Eccellenza
20 Luglio 2024
ECCELLENZA FUCINA • L'esultanza di Antonio Giulio Picci dopo la rete del momentaneo vantaggio sul Pisa
Era il 12 giugno 2024, era il primo passo ufficiale verso qualcosa di totalmente nuovo. Destinato a segnare una rivoluzione? Lo dirà il tempo, quello che però nel frattempo scorre e fa scattare un'altra data da segnare sul calendario del calcio dilettantistico. È sabato 20 luglio 2024, è la prima partita dell'FCD Fucina, la squadra con base Muggiò creata da Luciano Pace e Domenico Manfredi con l'intenzione di unire sport e intrattenimento utilizzando i social network per raccontare la stagione del club di Eccellenza in tutte le sue sfaccettature. Una nuova realtà che sogna in grande, e che in grande decide di partire. Sì perché il 20 luglio 2024 è la data in cui i brianzoli affrontano il Pisa di Filippo Inzaghi, lo sorprendono grazie all'infinito Picci e, nonostante il 6-1 finale, tornano a casa con una prima pellicola da brividi, di quelle da riguardare tra qualche anno, con la speranza che l'etichetta sia: «L'inizio di tutto».
Eccellenza-Serie B, Fucina-Pisa, Antonio Giulio Picci-Stefano Moreo, Davide Venantini-Filippo Inzaghi: coppie di nomi, realtà distanti categorie, mondi paralleli che non dovrebbero toccarsi mai, ma che per una volta lo fanno, e non è una volta qualsiasi. È la prima partita della nuova realtà radicata a Muggiò, di un club dilettante che sogna il professionismo e ne ha già un assaggio. A Bormio i brianzoli sfidano infatti i toscani in un match che li vede chiaramente sfavoriti, viste anche le varie assenze da dover gestire - tra cui Gelsi, Calloni e Duguet - e un gruppo di ragazzi che per la prima volta si ritrovano in campo. Tutti indizi che farebbero pensare all'istantanea goleada giallonera, ma il primo quarto d'ora di gioco racconta un'altra storia.
Il Pisa, com'è naturale che sia, gestisce il possesso dondolando da un lato all'altro del suo 3-4-2-1, puntando soprattutto sul mancino di Beruatto, che a sinistra crea più di qualche grattacapo alla difesa biancoverde. Dal suo piede nascono infatti un colpo di testa pericolosissimo di Bonfanti (7') e un tiro di Esteves parato da Lupu sul primo palo (10'), squilli principali di una gara accesa dal tentativo da fuori sempre di Bonfanti assorbito dal numero 1 ex Seregno (5'). I classici tentativi per prendere le misure in attesa dell'1-0, ma dall'altra parte c'è chi il gol non può più aspettarlo. Alla prima discesa, infatti, Colombo imbuca alla perfezione a sinistra, cross rasoterra in area e zampata del bomber più forte per dispersione: è 1-0 Fucina, è primo gol in maglia biancoverde del «Loco» Picci, è un colpo di scena degno dei migliori film.
Una rete forse inattesa, ma che fa intravedere le qualità offensive della squadra di Venantini, protetta dalla linea a quattro Colella-Zaffaroni-Bosco-Cattaneo e gestita in mediana da Tota e Longo, con Boselli largo a sinistra. Una squadra che deve fare i conti con la naturale reazione d'orgoglio dei suoi avversari, guidati da un Esteves che o apparecchia per il mancino centrale di Jevsenak (15') o ci prova per conto suo, prima non inquadrando lo specchio (16') e poi sbattendo su Bosco (21'). Il sogno di una vittoria leggendaria, però, si incrina nel giro di quattro minuti, quelli che bastano al Pisa per ribaltare tutto con la doppietta di Bonfanti, a segno su un rigore molto dubbio (24') e su contropiede (28').
Sotto di una rete, gli uomini di Venantini provano a contenere i toscani con un'attenzione invidiabile per chi ha appena iniziato a conoscersi, provando con un ottimo guizzo di Colombo a riaffacciarsi in avanti, ma dovendo affidarsi a Lupu per inglobare un mancino di Calabresi (33'), prima di incassare il tris dei gialloneri firmato da Beruatto, bravo a concludere sul secondo palo il contropiede avviato da Moreo e completato dall'assist di Vignato (41').

La formazione di partenza della Fucina
Due gol di scarto, un altro tempo da giocare e tanti ragazzi che scalpitano in panchina: il secondo tempo per la Fucina vuol dire ancora una volta unione e difesa dinanzi al palleggio del Pisa, ma anche inserimento di qualche nuova pedina. Venantini fa infatti man mano spazio ai vari Saccone, Bisicchia, D'Onofrio, Diop e Brognara dopo aver assaporato con il bolide su punizione di Picci il possibile 3-2, respinto coi pugni dal portiere avversario (7'). È l'occasione principe dei biancoverdi, che per un quarto d'ora concedono pochissimo ai gialloneri, ma che al suo scoccare incassano gol al primo tentativo avversario: imbucata di Tosi, scavetto di Dubickas e poker toscano (15').
È l'inizio della goleada per gli uomini di Inzaghi, è il continuo del test di Venantini, che abbassa sempre più l'età media della sua squadra concedendo un'esperienza unica anche a Ieva e Invernizzi, classi 2006 e 2005 subentrati dopo la cinquina di Raychev (19') e il 6-1 di Sala (27'), intervallati da un muro di Zaffaroni fondamentale in area piccola. Nel finale i ritmi calano, il Pisa conduce con calma e cerca di aumentare il vantaggio, ma al 37' Saccone si esibisce in una bellissima parata sul tentativo di Tosi, deviando la sfera sul palo con il più classico dei colpo di reni.
