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È una sfida tra super portieri: i numeri 1 chiudono le porte dei playoff

Il Cinisello guarda e aspetta al varco: Casati Arcore e Ispra si danno battaglia in un roboante 0-0

Dardha Ispra

PROMOZIONE ISPRA • Nicola Dardha, terzino, ala e tuttofare

La logica e il calcio a volte sono acerrimi nemici, due rette parallele destinate a non incontrarsi mai. La sfida tra Casati Arcore e Ispra è stata proprio la definizione di un paradosso degno di quello di Zenone: nonostante le emozioni a grappoli e le tante occasioni il risultato finale è stato un incomprensibile 0-0, giusto soltanto se si considera il grande equilibrio che ha regnato tra le due compagini. Un punto accolto come un bicchiere mezzo pieno da entrambe le squadre, in attesa delle prossime due sfide decisive del triangolare: la rincorsa all'Eccellenza è ancora tutta da vivere.

TENSIONE, EQUILIBRIO E QUALCHE CHANCE

Anche a qualcuno che non avesse mai visto una partita di calcio prima basterebbero pochi minuti per capire che la posta in gioco è altissima: l'estrema cautela delle squadre che si studiano è infatti un indizio che basta e avanza per arrivare a un'intuizione tanto semplice quanto perfetta nel descrivere quello che succede sul rettangolo verde. Il Casati Arcore fa vedere qualcosa di più a livello di manovra, ma è l'Ispra a farsi vedere per prima in zona gol: al 9' Garcia ci prova col destro dai 25 metri, un rasoterra potente ma troppo centrale per impensierire Labate. La risposta degli uomini di Nava è un'altra occasione non troppo pericolosa, nata da un lampo di ispirazione di Redaelli: il terzino biancoverde è bravo a ritagliarsi lo spazio per il tiro rientrando sul mancino, ma la sua conclusione non si abbassa quanto dovrebbe e sorvola la traversa. Una chance a testa, due fugaci attimi che rompono un'altrimenti immacolata e tesa monotonia: i ritmi sono buoni, ma il velo di estrema prudenza che pervade la gara non sembra potersi spezzare da un momento all'altro. Lo stallo viene solo parzialmente rotto da un episodio che avrebbe potuto cambiare la storia della partita: Schiavo e Oniscodi vanno a contrasto aereo su una palla al limite dell'area e l'attaccante di casa interviene in netto ritardo e in gioco pericoloso, ma l'arbitro non fischia nulla nonostante il portiere ospite rimanga a terra e riesca a riprendere il gioco solo dopo qualche minuto di sospensione e con una vistosa fasciatura alla testa. La sensazione di ingiustizia subita carica gli uomini di Raza, che si spingono in avanti e al 39' vanno come non mai vicini al vantaggio: Golisciano si presenta in area libero per calciare ma aspetta quell'attimo di troppo, consentendo a un difensore di smorzare la sua conclusione e a Labate di parare in due tempi. Il lungo recupero non basta a creare i presupposti per sbloccare la situazione: lo 0-0 arriva all'intervallo pericolante ma ancora sano e salvo.

LO 0-0 REGGE, NONOSTANTE TUTTO

Anche l'inizio della ripresa conferma che il gol sembra essere nell'aria: al 3' Schiavo scappa sul filo del fuorigioco e riesce ad evitare anche l'uscita di Oniscodi, ma per farlo è costretto ad allargarsi e quando calcia il portiere ospite e già rientrato dai pali e può respingere la sua conclusione. Grande chance chiama grande chance al 6': un'azione ospite elaborata ma fruttifera trova in area Garcia, che prova la stoccata decisiva ma da ottima posizione centra in pieno un difensore a Labate molto probabilmente battuto. Il momento che appariva propizio per la svolta però passa senza ulteriori scossoni: i botti a cavallo tra i due tempi finiscono, la gara torna sui binari di un apertissimo equilibrio. Verso la metà della ripresa inizia poi ad emergere una stanchezza che riguarda entrambe le squadre, tra episodi di crampi e ritmi che si abbassano sensibilmente: il gran finale è alle porte, ma solo un episodio sporadico può cambiare il destino di una sfida che adesso appare correre verso il pareggio. Al 38' è il Casati ad andare vicino al colpo grosso: Gabellini scatta sul filo del fuorigioco e prova il pallonetto per superare l'uscita di Oniscodi, lo spunto gli riesce ma soltanto a metà, perché la parabola non è precisa ed esce a pochi centimetri dal palo lontano. Gli uomini di Nava hanno qualche risorsa residua in più e sfiorano di nuovo il vantaggio con un colpo di testa di Cristarella, ma non c'è verso: il triplice fischio scrive la parola fine su uno 0-0 davvero atipico, difficile da credere e da spiegare a parole. Entrambe le squadre ci provano più e più volte, ma se le reti inviolate risultano assurde almeno una cosa suona coerente: il pareggio è infatti risultato più che giusto, e lascia a entrambe le squadre speranze per il sogno Eccellenza.

