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Serie D

È il colpo dell'anno! Segna più di 100 gol nei pro e scende in D per realizzare il sogno di tutti

Dall'Atalanta di Antonio Conte ai gol decisivi con Parma e Benevento, Fabio Ceravolo inizia una nuova sfida

Fabio Ceravolo

SERIE D PRO PALAZZOLO • Fabio Ceravolo centravanti classe '87 con 99 presenze in Serie A e ora approdato in biancazzurro

Con molta probabilità, ad oggi, se in quel di Palazzolo sull'Oglio si presentasse la giornalista, scrittrice e conduttrice televisiva Francesca Fagnani, interrogando ogni palazzolese con la sua iconica «Che belva si sente?», questi risponderebbero: «Fabio Ceravolo». Soprannominato La Belva quando militava fra le fila della Reggina in Serie A, a causa della sua postura e della sua fisicità, Ceravolo è il nome che ha scaldato il mercato e il cuore dei tifosi biancazzurri, venendo annunciato dalla stessa società lo scorso 24 luglio. A distanza di 11 giorni ecco quindi l'esordio nel mondo dei Dilettanti, con la maglia biancazzurra della Pro Palazzolo nella cornice del Comunale di via Brescia.

STORIA

La società bresciana presenta Ceravolo sulla propria pagina Instagram con un video in cui un bambino si emoziona al vedere la figurina del centravanti negli anni di Parma. Il bimbo, così come altri suoi coetanei presenti, sogna di poter un giorno contare su di un nome simile fra le fila della propria squadra, la Pro Palazzolo. Serve quindi un breve excursus con le parentesi più significative della Belva. Perché è giusto che il sogno di quel piccolo tifoso prenda ulteriore colore. Classe 1987 Ceravolo esordisce con la prima squadra della Reggina nella stagione 04/05. Il tecnico dell'epoca? Walter Mazzarri. Il campionato? La Serie A. Segue poi l'esperienza all'Atalanta, con un Antonio Conte che crede fortemente nel giocatore calabrese. C'è il Benevento in B, dove, con 20 gol in 39 presenze si piazza al 2° posto della classifica marcatori, dietro soltanto a Giampaolo Pazzini. Segna anche nella finale playoff contro lo Spezia.

Approda poi a Parma nel 2017 e, qui, assicura ai Crociati gialloblù la promozione in A, segnando nuovamente nello spareggio finale, proprio contro lo Spezia. Scende nuovamente di categoria, passando da Padova e Fiorenzuola in Serie C. Fra i professionisti totalizza 554 presenze con 112 centri. Finalmente, la scelta: la Pro Palazzolo«La società è molto ambiziosa - esordisce Ceravolo - e mi ha fatto piacere il modo in cui mi hanno cercato. La mia decisione è proprio il frutto di ciò che si respira in questo ambiente. Sono qui per lasciare il segno e per scrivere, assieme ai miei compagni, una pagina importante della storia biancazzura». E ancora: «Non importa la categoria. Ciò che fa la differenza è trovare una società sana e vogliosa di sognare in grande». Il nuovo capitolo del masterpiece della Belva ora ha già il primo paragrafo.

ESORDIO

Fascia da capitano al braccio e maglia con il numero 9 sulla schiena. Quando lo speaker del Comunale legge le formazioni in occasioni dell'amichevole fra Pro Palazzolo e Monza - la prima uscita stagionale per gli uomini di Marco Didu - il pubblico sugli spalti grida forte il nome del nuovo bomber. In mezzo al bianco e l'azzurro dei padroni di casa, la presenza di Ceravolo è imponente; un bastione regale non dissimile dal castello dei Pirenei di Magritte. Sullo scoccare del quarto d'ora viene servito in profondità con un filtrante alto, Ceravolo aspetta il primo rimbalzo e una volta prese le giuste misure decide di impattare il pallone con il collo pieno del sinistro. Palla a lato, che mostra però tutta la potenziale fatalità del centravanti calabrese. Poco dopo sporca istintivamente il cross su punizione del compagno e il pallone non si sa bene come termina in calcio d'angolo, limitandosi a un dolce occhiolino nei confronti del palo.

Poi, nella sua restante mezz'ora di gioco, mostra di avere già una sorprendete chimica con i compagni di reparto Arras e Alessandro. Veli, tocchi di prima e sponde spalle alla porta. Non a caso l'unica rete messa a segno dai palazzolesi porta le firme dei Tre Moschettieri Biancazzurri. Alessandro chiede l'uno due a Ceravolo a ridosso dell'area di rigore, questi lo accontenta e gli restituisce la sfera in un vero e proprio fazzoletto di terra e qui Alessandro inventa un pallonetto per un Arras che incrocia alla perfezione. «Giocando con questo modulo a 3 punte è chiaro come dal punto di vista tecnico e tattico il nostro contributo diventi fondamentale - spiega Ceravolo -. Si sono visti dei bei fraseggi. Continueremo a plasmare quest'alchimia, così da essere pronti per le gare ufficiali». Un esordio in amichevole fra i Dilettanti, quello del classe 1987, a cui manca il gol, ma indubbiamente non lo spettacolo

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