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09 Ottobre 2024
LA SQUALIFICA DI GIANPIERO PINNA: L'attaccante classe '89 risponde alla squalifica di 8 mesi rimediata nella sfida tra Barracuda e Pozzomaina
La Prima Categoria piemontese continua a far parlare di sé, non per le imprese calcistiche, ma per le decisioni del Giudice Sportivo e le pesanti squalifiche. Dopo l'aggressione avvenuta nel Girone F, dove un altro direttore di gara è stato colpito da un giocatore, i riflettori si spostano su un nuovo caso, che ha infiammato l'ultimo turno infrasettimanale della Coppa Piemonte. A seguito della sentenza che ha posto fine in modo anticipato alla stagione del nuovo acquisto del Barracuda, il protagonista ha deciso di rilasciare la sua versione dei fatti, promettendo di andare fino in fondo alla questione.
Il 26 settembre, durante la terza giornata della Coppa Piemonte di Prima Categoria, il campo di Via Enrico Dandolo, alla periferia di Torino, ha ospitato la sfida tra i padroni di casa del Barracuda e il Pozzomaina. Sul punteggio di 1-3 per la squadra di Gianluca Macrì, l'attaccante classe '89 degli Squali, Gianpiero Pinna, è stato espulso dall'arbitro Riccardo Giuseppe Marchitelli. Subito dopo il provvedimento disciplinare, secondo quanto riportato nel Comunicato Ufficiale numero 29, Pinna ha colpito l'arbitro con un pugno al polso sinistro, costringendolo a sospendere la partita. Il risultato? Vittoria a tavolino per il Pozzomaina (3-0) e squalifica di 8 mesi per l'attaccante.
Dopo la sentenza, Pinna ha deciso di esprimere la sua versione dei fatti, definendo il resoconto del Comunicato «molto gonfiato» e spiegando di essere in contatto con la LND di Roma e la FIGC, anche a costo di dover ricorrere all'assistenza legale:
«Sinceramente vorrei raccontare la versione dei fatti realmente accaduti, visto che ero io in campo e ci sono diversi testimoni in campo e in tribuna. L'episodio è iniziato da un fallo ricevuto all'interno dell'area di rigore degli avversari. Dopo la botta ricevuta, cadendo verso terra, ho urlato vaffanculo per il colpo incassato. L'arbitro viene verso di me ed estrae il cartellino rosso. Non capendo il perchè dell'espulsione chiedo spiegazioni, riferendo che fosse una follia e che il direttore si stesse sbagliando. L'arbitro continuava a dire che non potevo rivolgermi a lui, ci sono anche testimoni i difensori avversari. A quel punto, sbagliando sicuramente, lo mando a quel paese e ho urtato il taccuino dell'arbitro. Il problema sorge quando leggo (ndr sul Comunicato ufficiale) cose non successe: il fatto di essere andato testa contro testa con il direttore, di averlo insultato continuamente e di aver tirato un pugno sul polso del direttore di gara. Questa è una cosa assolutamente non veritiera. Trovo assurdo che si diffami così un giocatore, soprattutto una persona».
È difficile che la squalifica venga annullata, ma è possibile che venga ridotta grazie alle diverse testimonianze raccolte dallo stesso attaccante. Nel frattempo, la società torinese ha deciso di dissociarsi dall'accaduto, comunicando di aver escluso il giocatore dal proprio progetto di squadra.