Under 19 Élite
30 Ottobre 2024
UNDER 19 ELITE RHODENSE • Davide Basilico, allenatore della Rhodense, batte l'Osl Garbagnate dopo 22 anni insieme
La Solbiatese mantiene le distanze di sicurezza sulle inseguitrici. I nerazzurri si aggiudicano il posticipo di Gallarate superando il Torino Club 3-2 con la doppietta di Carù e la rete di De Luca. I granata accorciano con Andoni e Pulsone, ma la Solbia gestisce il finale e si riprende il primo posto in solitaria. Continuano a sognare il Gorla Minore, vincente 1-0 a Baranzate, e la Besnatese, vittoriosa sul Villa Cassano. Mattatore dell'incontro è Mattia Marinuzzi, autore del poker che apre, chiude e sigilla l'incontro. Tengono il passo lassù anche l’Universal, guidata dal solito Valentino Pietropoli, e la Rhodense di Davide Basilico, che conquista la sua partita del cuore: da ex tecnico e bandiera dell’Osl Garbagnate, l’allenatore degli orange si impone 3-0 sulla sua vecchia squadra, portata in Élite tramite i playoff di Fascia B, e resta in scia per il podio.
La Besnatese rimane a tre lunghezze di distanza dalla Solibiatese di Tomasoni infliggendo un pesante 5-1 al Villa Cassano, in fase di rodaggio dopo l'esonero di Marco Cerrone e la nomina di Piero Castiglioni quale sostituto. Partono forte i padroni di casa che trovano il vantaggio al 21' con Marinuzzi: il 9 scambia con Tadiello che lo manda in profondità e calcia sul secondo palo per l'1-0. Sette minuti più tardi il centravanti stordisce il Villa con un calcio di rigore assegnato per fallo di Toniolo. Poco prima dell'intervallo la Besnatese cala il tris ancora con Marinuzzi che si fa trovare presente sulla splendida pennellata di Greppi.
Al terzo della ripresa il classe 2006 esagera mettendo a referto il gol del poker: l'ottimo cambio di gioco di Mastrogiacomi pesca la punta che punta Zanardi, rientra sul sinistro e scarica una sassata oltre Bianchi. Il Villa Cassano si scuote e riesce a trovare la via della rete, seppur con un autogol di Parini al 25', prima del colpo del definitivo 5-1 che porta la firma di Azzolini, abile a smarcarsi e colpire di testa sul traversone di Bottini.
Ci sono date che ognuno cerchia in rosso quando vengono stilati i calendari. Quella data marchiata di vermiglio per l'attuale tecnico della Rhodense, Davide Basilico, è sicuramente il 25 ottobre, la sfida tra i suoi orange e l'Osl Garbagnate. Perché non ci si dimentica facilmente del luogo in cui hai dato i primi calci al pallone; a maggior ragione se, col tempo, sei diventato una bandiera della squadra, prima da capitano in campo poi da allenatore delle giovanili, fino a portare l'Under 19 nell'olimpo del calcio lombardo con una doppia promozione consecutiva.
Ma per novanta minuti il campo ti impone di riporre nel cassetto i bei ricordi per affrontare una battaglia che inizia nel migliore dei modi: Nido sblocca il risultato al 3' con un colpo di testa arrivato da uno schema da calcio d’angolo; la Rhodense sfrutta alla grande le palle inattive e si ripete al 16' con Marchisio nuovamente di testa da corner. Il Garbagnate fatica a reagire e al quarto d'ora della ripresa Monaco serve Comelli che conduce palla al piede per cinquanta metri sulla destra, entra in area e calcia violentemente la sfera sul primo palo dove Ramazzotti non può nulla per il 3-0 Rhodense.
«La partita è stata interpretata molto bene; dopo le due beffe subite nei minuti di recupero, era troppo importante tornare a vincere. Siamo stati bravi a indirizzarla fin da subito e a chiuderla a inizio ripresa, senza rischiare nulla nella mezzora finale», questo il pensiero di Basilico sulla partita, che dopo il 90' corre ad abbracciare il gruppo rossoblù: «Nonostante la bellissima vittoria, che ci aiuterà sul piano emotivo, la cosa più bella della serata è stato l’abbraccio che ho ricevuto da tutti i miei ex ragazzi. Insieme abbiamo vissuto due stagioni indimenticabili».
Che sia una partita giocata tra professionisti, in Terza Categoria o dalle giovanili, il derby tra Saronno e Legnano si carica di quell'attesa e di quel fascino che condensa decenni di storia calcistica, tra due nobili decadute nonché tra due delle formazioni con più seguito nell'Altomilanese. È il Legnano di Ferrario a partire forte: al 2' Brounou sfrutta un errore della difesa locale e porta in vantaggio i lilla che pochi secondi più tardi vanno in blackout. Il Saronno pareggia un minuto più tardi con Bozzolan, sorpassa dal dischetto al 7', con una trasformazione perfetta di Zippò e scappa al 17' con il solito Sironi. Il Legnano si riconnette al terreno di gioco di via Biffi e torna in partita con la doppietta di Brounou al 21'. I biancazzurri lasciano sfogare i rivali per tutto il secondo tempo, prima di colpirli in contropiede al 42' con la rete stagionale numero 7 di Sironi. Nel secondo minuto di recupero Migliavacca regala il 4-3 al Legnano ma non basta per strappare un punto.
Fabio Ceriani, tecnico del Saronno, fa i complimenti a entrambe le formazioni: «La partita è stata interessante e giocata bene da entrambe le parti. Loro sono una squadra molto forte, la migliore affrontata finora. Dopo l’errore iniziale siamo stati bravi a ribaltarla in pochi minuti ma, di nuovo, ci siamo complicati la vita a fine primo tempo. Nel secondo loro hanno alzato il ritmo ma siamo riusciti a gestire i loro attacchi colpendoli a dieci minuti dalla fine. Peccato per il finale: il 4-3 ci ha tenuto in apnea per tutto il recupero».
Anche Moreno Ferrario, allenatore del Legnano, loda i protagonisti e commenta deciso: «Abbiamo dovuto adattarci alle dimensioni del campo, più piccole rispetto al nostro. La nostra prestazione è stata di alto livello ma siamo stati troppo incostanti nell’arco della stessa partita: il quarto gol è stato preso perché ci siamo sbilanciati troppo. Abbiamo fatto molte cose buone ma una formazione che gioca in Élite non può permettersi di subire 3 gol in 15 minuti».