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L'evento

Una rimonta da record! L'Italia dei Dilettanti vince all'esordio Mondiale davanti a 200mila persone

Partenza pazzesca degli Stallions alla Kings World Cup: Trombetta si gira e fa godere

MICHELE EL FUTBOL TROMBETTA

KINGS WORLD CUP STALLIONS • Michele Trombetta segna il gol vittoria nel momento più importante della partita [fonte foto: canale Twitch kingsleague]

A braccia aperte, l'esultanza per eccellenza di chi è pronto a prendersi la gloria e tutta la gioia del pubblico, ma anche quella di chi le allarga per provare a quantificare qualcosa di enorme, qualcosa che va ben oltre un semplice sogno. È la realtà, è Michele Trombetta che si gira su un campo a sette in Messico e di mancino regala a Francesco Totti la vittoria all'esordio di un Mondiale, però non è "solo" questo. È l'incipit della storia di un gruppo di ragazzi che calciatori non lo sono proprio di mestiere, lo fanno più per passione, quella dell'animo dilettantistico, quella da coltivare per inseguire i sogni anche più impensabili, ma che a volte diventano concreti.

LA LEGA DEI RE

È la magia della Kings League, una competizione di calcio a 7 con regole molto particolari (clicca qui per saperne di più) organizzata da Gerard Piquè e celebre in Spagna, dove è seguita da decine e decine di migliaia di persone sul web. Un nuovo modo di vivere il mondo del pallone che è sbarcato anche in America - e che arriverà anche in Italia, terzo paese in tutto il pianeta a entrare in questa nuova realtà - e che sabato 25 maggio ha visto l'esordio di un evento di caratura internazionale, ovvero la Coppa del Mondo. Sotto l'egida della Kings League e di un certo Zlatan Ibrahimovic, si sono così riunite squadre provenienti da ogni parte del globo, con alcuni fuoriclasse come Eden Hazard tornati sul terreno di gioco e altre star, sia del calcio che di internet, presenti nelle vesti di presidenti dei vari club, tra cui Neymar, Iker Casillas, Rio Ferdinand e Andriy Shevchenko, giusto per citare un paio di figure che hanno fatto la storia dello sport.

Un parterre stellare che vede il nostro paese rappresentato dagli Stallions del presidente Blur, content creator più seguito d'Italia su Twitch (piattaforma che permette di trasmettere in diretta, stile tv, per i meno avvezzi), e di capitan Francesco Totti, affiancato in campo da Emiliano Viviano e Radja Nainggolan. E il resto della squadra? Sono quei ragazzi che di domenica giocano dalla Serie D alla Prima Categoria con la maglia del proprio paese o che in settimana scappano da lavoro per andare a fare gli allenamenti qualche chilometro più in là, con tanti sogni nel borsone, ma forse non con quello di giocare al fianco di una leggenda del calcio mondiale come il simbolo della Roma.

Eppure è tutto vero, ed è la storia di Stefano Sberna (Verbano), Mattia Spera (ex Arconatese e Fanfulla), Leon Baldi (Arconatese), Giovanni Valtulini (Offanenghese), Andrea Tarasco (ex Virtus Ciserano Bergamo), Andrea Benedetti (Ardor Lazzate), Vlad Marin (Alba Calcio), Justyn D'Ippolito (Monte San Biagio), Issam Zaki (Bosconerese) e Michele Trombetta (Corticella). Un gruppo che, dopo aver superato dei provini per entrare a far parte della spedizione messicana, nella notte di domenica 26 maggio ha regalato a una parte d'Italia quelle emozioni che mancano ormai da 10 anni: quelle del Mondiale.

