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Under 19 Élite

È una squadra folle: perde 7-3 in Coppa, poi fa 5 gol in trasferta ed è prima in campionato

Il Bresso è irrazionale, Vis Nova, Manara, Fucina e Lentatese sono delle macchine da gol

Signorelli Bresso

UNDER 19 ÉLITE • Giuseppe Signorelli, autore di una doppietta nel successo sul Villa

Bianco o nero, acqua o fuoco, vincere o perdere: è il continuo contrasto degli opposti, quello che dà vita al caos, o almeno così sembra, secondo alcuni. Lo sosteneva ben 2500 anni fa un certo Eraclito, lui che potrebbe aver causato qualche mal di testa durante le lezioni di filosofia, ma che con la sua dottrina dei contrari ha fornito una visione particolare del mondo, fatto di opposti che al contempo lottano tra di loro e non possono esistere l’uno senza l’altro, creando così uno scompiglio solo apparente. Andando in profondità, infatti, c’è il logos, la razionalità, quella che a Bresso deve essere ancora trovata.

IRRAZIONALITÀ BIANCOBLÙ

Sì perché dopo il folle ribaltone della prima giornata (da 1-2 a 3-2 nei minuti di recupero con la Leon), i milanesi perdono 7-3 in Coppa Lombardia con il Sedriano e poi superano 5-1 il Villa - habitué della categoria - a casa sua. «È un’impresa vera e propria. - lo sa anche il vice-allenatore Giuseppe Palattella, che aggiunge - Mercoledì sera è stata un’umiliazione, diversi giocatori erano in lacrime perché non ci sentivamo adeguati alla competizione. La reazione però c’è stata già agli allenamenti e si è vista in campo».

Dopo cinque minuti il risultato è infatti 2-0 grazie al lampo di Signorelli (a segno in 40 secondi) e al raddoppio di De Benedictis, con un altro gol annullato, quello che arriva più tardi - sempre a firma di un incontenibile Signorelli - ed è seguito da altre due reti (griffate Mazzeo e Longhetti), utili per certificare un inatteso primo posto in classifica a punteggio pieno: «Non l’avrei mai detto quest’estate. Dobbiamo continuare su questa strada, tecnicamente siamo indietro rispetto alle altre, però siamo una squadra solida e compatta».

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VIS NOVA, RAMPINELLI LAVORA SULLA RADICE

Più razionale è invece vedere lassù i campioni della Vis Nova, che proprio come il Bresso seguono il recente trend dei gol lampo: tempo due minuti e Radice indirizza la sfida con l’Ardisci, prima che il solito Fusco metta al sicuro il risultato. «È stata una gara tranquilla, l'unica cosa è che per ora fatichiamo a far girare la palla. - commenta Massimo Rampinelli, guida della Lucertola - Ci sono ancora alcuni aspetti da valutare, è tutto molto in stand by. Non abbiamo più le stesse soluzioni dell'anno scorso, siamo forti in alcuni reparti, però dobbiamo riuscire a trovare l'amalgama».

Nel frattempo, però, i risultati arrivano, e «portano fiducia, ma c'è da lavorare. Oggi siamo mancati nel chiudere la gara, ed è importante perché basta un errore, un momento in cui all'avversario viene la giocata e ti manda in confusione».

ADORNA ALLA MUSIALA, MA IL BAYERN È LA MANARA

Chi invece è inizialmente vittima di una rete flash è la Manara, colpita di testa da Adorna dopo 28 secondi per poi ribaltare tutto con la doppietta nei minuti finali di Gouba, che conferma l’ottimo avvio della squadra di Cesare Marangi, reduce da un 7-0 in Coppa sull’Arcellasco (riscattatosi alla grande sorprendendo 1-0 la Speranza Agrate). Una macchina da gol capace di superare 4-2 il Real Milano anche grazie ad Avossa, fondamentale dopo 8 minuti dal fischio d'inizio nel negare il raddoppio ai padroni di casa parando un rigore a Yakoua.

«È una partita che temevo molto perché nel precampionato abbiamo vinto 6-0, quindi temevo che i ragazzi la prendessero sottogamba. - ammette Marangi, che dopo la rete del 3-2 perde Redaelli per un rosso ricevuto anche dall'avversario Cimarra - È stata una partita accesa, l'arbitro ha sbagliato tanto da entrambe le parti e non si capiva niente. Diventa difficile gestire le partite così, e infatti è finita con qualche spintone». Episodi a parte, l'allenatore dei Bersaglieri conclude allargando l'orizzonte sulle prime settimane della stagione affermando che: «Abbiamo iniziato bene, siamo contenti. Segniamo tanto, però mi arrabbio quando subiamo gol. Per ora comunque creiamo tantissime palle gol, abbiamo tante alternative di qualità e con caratteristiche diverse». E i numeri lo confermano: 8 reti in Coppa, 9 in campionato, per un totale di 17 in 4 partite.

COSA BOLLE IN FUCINA?

Nessuna pentola e nessun errore di battitura, solo un banale gioco di parole destinato a diventare un grande classico: cosa sta cucinando la Fucina? Per ora una ricetta intrigante, un mix di xiphos e oplon, spade e scudi efficacissimi in campionato, dove arriva la seconda vittoria su due partite, arricchita dal dato della miglior difesa del Girone B - un solo gol subito, come la Vis Nova - e del terzo miglior attacco con 7 reti fatte, sempre come la Vis Nova e meno solo della coppia Bresso-Lentatese (8) e della Manara (9). «Sono contento della fase realizzativa, creiamo abbastanza, su quello sono sereno, mentre dobbiamo stare attenti a far respirare il centrocampo. - analizza Domenico Anania, promosso sulla panchina della neopromossa Under 19 dopo l'ultima stagione chiusa al timone dell'Under 18 e consapevole dei rischi di una partenza così ottimale - Ho predicato massima umiltà. In alcuni elementi potremmo esaltarci facilmente, quindi sono sempre pronto a tamponare perché io sono l'esatto opposto: non mi fido, nel calcio se molli perdi una partita in più e subentrano altri tipi di problemi».

