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Under 19

È una rimonta da brividi: vanno subito sotto, poi fanno 4 gol per sognare il tetto d'Italia

Il Morazzone scrive un'altra pagina della sua storia: stravolge la partita ed è primo nel girone

Ruzza Castrovillari Ottoboni Morazzone

UNDER 19 MORAZZONE • I marcatori Ruzza, Castrovillari e Ottoboni

La sua Divina Commedia l'ha già incisa, ma si sa, c'è sempre spazio per una deluxe. No, non è il disco di Tedua, però la musa ispiratrice è sempre la stessa: la Liguria. Lo è per chi il suo Giardino dell'Eden l'ha raggiunto ormai tre settimane fa e ora punta a prendersi il Paradiso. Lo è per chi, aggiunta una pagina di storia unica, vuole sognare di scriverne un'altra. Lo è per il Morazzone, che a Savona batte il Legino 4-1, vince la sua prima partita in una fase nazionale e si prende la vetta del triangolare con vista Scudetto. Un Empireo ancora lontanissimo, visibile grazie a questi tre punti, ma per entrare definitivamente nella gerarchia angelica delle migliori 8 squadre d'Italia bisogna ancora aspettare. Il destino dei ragazzi di Dallo, infatti, dipende dalla sfida di sabato 18, quando, per lasciare l'Eden, servirà al massimo una vittoria con due gol di scarto della Volpiano Pianese (o un 3-0). Intanto, però, il capolavoro rossoblù si arricchisce di un'altra traccia indimenticabile.

CASTROVILLARI-OTTOBONI, RIBALTONE MORAZZONE

Seconda in classifica, batte nella finale regionale i rivali vincitori del suo campionato e conquista il suo primo titolo di sempre. È l'incredibile favola del Morazzone, ma anche quella dei rivali dei varesotti nella seconda giornata del triangolare nazionale, l'ultima per i ragazzi di Dallo, ovvero il Legino di Savona. Fermato sullo 0-0 un avversario per blasone agli antipodi, ovvero la Volpiano Pianese campionessa d'Italia e da tre anni regina del Piemonte, il sogno Scudetto dei rossoblù passa da una squadra con cui condivide una stagione praticamente identica. Una trasferta da affrontare praticamente con l'obbligo di vincere e, possibilmente, con tanti gol, così da poter contare su un'ottima differenza reti e costringere i piemontesi a fare di più sabato pomeriggio, nell'ultimo effettivo match del girone. L'avvio, però, è l'esatto opposto di quello che servirebbe. Dopo un tiro di Manzato su imbucata di Ottoboni, parato da Santelia (3'), il Legino passa in vantaggio al primo tentativo: lancio di Latini a sinistra, Cancellara sfugge a Caporali e appoggia in mezzo, dove Sciutto brucia tutti sul primo palo (5').

Una partenza shock, dalla quale i rossoblù provano a scuotersi con una spizzata all'indietro di Casella, centrale (8'), e un destro di Castrovillari su assist di Manzato, che termina però a lato (14'). Il segnale più importante di ripresa, però, arriva al 22', quando Daghini di sinistro da fuori area costringe Santelia a una grande parata in tuffo. È l'ultima scossa d'avvertimento, poi si scatena il terremoto Morazzone. Prima Castrovillari estrae una rasoiata dal limite dell'area di rigore che buca il portiere del Legino sul primo palo (28'), poi Casella sfonda a destra e serve sul secondo palo un solissimo Ottoboni, che da due passi ribalta completamente la partita (31').

Gol non casuali, perché nel mezzo arriva anche un altro mancino da fuori di Daghini che Santelia sputa fuori dall'angolino (30') e subito dopo lo Squalo sfrutta un errore in fase di impostazione dei liguri, si divora un avversario e salta il portiere, ma si allarga troppo a sinistra e si perde in un bicchier d'acqua (33'). Una rimonta da grande squadra, condotta a centrocampo dalla coppia Daghini-Ottoboni, che più di tutti trainano la squadra, ma che al 41' devono dividersi. Castrovillari alza infatti bandiera bianca e lascia il posto a Di Corrado, che si posiziona al fianco di Ottoboni, mentre Daghini va largo a sinistra nel 4-4-2 (quasi 4-2-2-2) dei varesotti, con Casella e Ruzza davanti, Manzato sulla fascia destra e la linea Borghi-Caporali-Fusani-Pedrotti a protezione di un Russetti inoperativo, fino al 45', quando è statuario a respingere sul primo palo il forte mancino di Moscatelli. È l'unico intervento del primo tempo, ma fondamentale per andare a riposo sul 2-1.

