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La favola più bella di tutte è finita: il Morazzone dice addio al sogno Scudetto

La Lastrigiana è più forte, vince 4-0 e mette la parola fine alla stagione sublime dei rossoblù

Caporali Pedrotti Morazzone

UNDER 19 MORAZZONE • Andrea Caporali e Andrea Pedrotti

Serenità e orgoglio, i dogmi di un'avventura leggendaria, i due comandamenti incisi anche nella pietra che sancisce la fine di tutto, a un passo dal sogno più grande. Serenità, quella di chi sa di aver fatto qualcosa che non era mai successo prima d'ora, e orgoglio, quello di chi ha provato ad aggiungere un altro capitolo alla propria incredibile storia. Serenità e orgoglio, il binomio della favola targata Morazzone, di chi da secondo in campionato, da campione regionale per la prima volta in tutta la sua esistenza, da eliminatore dei campioni d'Italia in carica, perde il doppio confronto nella semifinale con la Lastrigiana (2-0 all'andata, 4-0 al ritorno) e dice addio allo Scudetto, sempre, però, con quelle due parole che l'hanno accompagnato per tutto il suo viaggio. Una conclusione dolorosa perché arriva a pochi centimetri dalla finale, ma che non cancella minimamente l'annata meravigliosa dei ragazzi di Dallo, capaci di lasciarsi alle spalle due stagioni di secondi posti in campionato dietro alla Solbiatese battendola in una finale storica, dopo una fase regionale fatta di rimonte epiche e arrivando a vivere dei momenti indimenticabili in una fase nazionale da appendere per sempre nella bacheca dei ricordi rossoblù.

DE PASCALIS-SARTI, SENTENZA LASTRIGIANA

È iniziato tutto così, con un 2-0 da rimontare in trasferta prima di compiere un'impresa dopo l'altra e toccare vette mai raggiunte in tutta la propria storia. Era il 13 aprile, era Cisanese-Morazzone, erano i gol di Casella e Gjerji, quelli fondamentali per recuperare in cinque minuti finali i campioni di Lombardia, eliminarli ai rigori e prendere il loro posto sul trono compiendo subito dopo un'altra rimonta clamorosa. Era il 24 aprile, era Morazzone-Vis Nova, erano le reti di Mocellin e Casella, quella del pareggio a 480 secondi dalla fine e quella del ribaltone a inizio secondo tempo supplementare, decisive per arrivare in finale regionale, dominare la Solbiatese, vincere il primo titolo della propria storia e iniziare il primo viaggio in un fase nazionale. E allora era anche il 15 maggio, era Legino-Morazzone, erano i timbri di Castrovillari, Ottoboni e - due volte - Ruzza, quelli determinanti per ribaltare i liguri, mettere pressione ai campioni d'Italia in carica della Volpiano Pianese, toglierli dai giochi per la differenza reti e sbarcare ai quarti di finale. E anche qui, era il 25 maggio, era Morazzone-Rive Flaibano, erano i lampi di Mocellin e Ruzza, quelli essenziali per capovolgere i friuliani, evitare la loro rimonta ed entrare nell'élite delle quattro squadre più forti d'Italia.

Ed è proprio qui che il viaggio continua alla ricerca dell'ennesimo capolavoro, perché è l'1 giugno, è Lastrigiana-Morazzone e i rossoblù arrivano alla semifinale di ritorno sotto di due reti, quelle di Marchi e Becagli, che obbligano i varesotti a vincere con tre gol di scarto per raggiungere l'ultimo step di una stagione indimenticabile: la finale Scudetto. Per arrivarci Dallo si affida a un 4-2-3-1 senza Casella e Di Corrado, con Caponnetto promosso titolare al fianco di Daghini e il tridente Mocellin-Castrovillari-Manzato alle spalle del solo Ruzza, mentre nelle retrovie la linea Borghi-Caporali-Fusani-Pedrotti viene confermata in toto davanti a Russetti. Un undici titolare che approccia bene la partita, ma la missione si fa subito in salita perché alla prima chance la Lastrigiana passa in vantaggio: dormita generale sul calcio d'angolo battuto corto, palla in mezzo, classico rimpallo a favore e sfera che resta a disposizione di De Pascalis, che di destro fa 1-0 (5').

