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L'evento

Il calcio per ricordare: le emozioni del torneo in memoria di due amici scomparsi troppo presto

Anche il sindaco di Seregno al Memorial Jason e Marco: «Vedere la vostra passione è una lezione grandissima»

«Anche i più grandi cambiamenti della nostra vita passano per un secondo, così veloce e decisivo, e qualcosa, o tutto, cambia». Di secondi da quel lunedì 4 luglio 2018 ne sono passati milioni, e ne passeranno altrettanti. Ne sono passati fino al 22 giugno 2021, quando un altro orologio ha smesso di ticchettare, ma in fondo, anche quei secondi hanno continuato a scorrere, e lo faranno per sempre. Lo faranno nella memoria di chi continuerà a viverli nella propria testa ogni ora e ogni minuto, ma forse un po' di più ogni anno in un giorno, in un'occasione speciale. Un giorno che non basterà mai a far tornare indietro quei secondi, ma che permetterà di incastonarli in eterno nella memoria di chiunque l'abbia vissuto, perché alla fine «almeno nella nostra memoria siamo padroni del tempo, ogni cosa può ripetersi all'infinito». Sono le parole di Simone Mandaradoni, di un ragazzo (classe 2005) che dal 2019 a Seregno contribuisce a far sì che quei secondi, quelli passati con gli amici Jason Borbona e Marco Rigato - scomparsi nel 2018 e nel 2021, l'uno appena 12enne e l'altro 15enne - non svaniscano mai dalla mente di chi li ha conosciuti, o di chi ne abbia anche solo sentito parlare, magari grazie a quel mondo che li ha sempre uniti: il calcio.

IL MEMORIAL

Il calcio, quello sport che alla fine è solo un gioco, o forse è qualcosa di più, qualcosa in grado di far rivivere quei secondi, anche solo per quello che è un torneo tra amici. Una giornata di solo pallone dalla mattina alla sera, un Memorial quello per Jason e Marco giunto alla sua quinta edizione, capace di riunire 15 squadre di calcio a 7 nel ricordo di due ragazzi scomparsi troppo presto, compiuto con un intermezzo interamente dedicato a loro. Striscione a bordocampo, palloncini, fumogeni, una cassa, un microfono e un testo preparato sulle note del telefono, quello scritto sicuramente non in un secondo, che però i secondi li congela nel tempo, come i ricordi.

Quelli che Simone cerca di diffondere nelle altre persone, non solo a Seregno, ma in ogni campo di calcio, portando sotto la sua divisa una maglia da mostrare dopo ogni gol, come quello della vittoria segnato contro il Bresso il 28 ottobre 2023 all'ultimo secondo. Già, all'ultimo secondo, prima di togliersi la maglia per far vedere quella impressa sulla seconda pelle con il volto di Marco, suo compagno alla Folgore Caratese. «Mi piace fare questa esultanza per dare modo a chi lo conosceva, chi l'ha incontrato sui campi, a scuola o nella vita, di rivivere un ricordo di lui, magari anche per un secondo». Lo diceva qualche giorno dopo quella rete, dimostrando che il fulcro è sempre quello, quella frazione di tempo intorno a cui ruota tutta la nostra vita, quella di mamma Luisa e papà Manuel, genitori di Marco, quella di Gianna, mamma di Jason, presenti ancora una volta al torneo, quella che secondo Simone adesso «la illuminano le stelle: Jason e Marco, per sempre».

Accompagnate, purtroppo, da un altro astro che splenderà in cielo. «Ieri se n'è andato Nicolò, un amico di tante persone qui presenti, e oggi è giusto ricordarlo in questo momento. - racconta infatti Simone, tra gli organizzatori dell'evento  - Nico ora tocca a te fare il tifo per i tuoi amici, per non farli sentire soli, per non far sentire loro il peso di una mancanza che però peserà per forza di cose. Ora tocca a te restituire quel tifo che ti hanno riservato i tuoi amici in questi mesi lunghi ed estenuanti, questo per accompagnarli nelle loro esperienze e far sì che si sentano al sicuro da tutto sentendo la tua mano appoggiata sulla loro spalla, quasi a spingerli in quello che faranno. Oggi ci sembrava giusto dedicarti questo momento, la cosa più grande e più bella che possiamo fare in questo momento è dedicare anche a te, pensare anche a te, in questo minuto di silenzio nella nostra commozione, come a dedicarti un ultimo saluto che è molto amaro e molto pesante, ma che ti rende onore alla fine della tua lotta. Fai buon viaggio Nico».

I SALUTI FINALI

Terminato il torneo, prima della consegna dei premi è intervenuto al microfono anche il sindaco della città di Seregno Alberto Rossi: «Prima scherzando dicevo ai ragazzi di fare in fretta perché oggi è il mio anniversario di matrimonio, per cui questa sera dovrei essere da un'altra parte, però era per dire che penso che per qualsiasi altra cosa sarei andato dove sarei dovuto andare alle sette di sera, ma qui dovevo venire. Dalla prima estate, che era la mia prima da sindaco, quando ho incontrato alcuni di voi, che mi hanno raccontato la storia per la quale chiedevano di utilizzare il campetto alle Don Milani, è scattato qualcosa vedendo cosa avevate nel cuore e il fatto che vi brillavano gli occhi perché volevate fare qualcosa di grande e di bello nel ricordo di un vostro amico. Da lì quel qualcosa è diventato sempre più grande e più bello, che si è ampliato anche a Marco perché l'amore si moltiplica. A volte si dice che negli anni le cose sbiadiscono, voi siete la dimostrazione del contrario e guardate che per noi adulti, o boomer o come ci chiamate, vedere il vostro entusiasmo e la vostra passione che si rinnovano di anno in anno è una lezione grandissima, nel ricordo di Jason e Marco. Questo è il motivo per cui oggi sono qui in mezzo a voi e per qualsiasi altra cosa lo sarei stato, per cui davvero complimenti di cuore a tutti e un abbraccio alle famiglie».

Ringraziamenti ripresi anche da Simone, protagonista in campo con l'Under 19 del Mariano, che ha così concluso l'evento: «Quest'anno secondo me si è sentita un po' di più quella magia. Volevo ringraziarvi come ogni anno per la presenza, per l'impegno e per la voglia che ci avete messo, come ha detto il sindaco di anno in anno diventa sempre qualcosa di più grande e quest'anno l'impegno che hanno messo questi ragazzi con la maglia gialla - gli amici Roberto Frati, Manuel Ragusa, Roberto Giussani, Filippo Fornoni, Agustin Iapalucci, Nicolò Di Cosmo, Samuele Rizzi e Brendon Llaho con cui ha organizzato il tutto - per portare un torneo così è stato tanto, quindi vi ringrazio per avercelo ricambiato».

Uno scambio di emozioni reciproce, tutte racchiuse in una giornata che avrà sempre un significato diverso da tutte le altre, per sempre nel ricordo di Jason e Marco.

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