zanibelli di Brescia.
QUARTO UOMO: Mainini di Busto Arsizio.
ESPULSO: 44' st Sala (M).
AMMONITI: Papasodaro (M), Trovato (F), Vai (F).

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