Under 19 Élite
05 Novembre 2024
UNDER 19 SEDRIANO • Francesco Riccobono, nuovo capocannoniere del girone E
La Calvairate di Crippa è sempre più la squadra delle imprese incredibili. I ragazzi di Zona 4 si prendono indubbiamente la scena della giornata con il pirotecnico 4-3 con cui battono il Sedriano. Ci sono poi la rimonta dell'Assago, la mossa di Candito, il derby a senso unico e altre emozioni gentilmente offerte dal Girone E di Under 19 Élite.
Non sarà la pellicola di Lynch, ma anche il Velluto Rossoblù della Calva è da brividi. Il parallelismo con il capolavoro del 1986 ovviamente calza alla perfezione a entrambe le formazioni. Basta una rapida occhiata all'ordine dei gol per rendersi conto di come il climax e la tensione siano un crescendo continuo. Galak porta avanti i rossoblù con il suo terzo centro stagionale in 2 partite, su servizio di Fagnoni. Risponde a inizio del secondo tempo Riccobono, che dovrà salire nuovamente in cattedra anche sul 2-1 rossoblù di Scordo. Ricco si porta quindi con questa doppietta a quota 9 gol in campionato: c'è un nuovo capocannoniere, almeno per questa settimana. Siamo quindi sul punteggio di 2-2 ed ecco che, con una brillante punizione dal limite Fagnoni trova il suo primo gioiello in campionato. Il talento ex Enotria è uno dei nomi caldi del girone. Esce sempre fra gli applausi dei rivali, qualunque sia il risultato. Finora, però, non era riuscito a sbloccarsi.
L'ordine esatto delle reti in Calvairate-Sedriano. Disponibile solo sull'applicazione di Sprint: clicca l'immagine per scaricarla!
Per bagnare la rete gli serve quindi quel colpo al 35'. Quando tutto sembra ormai finito arriva Carriero che al 43' ridà speranze - o qualcosa di più - al suo Sedriano. Il recupero è corposo, e a ridosso di questi ecco il colpo di scena: Scordo si inventa un pallonetto col mancino - non esattamente la specialità della casa, essendo lui un destro naturale - e fa impazzire la Calvairate. «Siamo corti. Anche oggi potevo permettermi solo 2 cambi. Migliorerà, ma non abbiamo troppe soluzioni in alcuni reparti», commenta così Colombo, tecnico del Sedriano, nel post-gara. Crippa, invece, è giustamente più vivace: «Sono contento per Fagnoni, che finalmente ha trovato il gol. Dietro siamo un po' ballerini, quest'anno va così».
Un Cislaghi centometrista non basta. Il centravanti della Visco si esibisce in un'ottima azione in conduzione di 40 metri, che lo porta a presentarsi di fronte a Veratti e a batterlo portando quindi avanti i suoi sul punteggio di 0-1. La rete del classe 2006 è anche una delle ultime battute di questo primo atto dai colori interamente gialloblù. «Abbiamo interpretato benissimo la gara nel primo tempo. - esordisce Polastri, tecnico della Visco - Abbiamo anche avuto un'altra occasione simile a quella del gol, sempre con Cislaghi, ma ci è andata male». Non si sa se quell'errore avrebbe fatto la differenza sul risultato finale. Invece, ciò che è certo, è il comeback dell'Assago. Una rimonta degna del Gladiatore. Sì, perché un Massimo Decimo Meridio c'è eccome.
Nel secondo tempo il Gladiatore dell'Assago si scopre il viso e rivela a tutti la sua vera identità. Trattasi di Riccardo Scotti. «Non doveva neanche giocare dall’inizio. - racconta Evangelista, tecnico dell’Assago - Gencarelli è rimasto fuori e di conseguenza Scotti è dovuto scendere in campo dal primo minuto, nonostante non fosse nelle condizioni fisiche migliori». Insomma, Scotti non è - o non sarebbe - al 100%, «ma lui non lo sa» e gioca lo stesso, segnando una tripletta in meno di 30 minuti. Il centravanti dell'Assago approfitta prima di errore del portiere rivale, poi corona una grande azione personale di Lanza e, infine, si fa trovare pronto di testa sul corner battuto da Miotto. Assieme a quella del bomber da 8 gol, spiccano le prestazioni di Veratti, portiere classe 2008, Marchetti, D'Amato e Lanza, oltre che del subentrato Pace, altro giovane classe 2008 del vivaio gialloblù.
La Barona rallenta. Non esattamente come Christian Bale in Ford vs Ferrari, ma in qualche modo, a sentire Calcinoni, anche qui c'è del rammarico per una potenziale chance sprecata: «Non c'è molto da dire. Loro hanno meritato. Noi non siamo mai scesi in campo, forse perché gli ultimi risultati ci hanno fatti diventare leggermente presuntuosi. Mi auguro non sia così. Ci è mancata la garra». Il risultato viene quindi deciso nel primo tempo, grazie a una rete che, non fosse stata per una defezione dell'ultimo minuto, non sarebbe mai esistita.
La Barona e alcune delle statistiche visualizzabili solo sull'app di Sprint: clicca sull'immagine per scaricarla!