Quelli che sono di contorno al successo sui comaschi, griffato Hlukhov, Fochesato, Marelli e Pellitteri: «Non posso dire che non sono contento, però è andata bene perché stiamo lavorando bene e la squadra mantiene i principi che ci siamo posti. Sotto l'aspetto del gioco potevamo fare meglio, a livello di trasmissione dei passaggi perché tecnicamente abbiamo una buona squadra, ma siamo ancora alla seconda partita. Sono contento anche perché è un bel gruppo, partecipativo, pure chi sta facendo la riserva».

COMPLETISMO LENTATESE

A chiudere il quintetto di testa ecco infine la Lentatese, quest'anno più che mai armata fino ai denti. Piazzato il tris all'Arcellasco nella prima giornata, i rossoblù battono 5-2 l'ostico CG Bresso a casa sua grazie a un secondo tempo d'autore, e grazie a una fase offensiva devastante. Dopo le reti di Gaslini e Martinez a distanza di quattro minuti, intervallate dal momentaneo pareggio di El Issi, nel secondo tempo vanno in gol tutti i tenori rossoblù: Morin spara un missile dai 25 metri sotto l'incrocio, Rapuano raccoglie un angolo respinto e al volo lo spedisce sotto la traversa, Cotugno di testa blinda i tre punti e Puglisi a tu per tu col portiere completa la margherita.

«È andata bene, il risultato è venuto nel secondo tempo dopo un primo sofferto. - riconosce Vittorio Londei, allenatore dei sevesini - Loro sono andati in vantaggio in un momento in cui forse stavamo facendo meglio noi, e infatti abbiamo pareggiato subito, ma pronti via abbiamo preso il 2-1 su un cross rasoterra. Nella ripresa però siamo usciti alla grande, devo dirlo, i ragazzi hanno fatto veramente bene». 

RISCATTO LEON, L'ARDOR SI SPEGNE

Come curare il bruciore della rimonta incassata negli ultimi minuti del match con il Bresso? Con un poker che lascia difficilmente spazio a interpretazioni. Per conferma chiedere alla Leon, che si lascia alle spalle la sconfitta al debutto battendo 4-1 l'Ardor Lazzate, non proprio l'ultima delle arrivate. Un successo in cui spicca la doppietta di Marino, ma anche la prestazione difensiva di Motta, elementi fondamentali per Gianluca Balestri, che commenta così i tre punti: «Penso sia stato un match a senso unico. Nel primo tempo eravamo un po' contratti, non abbiamo giocato come vorrei, però nel secondo c'è stata più libertà mentale». Quella che vale il primo successo in un campionato così analizzato dal tecnico dei brianzoli: «Il girone mi sembra alla nostra portata, possiamo fare bene, però ci vuole la concentrazione di oggi e non quella della prima partita».

Sponda Ardor, i gialloblù non riescono a bissare il successo sul Real Milano, ma Stefano Ferrari sa individuare le cause del passo falso: «Siamo partiti male, loro hanno fatto meglio nel primo quarto d'ora, poi abbiamo reagito e avuto un paio di occasioni. A fine primo tempo tenevamo più il possesso, loro erano ordinati, però ero fiducioso per la ripresa, invece c'è stato un crollo mentale e di attenzione. Loro hanno sempre avuto il pallino del gioco e le occasioni più eclatanti, noi onestamente abbiamo avuto un'involuzione, siamo andati in difficoltà a livello di ritmo e aggressività». Una questione dunque psicologica, ma non solo: «A centrocampo abbiamo dato poca copertura in fase di impostazione. Nella ripresa abbiamo lavorato male sulle seconde palle e abbiamo faticato ad accorciare. Non è stato un problema fisico, è stato di volontà e sacrificio, e la cosa non mi piace assolutamente. Non è però una partita che deve farci demoralizzare, siamo all'inizio e c'è tempo, ma servirà un atteggiamento diverso».

PRIMO PASSO MEDA

Uno spirito che sicuramente non è mancato al Meda, capace di rialzarsi dopo il secco tris incassato dalla Fucina bloccando sullo 0-0 il Mariano. «È stato un pareggio un po' scialbo, nel senso che la gara dal mio punto di vista è stata equilibrata. Nel secondo tempo loro hanno fatto qualcosa di più, però penso il risultato sia giusto. - dichiara Davide Pisano, guida dei bianconeri, che sulla sua squadra aggiunge - Abbiamo una rosa molto giovane perché portiamo tanti 2007 a giocare nell'undici titolare, ma purtroppo la maggior parte di loro viene da un campionato Provinciale, quindi non sono del tutto pronti. Sappiamo che sarà dura e difficile, ma anche che con il lavoro miglioreremo tutti e sicuramente arriveremo all'obiettivo prefissato di salvare la categoria».

Nel frattempo il Cinghiale può godersi un punto non banale, contro un avversario da due anni ai vertici del girone e che mette in evidenza gli aspetti migliorati rispetto all'esordio e quelli da migliorare: «Abbiamo cambiato tipologia di gioco, lavorando sulla tattica, e l'abbiama messo in pratica. Anche con la Fucina, però, il primo tempo è stato molto buono, mentre nel secondo ci siamo sciolti come la neve al sole dopo il primo gol. Questa categoria non permette di dormire, dovremo lavorare molto, innanzitutto sull'intensità».

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