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L'Alessandria Calcio è viva e tuona: «Non stiamo fallendo, siamo vivi e vegeti»

Con una nota del Consiglio Di Amministrazione il club mandrogno promette grandi novità e una situazione in miglioramento

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Non è finita finché non è finita. Una citazione ormai usata e riusata in ogni contesto per descrivere brevemente la situazione in casa Alessandria, anzi, in casa Alessandria Calcio. Ormai tocca distinguere bene le società del capoluogo dell'omonima provincia: da un lato la storica società dei Grigi, dall'altro la ormai neonata società Città di Alessandria, che nuova non è (è la stessa matricola della Luese Cristo, che cambierà denominazione sociale) e va distinta dallo storico sodalizio mandrogno con un passato in Serie A. 


«SIAMO VIVI E VEGETI»

Qualche giorno fa abbiamo scritto in un articolo della neonata società di Alessandria, con patron Marco Palmiere e il nuovo tecnico che sarà Davide Lanzafame: quella che di fatto è il nuovo nome della Luese Cristo giocherà in Eccellenza con un ruolo che si prospetta egemone, visto l'enorme budget per la categoria di cui disporrà il club. Tuttavia non va fatto il funerale all'Alessandria Calcio che sì, naviga in un mare estremamente agitato con un futuro letteralmente "grigio", ma non è né fallita né sparita dal panorama calcistico italiano. 

Con una nota inviata alla redazione, il Consiglio di Amministrazione dell'Alessandria ha precisato la situazione societaria: «Non siamo in fallimento e soprattutto il Città di Alessandria sarà una società nuova e nettamente distinta dai Grigi. I Grigi di Alessandria siamo e restiamo solo noi e siamo vivi e vegeti. Stiamo parlando e trattando con più figure per risanare una situazione estremamente delicata e non senza fatica. A breve faremo uscire un comunicato dove chiariremo alcuni punti e spiegheremo ad appassionati e tifosi la situazione ancora meglio. Per ora possiamo dire che stiamo già parlando con i giocatori della passata stagione per capire chi rimane e dove dovrà rinforzarsi la squadra. Vogliamo ripartire al meglio».


SITUAZIONE COMUNQUE COMPLICATA

Bisogna comunque essere doverosamente realisti. L'Alessandria non è una società fallita, respira ancora ma qualunque sia il proprio futuro prossimo sarà estremamente difficile. Partendo dalla situazione sportiva: con l'ultima sentenza di qualche giorno fa si sono aggiunti altri 2 punti di penalità da scontare nel primo campionato utile, con conseguente aumento della penalità totale per la stagione 2024/25 a 8 punti. Inoltre, il presidente Andrea Molinaro è stato deferito dalla Procura Federale per un totale di 10 mesi e 15 giorni, oltre ai tanti problemi riscontrati sul fronte economico (pagamenti vari), con l'ultimo problema riscontrato con l'irrigazione dello Stadio Moccagatta. Se l'Alessandria riuscirà ad iscriversi in Serie D, sarà comunque una stagione difficilissima.

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