Promozione
30 Ottobre 2024
PROMOZIONE GIRONE F• Alessandro Mandelli, apre le danze nella gara contro l'Arca
L'ultima vittoria in campionato del Settimo risaliva al 15 settembre e all'epoca l'orizzonte appariva sicuramente più luminoso. La selva si era poi fatta oscura, portando addirittura all'esonero del tecnico, con l'arrivo di Fabio Pizzi. Alla fine, dopo una prima pietra lungo il nuovo sentiero, i biancorossi rivedono uno spiraglio di luce sul proprio cammino, vincendo contro la neopromossa Arca, che vede fermarsi la sua striscia di imbattibilità.
Il primo «Pizzi» del puzzle, finalmente, arriva. Il Settimo di Pizzi, dopo un esordio non roseo come si ci sarebbe auspicato dalle parti di via Stradascia - nella prima uscita del nuovo tecnico, dopo l'esonero di Claudio Locatelli, era arrivata una sconfitta per 2-0 in casa del Vistarino -, alla sua seconda partita trova 3 punti che restituiscono ossigeno ai biancorossi. Mandelli si occupa di portare avanti i suoi già nella prima metà di gara. I biancorossi rientrano quindi negli spogliatoi sopra 1-0 e a un quarto d'ora dal termine sembrano archiviare la pratica grazie al sesto centro stagionale di Ferrari. Non fosse che 5 minuti più tardi l'Arca si guadagna la possibilità di riaprire le sorti del match, con un calcio di rigore a favore.
Isella, però, si fa ipnotizzare da Angeleri, che ci mette i guantoni e ferma a 3 la serie di vittorie consecutive dell'Arca. «Giocare su un campo come il loro sicuramente ci ha penalizzati - racconta Resca, tecnico dell’Arca -. Allenandoci sempre sul sintetico per noi diventa difficile esprimere al meglio le nostre qualità sull’erba naturale. La gamba ci impiega di più, ed è normale che certi nostri principi vengano meno. Loro comunque son un’ottima squadra e io non posso che fare i complimenti ai miei ragazzi per l’inizio di campionato che stiamo vivendo». Spiega poi la sostituzione di Scaramelli al 1' del secondo tempo: «Con Scaramelli mi sono anche scusato. Stava facendo un'ottima gara, ma dovevo effettuare una sostituzione che poi mi avrebbe permesso di mantenere gli equilibri con i fuoriquota».
Abbate comincia ad avere il sorriso di chi la sa lunga. «Lo sappiamo, gli altri vengono qui per vincere - spiega con una risata il tecnico dell’Assago -. Oggi avevamo di fronte una buona squadra, con delle individualità notevoli. Non è un caso che sia stata una bella partita. Noi ce la siamo complicata nel finale, ma sono contento perché abbiamo chiuso un altro incontro segnando almeno 3 reti».
I gialloblù si sbloccano soltanto nel secondo tempo, con la doppietta di Alessandro Iacuaniello, che con queste 2 reti aggancerebbe il suo compagno di reparto Sorrenti fermo a quota 7 e in quest’occasione partito dalla panchina. Non fosse per il fatto che poi, lo stesso Sorrenti entra e firma la rete del 3-1, riportandosi in vetta alla classifica marcatori, visto che il suo score sale a 8 centri nel solo campionato. Un tandem decisivamente invidiabile, considerando che anche l'altro grande tenore dell'Assago - per quanto concerne il reparto offensivo - è Lasi a quota 4 reti. Nel finale, inoltre, c'è un rigore parato da Gambazza a Vitale.
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«Stiamo finalmente trovando continuità di risultati e di questo ne sono contento. Devo dire che, però, continuiamo a sprecare troppo davanti alla porta». Lavenia non ha dubbi, il 3-2 del suo Vigevano ai danni del Pontevecchio è quanto meno di manica corta: «Già nell’intervallo saremmo dovuti rientrare negli spogliatoi sul 3-0, cosa che non è successa. Nel finale loro trovano un eurogol con Maugeri e per poco non ce la complichiamo».
Lavenia, inoltre, si complimenta per la prestazione di Limiroli. Il falso nueve del Vigevano, infatti, sembrerebbe essersi sbloccato. Dopo la rete messa a segno durante la 7ª giornata con il Rozzano, va in gol anche all'8ª con il Pontevecchio. Un ulteriore segno della continuità trovata dai biancazzurri? Presto per dirlo, ma potrebbe essere. Calandrino risponde nella ripresa, ma dalla panchina Lavenia pesca De Paoli e Carnevale Schianca che, nonostante il brivido Maugeri, bastano al Ducale per il +3.
L’Accademia delle Belle Arti si riconferma e lo fa battendo per 2-1 il Vighignolo, con due centri spettacolari di Zenga e Zani nel primo tempo e la grandi prestazioni di Belitrandi fra i pali e Nappo in mezzo al campo. «Io di queste partite qua, fra le mura di casa, non ho paura. Siamo un gruppo forte e riusciamo a dimostrarlo in queste occasioni, anche perché sappiamo soffrire da squadra». Parola di Gaudio, tecnico della Pavese.
Turconi rimette subito in discussione il risultato, nell'inizio della ripresa. Non basta. «Ce la siamo giocata - spiega Berti, tecnico del Vighi -. Oggi forse abbiamo ridato indietro un po' del cinismo avuto durante altre partite. Con un pareggio non avremmo comunque rubato nulla. Siamo un po’ corti. Di Munno stava faticando, quindi l’ho tolto dopo poco e a centrocampo ho dovuto riadattare Ortiz come mezzala, dove comunque ha risposto alla grande. È un giocatore formidabile».
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All’appuntamento più caldo di tutto il territorio pavese non può, ovviamente, mancare un Andrea Migliavacca in splendida forma. Il centravanti dell’Union dopo la partita con il Vistarino sale a quota 6 gol in campionato, visto che nel derby pavese, per lui, arriva una doppietta. I suoi due centri, rispettivamente al 25’ e al 40’ del primo tempo, infiammano la partita con i biancoblù, in quanto rimontano il vantaggio iniziale siglato dal calcio di rigore di Cellari. Non fosse per quella rete beffarda per i gialloneri, ma spettacolare per la squadra di Molinelli, che rimette tutto in equilibrio.
Calvi, infatti, sullo scadere del recupero firma il 2-2 che fa esplodere il pubblico ospite. «C’è da dire che abbiamo giocato contro una squadra che dovrebbe fare un altro campionato - commenta Molinelli nel post-partita -. Noi lottiamo per obiettivi diversi da loro, ma questo dislivello in campo non credo si sia visto. Abbiamo giocato a viso aperto e non penso che il risultato sia ingiusto». Nel secondo tempo, inoltre, Licciardello avrebbe l’opportunità di allungare il vantaggio dell’Union, dal dischetto del calcio di rigore. Di fronte però c’è uno strepitoso Di Chiazza, che gli dice di no e tiene a galla i suoi.