È LA RUZZATA DECISIVA

Sopra di un gol la missione dei ragazzi di Dallo è semplice: non fermarsi mai. Lo è almeno in teoria, poi c'è sempre da fare i conti con la pratica, ma l'avvio di secondo tempo dei rossoblù è da manuale. Al 4', infatti, il Morazzone mostra l'esempio perfetto di contropiede: Borghi recupera palla in mezzo all'area di rigore varesotta e d'esterno lancia Daghini, che prima di scontrarsi con un avversario appoggia per Di Corrado, il numero 15 cerca in avanti Casella, bravo a fiondarsi sul liscio di Latini e ad appoggiare al centro per Ruzza, che in qualche modo fa 3-1.

È il gol perfetto, perché riconsegna quel colpo subito a freddo dai liguri e li congela definitivamente, merito anche di una prestazione rocciosa di Fusani e Caporali, che nelle retrovie non fanno più girare Sciutto, unico pericolo di un Legino che senza il suo 9 non arriva più al tiro. Piazzato il muro nelle retrovie, i ragazzi di Dallo sfoderano i cannoni e sparano il quarto colpo della partita: Daghini ruba palla a centrocampo e serve in profondità Casella, che rientra e con intelligenza appoggia di nuovo per Ruzza, preciso nel piazzare la sfera nell'angolino.

Messa in cassaforte la vittoria, per aumentare le speranze di qualificazione i rossoblù devono sempre tenere in mente quell'unica missione: non fermarsi mai. È così che Casella salta l'uomo sulla linea di fondo e mette in mezzo per Manzato, il cui tiro finisce a lato sul primo (19'), è così che sempre lo Squalo sfrutta la pinna per spizzare una sfera che Ruzza non riesce ad angolare troppo a tu per tu con Santelia (36'), ed è così che Caponnetto di testa su corner appoggia di poco fuori (38'). Un elenco di occasioni che il Morazzone spera di non rimpiangere tra tre giorni, da passare però con la consapevolezza di aver fatto un'altra incredibile partita in una stagione leggendaria.

IL TABELLINO

LEGINO-MORAZZONE 1-4
RETI (1-0, 1-4): 5' Sciutto (L), 28' Castrovillari (M), 31' Ottoboni (M), 4' st Ruzza (M), 17' st Ruzza (M).
LEGINO (3-5-2): Santelia 7.5, Angeli 5.5 (25' st Siciliano sv), Cancellara 6, Casu 5.5 (42' st Albani sv), Di Donato 5.5 (33' st Becco sv), Latini 5.5 (8' st La Rocca 5.5), Moscatelli 5.5 (25' st Trisciani sv), Sadiku 5.5, Sciutto 6.5, Tobia 5.5, Viti Bertrand 5. A disp. Canevari, Amici, Celai, Ramaj. All. Saccone 5.5. Dir. Maretti - Becco.
MORAZZONE (4-4-2): Russetti 7, Borghi 8 (44' st Piscitiello sv), Pedrotti 8, Fusani 8, Ottoboni 9, Caporali 8 (25' st Caponnetto 7), Casella, Daghini 8.5 (39' st Zanetti sv), Ruzza 9, Castrovillari 7.5 (43' Di Corrado 7.5), Manzato 7.5 (33' st Mocellin sv). A disp. Poletti, Carrozzino, Cremona, Gjergji. All. Dallo 8. Dir. Nanni - Scaccabarozzi.
ARBITRO: Romeo di Genova 6.
ASSISTENTI: Mino di La Spezia e El Hamdaoui di Novi Ligure.
ESPULSO: 30' st Viti Bertrand (L).
AMMONITI: Cancellara (L), Sadiku (L), Ottoboni (M).