L'ultimo brivido di una partita che i muggioresi concludono con un bolide su punizione di Picci parato in due tempi e inserendo anche Necchi, classe 2007 e più giovane convocato dalla Fucina, che torna a casa con una sconfitta tutt'altro che amara. Senza preparazione atletica alle spalle, con un gruppo unitosi per la prima volta, con alcune assenze importanti e contro un avversario sulla carta di un altro pianeta, gli uomini di Venantini tornano in Brianza a testa altissima, e con lo sfizio di aver segnato il primo gol stagionale al Pisa di Filippo Inzaghi. Il primo tassello costruito a suon di colpi di martello su un'incudine bollente, scaldata a dovere per iniziare a costruire qualcosa di ancora più grande.
FUCINA-PISA 1-6
RETI: 14' Picci (F), 24' rig. Bonfanti (P), 28' Bonfanti (P), 41' Beruatto (P), 15' st Dubickas (P), 19' st Raychev (P), 28' st Sala (P),
FUCINA (4-2-3-1): Lupu, Colella, Cattaneo, Tota, Zaffaroni, Bosco, Boselli, Longo, Picci, Loiodice, Colombo. A disp.: Saccone, Ieva, D'Onofrio, Bisicchia, Perinelli, Necchi, Invernizzi, Brognara, Diop, Hlukhov. All. Venantini.
PISA (3-4-1-2): Guadagno, Calabresi, Beruatto, Jevsenak, Caracciolo, Canestrelli, Esteves, Piccinini, Bonfanti, Vignato, Moreo. A disp.: Vukovic, Loria, Raychev, Trdan, Tourè, Sala, Tramoni, Coppola, Dubickas, Tosi, Durmush, Primasso. All. Inzaghi.
ARBITRO: Costa di Busto Arsizio.
ASSISTENTI: Fantini e Monelli.
Lo si è detto: tre categorie di differenza, una squadra che ha appena iniziato a conoscersi, priva di alcune pedine e con un club professionista da affrontare. Le premesse con cui Davide Venantini doveva fare i conti non erano proprio delle più semplici, e dunque porre la lente di ingrandimento su aspetti tecnico-tattici è forse prematuro. Secondo il tecnico, infatti, il focus è un altro: «Quello che ho chiesto ai ragazzi è di iniziare a gettare le basi di quello che è l'atteggiamento che dobbiamo portare avanti nell'arco della stagione, che ci deve contraddistinguere per quello che è la nostra realtà. Per il resto, ci siamo ritrovati stamattina alle nove, abbiamo cercato di imparare in fretta i nomi di ognuno per poi andare in campo. Abbiamo incontrato una squadra forte, con giocatori di categoria e che hanno anche fatto la Serie A, ma non penso che abbiamo sfigurato».
E a dirlo questa volta è il campo, quello che fino al 24' recita addirittura 1-0 Fucina, spento solo da un rigore un po' generoso. «Noi speriamo sempre di andare in vantaggio e di mantenerlo, questa deve essere una nostra prerogativa. - afferma l'allenatore dei brianzoli, più a sottolineare nuovamente l'atteggiamento di una squadra che dinanzi a un avversario d'altro calibro si difende, sì, ma che ha il coraggio di ripartire e affondare il colpo con una combinazione da professionisti - Al di là delle battute, penso che in quell'azione abbiamo messo tanta qualità ed è quella che cercheremo di portare avanti nel prosieguo della stagione, quando inizieremo a lavorare insieme dal 5 agosto».
Perché sì, è quella la data del vero inizio targato Fucina, che nel frattempo si gode un Picci subito a segno e rimasto in campo per tutti e 90 i minuti, abbassandosi anche sulla linea della difesa per impostare l'azione in mezzo a una formazione giovanissima nella ripresa. Una delle tante note positive del pomeriggio valtellinese sono infatti i giovani, quelli buttati nella mischia da Venantini nella ripresa e che insieme a lui hanno vissuta una super annata in Under 19, come ricorda il tecnico: «Non dimentichiamo che questa è la base dei ragazzi che hanno fatto una stagione passata di un certo livello. Hanno raggiunto una categoria che la società non aveva vincendo il campionato, sono arrivati in finale di Coppa e tanti hanno esordito in prima squadra, quindi sono ragazzi validi che cercheremo di inserire in un contesto qualitativamente di alto livello. Un contesto nel quale i giovani avranno il loro spazio, con il tempo giusto e nel momento giusto».
Nel frattempo, un momento è quello condiviso in campo con una leggenda del calibro di Filippo Inzaghi, volto non del tutto nuovo a Venantini, che racconta: «È stato un piacere rivederlo dopo che avevamo fatto insieme un corso, The Coach Experience, due anni fa. Ci siamo salutati, abbiamo vissuto qualche ricordo, mi ha chiesto un po' della nostra realtà, ma non gli ho chiesto consigli perché eravamo entrambi concentrati sulla nostra partita. Io spero solo che sia di buon auspicio per loro visto che l'anno scorso ha portato bene al Como».
Era il 19 luglio 2023, era un anno fa, era un'altra cosa. Era 15-1 contro un Muggiò che adesso ha cambiato nome, ma, forse anche un po' d'identità, assimilando da quella Fucina l'ardore di chi vuole costruirsi una nuova storia.