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11 Giugno 2024
ALESSANDRIA CALCIO NUOVA SOCIETÀ: nel capoluogo alessandrino è pronta a nascere il Città di Alessandria, con Davide Lanzafame allenatore e Fabio Paschetta (a destra) DS
Un momento di svolta per una piazza storica del calcio piemontese e italiano. Ad Alessandria è pronta a partire una nuova squadra, che avrà il compito durissimo di raccogliere l'eredità dell'Alessandria, sempre più destinata al fallimento. La situazione è pressoché insanabile, visti i pesanti debiti dei Grigi, e così come era accaduto più di vent'anni fa ci sarà una nuova società a fare le veci calcistiche del capoluogo.
In realtà non si tratta né di una fusione, né di una società nuova, né di altro. Il sodalizio esiste già e cambierà solamente nome: si tratta della Luese Cristo, che ha affrontato negli anni una serie di passaggi di proprietà, fusioni e cambi di sede e, salvo stravolgimenti dell'ultimo minuto, si chiamerà dal prossimo anno Città di Alessandria.
Prima di procedere al presente, riguardiamo il passato. Quella che fu la Luese Cristo non esisterà più, ma di fatto non esisteva già prima. Tutto nasce dalla stagione 2021/22, quando la vecchia Luese diventò Luese Cristo Alessandria, spostando la propria sede nel capoluogo provinciale (da qui il nome Cristo, dello storico quartiere della città), con campo di gioco al Centogrigio. Nella stagione 2021/22 la Luese Cristo vince il campionato di Promozione, la stagione dopo, da esordiente in Eccellenza, centra un ottimo ottavo posto.
Nella stagione 2023/24 della Luese Cristo è rimasta solamente logo e nome. Tutta la proprietà, dirigenza e gruppo squadra se ne va, il club passa nelle mani di Marco Palmiere (proprietario, insieme a Claudio Bello, anche del Chieri in Serie D) e la sede effettiva passa a Chieri, nonostante la sede "de iure" rimanga ad Alessandria. La squadra che doveva essere di Lu Monferrato e di Alessandria di fatto diventa un club della provincia di Torino, con tanti ragazzi di Torino e cintura in rosa (nonché in prestito dal Chieri), capaci di raggiungere una buona salvezza, sempre in Eccellenza. A Lu Monferrato però il calcio era già ripartito, con la nuova Luese Cuccaro (terza categoria di Alessandria), cancellando sul fronte sportivo la "finta" Luese dalla città, che di alessandrino (o monferrino) non aveva praticamente più niente. Ma qualcosa era destinato a cambiare.
Le vicende recenti del calcio alessandrino hanno però cambiato parecchio le carte in tavola. L'Alessandria, già a partire dalla presidenza Enea Benedetto, è colata a picco mese dopo mese, fino al destino inesorabile della retrocessione dalla Serie C, con l'ultimo posto nel girone A. Falcidiata dai debiti, la società mandrogna è praticamente certa di non iscriversi in Serie D, con conseguente fallimento per la seconda volta nel giro di poco più di vent'anni. Da qui l'idea di Marco Palmiere: ricostruire un nuovo polo calcistico in città partendo proprio dalla Luese Cristo, rendendola di nuovo una squadra alessandrina e rendendola decisamente più identitaria.
Della nuova squadra non si sa molto, se non il nome, che sarà Città di Alessandria: un chiaro riferimento al capoluogo e il nuovo ruolo egemone in città. Già scelti allenatore e DS: come anticipato negli scorsi giorni, sarà Davide Lanzafame a guidare la squadra, dopo un primo contatto che ha portato poi alla conseguente fumata bianca. Fresco di vittoria del campionato con il Borgaro, l'ex calciatore della Juve ripartirà sempre dall'Eccellenza, in una società di fatto completamente nuova nelle ambizioni. Anche il Direttore Sportivo è nuovo di pacca e sarà Fabio Paschetta, uomo di fiducia di Marco Ferrante (che resterà nel direttivo del Chieri) con un passato da scout in società come Torres, Biellese, Asti, Pinerolo e Moncalieri.
Quello che fa realmente impallidire sono le voci, sempre più insistenti, sulla forza economica del Città di Alessandria. Si parla di un budget altissimo per la categoria, quasi il doppio rispetto alla media, per provare non solo a vincere il girone B di Eccellenza, ma anche per vincere la Serie D e tornare tra i Prof nel giro di due stagioni. Il Città di Alessandria non baderà a spese, è pronto a fare acquisti anche dall'estero e a pescare i fuoriquota dal Chieri, o dalla prima squadra o dalla Juniores Nazionale (fresca di quarti di finale Scudetto raggiunti in stagione). Il primo passo, dopo le ufficialità di Lanzafame e Paschetta, sarà cambiare denominazione sociale, abbandonando definitivamente la Luese Cristo e diventando ufficialmente il nuovo polo calcistico di Alessandria. Poi, sarà il turno di un mercato che si prospetta faraonico.