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Il Pavia cambia logo tra le contestazioni: «Non siete più niente, dovete andarvene»

È iniziata una nuova tappa nella storia dei biancoblù, che annunciano le nuove maglie e tre conferme

Simone Ragni Pavia

ECCELLENZA PAVIA • Simone Ragni, centrocampista classe 2006, indossa la nuova divisa da gara degli azzurri (foto AC Pavia 1911)

Una nuova storia, o meglio, la continuazione di una storia di più 100 anni, ma con un nuovo simbolo. Da lunedì primo luglio l'AC Pavia 1911 ha ufficialmente un nuovo logo, che sarà stampato sul petto dei giocatori azzurri a partire dalla stagione 2024-25. Un logo che però cela molte altre vicende, dal momento che la creazione dello stesso deriva da una scissione che sembra ormai insanabile tra la società guidata dal presidente Nucera e il gruppo Sioux. L'1 giugno, dopo l'assemblea dell'associazione SIOUX PAVIA APS, il 94.7% dei tesserati della suddetta aveva votato affinchè non venisse rinnovata la licenza di utilizzo del marchio d’impresa ‘AC PAVIA’ alla società, arrivato alla fine del contratto di 3 anni di permesso. Da qui, l'esigenza di crearne uno nuovo, ufficializzato proprio a inizio luglio insieme alle nuove divise da gara, indossate e presentate da 3 baluardi azzurri: il capitano Concina, il portiere Cincilla e il talento Simone Ragni, pronto a riprendersi il Fortunati dopo una stagione mai cominciata, la scorsa.

SOCIETÀ E TIFOSI

Durante la conferenza di presentazione sono stati il nuovo direttore sportivo Ivan Zampaglione e il direttore generale Antonio Dieni a prendere parola, dichiarando ancora una volta gli obiettivi di una società che punta a riportare il Pavia in palcoscenici importanti: «Il nuovo logo rappresenta il futuro e un nuovo inizio, senza dimenticare cosa ci fosse prima. Quello precedente era la storia, ma anche quello di oggi lo è, ma dobbiamo vivere di presente e futuro. Vogliamo lavorare ancora meglio di quanto fatto fino ad oggi. In questi anni tante squadre hanno rinnovato i propri loghi, questo è quello che ci è piaciuto di più e inizia così una nuova era per l’AC Pavia 1911 con il nostro nuovo logo».

L'esponente della società azzurra ha anche spiegato quella che è la divisione tra il nuovo marchio del club con quello detenuto, per l'appunto, dai tifosi: «Il logo cambia, il nome resta ovviamente lo stesso. Il Pavia appartiene alla città, a chi ci investe denaro e a chi ci mette impegno. I tifosi hanno comprato il marchio, ma non la squadra. La squadra della città siamo noi, non mi risulta che esistano altre realtà e anche loro non possono creare una squadra nuova e chiamarsi AC Pavia 1911. Quella squadra siamo noi, da statuto e per come siamo iscritti in Federazione. Se uno vuole iscriversi con quel logo e chiamarsi AC Pavia 1911, non lo può fare. Voglio precisare questa cosa perchè vedo tanti commenti ma senza effettivamente sapere come stiano le cose. La mia intenzione, appena arrivato qui, era di cambiare subito il marchio. Anche perché eravamo in affitto dopo che i tifosi avevano acquistato il marchio precedente, facendocene pagare l’utilizzo. Avevamo un contratto triennale, scaduto proprio in questi giorni, e così ho pensato fosse meglio reinvestire quei soldi piuttosto che rinegoziare un nuovo contratto d’affitto per pagare ancora il logo».

Il dg Dieni ha poi parlato anche del progetto che, in realtà, continua sulla base di quanto raccolto e costruito negli anni precedenti: «Noi non partiamo dal nuovo logo per costruire qualcosa. Noi continuiamo il percorso di quello che abbiamo ricostruito raccogliendo le macerie del Pavia Calcio, che come sapete non esisteva più. Se oggi c'è calcio a Pavia lo si deve a Giuseppe Nucera. Oggi si vedono i cambiamenti, con i settori giovanili ricostruiti e il restyling dello stadio Fortunati e del campo. Anche noi vogliamo un Pavia in categorie superiori, ed è quello che stiamo provando a fare, e lo si vede dagli acquisti importanti fatti e anche dagli allenatori ingaggiati. Talvolta questo non basta. Un anno siamo arrivati secondi, l'anno scorso terzi. Quest'anno ci riproviamo e speriamo che sia l'anno buono, e faremo il massimo per riuscirci».

In una giornata di svolta, i Sioux di Pavia hanno voluto comunque rispondere in maniera decisa esponendo il loro punto di vista con uno striscione appeso fuori dal Fortunati, con la scritta «Voi non rappresentate l'AC Pavia» e un comunicato sulla pagina Facebook, che recita: «Avremmo voluto presenziare coinvolgendo tutta la tifoseria alla presentazione del nuovo logo della società di Nucera e Dieni, purtroppo l’orario proibitivo ci ha impedito di esserci. Chiariamo comunque con questo striscione, affisso alla vigilia della presentazione di oggi, che questa società non rappresenta la città di Pavia e non la rappresenterà mai più. Sono riusciti a mancare nuovamente di rispetto nei confronti dei tifosi e della città, tentando di rappresentare il loro nuovo logo come un’evoluzione nella storia del Pavia Calcio, e non come una mossa forzata per il fatto di esserne rimasti senza. Dal canto nostro non smetteremo di ribadire il concetto: non siete più niente, dovete andarvene. A scanso di equivoci e possibili voci di corridoio, incontri con questa società non ci sono stati e mai ci saranno. VOI NON SIETE L’A.C. PAVIA!».

Il capitano Jacopo Concina con la nuova maglia (foto AC Pavia 1911)

RIPARTO DA TE

La giornata del nuovo logo dell'AC Pavia 1911 è stata ricca di novità e di nuovi annunci, come quello della nuova maglia da gara. Per annunciare il kit 2024-25, la società azzurra ha scelto tre volti importanti e che saranno il simbolo della squadra lombarda nella prossima stagione. Il capitano Jacopo Concina si appresta a giocare il suo terzo anno al Fortunati dopo 60 presenze e 5 gol collezionati in campionato, pronto a guidare la difesa a caccia di una Serie D che manca da tantissimo a Pavia. Lo stesso percorso lo svolgerà anche la certezza tra i pali: Matteo Cincilla. L'ex Castellanzese rimarrà a difesa della squadra di Bellinzaghi dopo ben 68 presenze in campionato.

La sorpresa più dolce però è la scelta del volto del classe 2006 Simone Ragni, reduce da una stagione sfortunatissima. Il percorso del fanciullo di Pavia era cominciato col botto nel 2022-23, con il gol spettacolare a Besozzo contro il Verbano e il sigillo contro lo Vergiatese nella giornata seguente, con un finale di campionato in continua ascesa. Il talento c'è sempre stato e infatti il centrocampista della Rappresentativa era in pole position per essere uno dei migliori giovani nell'annata appena conclusa, ma un infortunio al crociato dopo la prima presenza a Gallarate contro la Sestese alla prima giornata lo ha messo ai box per tutto l'anno. Ora però il giovane è completamente recuperato e il Pavia ha dato un segnale chiaro: il ragazzo di casa è una certezza da cui ripartire nello scacchiere di Bellinzaghi. La tela di Ragni è pronta per essere ricostruita, così come il percorso del Pavia, che vuole tornare protagonista, una volta per tutte.

Il portiere del Pavia Cincilla con la nuova tenuta da gara (foto AC Pavia 1911)

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