Cerca

Eccellenza

Dai social ai Dilettanti, l'FCD Fucina si presenta: «Vogliamo regalare un sogno»

Tutto quello che c'è da sapere sulla squadra del momento: idee, stadio, allenatore e amichevoli

Manfredi Pace Venantini FCD Fucina

ECCELLENZA FCD FUCINA • Domenico Manfredi e Luciano Pace, creatori della nuova squadra, insieme all'allenatore Davide Venantini (a destra)

Un video su YouTube e una conferenza stampa in vecchio stile. Due modi diversi di comunicare, due realtà differenti che si uniscono in un'unica missione: la FCD Fucina, colei che racchiude le due facce di una medaglia sempre più diffusa sotto un unico grande sogno. La fusione tra il calcio e il mondo del web, che negli ultimi anni si è avvicinato molto a quello dello sport, diventa realtà con la nascita del club che unisce il già esistente FCD Muggiò, militante nell'Eccellenza lombarda, e La Fucina, squadra di calcio a 7 nata su Internet. «Sì ma, che cos'è?». È la domanda più gettonata da quando Luciano Pace e Domenico Manfredi, creatori del club, l'hanno presentato martedì 11 giugno con un video pubblicato online, 24 ore prima di definirne tutti i dettagli dal vivo.

LE RADICI DELL'IDEA

Velocità, rapidità, video di breve durata e una generazione che ha bisogno di continui stimoli e di una mole non indifferente di contenuti. Sono alcune delle tematiche che negli ultimi anni hanno accompagnato ogni discorso relativo ai social network, fino a fuoriuscirne e toccare mondi come quello del calcio, uno sport fondato sull'attesa dell'evento spettacolare, ovvero quel gol che potrebbe anche non arrivare mai. Quasi l'opposto delle abitudini del nuovo pubblico, di certo qualcosa che potrebbe non intrigarlo del tutto. Da qui l'idea più famosa, quella di Gerard Piqué di cambiare il formato del calcio tradizionale per inventarne uno più spettacolare, che non vada a sostituirlo - perché alla fine l'attesa del piacere è essa stessa il piacere -, ma che ne sia complementare. Un calcio a 7 con delle regole particolari, quelle della Kings League (qui il regolamento, per saperne di più), competizione nata in Spagna e che sbarcherà anche in Italia, dove, però, da un anno a questa parte esiste già una realtà simile: la Goa7 League.

È qui che tra le squadre del campionato trasmesso sui social prende vita La Fucina, club del presidente Domenico Manfredi, che insieme all'amico Luciano Pace, proprietario del Muggiò, iscritto nell'Eccellenza lombarda, ha deciso di unire le forze, e i sogni, per creare una nuova realtà che disputi il prossimo campionato dilettantistico di calcio a 11: la FCD Fucina. «Le generazioni più giovani seguono meno il calcio tradizionale, capita che alcuni ragazzi mi dicano che non riescono a seguire una partita per intero.- spiega infatti Pace - Il calcio puro va fuori dagli schemi dei social e dell'intrattenimento a cui sono abituati, così abbiamo deciso di unire lo sport e i contenuti del web, un'idea nata da eventi attuali come la Kings e la Goat».

Il tutto insieme a Manfredi e agli ideali della sua squadra, quella Fucina che «piace alla gente perché rappresenta l'idea del debole che combatte con il forte, che parte dal basso e prova ad arrivare in alto, lo dice la sua storia: da ultima nella prima edizione a finalista nell'ultimo torneo». Ma non solo, come aggiunge il massimo esponente dei verdi: «Giochiamo un calcio che si rifà all'Atletico Madrid, ai Colchoneros, a metterci sempre il cuore, dai giocatori al presidente e all'allenatore. Allora ci siamo detti: perché non portarlo nel calcio a 11 e regalare un sogno a tutti quelli che fantasticano una scalata dal basso verso l'alto?». Verso dove di preciso? Manfredi stesso nel video di presentazione parla di Serie A, qualcosa che al momento verrebbe difficile anche solo da immaginare, ma Pace aggiunge che: «Se si avesse avuto paura di fare tutte le grandi cose, non le avrebbe fatte nessuno. Non stiamo dicendo che ci riusciremo, ma che faremo di tutto per farcela, e quando fai così raccogli sempre qualcosa di buono».

Soprattutto quando lo spirito è quello della Fucina, quello «di ribellione, se fossimo stati una squadra della Rivoluzione Francese avremmo avuto Robespierre e Danton. L'idea è cavalcare questo sentimento per cercare di fare questa scalata che sembra utopica. In queste circostanze poi non si deve essere guasconi e dire che vinceremo, però non si può neanche non pensare di fare bene. Riconduco tutto al karma della Fucina, della risalita e fare qualcosa che magari nessuno si aspetta. Sarà una risalita, non fatemi dire fin dove, ma l'idea è fare il meglio possibile. Poi parliamo di una categoria complicata, dove ogni anno partono per vincere in 7/8 squadre e poi magari sono una o due a ritrovarsi lì». E parlando di categorie, la volontà del duo Pace-Manfredi è quella di «diffondere questi ideali e questa filosofia ai più piccoli, quindi anche nel settore giovanile», che subirà dunque lo stesso rebranding della prima squadra.