LE PAGELLE

LEGINO

Santelia 7.5 Il motivo principale per cui il Legino resta in partita nel primo tempo e limita i danni nella ripresa. Compie varie parate importanti e smanaccia almeno un paio di corner insidiosi, è il migliore per distacco dei suoi. 
Angeli 5.5 Si dimostra attento nell'uno contro uno, ma lascia Ottoboni libero dalle sue parti in occasione del 2-1. Il resto della partita è complicato, come per il resto dei verdeblù. (25' st Siciliano sv).
Cancellara 6 La rete del vantaggio ligure è gran parte merito suo. Fa un grande scatto per liberarsi sulla fascia sinistra e mette dentro un cioccolatino solo da scartare. A centrocampo gioca con intelligenza, fin quando il Morazzone sale di giri e non ce n'è più per nessuno.
Casu 5.5 Difensivamente lascia qualche spazio di troppo sia sulla rete di Castrovillari che su quella di Ottoboni, mentre in fase offensiva il Legino produce generalmente poco. (42' st Albani sv).
Di Donato 5.5 Affonda con tutta la barca ligure dopo un buon avvio. (33' st Becco sv).
Latini 5.5 Vince qualche duello aereo, mette lo zampino sulla rete del vantaggio lanciando con precisione dalle retrovie, ma poi viene superato da Casella sul 2-1 e buca l'intervento del tris, provando a rimediare sulla linea, ma facendosi male e lasciando così il campo.
8' st La Rocca 5.5 La sostanza cambia poco, anche perché entra nel momento peggiore della sfida, quello in cui il doppio svantaggio sa di resa per la formazione di casa.
Moscatelli 5.5 Ci mette tanta gamba recuperando un paio di palloni e dando qualche strappo sulla fascia, ma a conti fatti produce pochissimo. (25' st Trisciani sv).
Sadiku 5.5 Lotta in un centrocampo funzionale per buona parte del primo tempo, poi come tutti subisce la marea biancorossoblù.
Sciutto 6.5 Il bomber ruvido, quello che sgomita là davanti e fa reparto praticamente da solo. Un avversario temibile, che colpisce alla prima occasione a disposizione, ma che poi deve fare i conti con una difesa capace di prendergli le misure. Anche se con il passare dei minuti non riesce più a incidere, resta il riferimento assoluto della squadra, cosa non scontata per un classe '06.
Tobia 5.5 L'elemento di qualità, quello capace di fare un bellissimo controllo al volo su una ripartenza, ma che in sostanza non riesce a trovare il colpo di genio per fare la differenza.
Viti Bertrand 5 Le doti fisiche lo agevolano nei contrasti aerei, ma in una gara che diventa sempre più difficile per lui e per i compagni, li lascia in 10 in maniera decisamente evitabile. Di certo la sconfitta non è determinata dal suo cartellino, però è un'ingenuità vera e propria, oltre a costargli il ticket per l'ultima trasferta dell'anno.
All. Saccone 5.5 La partenza è perfetta, al di là del gol. Sì di occasioni non ne creano molte, ma i suoi ragazzi scendono in campo con l'atteggiamento giusto, salvo poi perdersi in tre minuti. Un uno-due che probabilmente taglia le gambe a livello psicologico, anche se a lungo andare emergono le differenze corali e individuali rispetto a un Morazzone che ne ha di più. 