IL TABELLINO

CASATI ARCORE-ISPRA 0-0
CASATI ARCORE (4-2-3-1): Labate 7, Redaelli 6.5 (33' st Bassani sv), Venier 6.5, Corbetta 7.5, Colombo 6.5, Borsotti 7, Veneruso 6.5 (41' st Marchesi sv), Giussani 6 (14' st Cristarella 6), Schiavo 5.5, Gabellini 6.5, Perego 6 (14' st Prezioso 6.5). A disp. Bugatti, Zorloni, Messina, Cottone, Catalano. All. Nava 6.5.
ISPRA (4-3-3): Oniscodi 7, Dardha 7.5, Corti 6.5, Fietta 6.5, Nalesso 6.5 (40' st Giussani sv), Bortoli 6.5 (49' st Contini sv), Golisciano 6 (13' st Gueye 6), Bellacci 6.5 (36' st Suber sv), Garcia 7, Brogi 5.5 (26' st Sottocasa 6), Groppo 6.5. A disp. Ferloni, Midaglia, Famiglietti, Tatti. All. Raza 6.5.
ARBITRO: Pappalardo di Crema 6.
ASSISTENTI: Oliver di Cinisello Balsamo e Valdivia di Milano.
AMMONITI: Bortoli (I), Perego (C), Giussani (C), Venier (C), Garcia (I), Cristarella (C), Groppo (I), Bassani (C).

LE PAGELLE

CASATI ARCORE

Labate 7 Provvidenziale in un paio di occasioni soprattutto nel primo tempo, ha molti meriti per la rete inviolata.
Redaelli 6.5 Puro spirito di sacrificio e polmoni inesauribili, ara la fascia dando il 200% e giustificando qualche fisiologica imprecisione. (33' st Bassani sv)
Venier 6.5 A volte si fa cogliere fuori posizione ma riesce a trovare il modo per cavarsela, con le buone o con le cattive tiene la barra dritta.
Corbetta 7.5 Alza un muro che non lascia spiragli dall'inizio alla fine: leader assoluto della difesa, a volte sembra avere il dono dell'ubiquità.
Colombo 6.5 Regia a testa alta e grande lucidità nelle scelte, non inventa nulla di eccezionale ma detta bene i ritmi della manovra.
Borsotti 7 Garantisce anche lui ottima solidità dietro, mettendo toppe in ogni zona e su diversi incursioni avversarie pericolose.
Veneruso 6.5 Tanta corsa ed energia distribuita dappertutto, è come il prezzemolo e si rivela utile in ogni giocata. (41' st Marchesi sv)
Giussani 6 Prestazione sull'altalena, in cui alterna giocate utili e sagaci ad errori assolutamente evitabili.
14' st Cristarella 6 Subito pronto ad entrare in partita, ha una buona palla gol nel finale ma non la sfrutta.
Schiavo 5.5 Rischia un cartellino che avrebbe potuto anche essere rosso su quell'intervento a dir poco avventato e non riesce a pungere in zona gol.
Gabellini 6.5 Nessuna invenzione alla Archimede, ma tante piccole gemme di qualità che danno estro alla manovra.
Perego 6 Fa intravedere la sua qualità con più di uno spunto interessante a inizio gara ma non mostra tutto il repertorio: energia e idee finiscono presto.
14' st Prezioso 6.5 Tra le linee trova più di uno spazio interessante e crea diverse situazioni insidiose.
All. Nava 6.5 I suoi mostrano sprazzi di bel gioco ma corrono anche qualche rischio, la prestazione è nel complesso buona ma non arriva il guizzo vincente.

ISPRA

Oniscodi 7 Coraggioso nelle uscite e sulle palle alte, aggiunge anche un paio di ottime parate per sigillare la porta inviolata.
Dardha 7.5 Un pendolino perenne che sembra essere pronto per la maratona, è spesso l'attaccante più pericoloso della squadra ma non perde lucidità nemmeno in difesa.
Corti 6.5 Lavoro operaio in marcatura, spinge poco ma il suo contributo è importante per gli equilibri della squadra.
Fietta 6.5 Protagonista in un numero infinito di duelli, ne vince la maggior parte e contribuisce alla grande solidità di tutta la difesa.
Nalesso 6.5 Altra prestazione di sacrificio e tanta quantità, tra palle recuperate e contrasti vinti la sua presenza si fa sentire. (40' st Giussani sv)
Bortoli 6.5 Mette anima e corpo in ogni giocata finché le energie lo sorreggono, finisce sulle ginocchia ma senza mollare un centimetro. (49' st Contini sv)
Golisciano 6 Sempre un'insidia con i suoi movimenti e i suoi scatti dalla trequarti in su, nel primo tempo ha una grossa occasione per sbloccarla ma gli manca il giusto cinismo.
13' st Gueye 6 Dà l'impressione di poter spaccare il mondo ma non va oltre a fare qualche piccola crepa.
Bellacci 6.5 Contachilometri impazzito per lui, anche la sua lingua finisce a penzoloni ma è da applausi per grinta e cuore. (36' st Suber sv)
Garcia 7 Dominante fisicamente ma capace anche di raffinatezza nelle giocate, fa venire il mal di testa a più di un avversario diretto: alla sua gara manca solo il gol.
Brogi 5.5 Si aggira tra le linee come un predatore affamato, che però finisce per non trovare la preda e restare a bocca asciutta.
26' st Sottocasa 6 Dentro per cercare la zampata finale, trova pochi risultati.
Groppo 6.5 Avanti e indietro sulla fascia senza mai scalare le marce, condizione fisica invidiabile dal primo all'ultimo minuto.
All. Raza 6.5 Prestazione di qualità e garra fino ai limiti della resistenza fisica, la squadra lascia sul campo tutto quello che ha.


ARBITRO

Pappalardo di Crema 6 Dubbi sullo scontro Schiavo-Oniscodi, episodio che poteva cambiare la partita.

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