TRA SPORT E WEB

Le due facce di una medaglia da indossare sempre con un lato rivolto verso l'esterno, ovvero quello sportivo. Dinanzi a progetti di questo tipo, infatti, una delle reazioni può essere il classico pensiero che si faccia tutto per lo spettacolo, un po' come successo inizialmente a Wrexham, città del Galles la cui squadra, iscritta al campionato di quinta divisione (corrispettivo della nostra Eccellenza) è stata acquistata da due stelle di Hollywood del calibro di Rob McElhenney e Ryan Reynolds, suscitando dei malumori in parte dei tifosi, dubbiosi dell'effettivo interesse dei due attori al club e alla sua comunità.

Dubbi spazzati via dalle iniziative e dalla passione dimostrata dai due uomini di spettacolo per la città, oltre che dai risultati (due promozioni di fila in tre anni), quelli che sono il centro anche dell'FCD Fucina, come spiega il presidente Pace: «Un dato non trascurabile è che stamattina sulla pagina Instagram del Monza c'era un contenuto con Palladino protagonista con 85mila interazioni, mentre il video dove bomber Picci annuncia che giocherà a Muggiò ne ha fatte 150mila. Questo significa che a livello di engagement i giovani guardano più questo tipo di sport misto allo spettacolo. L'idea è di spiegare le vele e usare questo vento nuovo, che vede sempre più tifosi e persone appassionate di calcio volere anche lo spettacolo oltre allo sport. Potrebbe essere facile fare un po' di confusione e pensare che si tratti di uno show, ma la stella polare è che c'è una chiarissima ambizione sportiva. Lo spettacolo, che sarà di contorno alla missione sul campo, serve per rendere più fruibili e godibili le emozioni che la parte sportiva può dare».

IL PIANO SOCIAL

Da approfondire, perché se dal punto di vista sportivo le intenzioni sono chiare, i dubbi, le domande e la curiosità riguardano il web. Che cosa bisognerà aspettarsi dalla Fucina parlando di social? L'idea è quella di trasmettere le partite della squadra su YouTube, cosa garantita al 90% da Manfredi, che riguardo il resto dei contenuti spiega: «Il mondo del web cambia ogni giorno, noi staremo al passo con ciò che è richiesto. Vogliamo comunque raccontare attraverso i social come si costruisce una squadra che punta a vincere, cosa fa in settimana e cosa succede in determinati momenti nello spogliatoio, secondo più punti di vista, del presidente, dei dirigenti, del mister e dei giocatori. Vogliamo raccontare la storia di come si forma una squadra per provare a vincere. L'ultima avventura di questo tipo è stata quella di "Campioni" in tv, sul web in Italia invece saremo i primi e dovremo stare attenti a non andare oltre al punto fondamentale, che è il calcio. Uno studio dimostra che solo per 15 minuti su 90 si riesce a guardare una partita attentamente, l'era nuova è già arrivata, è il presente».

E di questo presente vuole farne parte anche la nuova squadra di Domenico, che approfondendo il discorso palinsesto aggiunge: «Nell'arco di una decina di giorni spiegheremo come si fanno i primi acquisti, l'idea di calcio del mister e come si organizza la preparazione. Inizieremo poi con un episodio a settimana circa dove racconteremo tutto quello che è successo nei giorni precedenti, e anche in partita». A proposito di social, però, un altro grande interrogativo è il futuro de La Fucina in Goa7 League, tema sul quale Manfredi interviene dicendo che: «La Fucina rimarrà. Ci sarà una squadra che farà la Goa7 League, che si chiamerà sempre La Fucina, e una che parteciperà all'Eccellenza, ovvero l'FCD Fucina. Qualche giocatore come Picci sarà in entrambe le squadre, però sono due avventure divise, ma che fanno capo alla stessa idea».

Parlando di Goa7, poi, inevitabile anche una piccola sterzata su quello che sarà invece il futuro della competizione visto l'annuncio dell'arrivo in Italia della Kings League, considerabile un competitor del campionato che vede impegnata La Fucina. «Noi della Goa7 siamo stati i primi in Italia a dare avvio al calcio sul web, se nascono altri progetti possono portare solo più gente. - commenta Manfredi - Non lo vediamo come uno scontro, ma come una cosa che dà forza all'altra. Essere dei precursori ci fa solo essere contenti, però non c'è nessun problema se arrivano altri progetti, anzi ben vengano».

E MUGGIÒ?

