Under 19
08 Giugno 2024
UNDER 19 NAZIONALE ALCIONE • Aleksey Gorla e Alessandro Pacifico, tra i protagonisti della manita orange
Passo costante, capacità di saper dosare le forze, tanta pazienza e una voglia matta di tagliare il traguardo. La marcia è fatta di vari elementi e piccoli segreti fondamentali per riuscire ad arrivare fino in fondo, e l'Alcione li conosce tutti. Il passo è quello dei campioni, di chi da due anni vince agevolmente il proprio campionato, le forze sono quelle di una squadra capace di fare 4 reti in un tempo contro un avversario tosto, la pazienza è quella di chi va sotto per un gol magnifico e senza spaventarsi la ribalta facendo sembrare facile qualcosa di difficile anche solo da immaginare, la voglia invece è quella di chi, da vice-campione d'Italia, ha una rivincita da prendersi. È la macchina incredibile di Campisi, che va sotto con il Chieri, pareggia nel primo tempo e poi lo travolge nella ripresa, confermandosi tra le 4 squadre più forti di tutto il paese e superando un'altra tappa della propria marcia, quella diretta verso Sesto Fiorentino e quello Scudetto accarezzato un anno fa.
La sfida delle sfide, quel big match che si ripresenta ogni anno nei momenti più delicati, ma forse un po' troppo presto. Quel Manchester City-Real Madrid, quella finale anticipata giocata per quattro volte nelle ultime cinque Champions League che non sai mai come finirà, ma che lascia sempre una certezza: sarà uno spettacolo. Una parata di stelle che si vede ormai da due anni anche tra Lombardia e Piemonte, perché Alcione-Chieri è sempre uno show, e si preannuncia esserlo anche questa volta. D'altronde, la storia parla chiaro: stagione 21/22, secondo posto in campionato per entrambe e successo blues ai rigori nel primo turno dei playoff; stagione 22/23, match tra campioni in carica del proprio girone e rivincita orange agli ottavi di finale, con un solo gol di scarto nel doppio confronto.
Stagione 23/24? Un altro step in più: di nuovo vincitori del proprio campionato, Alcione e Chieri si ritrovano ai quarti (gara secca) nel percorso con direzione Scudetto. Una parola rimasta sulla lingua dei milanesi, sconfitti dal Portici nello psicodramma di Sesto Fiorentino, una giornata al contempo da dimenticare e da tenere ben salda in mente per avere lo stimolo continuo di andare a prendersi la rivincita. Per riuscirci, però, c'è prima quel solito monte piemontese da scalare, che arriva al Kennedy con un 4-3-1-2 dove Borgna, Ciociola, Rizzo e Croce si ritrovano a gestire il tirdente rapido e leggero Pacifico-Vecchi-Gorla, mentre a centrocampo capitan Barbero indica la via alle mezzali Sussetto e Valentini, con Guida a fare da collegamento al binomio Massaro-Zucco.
Sponda orange, Campisi oltre alle tre furie là davanti confida sul trio Mocchi-Rebaudo-Cozzi a centrocampo, frangiflutti davanti alla linea a quattro formata da Ciceri, Scrivanti, Lombardo e Lauriola, a protezione di Gueye. Un quartetto che nei primi minuti dorme sogni tranquilli, e anzi, prova a suonare la sveglia con l'incornata di Scrivanti su angolo di Pacifico (9'), primo tentativo di un Alcione che la rete del vantaggio la assapora un minuto più tardi: recupero palla altissimo di Rebaudo, appoggio nel cuore dell'area di rigore per Vecchi e destro calcolato del numero 10, che calcia forte, ma forse un po' troppo centrale, e si vede negare l'1-0 da un miracolo di Pedone, bravissimo a restare sul posto e super reattivo sulla conclusione ravvicinata.
È il tentativo migliore dei padroni di casa, che devono poi fare i conti con un Chieri che fa girare bene il pallone dalla cintola in su e conta uno sbocco sulla fascia destra che crea più di qualche problema ai milanesi. Subito dopo il mega-intervento del loro numero 1, infatti, i piemontesi si distendono con Borgna, che a rimorchio serve Guida, bravo a stoppare la sfera e a tentare un destro che sbuca tra le maglie avversarie, ma che Gueye blocca in tuffo (11'). È solo l'inizio della crescita degli ospiti, con il numero 3 che anche una manciata di minuti più tardi mette dentro un pallone solo sfiorato sul secondo palo da Ciociola, terzino opposto (13'), fino al momento cruciale. Al 21', infatti, proprio Borgna difende la sfera e appoggia per Guida, che di nuovo con il primo controllo taglia fuori l'avversario, ma questa volta tira fuori dal cappello una magia degna di Copperfield: destro dal limite dell'area di rigore e palla che riappare letteralmente sotto l'incrocio l'opposto.
