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La squadra che non ha ancora vinto cambia tutto: via l'allenatore, il successore è un ex Napoli

Il Gavirate saluta Marzio e sceglie un campione d'Italia per la sua panchina

Costanzo Celestini

PROMOZIONE GAVIRATE • Costanzo Celestini è il nuovo allenatore del Gavirate

A poche ore dalla notizia dell'esonero di Alessandro Marzio, il Gavirate ha scelto il successore: sarà Costanzo Celestini a ricoprire l'incarico di allenatore della prima squadra dei rossoblù, reduce dal pareggio 1-1 nel derby con il Verbano. Celestini, nato a Capri il 14 maggio 1961, vanta nella bacheca personale uno scudetto e una Coppa Italia conquistati all'ombra del Vesuvio nella stagione 1986-1987.

LA SUA CARRIERA IN PANCHINA

Costanzo Celestini appende le scarpe al chiodo nell'estate del 1995 a pochi chilometri da casa sua: la Juve Stabia è l'ultima casacca che indossa prima di iniziare la carriera da allenatore nella sua Capri, con l'Isola Azzurra. Quattro anni nella sua terra e poi il volo verso panchine prestigiose, come Giugliano, Virtus Entella e Savona, e formazioni in rampa di lancio, tra cui Sestri Levante e Rapallo. Nel 2014 Celestini arriva in Lombardia dove viene chiamato a occupare la panchina del Verbano: in quattro stagioni conquista due volte i playoff di Eccellenza.

Dopo una sfortunata annata al Sestri Levante, l'allenatore campano torna a Besozzo, sempre in Eccellenza e contribuisce alla permanenza in categoria. Nell'estate 2020 approda sulla panchina dell'RG Ticino e conquista la Serie D, salvo poi essere esonerato l'anno successivo dopo 17 partite. Infine, l'ex centrocampista del Napoli, tra le altre, sposa per una terza volta il progetto del Verbano, con cui conquista prima un'ottima salvezza in Eccellenza poi una retrocessione in Promozione dopo i playout.

L'ATTUALE SITUAZIONE DEL GAVIRATE

Celestini riparte a pochissimi chilometri dalla sede delle sua ultima esperienza, a casa degli acerrimi rivali del Verbano, proprio quel Gavirate che ha sfidato diverse volte da avversario. Adesso la sua missione è portare il Gavirate nelle zone sicure della classifica. Eredita da Marzio una squadra in difficoltà soprattutto in fase difensiva - è la peggior retroguardia del girone con 22 gol subiti - e con il morale basso, a causa della mancanza di vittorie, l'unica del raggruppamento nord-occidentale a non aver ancora ottenuto i tre punti, oltre che in balia di alcune assenze per problemi fisici.

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