MORAZZONE

Russetti 7 L'intervento con cui chiude il suo palo a fine primo tempo è l'unico definibile tale di tutta la partita, ma è molto importante. Per il resto è bravo a leggere un paio di imbucate, a gestire i retropassaggi dei compagni e a bloccare qualche pallone che schizza in area nella ripresa. 
Borghi 8 Legge sempre bene l'azione sulla fascia destra e risolve un paio di situazioni complesse in area di rigore, come quando emerge in stile scoglio nella tempesta e sbuca in mezzo a quattro maglie, dando il via alla ripartenza del 3-1. (44' st Piscitiello sv).
Pedrotti 8 Il cavo di ormeggio, quello sottile ma che non si spezza mai. In difesa è sempre puntuale, tra interventi e intercettazioni, arrivando pure a proteggere la palla a centrocampo su una ripartenza ligure.  
Fusani 8 Quel gol in avvio sorprende un po' tutti, forse perché bisogna iniziare a conoscere Sciutto. Un cliente scomodissimo, ma che vien pian piano ingabbiato dal numero 4, bravissimo sia nell'uno contro uno che nell'allontanare qualsiasi pallone pericoloso passi dalle sue parti.
Ottoboni 9 Il faro in mezzo all'oceano, quello che anche nella falsa partenza della squadra emerge per grinta a centrocampo, illuminando poi la via con il potenziale assist per Manzato e, soprattutto, il gol che inverte la rotta della sfida. Partita da MVP? Da capire, di sicuro da 1000 punti.
Caporali 8 Ogni imbarcazione ha il suo capitano, il vecchio uomo di mare che ne sa più di tutti e che è capace di portarla in porto anche nelle difficoltà. Un po' come l'inizio di partita, da mal di pancia generale, quello che fa passare a suon di contrasti, da vero capitano che supera ogni onda. 
25' st Caponnetto 7 Quel rigore grida ancora vendetta. Entra in una fase in cui bisogna spingere per provare ad aumentare il divario, così si butta in avanti e finisce in un mulino avversario che lascia ancora qualche dubbio sulla decisione arbitrale.
Casella 9 Come quell'occasione del primo tempo non si sia conclusa con un gol è impossibile saperlo, forse è l'aria ligure, quella che l'aveva lasciato a bocca asciutta anche al Torneo delle Regioni, ma questa volta il morso dello Squalo arriva in un altro modo, o meglio, in altri tre, come gli assist che serve ai compagni. In qualche maniera, è sempre Sharknado.
Daghini 8.5 La rimonta varesotta parte dal suo cuore, quel centrocampo che scuote il fondo marino nel primo tempo. Ottoboni si prende il bonus gol, lui ci va vicino almeno due volte da fuori area, infondendo fiducia in tutta la squadra. Fa la differenza pure spostato a destra, contribuendo alle ultime due reti del match e dimostrandosi un cavallo di razza, anzi, ippocampo, per restare in tema marittimo. (39' st Zanetti sv).
Ruzza 9 Un primo tempo di pressing e con qualche dribbling tentato, poi il maremoto totale. In ripartenza è bravissimo a seguire sempre l'occasione, poi sì, Casella si guadagna almeno un pranzo pagato per gli assist, ma ci vuole uno come lui per buttarla dentro e mettere in ghiaccio la partita. 
Castrovillari 7.5 Gioca metà gara a causa di un infortunio, ma se la partita del Morazzone fosse un film in flashback lui sarebbe il classico «Dove tutto ebbe inizio». Se il mare ligure si agita, infatti, è merito del suo tiro che cavalca il campo come un surfista e rimette tutto in parità.
41' Di Corrado 7.5 Ha un tempo per lasciare il segno, però gli bastano pochi minuti per lasciare il segno. Rientrato dagli spogliatoi, infatti, individua il canale giusto per servire Casella e aprire le acque verso il tris rossoblù.
Manzato 7.5 Sfortuna vuole che capita nella zona di un Viti Bertrand gigantesco, che riesce a circumnavigare a tratti. Alla lunga, tuttavia, anche lui esce dalla spira della corrente e va vicino al gol nel secondo tempo. (33' st Mocellin sv).
All. Dallo 8 I primi dieci minuti sono da vivere sbracciando con i remi, poi il motore della nave finalmente si accende e da lì inizia una croceria a caccia di gol. Quattro non sono pochi, ma per capire se saranno abbastanza bisognerà aspettare, intanto, però, la certezza è che la sua ciurma ha fatto una stagione indimenticabile.

ARBITRO

Romeo di Genova 5.5 Un po' di confusione, forse troppa, perché non si capisce bene il metro di giudizio nei contrasti. L'episodio del contatto su Caponnetto resta il grande dubbio della partita, e rischia di essere un'occasione netta negata al Morazzone di aumentare la differenza reti, mentre il rosso sventolato a Viti Bertrand è ineccepibile.

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