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Coppa Under 19 Élite

I campioni in carica sono disumani! Due gol da fuoriclasse, poker in trasferta e turno passato

Una punizione sotto l'incrocio e una rete scartando pure il portiere: la Cisanese domina e va ai quarti

Luci Marchetti Cisanese

UNDER 19 CISANESE • La Luc-chetti colpisce ancora: Alesio Luci segna alla Ronaldo, Francesco Marchetti fa tripletta

Una fame infinita e nessuna pressione, roba semplicemente da disumani, perché ormai questo sta diventando: qualcosa fuori dalla normalità. Non era normale giocare tre finali di fila, non lo era ancora di più vincere le ultime due dopo aver perso la prima, non lo è essere ancora lì a combattere con questa foga per provare a disputare la quarta in quattro stagioni. Quella dei campioni, quella di una Cisanese che vince 4-0 il big match con la Leon grazie alla tripletta di Marchetti, tra cui una punizione perfetta, e al gol simil R9 di Luci, strappando il pass per i quarti di finale e inseguendo ancora una volta la storia.

DOPPIO MARCHETTI, ALTRO PASSO CISANESE


Il Bayern Monaco-Barcellona di turno, il Milan-Liverpool dei vecchi tempi o il Real Madrid-Manchester City degli ultimi anni: insomma, la grande partita che potrebbe essere tranquillamente una finale e che quando capita con qualche turno d’anticipo ti lascia sempre quel pizzico di rammarico in bocca. È il caso di Leon-Cisanese, che dopo essere arrivate per due anni di fila nella semifinale di Coppa Lombardia, senza mai incrociarsi e competere per il trofeo (vinto in entrambi i casi dai bergamaschi), finalmente si incontrano, ma lo fanno già agli ottavi. Una finale anticipata per la storia recente, per blasone dei club e per un inizio di stagione che vede i campioni in carica primi nel Girone C e i vimercatesi quinti nel B, reduci però dalla prima sconfitta inflitta alla capolista Lentatese, a punteggio pieno prima di incontrare gli orange.

Tutti presupposti per assistere a una sfida combattuta, ma l’avvio sembra raccontare un’altra storia: palla in profondità della Cisanese, incomprensione Motta-Bruschini, Marchetti ringrazia e appoggia l’1-0 a porta vuota (2’). È la partenza perfetta per Marzorati e i suoi ragazzi, che sembrano giocare con la velocità impostata sul X2. Quella di Savastano, imprendibile a sinistra prima di mettere a rimorchio un pallone che Monti calcia fuori (6’), quella di pensiero di Castelnovo e di gambe di Luci, che fa sedere l’avversario e si vede negare il 2-0 solo da Bruschini (7’).

Sin dai primi minuti emerge dunque una differenza di passo a favore dei bergamaschi, con i tre classe 2005 (Castelnovo, Marchetti e Luci) che mandano in crisi le linee più arretrate di una Leon con solo 2006 e 2007 che ha bisogno di più tempo per ingranare. Il primo squillo arriva infatti al 10’, con Lamiri che tenta una rovesciata lenta e centrale, ma il vero segnale è quello successivo: il numero 9 protegge palla a centrocampo e filtra a destra per Coletti, che si inserisce sul fianco di una Cisanese sbilanciatissima e costringe Barri a un fallo di mestiere prima dell’ingresso in area che l’arbitro punisce solo con un giallo (12’). Dalla stessa mattonella proprio il 10 di casa calcia bene, trovando però la deviazione provvidenziale della barriera.

Resta comunque il segnale di sveglia dei ragazzi di Draisci, che poco dopo spaventano ancora i bergamaschi con il mancino dalla distanza di Bonora terminato di poco fuori (14’). Tirato un sospiro di sollievo, la Cisanese risponde con la stessa medicina, ma non sbaglia la dose: punizione di Coletti sulla barriera? Punizione di Marchetti dai 20/25 metri sotto l’incrocio dei pali e 2-0. Trovato il raddoppio, i campioni in carica rallentano un po’ i ritmi, mentre la Leon trova finalmente qualche bella combinazione palla a terra. Dopo un colpo di testa di Lamiri finito alto da buona posizione (17’), gli orange costruiscono benissimo sulla catena sinistra con Rossi, Bestetti e il puntero, ma un enorme Girardi chiude tutto in scivolata. Proprio dal corner successivo, però, Coletti trova in area piccola Brambilla, che sul primo palo incredibilmente gira alto di testa (32’).

