Verranno a chiedervi il voto: Christian Mossino (Vice presidente vicario LND), Sergio Pedrazzini (presidente CRL), Mauro Foschia (CR Piemonte) Giancarlo Abete (Presidente LND)
La Guardia di Finanza di Viterbo ha messo a segno un'operazione da manuale, scoprendo un'associazione sportiva dilettantistica che utilizzava ben 28 lavoratori irregolari, di cui due in nero. Un'azione che ha portato a sanzioni per oltre 368mila euro, segnando un punto decisivo nella partita contro il lavoro sommerso.
Con questo comunicato veniva reso noto un accertamento fatto a una banda di malfattori, penserà qualcuno, no, si tratta di un accertamento fatto ad una società di calcio. Non è il primo e non sarà nemmeno l'ultimo, anzi, siamo appena all'inizio. Questo perché la legge non ammette ignoranza e se il suo segretario sbaglia nel dare comunicazione ai registri competenti tu, presidente, sei fregato. Colpa del segretario? Colpa del presidente? No, colpa di una legge sbagliata che i nostri politicanti non hanno avuto il coraggio né le capacità di contrastare. Erano troppo impegnati a chiedervi la delega e il voto per salvaguardare la loro rendita di posizione.
IL BLITZ DELLA GUARDIA DI FINANZA: UN'OPERAZIONE DA SERIE A Naturalmente qui la parte del cattivo tocca alla GdF che tuttavia non ha alcuna colpa, anzi, fa esattamente quello che deve fare e cioè verificare che le leggi vengano applicate. E in questo caso, come un attaccante che sfrutta l'occasione giusta, i finanzieri del comando provinciale di Viterbo hanno intensificato i controlli, focalizzandosi sulla prevenzione e il contrasto al lavoro nero. Il risultato? Un controllo fiscale ha messo in luce gravi carenze negli adempimenti legislativi da parte dell'associazione sportiva. Un'azione che si inserisce nel contesto della riforma dello sport, entrata in vigore nel 2023, e che mira a garantire la trasparenza e la legalità nel mondo dello sport dilettantistico. Ma è veramente così?
UN'INDAGINE INECCEPIBILE L'indagine ha rivelato che tra i tesserati dell'associazione vi erano anche minorenni (che novità sconvolgente, verrebbe da dire), un dettaglio che ha aggravato ulteriormente la posizione dell'associazione. Il presidente non aveva richiesto il certificato dei carichi pendenti per ogni dipendente o collaboratore, necessario quando si ha un contatto diretto e regolare con minori. Un errore che è costato un'ulteriore sanzione di 90mila euro.
LE SANZIONI: UN CARTELLINO ROSSO DA 368MILA EURO Le sanzioni elevate ammontano a oltre 368mila euro, di cui 184.800 euro riferiti ai 28 dipendenti "irregolari" e 90mila euro per pagamenti retributivi in contanti non tracciati. Un colpo durissimo, una mazzata per la società.
CONCLUSIONE: LA LEGGE DELLO SPORT È LA TOMBA DEL CALCIO GIOVANILE L'operazione della Guardia di Finanza a Viterbo rappresenta una svolta nel campo dell'associazionismo e in particolare delle società di calcio dilettantistiche. Un'azione che ha messo in luce come le carenze di un'associazione sportiva dilettantistica possa portare a un vero e proprio disastro. Non solo per la società ma anche per le finanze del presidente e del consiglio direttivo. In parole povere è lecito pensare che a Viterbo stiano saltando le prime case. Noi sappiamo già gli argomenti di coloro che vi verranno a chiedere il voto o anche solo la delega: «Ma no state tranquilli, lì (a Viterbo) ne avevano combinate di tutti i colori. Bene, sappiate che non è così, siamo di fronte a una delle tante società potreste essere voi.
IN VISTA DEL VOTO La Federcalcio si prepara ad andare al voto. Quelli che da anni gestiscono il nostro calcio li conoscete da tempo, la responsabilità di tutto questo è prima di tutto loro. Vi racconteranno che la legge è stata calata dall'alto, che hanno fatto di tutto per mitigarne gli effetti ma alla fine è andata così. Parole queste per altro ascoltate in due assemblee (Milano e Torino) dette direttamente dal presidente della Lega Nazionale Dilettanti. Avete presente la canzone di Fabrizio de André in Don Raffaé?
Prima pagina, venti notizie Ventuno ingiustizie e lo Stato che fa Si costerna, s'indigna, s'impegna Poi getta la spugna con gran dignità
Anche in questo caso non aspettatevi nulla dalla vostra bella Federcalcio perché i "vostri" dirigenti, quelli che votate da anni di voi e della vostra società non importa un bel nulla. Interessa una sola cosa: il vostro voto o la vostra delega, tanto poi la casa all'asta ci va la vostra.
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