Cerca

L'evento

Da mani nei capelli! Una rimonta irreale e la tripletta del portiere mandano internet in tilt

Il pagellone della Goa7 League: da 4-0 a 9-9, pazzia Furia, gli Oragon volano grazie a Marenco

Sperandio Oragon

GOA7 LEAGUE ORAGON • Luca Sperandio, detto CRSpera per la somiglianza con Ronaldo, capitano della nuova capolista (Foto Credit: Goa7 League)

Andare sotto di quattro gol, fare una rimonta pazzesca segnandone addirittura nove e non vincere lo stesso. Sì, esatto, da 4-0 a 9-9, la gara più assurda di sempre, ma da contestualizzare nel 2024, quando certe partite non si vivono solo al calcetto tra amici, ma anche davanti a decine di migliaia di spettatori. È pur sempre calcio a 7, quello però della Goa7 League, dove tutto può succedere, anche che un portiere aiuti la propria squadra ad agganciare la vetta della classifica segnando una tripletta. Roba da matti, qualcuno direbbe «da giovani», ma alla fine le emozioni hanno sempre lo stesso valore, e sì, anche in una competizione nata sul web non ne mancano.

IL PAGELLONE DEL GIRONE BIANCO

FURIA ROJA 7.5

Nome spagnolo, ma di ispanico c'è poco o nulla. È più un'Inter dai colori biancorossi, una squadra semplicemente pazza. Sì perché trovare un senso ai 4 punti che la Furia si porta a casa è quasi impossibile. Lo è innanzitutto guardando la partita con gli Olympo, iniziata con un secco 4-0 di svantaggio e proseguita restando sotto di 3 gol fino al 7' della ripresa, quando Di Sparti su assist di Patacchini dà il via alla remuntada, completata proprio dal numero 10 con una rasoiata nell'angolino da fuori area. Un 7-7 illogico, così come quello che succede nella seconda ruota, dove i biancorossi vanno in svantaggio per due volte, e per due volte recuperano ancora la partita grazie al timbro del «Prof» Conte, che certifica un 9-9 storico.

Per tenere il passo dei campioni del Red Lock, però, servono i tre punti, e allora ecco un po' di quel sangue spagnolo. La Furia è infatti dirompente in avvio con gli Eternals, portandosi sul 4-1 grazie a Patacchini, un Bertocchi in formato King (doppietta in due minuti) e ancora a Di Sparti, ma la natura del serpente torna a farsi sentire e il risultato si trasforma in breve in un 5-4 tra la ruota del primo tempo e metà secondo. Come allontanarla? Con la sinfonia suonata da Di Sparti, che si libera di un avversario sulla linea laterale con un tunnel e appoggia a Nidhal il gol della sicurezza. È 6-4, è aggancio in vetta ai Red Lock e agli Oragon, ma non solo: è il preludio a un'ultima giornata da pazzi, quella con dei due scontri diretti per scatenare tutta la propria furia.

OLYMPO 7.5

Prima un punto in tre partite e una vittoria distante un paio di minuti, quelli da recuperare nel match con gli Oragon sospeso l'ultima volta causa maltempo, ma che alla fine svanisce per un gol, quello del 5-5 finale, poi l'exploit, con pure qualche rammarico. Dopo il rapido pareggio subito, la reazione con la Furia Roja è immediata e sorprendente, con un 4-0 impronosticabile e il triplo vantaggio mantenuto a secondo tempo inoltrato, poi però il blackout: da 7-4 a 7-7. Le luci restano spente per un po', salvo riaccendersi in un finale in cui i rosa trovano le energie per non farsi abbattere psicologicamente provando per due volte a tornare in vantaggio, ma sul Monte Olympo sembra aleggiare una maledizione, con gli avversari che in entrambi i casi ricuciono il distacco e negano ancora una volta la vittoria.

È il secondo colpo basso da incassare in un pomeriggio, però, che termina finalmente nel migliore dei modi, e in uno di quelli per nulla scontati. Affrontata la seconda della classe, infatti, il fanalino di coda si ritrova a fare i conti con la capolista e gioca quella che probabilmente è la sua miglior partita di tutto il girone. Gli Olympo prima passano in svantaggio, poi scardinano i campioni in carica portandosi addirittura sul 4-1, sfruttando bene i propri var per annullare due reti al Red Lock e difendendosi alla grande con l'uomo in meno, guidati dal leader Pascali e da un Palesi folgorante su punizione. Una gara perfetta, condita pure dallo shootout brillantemente realizzato dal presidente Mazzei, prima del 6-3 finale del «Prof» Porrini, che fa suonare la campanella. Lezione finita, prima vittoria nello zaino e 4 punti strappati ai secchioni della classe: gli Dei sono scesi in terra.