È il penultimo segnale di una Leon che negli ultimi minuti rischia di incassare il tris. Prima Savastano sfrutta la lettura errata di Mauri sul lancio di Seminara - servito da un Girardi che non ha paura di rompere la linea difensiva palla al piede - e costringe Bruschini alla respinta (39’), poi Monti su assist millimetrico di Seminara colpisce un doppio palo (40’), e infine Castelnovo su sponda da cross dalla destra si ritrova la sfera addosso in area piccola e la devia a lato (43’). Mantenuto il 2-0, ai ragazzi di Draisci spetta l’ultima parola con un mancino di Brambilla su appoggio di Lamiri che Ciresa ingloba senza problemi, impedendo ai vimercatesi di riaprire il match prima di tornare negli spogliatoi (45’).


LUCI COME IL FENOMENO, PALLA A MARCHETTI


Tornati in campo, la Cisanese resetta come se la partita fosse appena iniziata e nel giro di quattro minuti si presenta per due volte dalle parte di Bruschini, che prima accoglie il mancino centrale di Savastano e poi l’inserimento di Colombo su palla di Luci. Per cercare di dare una svolta alla partita Draisci prova a mischiare un po’ le carte inserendo Varriale e Airoldi, con quest’ultimo che contribuisce a creare la prima occasione della Leon, bravissima a uscire con due triangoli di prima da destra per poi servire Brambilla, che ubriaca un avversario e di mancino conclude centralmente da fuori area (10’).

È probabilmente la riprova della più grande differenza, dopo quella atletica e d’esperienza, del match: i brianzoli non concretizzano, la Cisanese non perdona, mai. Al 13’, infatti, Luci pressa Lorenzi sul disco di centrocampo, lo svernicia in velocità, mette a sedere prima il portiere e poi il difensore avversario sulla riga con una serie di finte di corpo alla Ronaldo il Fenomeno e appoggia in rete il gol che chiude la partita. Sotto 3-0, la squadra di Draisci cerca una risposta con la rovesciata di Coletti alta di poco (14’), salvo poi concedere un destro di Luci (14’), uno di Seminara (18’) e uno di Scuri (22’) finiti sui guantoni di Bruschini o a lato della sua porta. Una serie di presagi del poker ospite, che al 25’ arriva puntuale: cross dalla sinistra, sponda di Perico, colpo mancato da Scuri e palla che come una calamita finisce nella zona di Marchetti, bravo a coordinarsi subito al volo per fare tripletta.

Nell’ultima fase del match anche Marzorati scambia qualche pedina, con la Cisanese che non allenta del tutto la presa e una Leon che prova a chiudere a testa alta con qualche altra buona costruzione, senza però riuscire a impensierire Ciresa per piantare quantomeno il gol della bandiera. Il 4-0 finale premia dunque i campioni in carica, più prestanti, più precisi, più affamati e più solidi, al di là di alcune individualità che fanno ancora una volta la differenza. Sponda brianzola, la sconfitta lascia invece buone e cattive indicazioni su cui lavorare a Draisci, appena alla seconda gara sulla panchina orange dopo l’esordio al cardiopalma con la Lentatese.

IL TABELLINO

AC LEON-CISANESE 0-4
RETI: 2' Marchetti (C), 16' Marchetti (C), 13' st Luci (C), 25' st Marchetti (C).
AC LEON (4-2-3-1): Bruschini 6.5, Mauri 5.5, Rossi 6 (6' st Varriale 6), Bonora 6 (15' st Marino6 ), Lorenzi 5.5 (15' st Micheluccini 6), Motta 5.5, Ciannamea 5.5, Bestetti 5.5 (6' st Airoldi 6), Lamiri 6, Coletti 6.5 (31' st De Tommasi sv), Brambilla T. 6. A disp. Morano, Mannino, Finessi, Comi. All. Draisci 5.5. Dir. Morano.
CISANESE (3-5-2): Ciresa 6.5, Barri 7.5 (16' st Perico 6.5), Savastano 7.5 (23' st Maggioni 6), Colombo 7, Longoni 7, Girardi 7.5, Monti 7, Seminara 7.5, Marchetti 9 (26' st Di Iorio 6), Castelnovo 7 (33' st Adamoli sv), Luci 8 (19' st Scuri 6.5). A disp. Teti, Bellani, Rigamonti, Falconeri. All. Marzorati 7.5 Dir. Vassena.
ARBITRO: Battaglia di Milano 6.5.
AMMONITI: Coletti (A), Brambilla T. (A), Barri (C), Monti (C).

