Eccellenza
09 Luglio 2024
28 marzo 2023: l’ultima partita con la maglia dell’Ac Leon, da cui si congederà difendendo i pali dell’Under 19 contro la Brianza Olginatese. 17 dicembre 2023: il ritorno in campo, questa volta vestendo la casacca della stessa Brianza Olginatese, questa volta vestendone i colori bianconeri. 9 luglio 2024: la firma con il Pavia. 3 date che scandiscono in maniera inequivocabile la recente storia calcistica di Nicolò Sgura. Un portiere forte, dotato di un talento tra i pali fuori dal comune, che nell’ultimo periodo ha dovuto fronteggiare un avversario ben più temibile di un attaccante diretto verso la porta, come il grave infortunio ai legamenti che lo ha tenuto lontano dai campi di gioco per quasi 8 mesi. A distinguere un buon giocatore da uno di alto livello non sono solo le doti fisiche o atletiche, ma anche l’abnegazione, lo spirito di sacrificio, la capacità di buttare il cuore oltre l’ostacolo anche quando sembra crollarci tutto addosso, con una carriera in netta ascesa che rischia di arrestarsi bruscamente. 15 mesi dopo, però, Nicolò è ancora in campo: a cercarlo è il Pavia, pronto a ripartire anche da lui per conquistare la tanto agognata Serie D. Una firma sul contratto, le foto di rito insieme alla dirigenza e una nuova stagione alle porte per tornare a scrivere il proprio nome tra quelli dei numerosi campioni dell’Eccellenza.
Infortunarsi ai legamenti e accettare di finire anzitempo una stagione non è facile. Se hai 20 anni ed eri uno dei protagonisti assoluti della stagione alzare bandiera bianca diventa un compito ben più arduo: «Sono stato operato 5 giorni dopo la diagnosi del crociato rotto e poi ho subito iniziato a fare riabilitazione. Ho avuto la fortuna di avere accanto un grande amico nonché professionista straordinario come Paolo Frassino, con cui ho trascorso tutta l'estate scorsa per allenarmi e poter tornare a giocare. Abbiamo passato le nostre giornate su un campetto a Milano a sudare sotto il sole per poter tornare in campo il prima possibile ed è per questo che ho recuperato anticipo rispetto alle più rosee previsioni. Voglio ringraziarlo per avermi dedicato tutto il suo tempo e a riprova della sua competenza oggi è diventato preparatore dei portieri per una delle più prestigiose squadre dell'MLS ».
Il destino e le coincidenze spesso regolano in modo imprevedibile il corso delle nostre vite: 263 giorni dopo l'incontro di Under 19 tra Leon e Brianza Olginatese, Sgura torna in campo difendendo i pali dell'ultima squadra da lui affrontata. Un debutto in grande stile, che ricorda il suo spettacolare esordio con la Leon tra miracoli sotto l'incrocio dei pali e tempestivi interventi che impediscono alla Vis Nova di incrementare l'1-0 con cui le lucertole conquistano il delicato scontro salvezza. La parentesi bianconera, conclusasi con una sofferta salvezza conquistata solo ai playout contro il Castelleone, ha rappresentato per l'ex portiere della Leon un'occasione per rimettersi in gioco dopo il lungo infortunio che lo aveva tenuto lontano dai campi per diversi mesi: «Per me i 5 mesi all'Olginatese sono serviti a carburare e riprendermi dopo l'infortunio, l'ho vista come un'opportunità per ricominciare ad allenarmi ed è per questo che ho preferito dare priorità all'università. Avevo infatti l'opportunità di frequentare un corso che mi permetteva di studiare gratuitamente in Irlanda: tuttavia, ho continuato ad allenarmi duramente sia individualmente che con la squadra, in modo da poter tornare al massimo». La gara contro la Vis Nova resterà infatti per Sgura la prima e unica apparizione con la casacca bianconera, ma lo scarso minutaggio della stessa scorsa stagione è ugualmente costato per convincere l'ambizioso Pavia ad assicurarsi le sue prestazioni tra i pali. Dopo la delusione playoff dello scorso anno, l'obiettivo della dirigenza è chiarissimo: per centrare l'obiettivo Serie D serve investire e allestire una rosa di primissimo livello, a partire dal portiere. E Sgura, nel suo trascorso alla Leon, ha dimostrato benissimo di poter essere considerato tra i migliori nel suo ruolo.
UNICO IMPERATIVO: VINCERE
Un infortunio può farci perdere una stagione, ma non la voglia di continuare a sognare in grande per scalare la piramide calcistica: «Per quest'anno ho aspettative altissime, sono arrivato in una grandissima piazza come Pavia, con una storia importante e giocatori illustri che hanno vestito questa maglia prima di me. È un'esperienza che penso possa darmi tanto anche a livello personale e sono pronto a dare tutto per difendere questi colori». E se è vero che Campionato e Coppa Lombardia sono un obiettivo dichiarato dalla società, è inevitabile che la memoria di Nicolò torni a quel maledetto 6 gennaio 2023 in cui ha visto sfumare la possibilità di vincere la finale regionale contro il Cast Brescia solo ai tempi supplementari: «Quella serata non riesco a digerirla anche dopo così tanto tempo. Vincere significherebbe togliersi qualche sassolino dalla scarpa e sostituire la medaglia d'argento che ho appesa con quella d'oro. Qua a Pavia voglio vincere e migliorarmi sempre di più».