UN ESORDIO DA RECORD

Le favole, le storie, i sogni e tutto quello che si vuole, certo, poi però è l'ora di scendere in campo, e l'esordio degli Stallions contro i colombani del Medallo City (squadra del cantante Maluma) è un saliscendi non indifferente. Come da regolamento, si parte con la palla al centro e le squadre schierate sulla linea di porta, o meglio, il portiere e un altro giocatore, ovvero Viviano e Benedetti. Un avvio non semplice, con il numero 1 ex Sampdoria che cerca il gol con un paio di tentativi da fuori area, colpendo pure un palo, e gli avversari che, dopo un dribbling tentato dal classe 2003 dell'Ardor, al primo contropiede passano in vantaggio con Rose.

Passano i minuti, aumentano i giocatori in campo (uno ogni 60 secondi nei primi 5 giri di lancette) ed entra in scena l'uomo più atteso di tutti: Francesco Totti. La bandiera giallorossa catalizza il gioco degli italiani, si prende la responsabilità di alcuni tentativi dalla distanza e con uno di questi guadagna l'occasione migliore per pareggiare i conti: un calcio di rigore per fallo di mano. Dal dischetto il pensiero comune è solo uno, ovvero l'iconico cucchiaio, ma il numero 10 opta per un destro a incrociare, che diventa però preda del miracolo del portiere avversario, agevolato dallo scivolone in stile John Terry del capitano.

Un episodio sfortunato che non blocca gli Stallions, assoluti padroni del campo dinanzi a un Medallo che si rintana in difesa senza una vera e propria organizzazione per colpire quantomeno in ripartenza. La sfida diventa dunque un tiro al bersaglio e un continuo fraseggio della squadra di Blur, a caccia del pertugio giusto. Scattato il 18', entra in gioco il dado, utilizzato per stabilire quanti calciatori far restare in campo per gli ultimi due minuti prima dell'intervallo. La sorte opta per il numero 3, e tre minuti dopo volta le spalle agli italiani: Viviano porta palla e appoggia alla sua destra per Valtulini, che buca Ugradar e fa 1-1, ma la rete viene annullata per fuorigioco del centrocampista dell'Offanenghese.

È la classica partita maledetta, quella che necessita di una svolta nel risultato e in termini psicologici, così a scendere in campo è Blur stesso. Un minuto e mezzo dopo l'inizia della ripresa, infatti, gli Stallions attivano una delle carte speciali che caratterizzano la competizione, ovvero il rigore presidenziale, quella che permette al presidente del club di presentarsi sul dischetto, scaricare un destro micidiale nel cuore della porta e rimettere finalmente in sella la sua squadra. Una glaciale pulita alla scarpa, un'esultanza meno contenuta della squadra e un 1-1 meritatissimo che carica Totti e compagni, anche se, in una competizione così imprevedibile, la svolta è dietro l'angolo.

Rimessa la palla al centro, infatti, il Medallo si gioca la carta dello shootout, che permette a Burguera di partire da solo da centrocampo, affrontare Viviano nell'uno contro uno e batterlo per riportare immediatamente in vantaggio i colombiani. Una doccia freddissima, ma che non congela gli Stallions, anzi, li sprona ad alzare il ritmo e andare al galoppo. È così che la sfida torna subito nelle redini tricolori, con Spera, Marin, Valtulini e Zaki che sfiorano il 2-2 mentre il tempo scorre e si avvicina sempre di più lo spettro di una sconfitta immeritata. Il bello della Kings, però, è che può succedere qualsiasi cosa in ogni momento, come l'attivazione del jolly che duplica per 4 minuti i propri gol, come l'imbucata di Valtulini per Trombetta, come il controllo d'esterno destro e la spaccata a incrociare di sinistro del numero 9, che al 34' si gira alla Giroud e fa esultare le 200mila persone connesse sul canale Twitch di Blur per seguire la partita.