LE PAGELLE

LEON

Bruschini 6.5 L'inizio è shock, con quella chiamata a Motta forse un po' azzardata che si trasforma nell'immediato vantaggio bergamasco, poi però contribuisce a tenere in partita i vimercatesi con più di qualche respinta attenta sul suo palo. 
Mauri 5.5 Vince un paio di duelli fisici, ma quando Savastano fatica a tenergli testa sul lungo. Rischia anche qualcosina su un lancio nella ripresa, dove però cresce nelle giocate in avanti.
Rossi 6 Pure dalle sue parti c'è da faticare quando si incunea Seminara, mentre se la cava nel duello con Monti. Spicca di più in fase offensiva con dei dribbling niente male.
6' st Varriale 6 Entra in un momento in cui la Cisanese continua a spingere, ma si ambiente bene.
Bonora 6 Anche per lui l'avvio non è dei più semplici perché le linee avanzate avversarie gli mettono subito pressione quando riceve palla per impostare, portandolo così a sbagliare qualche passaggio. Ha però la personalità di non rinunciare mai a ricevere e provare a giocare la sfera, sfiorando pure un eurogol di mancino quando avanza.
15' st Marino 6 Commette poche sbavature, contribuendo a far uscire la Leon dalla tempesta di inizio secondo tempo.
Lorenzi 5.5 Marchetti è un incubo per chiunque, e Luci non è da meno, anzi. Rientra nella lista dei gol subiti per quella palla persa a centrocampo proprio contro il numero 11, ingiocabile però per chiunque quando è in serata, figurarsi per uno dei tanti classe 2007 che non getta comunque la spugna.
15' st Micheluccini 6 In mezzora di gioco fa un po' di tutto, dimostrando di essere molto coinvolto nel match. Meglio negli interventi e nelle chiusure che nei passaggi.
Motta 5.5 Spartire le colpe sul gol iniziale con Bruschini è difficile, e anche un po' inutile. Il portiere gli chiama la palla forse un po' presto, lui avverte la pressione di Marchetti e l'errore prende forma, ma nel corso del match dimostra di non aver mai staccato la spina, per quanto quei due là davanti siano ingestibili.
Ciannamea 5.5 La Leon rompe le righe più sul lato opposto, coinvolgendo così un po' meno l'esterno destro. Per lui diventa così difficile emergere, anche se nella ripresa ci prova con risultati alterni.
Bestetti 5.5 Se Bonora è il mediano che imposta, lui è quello che prova ad alzare il baricentro. Lì in mezzo però la Cisanese viaggia fortissimo, anche se lui combatte e coordina un paio di buone uscite.
6' st Airoldi 6 Ha meno di un tempo a disposizione, però impatta abbastanza bene la partita.
Lamiri 6 È il punto di riferimento della squadra, quello che deve sgomitare e provare a finalizzare le occasioni che arriva nel cuore dell'area di rigore. Ci prova, facendo meglio nel lavoro sporco e di rifinitura che in quello sotto porta, dove ha forse solo una chance pulita di testa per colpire, concludendo alto. Quando la Leon è pericolosa, però, lui è sempre in mezzo all'azione, o la fa partire, come nel caso del filtrante per Coletti.
Coletti 6.5 Ha tanta qualità nei piedi, nelle giocate e nell'atletismo. Con i suoi scatti crea qualche grattacapo a inizio match, conquistandosi anche una punizione che fa discutere e che calcia quasi alla perfezione. Salta l'uomo, lo fa un po' meno nella ripresa, dove però non va lontanissimo dal gol della bandiera in rovesciata, altra dimostrazione di un tasso tecnico diverso. (31' st De Tommasi sv).
Brambilla 6 Capita che si perda nel dribbling, ma è un'arma che a volte sa usare bene, come nella ripresa, quando crea lo spunto principe dei padroni di casa. Nei fatti è il più pericoloso della squadra, arrivando per tre volte al tiro, tra cui quel colpo di testa su corner che però non entra da due passi. Da apprezzare anche quando si spende nelle retrovie.
All. Draisci 5.5 Il parziale è pesante ed è innegabile, però va contestualizzato. Innanzitutto opta per una formazione un po' rimaneggiata, lasciando fuori elementi come Varriale, Marino, Airoldi e Michelucchini, poi proprio l'undici titolare e la panchina parlano chiaro: la scelta è di puntare sui 2006 e 2007. Una decisione che, unita al mini-turnover, spiega forse la differenza atletica con una Cisanese che viaggia con una marcia totalmente diversa. L'inizio, inoltre, è sfortunatissimo: prima il gol di fatto regalato a Marchetti, poi la punizione imparabile del numero 11 e infine il contatto dubbio Barri-Coletti. A quel punto ribaltare il 2-0 diventa quasi impossibile, ma i suoi non gettano la spugna finché il parziale non si allarga del tutto.

