Coppa Eccellenza
29 Agosto 2024
COPPA ECCELLENZA FUCINA • Marco Tota e Antonio Giulio Picci, autori delle due reti siglate contro la Lentatese
Certe storie sembrano scritte per diventare una fiaba, una di quelle da conservare nella propria memoria. Certo, spesso bisogna arrivare fino alla fine per capirne il senso, ma a volte basta solo l'inizio per decidersi ad andare avanti, e quella della Fucina ha un prologo segnato nel destino. Sì perché la storia del club nato sui social e approdato in Eccellenza inizia con una vittoria, senza subire gol e con una firma scritta nelle stelle, quella di bomber Picci, lui che nell'ultimo anno ha legato inesorabilmente il suo nome ai colori biancoverdi. È 1-0 con la Lentatese? No, perché dopo la rete del numero 9, nata da una genialata di Longo, arriva il raddoppio di Tota, frutto però di una punizione del solito Loco respinta dalla traversa. È quindi 2-0, è il primo capitolo della storia della Fucina, è l'inizio di qualcosa che va ancora scoperto, ma che forse vale la pena leggere.
L'inizio della stagione 24/25, l'inizio ufficiale della storia della Fucina, l'inizio della gestione di Fossati sulla panchina della Lentatese: la prima giornata di Coppa Italia Lombardia Eccellenza è l'inizio di tutto, in tutti i sensi. È la prima volta ufficiale di Venantini al timone dei biancoverdi, in campo con la linea Bisicchia-Calloni-Bosco-Leotta a proteggere Bardaro, con Fall, Longo e Tota a innescare il tridente formato da Boselli, Duguet e Picci. È una formazione scelta per affrontare una Lentatese con tante idee, con Arienti, Dugnani e Carrino a impostare a tre nelle retrovie, Malacarne e Pignatiello a fare avanti e indietro sulle fasce, Molteni e Romano a dettare il ritmo in mezzo e un Diaferio affiancato dai rapidi Siano e Leone, ma che pecca forse nell'esecuzioni delle combinazioni utili per scardinare gli avversari.
Dall'altro lato la Fucina fa intravedere un paio di scambi molto interessanti e, soprattutto, colpisce. Lo fa con la sgambata a destra di Duguet, che da fuori area chiama Menegon al corner (6'), lo fa con l'incornata successiva di Picci sull'angolo di Longo, superando però la traversa (7'), e alla fine ci riesce, proprio con il suo uomo simbolo. Al 13', infatti, Longo si inventa un filtrante da visionario per Leotta, che appoggia nell'area piccola per la zampata di Picci, il più lesto di tutti ad annusare il gol e a mettere la palla sotto le gambe del portiere avversario.
È l'inizio di una gara in discesa per gli uomini di Venantini? Tutt'altro, perchè la Lentatese può contare sulle belle iniziative di Malacarne a destra, sull'intesa tra Pignatiello e Siano a sinistra, ma le manca sempre quel qualcosa là davanti. Diaferio prova a prendere confidenza con la porta al 21', calciando però a lato, poi su punizione chiama Bardaro alla respinta bassa sul suo palo (36'). Lo squillo più importante, però, è quello successivo, quando dagli sviluppi di un corner a sinistra è Leone - classe 2005 capocannoniere nella passata stagione in Under 19 - a sfiorare di pochissimo la traversa (37').
Sono sempre i centimetri e i dettagli a far la differenza per gli uomini di Fossati, che nella parte centrale del primo tempo concedono solo un destro di Tota bloccato da Menegon (32'), ma che alle porte dell'intervallo capitolano ancora. La firma? Non quella di Picci, che però lo zampino ce lo mette ancora una volta: punizione dai 30 metri, siluro deviato da Menegon sulla traversa e tap in di Tota, che manda tutti a riposo sullo 2-0 (45').
Sotto di due reti, forse troppe per quanto messo in campo, Fossati cerca la pinella nel mazzo con due cambi dopo pochi minuti: fuori Leone e Pignatiello, dentro il colpo di mercato Filomeno e Parravicini (5'). Mosse seguite da due tentativi nello specchio, fatti però dalla Fucina. Su un altro calcio d'angolo Calloni di sinistro cerca una deviazione che diventa di facile presa per Menegon (8'), mentre poco dopo Duguet riparte e imbuca per Longo, murato prima del destro di Picci chiuso in uscita dal numero 1 sevesino (9').
Per continuare ad alimentare la sua Fucina, anche Venantini inizia a cambiare l'armamentario inserendo uno dei giocatori più attesi, ovvero Gelsi, che prende il posto di Boselli sulla fascia sinistra (15') ed entro subito nel vivo, pressando un avversario sulla lunetta dell'area di rigore insieme a Fall, il cui destro non gira del tutto (18'). Un lampo nel cuore di un secondo tempo che scivola lentamente, con Bosco che guida alla perfezione la difesa biancoverde e la Lentatese che tiene più il possesso, ma senza riuscire a fare il passo decisivo per sbloccare la partita. Il 2-0 resiste così anche dinanzi agli ultimi cambi dei due allenatori, spegnendosi con l'ultimo sussulto, sempre a firma muggiorese, ovvero una ripartenza chiusa da Gelsi con un tiro a giro a lato (46').
Il tris dunque non arriva, ma al triplice fischio dell'arbitro un piccolo pezzo di storia esce dall'officina: la Fucina gioca e vince la sua prima partita ufficiale di sempre. Lo fa sicuramente con qualche ingranaggio ancora da oliare, viste pure le numerose assenze, lo fa contro una Lentatese forse non premiata a dovere, all'inizio anche lei di una nuova avventura che ha già fatto intravedere le basi da cui partire.
FUCINA-LENTATESE 2-0
RETI: 13' Picci (F), 45' Tota (F).
FUCINA (4-3-3): Bardaro, Bisicchia (44' st D'Onofrio), Leotta, Fall (45' st Caggia), Calloni, Bosco, Duguet (41' st Zaffaroni), Longo, Picci, Boselli (15' st Gelsi), Tota (33' st Nenadovic). A disp. Lupu, Cattaneo. All. Venantini.
LENTATESE (3-4-3): Menegon, Pignatiello (5' st Parravicini), Carrino, Molteni N., Arienti (21' st Di Mango), Dugnani, Malacarne (41' st Balduzzi), Romano, Diaferio, Siano (32' st Musazzi), Leone (5' st Filomeno). A disp. Leoni, Cogotzi, Motta, Angelini. All. Fossati.
ARBITRO: Soncin di Voghera.
ASSISTENTI: Rossi di Cinisello e Camporeale di Lodi.
AMMONITI: Duguet (F), Picci (F), Dugnani (L), Malacarne (L), Filomeno (L).
Esordio, vittoria e nessun gol subito: l'inizio dell'avventura di Davide Venantini sulla panchina della Fucina è da favola. «C'è da fare una premessa: durante il precampionato abbiamo voluto provare alcune cose perché serve per quello, però i ragazzi hanno lavorato fortissimo, hanno lavorato tanto durante questo primo periodo, quindi sappiamo che possiamo tirare fuori determinate prestazioni» - spiega il tecnico prima di analizzare la sfida con la Lentatese, su cui continua - «Sicuramente abbiamo margini di miglioramento notevoli perché questa è una squadra solida, e stasera lo ha dimostrato, difendendo bene, con tutti, e creando anche qualche occasione da gol per chiuderla più volte, soprattutto nel secondo tempo».
Guardando invece a quanto fatto dal club in questi primi mesi, Venantini prosegue: «La società ha fatto un ottimo lavoro, è andata a intervenire dove abbiamo trovato qualcosa da sistemare in questo periodo. Ora siamo completi in tutti i reparti, sicuramente la società mi ha dato la possibilità di scegliere, adesso sta a noi fare la seconda fase di questo periodo e farsi trovare pronti al campionato. Questo non vuol dire che con la vittoria di stasera abbiamo risolto tutti i nostri problemi, è impensabile che la squadra potesse essere pronta ad agosto. Abbiamo dei principi, dei valori che sono importantissimi e incarnano lo spirito Fucina. Con la presenza dei giocatori e della società stiamo creando qualcosa di importante».
E a proposito della squadra, l'allenatore dei muggioresi aggiunge: «Questo è un gruppo fortissimo, ci sono tantissimi giocatori a cui scherzando dico che li ho visti in campo per la prima volta e hanno messo gli scarpini con me, mentre alcuni li ho ritrovati dopo tanti anni. Sono ragazzi splendidi, che mi danno tantissimo». Un gruppo che si sta amalgamando dietro le quinte, ma anche davanti alle telecamere, un fattore unico nel panorama dell'Eccellenza lombarda (e non solo) visto il progetto del club di raccontare a 360° la stagione dei brianzoli. Qualcosa che secondo Venantini «deve essere uno stimolo, ma ricordiamoci sempre che ciò che conta è il campo, perché quello non dà scampo».