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Under 19 Élite

A 32 anni diventa l'allenatore di uno storico club: «I ragazzi dovranno onorare la maglia»

Giuseppe Cuppari prende il posto di un ex Napoli sulla panchina del Legnano

Giuseppe Cuppari Legnano

UNDER 19 ÉLITE LEGNANO • Giuseppe Cuppari, emergente allenatore del Legnano

Il calcio non è una scienza esatta: lo sa benissimo chi, nel corso dei decenni, ha emesso sentenze del tipo «Bisogna essere stati grandi calciatori per diventare grandi allenatori» per poi doversi ricredere, non riuscendo a formulare una dimostrazione esaustiva. Esempi? Julian Nagelsmann, allenatore tedesco che nel 2017, a soli 28 anni, fu nominato capo allenatore della prima squadra dell'Hoffenheim in Bundesliga. André Villas Boas, ragazzo portoghese appassionato di statistica che si avvicina al mondo del calcio quasi per sbaglio, nel 1995, quando inviò una serie di lettere all'allenatore del Porto dell'epoca contenenti consigli su come migliorare le prestazioni dell'attaccante Domingos Paciencia. Nagelsmann e Villas Boas sono solo i due casi più eclatanti di allenatori che hanno raggiunto l'Élite del calcio europeo senza aver prima calcato i terreni da calciatori. Chi invece ha raggiunto l'Élite sì, ma del calcio lombardo, è Giuseppe Cuppari, il nuovo allenatore dell'Under 19 del Legnano.

I PRIMI INCARICHI

Classe 1992 nato a Milano, Giuseppe Cuppari decide di intraprendere il percorso da allenatore per rimanere aggrappato al pianeta calcio di cui è innamorato fin da bambino. La prima esperienza è a Muggiò come viceallenatore di Francesco Natobuono. I due dimostrano di avere un'intesa fantastica e guidano la squadra gialloblù alla vittoria del Girone D di Prima Categoria nella stagione 2017-2018. Un anno più tardi Cuppari sposa il progetto dell'Under 19 del Lissone, dove rimane per due stagioni; infine, Città di Vigevano e Cologno sono le ultime due esperienze prima della chiamata del nuovo Legnano targato Sergio Zoppi.

«Io seguo tutti i campionati della Lombardia, tant'è vero che nelle scorse settimane ho ricevute tante chiamate per svariati incarichi da diverse squadre, ma nessuna era riuscita a convincermi fino in fondo. Settimana scorsa mi ha chiamato la dirigenza del Legnano perché stava cercando un giovane allenatore con conoscenze importanti sia della categoria sia dei campionati regionali. - racconta il tecnico - Per tutta la settimana il Legnano mi ha cercato in maniera insistente; poi è venuto a parlarmi il presidente Zoppi in persona, perché lui è un presidente operativo, e mi ha presentato il progetto che sta portando avanti perl'Under 19. Accettare la proposta del Legnano è stato facile perché è una piazza con una storia gloriosa e una tifoseria calda». 

Cuppari è un uomo di campo e lo dimostra il fatto che nel fine settimana ha seguito sia l'Under 19 sia la prima squadra: «L'ambiente cittadino si sta rinvigorendo e lo ha dimostrato domenica scorsa contro il Meda al Via della Pace. C'erano circa 300 persone che sono venute per supportare il Legnano: questo fa capire che il pubblico vuole la squadra in una categoria importante e ho percepito che tutte le componenti del Legnano Calcio remano dalla stessa parte per il bene del club stesso».

A LEGNANO PER AFFERMARSI

Tornando all'Under 19, Cuppari ha seguito dalla tribuna i giovani lilla che hanno sfidato l'Universal, perdendo 3-1: «Sabato la squadra è stata sconfitta a causa della poca organizzazione sulle palle inattive e quello ci ha penalizzato fortemente. In Juniores bisogna essere pronti per far fronte a ogni problema e ogni evenienza: la tattica è fondamentale e andrà curata come se fossimo in prima squadra. Dovremo lavorare seriamente, con criterio e metodo: al campo si viene solo per parlare di calcio».

Inoltre, Cuppari non vuole sentire paragoni tra sé e il suo predecessore, Moreno Ferrario: «Prima di essere un grandissimo calciatore, Moreno è una grandissima persona: quando parla lui bisogna mettersi e ascoltarlo perché ha ottime conoscenze ed esperienze, avendo militato in contesti importantissimi. Io ho le idee molto chiare su come dovrà giocare la mia squadra: dovremo essere concreti, compatti, cinici e organizzatiper vincere le prossime partite. Per fare ciò serviranno intensità e velocità e cercherò di proporre verticalizzazioni palla a terra e un'aggressione uomo contro uomo. Sono convinto che se proponi un tipo di calcio più moderno e intenso riesci ad attirare maggiormente l'attenzione dei ragazzi. Io non scopiazzo nulla ma esigo che i miei ragazzi giochino con intensità, che vadano a 200 chilometri all'ora, che abbiano la mia stessa fame e che siano orgogliosi di indossare questa maglia».

Sulla rosa aggiunge: «A livello numerico, la rosa non è lunghissima ma è pressoché completa: mancano giusto 2/3 pedine per completare lo scacchiere già di per sé qualitativo. Con la società stiamo costruendo i giusti presupposti per portare avanti un progetto a lungo termine. Con il presidente Zoppi, Mirigliani e Caserta parlo spesso e abbiamo un confronto quotidiano e continuo». La prima avversaria di Cuppari sarà la Besnatese di Chiauzzi: «In questo momento dobbiamo lavorare intensamente e pensare partita per partita. Il primo mese sarà fondamentale per capire fino a dove possiamo spingerci: dobbiamo fare il massimo possibile per collezionare buoni risultati. L'obiettivo nel breve periodo è fare bene e rendere il Legnano un avversario tosto per tutti, facendoci trovare pronti a battagliare. Posso garantire che la squadra lotterà per cercare di raggiungere traguardi importanti».

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