Serie D
15 Novembre 2024
Claudo Bello e il Chieri, tutto era iniziato con la fine dell’era di Stefano Sorrentino durata meno di un anno
«Se qualcuno ha risorse da investire, io sono disponibile a cedergli il Chieri o dare vita a un progetto condiviso per scongiurare la retrocessione» queste le parole del presidente del Chieri Calcio, Claudio Bello nella settimana e nei giorni che sono seguiti alla pesantissima sconfitta subita a Imperia dalla prima squadra: un 5-0 che ha ancora di più aggravato la situazione e la crisi di risultati e classifica della squadra, ultimissima nel girone A di Serie D, e che sembra non vedere la luce.
Dopo poco più di un anno dal passaggio di consegne tra Stefano Sorrentino a Claudio Bello supportato da Marco Palmiere, la situazione, in particolare della prima squadra ma a cascata anche su tutto il vivaio, il settore giovanile e l'attività di base di una grande società come il Chieri, che richiede impegno praticamente totale, costante e quotidiano. Un impegno anche e soprattutto economico nel mantenere una categoria come la Serie D accompagnato da scelte che negli ultimi dodici mesi almeno per la sfera della prima squadra, non si sono rivelate quelle auspicate.
L'arrivo e poi la partenza qualche settimana fa di Marco Ferrante a cui erano state 'date le chiavi' dell'area tecnica del club. La scelta di un tecnico 'non di casa' come Marco Molluso e tanti, forse troppi giocatori comparsi, apparsi e poi scomparsi in un solo anno e che è continuato anche in questi primi mesi di campionato. Tecnico Molluso che semrva abbia anche manifestato la volontà di rassegnare le dimissioni proprio dopo la sconfitta ad Imperia, al momento però fatte rientrare.
Testimonianza ulteriore della mancanza di una struttura, un programma e una volontà di supportare e organizzare una realtà nella quale l'unico a far fronte a tutto è stato ed è Claudio bello. Che probabilmente non si aspettava o si immaginava un contesto del genere e che ha manifestato con le sue parole, la sua stanchezza e la totale disponibilità a farsi da parte e cedere lo storico club Chieri Calcio a chi ne abbia la volontà e la possibilità, economica e non solo.
Guidare e mantenere la società Chieri Calcio ai livelli raggiunti nell'era di Luca Gandini non è certamente cosa semplice e poco impegnativa. Dalle tante squadre dalla scuola calcio al settore giovanile. La gestione di un impianto gioiello come il Rosato, l'impegno a gestire un campionato come quello della Serie D e tutte le complicazioni organizzative e strutturali che ne conseguono, fanno del Chieri Calcio sicuramente un gioiello ma allo stesso tempo un impegno davvero importante e rilevante sotto tutti i punti di vista.
L'augurio è che magari qualche 'vecchio' sostenitore delle ere passate possa magari ripensare ad un'avventura su cui, ai tempi del passaggio tra Sorrentino e Bello, magari aveva fatto un pensierino e cominciato a sondare il terreno. Magari indotti e sollecitati anche da un Luca Gandini che difficilmente si riesporrà e rinnoverà il suo impegno per un clamoroso ritorno ma magari può essere o sarà lui a far convergere o individuare possibili personalità in grado di prendere le redini del club, su cui però si dovrà andare a verificare anche la situazione generale ed economica.
Il messaggio di aiuto e di possibile vendita è stato lanciato dal presidente Claudio Bello, che non immaginava probabilmente a suo tempo, quando rilevò il club da Sorrentino, il tipo, la gravosità e la totalità dell'impegno che sarebbe stato. Anche solo a livello di presenza fisica a Chieri, in società, alle partite e agli allenamenti per poter condurre al meglio il club che ovviamente per gli impegni lavorativi di Bello non rendono proprio semplicissima anche la sua sola assidua presenza in un contesto nel quale solo e soltanto da lui sono arrivate e arrivano le risorse finanziarie più rilevanti per la vita del Chieri Calcio. L'augurio però è che si trovi al più presto una soluzione. Perdere la Serie D e tornare in Eccellenza, a questo punto, sembra e sembrerebbe davvero il 'problema minore'.