Candito - tecnico del Rozzano - si vede infatti costretto all'ultimo minuto a rinunciare ad Ilias Attassi, dovendo quindi schierare Lukaj nell'inusuale posizione di quinto di destra. «Nikola scalpita. Viene da un lungo infortunio e so quanto vorrebbe giocare di più. A inizio secondo tempo si è reso conto lui stesso delle sue condizioni, chiedendomi il cambio». Il suo, in campo, Lukaj lo aveva comunque già fatto. Azione sviluppata sulla sinistra che vede l'esterno classe 2005 arrivare puntuale e punire gli avversari con una rasoiata destinata a infrangersi nell'angolino. Insomma, il jolly pescato da Candito risulta vincente, con 3 punti che permettono al Rozzano di rilanciarsi nelle zone calde della classifica.
Lo Schuster domina il derby con il Segrate. Un Truman Show da cui purtroppo la squadra di Fabio Gatto non sembra trovare la via d'uscita. «Ci sono ancora un sacco di infortunati. - chiarisce il tecnico -La nostra fase difensiva è sicuramente l'aspetto che più non sta funzionando, praticamente ogni volta che qualcuno si avvicina prendiamo gol». La dimostrazione plastica di quanto affermato dal tecnico gialloblù la si ha nel primo tempo. Dopo neanche 7 minuti Saluzzi ha già firmato un eurogol che inclina la bilancia in favore dei neroverdi. Un difensore del Segrate è sfortunato e realizza l'autogol che vale il 2-0 e prima del duplice fischio lo Schuster cala il poker con la doppietta di Maglione.
«Oggi abbiamo fatto veramente bene. Diciamo che forse, a questo giro, ci è girato un po' tutto a favore. Altre volte avremmo potuto parlare della stessa partita, ma a parti invertite», commenta Asmonti, tecnico dei neroverdi. Nella ripresa Norfini sistema in garage una pratica ormai archiviata da tempo. Inoltre, il Segrate chiude con un uomo in meno, a causa dell'espulsione di Guerriero al 36' del secondo tempo, per rosso diretto.
La Luisiana di Tolotti smuove leggermente le acque che si fanno sempre più torbide a ridosso della zona finale della classifica. Maltagliati, Turconi e Valcarenghi si occupano di firmare la rimonta ai danni di un Tribiano illuso dalla rete di Ubaldini nei primi 5 minuti di gara. «Siamo subito partiti bene e per il primo quarto d'ora siamo anche stati in controllo di una partita che sembrava nostra. - spiega Curatolo, tecnico del Tribiano - Poi sono successe un paio di cose che ci hanno fatto perdere la bussola».
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Il PaVia col Vento di Beretta recupera terreno e si riporta al 2° posto della classifica, grazie al 2-1 in casa della Milanese. Gregoriadis non nasconde l'amarezza: «Siamo stati sfortunati. Abbiamo colpito 3 pali: uno con Zaupa su punizione, uno con Tabal su tiro incrociato e uno con Rigo». Lo stesso Rigo, subentrato esattamente come Tamal, si occuperà poi di firmare il gol della bandiera che arriverà troppo tardi per Lo Scacchiere di Paullo. Il tecnico della Milanese ci tiene poi a evidenziare il comportamento di un ex della gara, Mattia Keci: «Mi ha cercato subito per salutarmi e sinceramente questo mi ha fatto piacere. Non sempre è successo che altri ragazzi facessero questo gesto. Peccato solo che abbia segnato».
«Scarpa l'anno scorso era un centrocampista e solo quest'anno sta imparando cosa voglia dire essere un centravanti e, di conseguenza, cosa significhi uscire dal campo dopo aver preso le botte per 90 minuti», parola di Stefano De Vito, tecnico della Scarioni uscita vincitrice nella trasfera di Famagosta sul campo del La Spezia. Fontanesi dopo un quarto d'ora apre le marcature, ma prima della fine del primo tempo Cammarota - quota 7 gol in campionato - gli risponde dal dischetto. Nella ripresa però c'è uno sfortunato autogol del portiere e Gaudio, tecnico del La Spezia, si vede costretto a sostituirlo: «Il ragazzo stava male dopo l'episodio e non potevo lasciarlo in campo». Scarpa trova poi il suo quinto centro stagionale su spizzata di Salomone, mentre a chiudere i giochi di pensa Vale Rossi, su gentile cortesia di Caruso.
C'è infine l'amarezza dell'Accademia delle Belle Arti e del Varzi. «Siamo arrabbiati perché oggi volevamo vincere. - spiega Ruggiero, tecnico dell'Accademia Pavese - Per come si era messa la partita sembra quasi che ci sia andata bene». Commenta poi le condizioni del campo: «Abbiamo giocato su di un terreno vergognoso, dove la palla non faceva mezzo ribalzo corretto. Poi ci lamentiamo se non riusciamo a formare giocatori. Dovrebbero esserci dei limiti, degli standard, in questa categoria, per quanto riguarda i campi». Il 2-2 sta stretto anche a Zoccarato, forse perché i suoi biancorossi erano andati avanti con Guerra e Marlulaj, mentre a guastargli la festa ci pensano nella ripresa Manca e Ghidotti: «Li consideriamo più 2 punti persi che un punto guadagnato, perché potevamo portarcela a casa. Loro hanno tanti giocatori che gravitano già attorno al mondo della prima squadra, quindi sicuramente contano su delle individualità diverse dalle nostre». Un ultimo dato: Bartoli dell'Accademia esce sul finire del primo tempo, per un problema alla caviglia.