È un colpo a freddo che non demoralizza tuttavia i varesotti, in possesso del pallone e chiamati a impostare dalle retrovie dinanzi a un avversario schierato dietro la linea del pallone, a cui vengono concesse però un paio di ripartenze per alcuni passaggi sbagliati dai ragazzi di Dallo. È così che Russetti in uscita deve salvare tutto sul filtrante di Innocenti per Tomeo (26'), lampo in una prima mezzora che vede il Morazzone arrivare per due volte con Mocellin in area, ma senza concludere in porta. Chi invece la prende eccome è la formazione toscana, che al secondo tiro segna il secondo gol: verticalizzazione di Manzato intercettata, ripartenza biancoverde e tiro di Sarti solo smorzato in tuffo da Russetti (32').

Il 2-0 cambia veramente tutto, anche lo scacchiere di Dallo, che dalla cintola in su smuove le pedine in cerca della soluzione a un rompicapo sempre più difficile. La chiave di volta, però, ce l'hanno sempre i toscani, che con un tiro a giro di Sarti di poco alto (39'), un tocco sotto un po' troppo lezioso sempre del numero 10 su filtrante di Ballerini (42') e un colpo di testa di Sona su corner (46') giustificano il doppio vantaggio.

LA FINE DEL VIAGGIO

Il jolly dalla panchina e un cambio, forse, più significativo che tattico. Inizia così la ripresa del Morazzone di Dallo, che inserisce Casella per l'infortunato Ruzza - rappresentativo di una giornata stortistissima - e concede l'uscita in mezzo agli applausi a capitan Caporali, all'ultima partita in Under 19 e sostituito da Cremona. Simbolico, però, è ciò che succede dopo due minuti di gioco: rimessa laterale sbagliata, Becagli si accentra orizzontalmente e di mancino serve il tris al quarto tiro in porta dei padroni di casa. Una percentuale di finalizzazione assurda, che resta tale anche all'11', quando Fontani da sinistra mette in mezzo un pallone che Talakhadze in qualche modo butta in rete sul secondo palo.

È la rete del 4-0, un parziale decisamente troppo ampio per i valori delle due squadre e per quanto visto in campo fino al momento in cui non subentra il fattore psicologico di una rimonta ormai impensabile. Dallo con il passare dei minuti si gioca così tutte le carte a disposizione, inserendo man mano Piscitiello, Zanetti e Carrozzino, anche se il protagonista del secondo tempo rossoblù è Russetti, che respinge col corpo prima la conclusione ravvicinata di Tomeo su assist di Talakhadze (18') e poi il mancino proprio del numero 20 su discesa di Becagli, scaturita dall'ennesimo contrasto vinto a sinistra (24').

Nel finale, il match scorre alla caccia quantomeno di un gol della bandiera che però non arriva e che, anzi, viene ammainata al termine di una semifinale giocata contro un avversario fisicamente di un altro livello, con metà formazione titolare - e qualche elemento in panchina - scesa dalla prima squadra (in Eccellenza, a differenza della Prima Categoria a disposizione dei varesotti) e con l'unico giocatore - Ottoboni - in grado di contrastare lo strapotere atletico dei toscani costretto a osservare i compagni dalla tribuna. Un risultato meritato per i toscani e sicuramente non preventivato per il Morazzone, che sancisce la fine di una stagione comunque indimenticabile per il club rossoblù, vicino a replicare quanto fatto dalla Varesina cinque anni fa, sconfitta in quella finale sfiorata dai ragazzi di Dallo, applauditi dai tifosi al triplice fischio, e raggiunta dalla Lastrigiana, diretta verso il secondo Scudetto dopo aver vinto il suo secondo titolo regionale di sempre. Ultimo avversario? Il Renato Curi.

IL TABELLINO

LASTRIGIANA-MORAZZONE 4-0
RETI: 5' De Pascalis (L), 32' Sarti (L), 2' st Becagli (L), 12' st Talakhadze (L).
LASTRIGIANA (4-3-3): Magnolfi, Castiglioni, Marchi, Sona, El Youssefi, De Pascalis, Ballerini (6' st Talakhadze), Innocenti (24' st Oliveri), Tomeo (35' st Vettori), Sarti (1' st Fontani), Becagli (31' st Vignolini). A disp. Hila, Bonaiuti, Corrado, Mandolini. All. Guasti.
MORAZZONE (4-2-3-1): Russetti, Borghi, Pedrotti, Fusani, Caponnetto (9' st Zanetti), Caporali (1' st Cremona), Mocellin (24' st Carrozzino), Daghini, Ruzza (1' st Casella), Castrovillari (6' st Piscitiello), Manzato. A disp. Poletti, Di Corrado, Maggioni, Gjergji. All. Lelii - Dallo. Dir. Nanni.
ARBITRO: Nannelli di Valdarno.
ASSISTENTI: Nesi di Firenze e Tarocchi di Prato.

LE PAGELLE (IN AGGIORNAMENTO)

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