CISANESE

Ciresa 6.5 Non deve mai fare il miracolo di giornata, però c'è, c'è sempre. Che sia un tiro da fuori o una palla alta, tira fuori i guantoni e fa sua la sfera. Il clean sheet passa anche da questi dettagli.
Barri 7.5 Il primo degli «impressionanti». Impressionante per sicurezza e tempismo negli interventi, impressionante per carisma, quello che non gli manca quando decide di entrare per due volte in scivolata nell'area di rigore, impressionante anche quando sbaglia, come quando Coletti gli prende il tempo e spende un fallo molto furbo, non ruvido, che l'arbitro giudica con un giallo.
16' st Perico 6.5 Una mezzora di tempo, tra l'altro quella di scarico dopo l'avvio a mille, ma riesce comunque a sbucare sul gol del 4-0.
Savastano 7.5 Altro che motorino, viaggia su una Ducati degna di Bagnaia. È dotato di una velocità impressionante, quella che gli permette di sverniciare il terzino avversario a più riprese creando un paio di occasioni pericolose. Ha benzina pure dopo un'ora, quando si fa una 40ina di metri palla al piede prima di appoggiare un assist potenziale a Scuri e di chiedere il cambio gomme.
23' st Maggioni 6 Fa un altro tipo di lavoro rispetto al compagno, più contenitivo in una fase del match dove il risultato è ormai acquisito.
Colombo 7 Con un Savastano che brucia la fascia sinistra il rischio è che quel lato sia un po' troppo scoperto, ma con lui nelle retrovie non ci sono problemi. Concede giusto un cross per tempo, sugli altri ci mette il piedone.
Longoni 7 Quando la Leon cerca la verticale sbatte sulla diga, che intercetta le linee di passaggio e gestisce con sapienza il possesso del pallone.
Girardi 8 Ruba l'occhio per tutto, impressionante per fisico, velocità, interventi e impostazione dell'azione. Difensore totale, ha il cliente più difficile e gli sta dietro sia quando deve farci a sportellate sia quando prova a bruciarlo in rapidità. Ha anche la personalità di rompere le righe palla al piede per accendere il motore della squadra.
Monti 7 Sulla fascia sinistra spicca per il lavoro in fase di copertura, dove commette forse qualche fallo di troppo nella ripresa, simbolo però di una grinta che è tra i punti di forza dei campioni. Sfortunatissimo invece in occasione del doppio palo.
Seminara 7.5 È l'uomo degli anticipi in mezzo al campo, della gestione glaciale del possesso e delle verticalizzazioni che mettono più e più volte i compagni in condizione di segnare.
Marchetti 9 Non ha più niente a che fare con la categoria. Non lo aveva probabilmente già l'anno scorso, ma con questa tripletta lo rende ancor più evidente. Segna un gol alla Benzema, con la fame di chi non fa respirare un attimo l'avversario, ne segna uno impressionante su calcio di punizione, ne fa un terzo da puro bomber. Non è solo reti, però, è anche sinergia totale con Luci, tocchi, posizionamento e altro ancora. Impressionante? Impressionante.
26' st Di Iorio 6 Entra con il piglio giusto a partita di fatto conclusa, lotta con carisma.
Castelnovo 7 Uno dei tanti che ha semplicemente un passo differente. Viaggia su ritmi diversi, preme sul portatore di palla o sul primo ricevitore e va vicinissimo al gol. (33' st Adamoli sv).
Luci 8 Anche per lui basterebbe una frase, la stessa del collega di reparto: non ha più niente a che fare con la categoria. Non lo ha per l'intensità che ci mette, per le giocate, per quel gol che è un mix di tutto: pressione, tempismo e lettura dell'errore avversario, rapidità e controllo palla in corsa, tecnica e un impressionante sangue freddo davanti al portiere. 
19' st Scuri 6.5 Presente, presentissimo. Subentra con la giusta mentalità del bomber, quello che a sfida ormai vinta vuole comunque tornare a casa con almeno un gol nel taschino. Lo sfiora con un bel destro a incrociare, poi lo spizza solo sull'assist di Perico favorando il tris di Marchetti.
All. Marzorati 7.5 Una rosa più vecchia, quei tre 2005 che da anni dominano in Lombardia e tutti i fattori che si vogliono considerare, però alla fine la sostanza è una sola: la squadra gira benissimo, e lo fa con un'intensità d'altro livello. È chiaro dal primo minuto, dalla foga con cui Marchetti si fionda sulla palla dell'1-0, ma anche da quella dei vari Barri, Seminara, Girardi e chi più ne ha più ne metta, tutti ingranaggi di una macchina che si muove al doppio della velocità, senza mai tirare indietro la gamba e unendo un tasso qualitativo elevatissimo.

ARBITRO

Battaglia di Milano 6.5 Il contatto Barri-Coletti continuerà a lasciare dei dubbi sul colore di un cartellino che avrebbe potuto cambiare tipologia di partita, per il resto opta per un metro di giudizio abbastanza coerente, seppur con qualche giallo estratto in meno.

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