L'altro grande tema insieme a quello dei social, ovvero la natura territoriale della nuova realtà calcistica. La scomparsa del nome Muggiò e il cambiamento del logo, che mantiene la forma e un colore di quello vecchio, in meno di 24 ore hanno già fatto spuntare più di qualche commento riguardo al legame tra l'FCD Fucina e la città. Una tematica delicata, su cui però il presidente Pace risponde in maniera puntuale: «Il Muggiò Calcio non sparisce, si fonde al brand La Fucina, ma è sempre una squadra che rappresenta la città, è una fusione di due realtà che si compensano. Va infatti specificato che la denominazione in federazione è La Fucina di Muggiò, però ovviamente avendo un progetto sui social è più comprensibile e identificativo uscire come FCD Fucina. Se ci fossimo chiamati ancora Muggiò ci sarebbe stato lo stesso interesse? Il lato spettacolare permetterà anche di accendere i riflettori sulla città, potrebbe essere un beneficio per tutti. Mai come in questi giorni scrivendo Muggiò su internet ci sono articoli che parlano di questa iniziativa piuttosto che delle elezioni politiche appena finite. Può piacere o meno, ma è un dato».

Il logo con il richiamo alla città nel nome

Il legame con il paese, poi, si rafforza sia in termini effettivi di squadra, con alcuni giocatori dell'ultima stagione che verranno riconfermati e ben cinque promossi dal vivaio, a testimoniare l'attenzione allo sviluppo dei ragazzi già riconosciuta quest'anno con il terzo posto nella classifica del Premio Giovani, sia per quanto riguarda lo stadio in cui giocherà l'FCD Fucina, che sarà sempre il Superga, come spiega il presidente Pace: «In queste settimane subirà il rifacimento della pista d'atletica, che è quasi ultimato, poi abbiamo rifatto l'impianto d'illuminazione e verrà sistemato il manto erboso. Il legame con la città resta, l'idea è che questa missione sia un valore aggiunto per tutta Muggiò». E Manfredi sottoscrive: «Vogliamo che la città continui a sostenere la squadra, abbiamo bisogno di Muggiò».

ALLENATORE E MERCATO

L'altro, ultimo, nodo da sciogliere. Chi sarà l'allenatore dell'FCD Fucina? Davide Venantini. Come anticipato, il tecnico dell'Under 19 muggiorese viene promosso in prima squadra dopo i risultati dell'ultima stagione, ovvero la vittoria del campionato di Fascia B e l'argento nella finale di Coppa Lombardia. «Uno dei nostri valori è il merito, e il mister meritava una possibilità, se l'è guadagnata. - afferma Pace, che aggiunge - Di solito si cercano allenatori esperti della categoria, ma io e Domenico pensiamo che si debba prendere gente che merita, e questo varrà per il team manager, per il giocatore, per tutti». L'ex Seregno, Brianza Olginatese e vice di Matteo Medici in Rappresentativa, raccoglie così l'eredità di Davide Draisci, sicuramente un po' più pesante ora che i riflettori saranno puntati sulla squadra. «La cosa che più mi fa contento è essere arrivato qui per meritocrazia, per il percorso fatto. - dichiara il tecnico - Quando il pres me ne ha parlato abbiamo iniziato subito a lavorare perché c'è tanto da fare, ma è una cosa che mi inorgoglisce profondamente».

Tra le missioni di Venantini ci sarà quella di trovare l'amalgama giusta per un gruppo nuovo, sia per lui che per i giocatori stessi, da scegliere accuratamente sul mercato tenendo conto non solo del fattore tecnico-tattico, ma trovando persone «che abbiano l'attitudine a un determinato ambiente che si può creare essendo così esposti. Per tanti ragazzi però potrebbe essere una vetrina o un momento di rivalsa, una chance. Di sicuro bisognerà coinvolgere i giocatori, renderli partecipi e coinvolgerli nel loro percorso». A partire da Antonio Giulio Picci, primo acquisto ufficiale della FCD Fucina, su cui il presidente Pace dichiara: «La sua storia insegna che si può risalire da cadute profonde. Porterà mentalità, mentre i dubbi possono essere sul fatto che arriva un 38enne, ma voglio ricordare che nell'ultima stagione con la Lodigiani, una piazza non facile e in un campionato come l'Eccellenza laziale, si è laureato capocannoniere con 21 gol. Crediamo di aver preso un giocatore che possa fare bene e guidare la squadra, poi chiaramente altri movimenti li abbiamo fatti, ma prima c'era da fare questo passaggio».

Chi il bomber, detto il Loco, lo conosce bene è Manfredi, che sottolinea: «Reincarna lo spirito de La Fucina, è stato anche il primo giocatore della squadra a 7. Picci è Fucina, come carattere». Quello da trasmettere al suo "nuovo" club, nel cui organigramma rientra anche Jacopo Colombo, rimasto come direttore generale, e che nel suo programma di rinnovamento prevede anche l'introduzione di uno shop online per acquistare le maglie della prossima stagione. Dal punto di vista sportivo, invece, la chiosa è sulle prime date e sui primi impegni dell'FCD Fucina. L'inizio della missione è fissato per lunedì 5 agosto, mentre le amichevoli per il momento stabilite sono quelle di sabato 10 con il Saronno, giovedì 14 con il Cinisello e giovedì 22 con la Vis Nova. Tre sfide che saranno il punto di partenza di qualcosa che sta già riscrivendo la storia del calcio dilettantistico in Italia, in attesa però di capire quale sarà il suo futuro.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Sprint e Sport

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter