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Fine di un'era: si ritira il 3° giocatore di una famiglia che per 30 anni ha onorato la stessa maglia

I figli ripercorrono le orme del padre e vanno a giocare nella "sua" squadra, ma poi inaspettatamente si ritirano ponendo fine a una longeva dinastia

LORENZO CAVALLO, ALESSANDRO CAVALLO

Lorenzo e Alessando Cavallo, i fratelli che hanno concluso una dinastia in casa Vanchiglia

Uno degli aspetti più romantici del calcio è l'eredità al trono da parte dei giovani figli d'arte che, con fatica ed orgoglio, provano a ripercorrere le orme dei padri. Il mondo del calcio e dello sport è ricco di esempi: i vari Thuram, Chiesa, Maldini e Weah sono solo pochi esempi, ma anche nel nostro amato calcio dilettantistico è ricco di "famiglie d'oro", che sembravano promettere un futuro roseo all'interno del mondo del calcio, ma che per vari motivi sono destinate a percorrere una strada diversa.


CAVALLO SENIOR: DAI "DORA" A COVERCIANO

Partiamo dalla radice, dal padre, un talento cristallino sbocciato negli anni 90' nei prati del glorioso Vanchiglia con cui ha giocato per ben 6 anni fino ai "mini giovanissimi", condividendo lo spogliatoio con l'ex Serie A Simone Loria. Il suo nome è Fabrizio Cavallo, ma questo è solo l'inizio per il classe 1976, che dopo l'esperienza granata si trasferì per un solo anno alla CBS, scuola calcio Napoli di Torino che, dopo poco tempo, inizierà il proprio storico rapporto con il Milan. Il picco della sua carriera però lo raggiunge poco più tardi, perché da lì arriva la chiamata di una professionista, l'Alessandria (ai tempi in Serie C), con cui Fabrizio avrà l'onore di giocare per 3 anni partecipando al campionato Allievi nazionali, Berretti e Primavera. 

Nel corso di questi anni giocherà sia da trequartista che da esterno alto, ruolo che gli diede quella marcia in più. Tutto questo percorso gli regalò una delle soddisfazioni più grandi per un giovane calciatore, ovvero la convocazione in nazionale Under 16 con ritiro a Coverciano, un ricordo indelebile che si porterà con sé per tutta la vita. La strada per il successo sembrava già spianata, finché non arrivò un grave infortunio ad impedire a Fabrizio di proseguire la sua promettente carriera come avrebbe voluto, costringendolo a ritirarsi già nel 1994. Nonostante tutto è stato ricordato dalla società che lo ha cresciuto, riuscendo a ritagliarsi qualche riga all'interno del centenario del Vanchiglia pubblicato nel 2015. 


Formazione del Vanchiglia classe 1976. Fabrizio Cavallo è al centro fra gli accosciati, sotto il capitano Gallo. Il primo in piedi da sinistra è Simone Loria.

Formazione del Vanchiglia classe 1976. Fabrizio Cavallo è al centro fra gli accosciati. Il primo in piedi da sinistra è Simone Loria, grande amico di famiglia.


ESORDIO IN PROMOZIONE A 17 ANNI

Di padre in figlio, in casa Cavallo si mastica solo calcio. Dopo l'addio prematuro al mondo del pallone di Fabrizio, inizia l'avventura calcistica del primogenito, Lorenzo Cavallo. Il suo cammino inizia nella squadra del padre, il Vanchiglia, a cui si aggrega nel 2011 facendo tutto il settore giovanile fino ad arrivare agli Allievi regionali, prima di intraprendere il suo percorso in Prima squadra. Il ruolo naturale del classe 2000 era di difensore centrale (con la possibilità di adattarsi come centrocampista difensivo), ma non pensiamo al classico difensore statico e poco tecnico, perché nelle sue tante presenze in granata Lorenzo si è spesso regalato la gioia del gol, soprattutto in giovane età, con oltre 20 reti siglate nel suo percorso calcistico.

Le doti fisiche e la discreta vena realizzativa di Lorenzo hanno sicuramente stuzzicato i pensieri del mondo della prima squadra granata, con l'approdo in Promozione già a 17 anni. Sono 12 le presenze nel 2017, anno in cui il Vanchiglia vinse il campionato e festeggiò l'Eccellenza per la prima volta nella sua storia. Dall'inizio dei preparativi per l'anno seguente viene a mancare un po' la voglia e la passione che Lorenzo aveva per il calcio e dopo una sola presenza in Eccellenza e 2 in Juniores decide momentaneamente di lasciare il calcio. L'amore per il pallone tornerà un anno più tardi, dove Lorenzo giocherà per il CNH Industrial in Seconda Categoria (stagione 2020/21), fermandosi subito a causa della pandemia. In Prima Categoria l'anno successivo collezionerà 9 presenze, prima di decidere nuovamente di appendere gli scarpini al chiodo.


UN PREDESTINATO CON ALTRE PRIORITÀ

Concludiamo con il più piccolo dei 3, che parallelamente al fratello stava raggiungendo traguardi importanti. Stiamo parlando di Alessandro Cavallo, talentuoso attaccante classe 2004, che inizia, come da tradizione, la sua carriera nella storica società granata nel 2016. Alessandro vola negli anni delle giovanili, siglando 33 reti tra Under 14 e Under 15. Il ragazzo sembra promettere bene, tant'è che su di lui si posa lo sguardo del Volpiano, dove approderà nella stagione 2019/20: saranno 15 le reti in 19 presenze, prima del freno a causa della pandemia, che comprometterà a lui e tutta l'annata la stagione in Under 17, nel 2020/21.

Nel 2021 Ale Cavallo torna a casa Vanchiglia, dove con l'Under 19 (e qualche presenza in Eccellenza) si ritaglia il suo spazio, strappando anche qualche convocazione con la Rappresentativa Under 19. Il Successivo anno va ancora meglio, 32 presenze e 6 reti messe a referto in Eccellenza (una in coppa) a soli 18 anni. Quest'anno la musica non è stata la stessa e Alessandro, probabilmente non rientrando più fra le prime linee di Ramin Binandeh, ha collezionato 17 presenze condendole con un solo gol negli ottavi di finale della Coppa Piemonte, decidendo così a fine anno di mollare tutto e di ritirarsi a soli 20 anni dal calcio giocato, per concentrarsi meglio e con più energie sugli studi.

Il trio Cavallo: partendo da sinistra verso destra Lorenzo, Fabrizio e Alessandro

Il trio Cavallo: partendo da sinistra verso destra Lorenzo, Fabrizio e Alessandro. Curioso il fatto di come i 3 hanno lasciato il calcio in età simili. In ordine: 22, 18 e 20.

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