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Under 19 Élite

Segna con un pallonetto il gol vittoria all'ultimo minuto: «Stavo lasciando il calcio»

Una finale di Coppa persa, l'infortunio, poi la chiamata del vecchio allenatore: «Non potevo dirgli di no»

Antonio Scordo, Calvairate

UNDER 19 ÉLITE ACADEMY CALVAIRATE • Antonio Scordo, autore di una doppietta e del gol decisivo nella sfida con il Sedriano

Nel suo più recente passato le delusioni sportive non mancano. Due anni fa la retrocessione in quella che allora era la Fascia B dell'Under 19, l'anno successivo arriva l'amarezza per quella finale di Coppa Lombardia persa, con tanto di traversa colpita da fuori area. L'infortunio rimediato durante la preparazione della stagione in corso e le incertezze legate ad esso hanno i tratti dell'ultimo melanconico periodo all'interno di un capitolo conclusivo: «Stavo praticamente lasciando il calcio». Una telefonata, però, stravolge il racconto della carriera di Antonio Scordo, fino al pallonetto vincente di sabato scorso, in quella montagna russa di partita che recita: Calvairate-Sedriano 4-3.

PALLONETTO VINCENTE

Come si presenta la Calva allo scontro con il Sedriano? Provata, indubbiamente. «Arrivavamo da un 4-4 con la Viscontini bruttissimo, fatto di errori di ogni tipo. Credevamo che questa partita stesse andando nella stessa direzione. Poi si è rivista quella fame...». Prima di parlare di «quella fame» serve del contesto. Al 43' della ripresa il Sedriano riesce a riprendere la gara portandola sul 3-3. Poi al 45' ecco che il racconto di Scordo può continuare: «Poi si è rivista quella fame che avevamo dimostrato anche nel finale con la Visco».

Galak con la suola serve proprio Scordo a rimorchio: pallonetto di prima intenzione con il mancino e palla che si spegne dolcemente nell'angolino alla destra del portiere. «Sono orgoglioso dei ragazzi e della squadra. - racconta Antonio - Siamo un gruppo con tanti 2007 e sappiamo che nell'ultimo periodo siamo stati condizionati anche da alcune assenze». Continua poi su quello che può essere il prosieguo della stagione rossoblù: «Già da questo sabato contro il Pavia sappiamo di essere di fronte a un match che può dir tanto. Una vittoria sarebbe importante per restare agganciati al treno di quelle che lottano per grandi obiettivi»

«STAVO LASCIANDO IL CALCIO»

A questo punto servirebbe chiedersi come Antonio si sia ritrovato lì. Non in area per le rete del 4-3, bensì come l'esterno dell'undici titolare della Calva: «Sono stato abbassato a terzino/esterno due anni fa, quando era a La Spezia. Poi la stagione purtroppo non è finita nel migliore dei modi». Con il Cavallo Rampante di Famagosta, infatti, per Scordo arrivano 22 presenze da titolare accompagnate da 2 reti, ma soprattutto la retrocessione nella Fascia B dell'Under 19. L'anno scorso, invece lo si vede protagonista della cavalcata che porta il Rozzano in finale di Coppa Lombardia, dove però, il sogno si infrange, con tanto di traversa colpita proprio da Scordo.

Antonio Scordo in campo con la maglia della Calvairate

«Avevo cominciato la preparazione con una prima squadra in Promozione, ma non sembravano esserci troppe garanzie. In più, mi ero infortunato - un'infiammazione al ginocchio - e sarei rimasto out per 4 mesi. Stavo praticamente lasciando il calcio». Poi, quel passo indietro nei confronti del pallone viene repentinamente bloccato da una chiamata: quella di Luca Crippa, allenatore di Scordo proprio nella passata stagione a Rozzano.

Dopo quel trofeo solamente sfiorato le strade dei due si incrociano nuovamente: «Al mister non potevo dire di no». Crippa, nonostante lo stop forzato, lo aspetta e comincia a ridargli minutaggio verso metà ottobre, facendolo partire da titolare prima con l'Assago, poi con il Tribiano e infine con la Viscontini. Fino al pallonetto vincente di sabato scorso.

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