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Under 19

È il capitano della squadra più forte d'Italia: gioca una stagione perfetta e vince lo Scudetto

Un suo fallo costò il Tricolore, un anno dopo si prende la rivincita da protagonista: «È la cosa più bella del mondo»

Alcione, Cozzi

ALCIONE UNDER 19 • Andrea Cozzi, capitano dell'Alcione campionde d'Italia

Ci sono istanti che più di altri definiscono la vita di una persona, istanti all'apparenza ordinari, nascosti tra le pieghe della quotidianità, che invece portano a grandi cambiamenti. Uno di questi è il fischio dell'arbitro Mazzoni di Prato al minuto 92 della finale Scudetto 2023 di Under 19 Nazionale tra Alcione e Portici. Un fischio come decine di altri nel corso di una partita, eppure un fischio dal valore completamente diverso per Andrea Cozzi, che rialzatosi dopo il contrasto, sbraccia allarmato nei confronti del direttore di gara quasi comprendendo l'enorme importanza che quel calcio di punizione appena assegnato avrebbe avuto sugli eventi futuri. Sì perché da quella punizione molto generosa assegnata nel finale della partita, Luca Nocerino - stella dei campani - tirerà fuori il gol del pareggio che - dopo i tiri di rigore - regalerà il Tricolore al Portici. Una sconfitta inaspettata per quello mostrato in campo, una sconfitta di cui Cozzi si è anche caricato le colpe sulle spalle, decidendo di diventare uomo assumendosi le proprie responsabilità.

FASCIA AL BRACCIO

Sì perché metabolizzata la sconfitta e lasciatosi alle spalle il fallo commesso nel finale, Cozzi ha iniziato la nuova stagione accettando la responsabilità di diventare il capitano di una squadra con un unico obiettivo ben fissato in mente: tornare a Sesto Fiorentino per riscrivere la storia. Un peso non indifferente per un calciatore ancora in formazione, un peso che però lui e i suoi compagni hanno saputo portare, dominando il proprio girone - chiuso a +16 sulla seconda -, dominando le fasi finali e dominando la finale Scudetto 361 giorni dopo l'ultima volta, chiudendo il cerchio con la netta vittoria 2-0 ai danni della Cavese. «Siamo molto felici, è stata una stagione magnifica. - dichiara il capitano a fine gara - Ad agosto ci siamo detti che saremmo ad ogni costo tornati in finale per vincere quello che ci era sfuggito di mano all'ultimo minuto l'anno scorso, e ora ce l'abbiamo fatta. È merito di un gruppo fantastico, che ha dato il meglio durante ogni partita e durante ogni allenamento, e il cammino di quest'anno è la prova di che pasta siamo fatti»

Miglior attacco e miglior difesa del girone, l'Alcione si è confermato mosca bianca all'interno dell'ecosistema della Juniores Nazionale, e in questo gruppo Cozzi è riuscito ad imporsi grazie alla solidità delle proprie prestazioni - praticamente impeccabile per tutta la stagione -, e a 5 gol segnati, oltre che per la fascia di capitano: «Ovviamente quest'anno sono aumentate le responsabilità, ma grazie ai compagni e all'allenatore che mi hanno dato una grande mano è stato tutto più semplice. Essere il capitano di questa squadra è stata per me la cosa più bella del mondo, è stato un onore»

MATURITÀ

Una delle parole chiave del percorso orange di quest'anno, evidenziata non solo dal percorso praticamente perfetto, ma anche dalla capacità di imparare dai propri errori. Anche perché durante la finale, dopo il vantaggio del solito Alessandro Pacifico, l'Alcione ha faticato a chiudere il match, creando tantissime occasioni ma non riuscendo a finalizzare, lasciando tutto aperto ad un possibile ribaltone: «La delusione dell'anno scorso ci ha insegnato che le finali bisogna chiuderle, quindi durante l'intervallo ci siamo detti che dovevamo raddoppiare e siamo rientrati con quell'obiettivo in mente, poi Lione ha completato la missione con il 2-0. Alla fine potevamo segnare anche con un gol in più, ma l'importante era vincere».

E le vittorie vanno festeggiate, possibilmente con della musica, lo sa bene Cozzi, che nei post partita ha fatto spesso ballare i compagni di squadra, con lo pseudonimo CIZO, al ritmo delle proprie canzoni: «I miei compagni mi hanno già chiesto di fare un pezzo per festeggiare la vittoria. Sicuramente un momento così importante merita una bella canzone, ora voglio godermi bene il momento, poi eventualmente penserò a che canzone fare».

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