STORIE DI SUCCESSO
12 Giugno 2024
L'importanza di una valutazione clinica tempestiva post infortunio. Un argomento di primaria importanza nel contesto degli infortuni è la necessità di una valutazione clinica rapida e accurata al fine di identificare la natura e la gravità del trauma, in modo da poter pianificare un trattamento e un percorso riabilitativo mirati che tengano conto delle esigenze personali o sportive e rispettino le tempistiche necessarie per il ritorno all'attività fisica. Un ostacolo significativo che si presenta attualmente è rappresentato dai lunghi tempi di attesa nel sistema sanitario pubblico per poter accedere agli esami diagnostici indispensabili e iniziare il percorso di guarigione e recupero. Come sottolineato da un esperto del settore, "la celerità nell'individuare la lesione e nel pianificare la terapia è fondamentale per ottenere i migliori risultati nel minor tempo possibile".
Come affrontare dunque l'attesa di settimane o addirittura mesi? Lo abbiamo chiesto al dottor Andrea Cicchiello presso Genea Biomed: «La lista d'attesa per una risonanza magnetica in ambito pubblico può arrivare fino a sei mesi, con la difficoltà di trovare un centro vicino alla propria residenza. Tuttavia, in caso di trauma, è consigliabile effettuare l'esame in tempi brevi, entro cinque giorni dall'evento e previo parere medico specializzato. Rispetto al servizio pubblico, i costi per una risonanza magnetica in ambito privato non sono eccessivi come si potrebbe pensare, poiché rispondono alle esigenze di tempestività richieste, rendendoli competitivi con le tariffe pubbliche».
Cosa è la risonanza magnetica? Ha dei rischi per la salute?
«La risonanza magnetica - evidenzia il dottor Andrea Cicchiello - è un esame diagnostico fondamentale per valutare le strutture articolari, muscolari e tendinee dell'organismo, particolarmente indicato per le patologie degenerative e post-traumatiche. Grazie alla sua assenza di radiazioni, è sicura per pazienti di ogni età, compresi coloro con patologie gravi o impianti di protesi. In caso di trauma è possibile studiarlo solo dopo 5 giorni dall’evento. Si può effettuare dai 0 ai 100 anni perché, non irradiando radiazioni, non ha effetti collaterali. Anche chi soffre di patologie gravi ed estreme o ha subito impianti di protesi può tranquillamente effettuare una RM. E’ comunque sempre obbligatorio un consulto medico e un accertamento diagnostico da parte di un fisiatra, ortopedico o anche medico di base».
Soffri di claustrofobia, hai timore ad effettuare la risonanza magnetica ‘tradizionale’?
«Per coloro che soffrono di claustrofobia e temono l'esame "tradizionale", i nuovi macchinari di ultima generazione presso Genea Biomed offrono un'esperienza più confortevole, grazie all’evoluzione dell’intelligenza artificiale, permettono una nuova e più veloce sequenza di acquisizione delle immagini e la relativa ricostruzione elimina del tutto gli artefatti delle immagini (falsi positivi e falsi negativi). Oltre ad offrire un confort migliore voi pazienti, infatti, essendo aperte, sono l’ideale per chi soffre di claustrofobia».
Chi effettua una risonanza magnetica quali elementi deve tenere in considerazione?
«I pazienti che necessitano di una risonanza magnetica devono considerare attentamente tre elementi fondamentali: la scelta di una struttura sanitaria aggiornata sui protocolli diagnostici; la competenza dei professionisti radiologi e del personale medico nella gestione del paziente; la celerità nella consegna dei referti entro tre giorni per avviare tempestivamente il percorso di cura e recupero».
«In conclusione - sottolinea il dottor Andrea Cicchiello, Coordinatore della Radiologia presso Genea Biomed - la tempestività e l'efficacia nell'esecuzione di una risonanza magnetica sono cruciali per garantire un recupero ottimale e rapido dopo un infortunio, aspetti che vanno considerati con attenzione da parte dei pazienti in fase di valutazione».