ORAGON 7.5

Gli arancio sono squadra vera e meritano un posto tra i grandi. È questo lo statement della terza giornata, perché se Quitadamo e Federici sono una certezza, Damiani è l'innesto giusto là davanti per proteggere palla e dialogare con i compagni, che si muovono come degli ingranaggi. Lo si percepisce nei due minuti giocati con gli Olympo, dove i dragoni recuperano con Martinelli la rete di svantaggio subita nella tempesta di qualche settimana fa, lo si vede paradossalmente nella sconfitta con i Red Lock, dove la sorte è un po' ballerina. Prima assiste Federici sulla punizione deviata da Citterio e respinge sulla traversa due tentativi della capolista, poi volta le spalle ai ragazzi del Demone di Tallin sul più bello, quando Iuliano (dopo aver fatto un paio di miracoli, di cui uno in tuffo rientrando tra i pali) perde palla a un secondo dalla fine e il pareggio degli Oragon a porta vuota arriva però un istante dopo il fischio dell'arbitro.

Serve quindi una prova ancora più tangibile per far capire che la vetta è un obiettivo raggiungibile, e allora arriva la fiammata con gli Eternals. Ecco dunque prima il 4-0, poi il 5-1 e infine lo spettacolo di Marenco, che si toglie virtualmente i guantoni e si trasforma in bomber facendo tripletta nel due contro due dell'ultima ruota. Un one-man show, anche perché il numero 1 si prende pure un cartellino blu e lascia i suoi in inferiorità numerica nell'ultimo minuto di gioco, dove il vantaggio passa da +4 a +2, ma non c'è problema perché Damiani mostra i muscoli, protegge palla sulla linea laterale, si gira con eleganza tra due avversari e a porta vuota spalanca le ali del dragone, che vola in cima alla classifica a pari merito con Furia Roja e Red Lock.

RED LOCK 6.5

La premessa: lassù ci sono sempre loro. Un dato di fatto: la seconda sconfitta nelle ultime quattro partite, questa volta non contro la sorprendente Furia, ma con gli Olympo, che non avevano mai vinto. In mezzo, invece, ci sono tre punti pesantissimi, quelli nello scontro diretto con gli Oragon, che permettono alla squadra del Masseo di restare in cima alla classifica, anche se non più in solitaria. Poco male, dopo essere rimasti a secco di successi nella scorsa giornata l'importante era riprendersi i tre punti, che arrivano con un 5-4 al cardiopalma. Con gli Oragon è infatti botta e risposta, finché non si accende la stella del Fiche, che scocca le due frecce decisive per allungare sul doppio vantaggio nella seconda ruota, chiusa con il brivido della palla persa da Iuliano a tempo scaduto, quando la dea bendata riconsegna ai samurai i legni presi e il gol subito su punizione deviata facendo fischiare l'arbitro un istante prima del tiro dell'avversario.

Una vittoria pesante, in cui però si intravedono un paio di situazioni e giocate non gestite al meglio dai campioni in carica, che capitolano a sorpresa nella partita successiva. Il fanalino di coda si dimostra infatti accecante, oltre che bravissimo nello sfruttare proprio gli episodi, con due gol annullati dal var ai Red Lock (uno per palla in movimento su rimessa, uno per un presunto fallo del Fiche su passaggio), che sotto 4-1 si lanciano all'assalto del Monte Olympo, ma riescono ad accorciare solo fino al 6-3. È il secondo ko della storia dei rossi, è il messaggio che il livello della Goa7 si sta alzando sempre più ed è l'ultima partita in panchina di Just Rohn, che rassegna le dimissioni da allenatore, ruolo per il quale sarebbero in lizza tre ex Serie A. Profili di spessore per confermare quello che, alla fine, dice anche la classifica: il primo posto resta sempre Lockato.

ETERNALS 6

La sconfitta di misura con gli Oragon, la vittoria sulla Furia Roja e gli ultimi due pareggi, poi la doccia fredda: due sconfitte e ultimo posto in classifica. Privi di Sergej tra i pali, uno che la competizione la conosce come i suoi guanti, gli Eternals chiudono la terza giornata a bocca asciutta, perdendo comunque contro due delle tre capolista, entrambe reduci da risultati scottanti. La prima sfida è infatti quella a una Roja infuriata dopo la rimonta con gli Olympo, e la conseguenza è un 4-1 difficile da ribaltare, ma la squadra di Mr. Marra va vicina all'impresa, trascinata dai soliti Filipi e Lavopa, che portano i bianconeri a una sola rete di distacco, quella che però non si riesce a trovare neanche in una seconda ruota che sancisce anzi il 6-4 finale.

Una reazione da cui ripartire nell'altro complicatissimo match con gli Oragon, dove, però, la partenza fa ancora la differenza. Il primo tempo, infatti, ruota compresa, si chiude con un 4-0 secco, che gli Eternals provano insistentemente ad accorciare, ma rientrando in partita di fatto solo a metà della seconda ruota, quando Marenco lascia gli avversari uno in meno nel due contro uno e i ragazzi di Marra si portano sull'8-6. Il tempo tuttavia scorre, e Damiani infrange il sogno pareggio con una giocata da top player, facendo scivolare i bianconeri all'ultimo posto. La risalita non sarà facile, ma il duello con gli Olympo può essere l'occasione giusta per provare il tutto per tutto.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Sprint e Sport

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter