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Coppa Under 19 Élite

È il derby delle magie! Un cucchiaio su calcio di rigore scatena una rimonta indimenticabile

Pozzoli lo fa da matti, Fusco completa l'incantesimo: la Vis Nova batte il Mariano all'esordio

Fusco Pozzoli Vis Nova

COPPA UNDER 19 ÉLITE VIS NOVA • Alessandro Fusco e Thomas Pozzoli, il Magic Duo neroverde decide il derby col Mariano

Puoi averlo pianificato da settimane, oppure è semplicemente un lampo di pura follia che ti passa nella mente in quel preciso istante, fatto sta che quando sei da solo sul dischetto per un calcio di rigore, decidi di fare lo scavetto e lo segni vuol dire che in te scorre della magia. Se poi hai il numero 10 sulle spalle è facile fare paragoni azzardati, ma a volte meglio la semplicità. Meglio la semplicità di un gesto complesso, un morbido tocco sotto in un derby in trasferta, con la tua squadra in svantaggio, alla prima partita stagionale. Roba da Thomas Pozzoli, lui che risponde così al vantaggio di Chindamo e dà il via alla rimonta della Vis Nova, trasformata in realtà da un altro mago di Hogwarts, ovvero Sprite Fusco: frizzante come pochi, magico come un folletto, decisivo come al solito. Il suo gol vale infatti il ribaltone dei neroverdi, che superano il Mariano - bloccato da una clamorosa traversa nel finale - e inizia la stagione con il piede giusto.


QUASI MAGIA VARENNA-POZZOLI


«Dopo tutto questo tempo? Sempre». No, non è Harry Potter, ma qualcosa di magico quando giocano Mariano e Vis Nova c’è sempre. C’è per la distanza, minima, di un derby sull’asse Como-Monza, ma c’è soprattutto per la storia, quella che nella scorsa stagione ha visto le due squadre combattere per la vittoria del campionato. Un duello vinto dai Serpeverde di Rampinelli, ancora sulla panchina dei giussanesi, così come il collega Ferri su quella dei padroni di casa, a rinforzare quel legame magico che destino vuole rimette le due rivali una di fronte all’altra alla prima giornata di Coppa Lombardia. Un esordio che segue la trama dei film precedenti: il Mariano si affida al 4-3-3 protetto dalla linea Talon-Savarese-Sanzò-Potenza davanti al numero 1 Ripamonti, con Della Mura in cabina di regia, Marelli e D’Amato ai suoi fianchi pronti ad aggredire i mediani avversari sul primo controllo e Chindamo e Varenna ai lati del puntero Charf, la Vis Nova invece varia di poco con un 4-2-3-1 difeso da Nicoli, dalla retroguardia Servietti-Pinciaroli-Radice-Pizzera, impostato da Ambrosio e Vian e acceso dal trio Fusco-Pozzoli-Mucedola alle spalle di Cesana.

Un quartetto d’archi quest'ultimo, però, che prima di suonare la sua sinfonia deve fare i conti con un Mariano ben messo in campo, in grado di mettere pressione ai giussanesi in fase di impostazione e di creare così i primi squilli. Della Mura al 3’ calcia alto dalla distanza, Vian invece non prende la porta da dentro l’area di rigore (8’), mentre D’Amato, dopo una bella discesa palla al piede di Chindamo e lo scambio con Varenna, incrocia a lato (9’). Sonorità distorte che la Lucertola capta, iniziando così a sgusciare dalla parete del campo prima con un’imbucata di Servietti per Fusco, il cui cross in mezzo viene spazzato in area piccola da Potenza (11’), e poi con un tentativo a lato di Cesana su punizione di Pozzoli (19’).

A cercare i raggi del sole, però, è principalmente Mucedola, che prima si accentra e allarga per Fusco, il cui destro a incrociare è lento e di facile presa per Ripamonti (21'), e poi si inventa una giocata in mezzo a due per accendere il mancino di Cesana, respinto dall’ottima uscita a braccia aperte del portiere di casa (31’). L’occasione principe di un primo tempo all’insegna dell’equilibrio, come dimostra l’ultimo botta e risposta: Varenna di tacco su cross di D’Amato chiama Nicoli a levare la sfera dall’angolino (35’), Pozzoli invece al volo del limite dell’area costringe Ripamonti a usare la mano di richiamo per togliere la palla da sotto la traversa e difendere lo 0-0 (46’).

FUSCO E IL DONO DELL'INVISIBILITÀ

Tolto Talon a una decina di minuti dalla fine del primo tempo per fare spazio a Di Crescenzo, è ancora Ferri a inizio ripresa a provare a cambiare gli ingredienti della sua pozione inserendo Fossati per Varenna, leggendo il futuro. Sì perché dopo un paio di sostituzioni della Vis Nova, tra cui l’ingresso di Bandini, protagonista del primo tiro del secondo tempo (fuori al 16’), è il Mariano a colpire: dai e vai a destra, filtrante proprio di Fossati e scatto bruciante di Chindamo, bravo a sfuggire a Dodero e Pinciaroli per poi aprire il piattone sinistro che vale l’1-0 comasco (17’).

Spezzato dopo un’ora il maledetto 0-0, però, il vantaggio gialloblù dura appena sei minuti, quelli che bastano agli ospiti per aprire il triangolo Fusco-Mucedola-Ambrosio, concluso di mancino alto dal capitano ospite, e trovare sul libro di magia la risposta a ogni problema. Quale? Chiedere a «Harry» Pozzoli, che si conquista un calcio di rigore dubbio sulla linea del fondo e lo realizza trasformando la bacchetta in un delizioso cucchiaio per superare Ripamonti (23’). È dunque 1-1, ed è il momento in cui Rampinelli usa la pozione polisucco per rimodellare la sua creatura in un 3-5-2 con Mucedola e Bortignon davanti, ma soprattutto un puntualissimo Bellotti braccetto sinistro, un precisissimo Dodero sulla stessa fascia e il solito Fusco chiamato a farsi tutto l’out di destra.

Nomi da non lasciare al caso, perché se Bandini manda in tilt la difesa di casa, Duca lancia un segnale con il suo destro di facile presa per Ripamonti, dietro Bellotti risolve un paio di grattacapi a campo scoperto, Dodero controlla palloni impossibili e Fusco fa la cosa più importante di tutti: il gol del ribaltone. Al 37’, infatti, il classe 2006 indossa il mantello dell’invisibilità, prende il tempo a Cappellini mettendo all'improvviso il piede sul passaggio di Bortignon e con il destro apre il piattone del 2-1. È la giocata decisiva, ma solo dopo un ultimo grande spavento, quando proprio Cappellini sfiora la redenzione con un siluro dalla distanza che colpisce la traversa e rimbalza fuori dalla porta (42’).

Niente pareggio dunque per la squadra di Ferri, punita dagli episodi in un match equilibrato per una buona ora, prima delle mosse di Rampinelli, che si gode i primi tre punti di una stagione al suo libro di debutto, ma che si prospetta essere un altro bestseller a tinte gialloblù e neroverdi.

IL TABELLINO

MARIANO-VIS NOVA 1-2
RETI (1-0, 1-2): 17' st Chindamo (M), 22' st rig. Pozzoli (V), 37' st Fusco (V).
MARIANO (4-3-3): Ripamonti 7, Potenza 6.5 (30' st Cappellini sv), Talon 5.5 (35' Di Crescenzo 6), Sanzò A. 6.5, Savarese 6.5, Della Mura 6.5 (13' st Lancellotti 6), Chindamo 7.5, Marelli 6, Charf 6 (17' st Imperatore 6), D'Amato 6.5, Varenna 6 (6' st Fossati 7). A disp. Larosa, Girola, Modica, El Hag. All. Ferri 6.5.
VIS NOVA (4-2-3-1): Nicoli 6.5, Servietti 7 (23' st Bellotti 7), Pizzera 6 (10' st Dodero 6.5), Ambrosio 6, Pinciaroli 7, Radice 6.5, Fusco 8, Vian 6.5, Cesana 6.5 (10' st Bandini 7), Pozzoli 7.5 (23' st Duca 6), Mucedola 6.5 (35' st Porro sv). A disp. Pomposelli, Bortignon, Mauretto, Galli. All. Rampinelli 7.
ARBITRO: Adduci di Seregno 6.5.
AMMONITI: D'Amato (M), Cesana (V), Bandini (V).

LE PAGELLE

MARIANO

Ripamonti 7 Il gol cucchiaio va di traverso, ma se si parla di responsabilità lui ne ha solo una: quella dello 0-0 del primo tempo. Attento su eventuali palle alte, è bravissimo prima ad allargare la figura in uscita su Cesana e poi a posticipare il golazo di Pozzoli con una gran parata sotto la traversa. Nella ripresa purtroppo il numero 10 si prende la rivincita, e Fusco non sbaglia nell'uno contro uno, ma l'esordio è sicuramente positivo.
Potenza 6.5 Il duello con Mucedola si dimostra complicato a lungo andare, nel senso che in partenza è il terzino gialloblù ad avere la meglio, come dimostra quel fondamentale intervento in area piccola, poi però il numero 11 gli dà del filo da torcere nel dribbling. Non spinge molto, ma nel secondo tempo riprende le misure sull'avversario. (30' st Cappellini sv).
Talon 5.5 Qualche distrazione e passaggio sbagliato che ci possono stare a inizio stagione, soprattutto alla prima partita e contro un avversario come Fusco rapido e imprevedibile. È solo l'esordio, c'è tutto il tempo per tornare sui livelli dell'ultima stagione.
35' Di Crescenzo 6 Tiene botta nel finale di primo tempo e non è scontato, visto sia il duello impegnativo sia la fisiologica necessità di entrare nel mood della partita. Tornati in campo, però, Fusco si dimostra veramente un osso duro.

Sanzò 6.5 Uno dei senatori dell'ultima stagione, nonostante la carta d'identità dica classe 2006. La gestione di Cesana passa per le sue indicazioni, e alla fine l'attaccante della Vis Nova crea giusto una palla gol. 
Savarese
 6.5 Coadiuva Sanzò nel limitare il numero 9 avversario, lo fa con ordine ed efficacia.
Della Mura 6.5 Nel primo tempo affretta giusto una verticalizzazione, ma è lui il bacino che raccoglie i palloni in arrivo dai compagni. Cercato spesso, il play gialloblù gestisce le spedizioni dei palloni con buoni risultati, soprattutto nella prima parte di gara.
13' st Lancellotti
 6 Entra poco prima che la partita svolti in direzione giussanese, ma senza colpe, anche perché nel naturale tempo di assestamento l'inerzia del match porta a un altro tipo di gara. Dal canto suo recupera un paio di palloni interessanti.
Chindamo 7.5 Pronti via è lui a creare la superiorità numerica per i comaschi dimostrando un passo differente e riuscendo spesso a liberarsi della marcatura. Doti che appaiono a tratti nel momento in cui la Vis Nova inizia ad alzare il baricentro, ma che sono fondamentali per stappare la partita. Sull'1-0 fa infatti scattare gli autovelox bruciando ben due avversari prima di dimostrare ottima freddezza sotto porta.   
Marelli 6 Ha il compito di non far respirare Vian e lo fa molto bene nel primo tempo, quando si trasforma nell'ombra del numero 8 avversario pressandolo sin dal primo controllo. Peccato per quell'occasione da dentro l'area di rigore, poi tenere lo stesso passo di inizio match diventa complicato.
Charf 6 In avvio è pimpante come pochi, pressa i difensori avversari, si propone per dialogare con i compagni e lo fa anche, ma non ha mai l'occasione per lasciare il segno da vero attaccante.
17' st Imperatore 6 Come Lancellotti, oltre a condividerne l'anno di nascita (2007), viene buttato nella mischia in una fase delicata della sfida e ha poche occasioni per ribaltare nuovamente la sfida.
D’Amato 6.5 Se Marelli si prende in carica Vian, lui si occupa di Ambrosio, anche se è solito svariare da sinistra verso destra. Da un lato partecipa a un'azione avviata da Chindamo, dall'altro dà il via alla principale occasione del primo tempo, mentre nella ripresa vince un paio di duelli a centrocampo. 
Varenna 6 Volontario o no, quel colpo di tacco a fine primo tempo è il più grande sussulto creato dal Mariano nei primi 45 minuti di gioco, una porzione di partita in cui viene coinvolto a tratti.
6' st Fossati 7 A lungo andare faticherà anche lui a districarsi tra le maglie neroverdi, ma inizialmente dà la scossa che serviva all'attacco comasco. Lo fa con una giocata semplice, però eseguita alla perfezione, ovvero quel filtrante perfettamente calibrato per lo scatto di Chindamo. 
All. Ferri 6.5 Tante indicazioni, com'è normale che sia alla prima stagionale. Il suo Mariano approccia molto bene la partita, sa del modo di gestire il possesso della Vis Nova e la va a prendere con gli uomini e i tempi giusti, poi però cede il testimone in un primo tempo, ai punti e per occasioni, di parità. Nella ripresa, invece, dopo la rete del vantaggio paga l'episodio del rigore e il cambio modulo di una Vis Nova che non concede più nulla. A far la differenza, poi, sono la giocata di Fusco e la traversa di Cappellini, sintomo di un match deciso dai dettagli, seppur con qualche occasione in meno rispetto ai giussanesi.

I convocati di Ferri per il primo match dell'anno

VIS NOVA

Nicoli 6.5 Nel giro palla neroverde viene coinvolto pure lui che, anche se costretto a prendersi qualche rischio, trova sempre una soluzione. Tra i pali, invece, è meno impegnato rispetto al collega dovendo gestire un paio di verticalizzazioni, controllate uscendo sempre coi tempi giusti, e dovendo fare un solo, grande, intervento, ovvero quello a fine primo tempo su Varenna. Nella ripresa, invece, i guantoni restano praticamente lindi, anche perché nel finale è la traversa a dargli una mano.
Servietti 7 Il diktat è chiaro: giocare sempre il pallone e mai buttarlo via. Lui lo prende alla lettera, rendendosi protagonista anche di un paio di avanzate sulla destra, come quando imbuca per Fusco nel primo tempo. Una sicurezza, nonostante la carta d'identità dica classe 2007, fattore bonus per l'esordio.
23' st Bellotti 7 Quello che serve, nel momento in cui serve. Serve un braccetto sinistro per cambiare assetto? Eccolo. Serve un giocatore in grado di entrare subito in partita? Eccolo. Servono due chiusure puntuali, di cui una da ultimo uomo? Eccole. Entra dalla panchina e gioca metà tempo, ma lo fa balzando subito all'occhio.

Pizzera 6 Da quel lato si ritrova un Chindamo in condizione non da 31 agosto, quindi gli serve un po' di tempo per trovare tempi e spazi per alzare asticella e baricentro. Nelle retrovie protegge un paio di uscite di Nicoli senza strafare.
10' st Dodero
 6.5 Sì, Chindamo veste i panni di Max Verstappen poco dopo il suo ingresso e lo supera sul lungo, ma poi la sua prestazione è solo in crescendo, soprattutto in termini tecnici. Prima con un controllo orientato dà il via a una potenziale ripartenza sulla sinistra, poi con uno stop da giocoliere intercetta un filtrante in area di rigore strappando complimenti a destra e manca in tribuna. 
Ambrosio 6 È come se gli mancasse un po' di grip, lecito al debutto. Nel primo tempo perde un pallone pericoloso davanti all'area di rigore, e in generale si prende qualche rischio palla al piede, però lo fa sempre con quella verve da capitano. Non rinuncia mai a essere il punto di riferimento del centrocampo neroverde e non schiva mai la sfera, anzi, va a prendersela anche nei momenti delicati.
Pinciaroli 7 A conti fatti, il Mariano costruisce un paio di occasioni potenzialmente pericolose, e mai per errori del nuovo duo a difesa di Nicoli. Una coppia in cui lui spicca per un paio di interventi aerei e, come da tradizione, per la voglia di impostare dalle retrovie l'azione. Nella ripresa, inoltre, si adatta a braccetto destro e si inventa un dribbling in mezzo a due per uscire dal pressing: personalità.

