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22 Giugno 2024
PROMOZIONE ROZZANO • Mirko Santobuono, secondo miglio realizzatore dei biancoverdi e prossimo all'addio
Chiudere con la fascia da capitano al braccio, vivendo una delle migliori stagioni realizzative della propria carriera. Chiudere con la consapevolezza di aver raccolto anche all'infuori del terreno di gioco, portando via con sé «amicizie destinate a durare una vita». In sostanza, chiudere al meglio, accompagnati dalle note dell'Intermezzo della Cavalleria Rusticana, come un «Toro Scatenato», già pronto sul ring e in attesa dell'incontro successivo. Il capitano biancoverde chiude dopo 2 anni e mezzo la sua parentesi nel Rozzano. Lo fa con un'annata che racconta molto del suo percorso calcistico ed extra-campo. In una stagione dove soltanto un centravanti dei Leoni di Monte Amiata riesce a toccare e superare la doppia cifra - Kevin Inzerauto con 12 reti -, a non far mancare peso e numeri là davanti ci pensa una vecchia conoscenza dell'area di rigore. L'ex seconda punta e da ormai qualche anno arretrato nel ruolo di mezzala, Mirko Santobuono, con una stagione da 26 presenze e 10 gol. Un bottino invidiabile con cui si prepara a lasciare il Rozzano pronto per abbracciare la sua prossima sfida.
«Sicuramente c'è un po' di amarezza per il campionato appena concluso, ma non si può dire che non ci siamo divertiti», Santobuono esordisce sottolineando il percorso agrodolce del Rozzano. Infatti, nonostante il bel gioco espresso, i Leoni biancoverdi non sempre sono riusciti a raccogliere quanto avrebbero meritato. Quel 2-2 contro il Sedriano con la rovesciata sfiorata da Villa nel finale ancora grida vendetta, così come il rocambolesco 0-0 con il Binasco, fatto di traverse e gol annullati. «Ci sono stati match dove proprio non si è capito come abbiamo fatto a uscire dal campo senza i 3 punti. Il risultato più surreale rimane la sconfitta con l'Union - racconta Santobuono sorridendo -, al termine di quella gara ci guardavamo increduli negli spogliatoi. - e continua - Sicuramente, vedendo anche poi le forti richieste di mercato che hanno avuto e stanno avendo i giocatori dell'11 principale, gli obiettivi potevano essere anche più alti, ma siamo comunque felici di aver assicurato al Rozzano il terzo anno consecutivo in Promozione».
Tuttavia, per Mirko, ciò che più importa è cosa riesce a costruire lungo questo percorso, ovvero rapporti destinati ad accompagnarlo anche fuori dal campo: «Qui ho vissuto un'esperienza bellissima, sono stati 2 anni e mezzo meravigliosi. Io sono una persona molto emotiva e le sconfitte della domenica le accuso molto di più al lunedì, a menta lucida. Poi, però, quando hai un gruppo così unito diventa difficile non riprendere a lavorare con il sorriso. Ho conosciuto amicizie che molto probabilmente mi porterò dietro per tutta la vita».
Per Santobuono il bilancio è fra i più positivi della stagione. Le sue 10 reti lo collocano come il 3° centrocampista più prolifico del Girone F, alle spalle soltanto di Alessandro Cellari (12 reti) e Abou Idriss Amin (11). Non solo, perché la sua grande propensione al gol lo porta ad essere il 2° miglior marcatore del Rozzano, riuscendo ad arrivare davanti a quasi tutti i compagni del reparto offensivo. «Diciamo che io e il pallone ci cerchiamo e, ogni tanto, capita anche che ci troviamo».
Per il classe '91 si chiude quindi la parentesi in biancoverde, al termine di un'annata dove assieme a lui lasceranno certamente anche Ergyn Husi, Riccardo Lopane e Pasquale Guarino, rispettivamente accasatisi a Settimo, Assago e Barona. Per Mirko invece la destinazione è sì altrettanto segnata, ma su di una personale mappa su cui ancora non è possibile gettare lo sguardo. «Sarò io stesso, nei prossimi giorni, ad annunciare la mia prossima meta», commenta il centrocampista ormai ex biancoverde, pronto adesso per una nuova avventura.
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