L'1-0 scuote almeno inizialmente l'Alcione, un po' impreciso nelle giocate degli ultimi metri, dove i piemontesi qualche spazio lo lasciano, poi però è sempre il Chieri a giustificare il vantaggio. Rizzo rompe le righe con un anticipo sulla linea di metacampo e Zucco viene murato (30'), poi Guida di tacco libera Sussetto, anche lui bloccato dalla scivolata di Lombardo (31'). Il raddoppio dunque non arriva, e i ragazzi di Cornelj ne pagano lo scotto nel finale. Se infatti Cozzi non riesce a risolvere una mischia in area su corner (35'), due minuti dopo gli orange pescano il jolly: discesa a destra e palla a Pacifico, che lasciato libero di calciare dai 20 metri di mancino fulmina Pedone sul primo palo e ristabilisce la parità (37'). L'inerzia finale passa così dalla sponda di Campisi, con ancora il numero 11 che su schema da corner apparecchia un pallone rasoterra a rimorchio per Vecchi, murato da un Chieri che in ripartenza spreca la chance per tornare in vantaggio con Massaro, che servito da Zucco conclude centralmente da buona posizione (41') e certifica l'1-1.
Confermati i titolari, l'Alcione approccia il secondo tempo quasi come il primo, ma costruendo subito un'ottima chanche: lancio verso Cozzi, stop bellissimo e destro sul primo palo respinto da Pedone (3'). Questa volta, però, è l'inizio di 45 minuti a senso unico. Dopo un tentativo morbido da fuori area di Vecchi su schema di punizione battuta da Cozzi (13'), gli orange danno infatti lo strappo decisivo in una fase in cui il Chieri mantiene un buon livello, senza tuttavia ritrovare gli spazi del primo tempo per colpire con le sue armi migliori.
Al 17' inizia così la festa dei ragazzi di Campisi, che nel giro di 180 secondi ipotecano la semifinale. Prima Gorla si trasforma in Bolt bruciando tutto il campo a ben tre avversari su una ripartenza da corner e mettendo in mezzo un cioccolatino che Lione, appena entrato e intelligente nel seguire l'azione inventata dal compagno, scarta nell'angolino (17'), poi Cozzi proprio dalla bandierina apparecchia per l'incornata perfetta di Ciceri, che gira benissimo all'incrocio dei pali (20'). È il colpo di grazia, quello a cui Cornelj prova a rimediare cambiando qualche carta in tavola, inserendo per esempio Manfredi, che al 30' sfiora il 3-2 con un destro a incrociare di poco a lato, ma ormai non ce n'è più, o meglio, i padroni di casa ne hanno molto di più.
Il monologo Alcione continua infatti un minuto più tardi, quando Gorla ruba palla a un difensore in fase di impostazione e di mancino appoggia sul piatto il poker (31'), prima che addirittura Scrivanti, difensore centrale, disegni una meravigliosa e delicata traiettoria di mancino su punizione per realizzare il definitivo 5-1 (39'). È il punto esclamativo di un secondo tempo perfetto dei ragazzi di Campisi, che un anno dopo tornano tra le 4 migliori d'Italia, è il punto di domanda sulla ripresa di un Chieri che tiene testa ai vice-campioni d'Italia nel primo tempo, ma poi si arrende in un secondo difficile da analizzare, dove, forse, a emergere è anche la differenza sul piano atletico di una rosa più giovane.
ALCIONE-CHIERI 5-1
RETI (0-1, 5-1): 21' Guida (C), 37' Pacifico (A), 17' st Lione (A), 20' st Ciceri (A), 31' st Gorla (A), 39' st Scrivanti (A).
ALCIONE (4-3-3): Gueye, Lauriola, Ciceri (29' st Brenicci), Rebaudo (32' st Gallazzi), Scrivanti, Lombardo, Mocchi, Cozzi, Gorla (33' st Laurora), Vecchi (15' st Lione), Pacifico (40' st Gialloreto). A disp. Russetti, Braiotta, Caremoli, Liguori. All. Campisi.
CHIERI (4-3-1-2): Pedone, Rizzo, Borgna (21' st Carbone), Barbero, Croce, Ciociola (18' st Castagna), Valentini, Sussetto (24' st Chiabotto), Zucco (29' st Salvatore), Guida, Massaro (11' st Manfredi). A disp. D'Angelo, Bianco, Del Monte, Rosano. All. Cornelj. Dir. Caivano.
ARBITRO: Vincenzi di Bologna.
ASSISTENTI: Veli di Pisa e Masciello di Ravenna.
ESPULSO: 45' st Barbero (C).
AMMONITI: Lauriola (A), Rizzo (C), Croce (C), Valentini (C).