Radice 6.5 Nella linea a quattro della Lucertola è il difensore che si prende più rischi nell'impostare il gioco. Ha uno stile caracollante, ma che gli permette di uscire anche dalle situazioni più complicate. 
Fusco 8 A Hogwarts sarebbe fuoricorso almeno di un anno perché è semplicemente di un'altra categoria. Lo si era intravisto nella scorsa stagione, lo si è capito mercoledì in Coppa con la prima squadra, lo ha confermato alla prima partita con l'Under 19 decidendo il derby in trasferta con il gol della vittoria, ma non solo. Nella maggior parte dei pericoli creati dai brianzoli c'è il suo zampino, che sia per un cross, per un'apertura o per un dribbling, e poi non rinuncia mai a un tunnel sempre ben apprezzato.

Vian 6.5 Si ritrova sempre l'uomo addosso, però cerca di non buttare mai via il possesso, e spesso ce la fa con dei buoni risultati. La sua è una partita molto simile a quella di capitan Ambrosio, ma con qualche sbavatura in meno.
Cesana 6.5 Fa a sportellate, soffia un paio di palloni e cerca volenteroso la via del gol, anche se dati alla mano ha due sole chance per colpire. La prima è un tentativo al volo da posizione defilata, la seconda è la vera chance del primo tempo, dove è bravo a inserirsi alle spalle dei difensori e a calciare di mancino, ma Ripamonti è altrettanto bravo a deviare col braccio sinistro.
10' st Bandini
 7 A proposito di ingressi positivi, Rampinelli fa la giocata affidandosi al classe 2007 e affiancandogli un'altra punta. Subito in palla, libera lo spazio per il destro centrale di Duca, poi ispira la rete del definitivo 2-1. 
Pozzoli 7.5 Qualità è la parola da segnarsi sul taccuino appena lo si vede, e d'altronde il numero di maglia non mente. È il 10, è il trequartista, è lui a far volare Ripamonti con una bellissima conclusione al volo, è lui a prendersi il rigore ed è lui a trasformarlo col cucchiaio, la conclusione di qualità per antonomasia. 

23' st Duca 6 Poco tempo, ma un buon ingresso, come dimostra l'immediato tentativo di piattone destro. Nei minuti successivi l'occhio torna sulle giocate di Fusco, però non sfigura da subentrante in una sfida così sentita.
Mucedola 6.5 Completa il trio di maghi offrendo sprazzi di giocate con il pallone tra i piedi, quello che nasconde a un paio di avversari soprattutto sul calare del primo tempo. È lui infatti ad accendere la miccia di Cesana, di cui prende il posto nel 3-5-2 che consegna la prima vittoria stagionale ai giussanesi. (35' st Porro sv).
All. Rampinelli 7 Il ritmo e la precisione verranno col tempo, però le idee sono chiare e si intravedono già al debutto. Superato lo scoglio iniziale di un Mariano che conosce le trame neroverdi, la sua Vis Nova trova le soluzioni per rendersi pericolosa e sfiora il vantaggio, quello incassato al primo buco concesso nella ripresa. Nessun problema, però, perché il pareggio arriva presto, per un episodio, che trova tuttavia continuità nei minuti successivi. Il cambio modulo aiuta probabilmente nella missione di ribaltare la partita in un secondo tempo dove l'unico altro brivido passato è la traversa finale colpita dal Mariano con un tiro dalla distanza. Prima lezione: superata.

La formazione titolare della Vis Nova

ARBITRO

Adduci di Seregno 6.5 Fa giocare, e fa giocare sempre. Ha il suo metro di giudizio e lo rispetta, poi arriva l'episodio del rigore sulla linea di fondo che lascia qualche lecito dubbio, anche se sembra ben posizionato per vedere attraverso il corridoio di giocatori. 

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