Politica sportiva
31 Luglio 2024
Il presidente Gabriele Gravina, in compagnia del vive presidente vicario della LND Christian Mossino
Leggo sul quotidiano La Stampa che Gabriele Gravina, il presidente della Federcalcio, ha chiamato il presidente della Rivarolese e che questo gli avrebbe assicurato che nessun bambino verrà lasciato a casa. La storia è nota al grande pubblico, un gruppo di genitori di Rivarolo Canavese ha scritto al sindaco perché la locale società di calcio li avrebbe esclusi al momento dell'iscrizione alla prossima stagione sportiva e, trattandosi di annate che vanno dal 2014 a 2016, hanno ovviamente ricevuto subito l'eco della stampa nazionale. Se poi si aggiunge che tra i genitori ci sono politici dell'opposizione all'attuale governo cittadino, il gioco è fatto.
La domanda però che mi sorge spontanea è la seguente: il presidente Gravina ha mai telefonato alla Rivarolese per scusarsi di non essere riuscito a fermare la legge dello sport che sta mettendo in ginocchio tutto il movimento? Lo ha forse fatto il presidente della Lega Nazionale Dilettanti Giancarlo Abete? Il vice presidente vicario sempre della LND (per altro canavesano) Christian Mossino? O lo ha fatto il presidente regionale Mauro Foschia. Siamo certi che non lo ha fatto nessuno. Forse, se il presidente della Rivarolese una telefonata l'ha ricevuta, sarà stata sicuramente quella in cui ci si chiedeva l'appoggio per le imminenti elezioni.
La Rivarolese ha sbagliato? Sicuramente. Il difetto è stato quello di ammettere candidamente che la società ambisce a crescere, vuole avere gruppi competitivi. Che poi, fare una selezione su giovani calciatori nati nel 2014 ci pare francamente un po' stravagante, ma alle volte si presentano al campo calciatori di 10 anni che pesano 80 kg e obiettivamente gli istruttori vanno un po' in difficoltà. Detto comunque che tutti hanno diritto allo sport esiste comunque un problema di costi che non dimentichiamolo pesano sempre sulle società.
Perché una cosa va detta, alle società chiediamo sempre di fare fronte a quelle che sono le loro responsabilità e i loro impegni, ma ci dimentichiamo di dire che tutto ricade su loro. A partire dai costi folli che la nuova legge dello sport impone, alle utenze, alla manutenzione, ai tecnici e così via. Forse la Rivarolese dovrebbe prendere in gestione uno dei tanti campi sportivi che sono ormai in disuso in Canavese, c'è solo l'imbarazzo della scelta visto che nei comuni limitrofi le società sono sparite quasi tutte. In questo modo avrebbero più spazi per fare giocare anche i terzi o quarti gruppi. Anche perché, come suggerisce un nostro attento lettore, se ho un ristorante con 100 coperti non posso prendere ordinazioni per 150 commensali.