Un gol già iconico per il mondo del web, un gol che fa registrare il nuovo record nazionale di spettatori collegati per una diretta sulla piattaforma di Amazon, un gol che probabilmente supera ogni sogno del bomber del Corticella, lui che certifica il successo all'esordio della squadra di Totti e Viviano nel Mondiale in Messico e che permette agli Stallions di sbloccare un bonus importante. Mentre il Medallo dovrà battere il suo prossimo avversario per non essere eliminato, i ragazzi di Luca Diddi (tecnico con un passato nelle giovanili del Carpi) avranno infatti l'obbligo di vincere solo una delle prossime due sfide per galoppare verso gli ottavi di finale. La sveglia, dunque, è ora impostata su mercoledì 29 maggio, quando, verso l'una di notte, tutta Italia sarà connessa per tifare i suoi beniamini, passati dai centri sportivi con un centinaio di posti a un palcoscenico inimmaginabile.

LE PAGELLE DEGLI STALLIONS

a cura di Giulio Alessandro Convertino

Viviano 7.5 Subisce subito un gol dopo pochi attimi di gioco, ma si riprende immediatamente. Anzi, suona la carica uscendo dai pali per provare a impegnare il portiere colombiano. Ottima l'intesa con Totti e ottime le parate a schermare la porta degli Stalloni per tutta la gara. Leader.
Benedetti 6.5 Nell'uno contro uno decide di avanzare in maniera spregiudicata: l'idea della doppia finta è buona, ma il secondo dribbling non gli riesce e da questo errore nasce il vantaggio del Medallo City. Si rifà nel corso della partita, quando gestisce bene il possesso e prova qualche imbucata interessante.
Marin 7 Solido lì dietro in difesa, dove ruba molti palloni agli avversari e più di una volta mette ordine in quella zona di campo. Di tanto in tanto si affaccia in avanti, ma non riesce a incidere: il suo regno è la difesa.
Sberna 7 Sull'out di destra si comporta egregiamente, gestendo molto bene il possesso, provando qualche volta ad andare in percussione e tentando anche qualche lancio verso il capitano, per innescare così la manovra offensiva degli italiani.
Valtulini 8 Il cuore e la grinta di questa squadra: per tutta la partita è uno dei più pimpanti degli Stallions e infatti prima segna la rete dell'1-1 che viene però annullata per fuorigioco millimetrico, poi serve a Trombetta il pallone che il bomber trasforma nel gol vittoria dell'Italia. A fine partita è indemoniato per la gioia.
Zaki 7.5 Con il suo ingresso in campo gli Stallions cambiano volto: sulla sinistra porta fantasia e imprevedibilità in un momento in cui la squadra si trovava a rincorrere. Determinante per mantenere con le sue giocate l'attenzione altissima e per creare soprattutto superiorità numerica in attacco. Gli manca solo il gol.
Trombetta 8.5 Per tutta la partita i compagni lo cercano in attacco: lui cerca di utilizzare nel migliore dei modi il fisico per prendere posizione e far male al Medallo, ma i difensori sono bravi a prendergli le misure. Al momento giusto, però, la giocata più importante della partita gli riesce alla perfezione: spalle alla porta si gira e incrocia nel momento in cui la rete vale doppio. Pareggio e sorpasso, tutto in un colpo solo. «Si è girato Trombetta».
Totti 7 Il capitano degli Stallions è di sicuro uno dei più pericolosi della sua squadra: ogni volta che vede la porta libera il tiro e quando può prova anche a servire i compagni più avanzati con lanci millimetrici. In tal senso, l'intesa innata con Zaki potrebbe essere un fattore nel secondo impegno degli italiani. Sfortunato in occasione del rigore che si conquista da solo: scivola al momento della battuta, facilitando l'intervento del portiere colombiano. A fine partita viene ugualmente premiato come MVP del match.
Blur 8.5 Il Presidente scende in campo perché viene giocata la carta del rigore presidenziale e allora tocca a lui pareggiare la partita per gli Stallions: si cambia le scarpe davanti alle telecamere e batte un penalty praticamente perfetto, alzando il morale di tutta la squadra e attirando le attenzioni di più di 200mila persone sull'Italia. È così che si fa.

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