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Coppa Under 19 Élite

Sono fuori da ogni logica! Ribaltano il big match e conquistano la quarta semifinale di fila

Prima il rigore subito, poi quello segnato e altre due reti per entrare sempre più nella leggenda: è il mondo della Cisanese

Adamoli Marchetti Visini

COPPA UNDER 19 ÉLITE CISANESE • Giovanni Adamoli, Francesco Marchetti e Thomas Visini, tra i migliori in campo

Trovare aggettivi o termini di paragone sta iniziando a diventare difficile, soprattutto perché parlare di storia sarebbe sbagliato. Quest'ultima si riferisce infatti al passato, a qualcosa che ha un inizio e una fine, mentre quello che sta facendo la Cisanese non conosce ancora il suo capolinea. I bianconeri conquistano infatti la quarta semifinale di Coppa consecutiva, aggiornando i numeri di qualcosa che è ormai indefinibile, per di più con una vittoria in rimonta. Sotto per il rigore di Fumagalli, i bianconeri prima raggiungono la Manara dal dischetto con Luci all'ultimo secondo pre-intervallo, poi nella ripresa ribaltano la sfida grazie alle reti di Adamoli e Marchetti. È quindi 3-1, ed è l'ennesima pietra miliare di qualcosa fuori da ogni logica.


FUMAGALLI-LUCI, SFIDA AI RIGORI

Una vetta consolidata da una parte, una vista scivolare via nello scontro diretto dall’altra, in mezzo una semifinale di Coppa in palio: Cisanese-Manara è questo, ma anche molto altro. È un quarto che sa di finale anticipata, scontato da dire quando ad affrontarsi sono la prima della classe del Girone C, condotto con 26 punti frutto di 8 vittorie, 2 pareggi, una sconfitta, 24 gol fatti e solo 6 subiti, e la seconda forza del gruppo B, scesa dalla cima giusto tre giorni prima per la sconfitta nello scontro diretto con la Lentatese, la seconda di un campionato da 25 punti, 8 successi, un pareggio, 30 reti segnate e 14 incassate.

Un passo falso da cancellare con una grande prestazione, quella necessaria per espugnare il campo dei campioni in carica, che per il big match si affidano alla coppia dei record Luci-Marchetti in attacco, supportata a centrocampo da Castelnovo (terzo classe 2005) e Seminara, asse centrale davanti al play Longoni e affiancato dagli esterni Wade e Visini. Nelle retrovie, invece, Monzani tra i pali guida il trio Colombo-Perico-Monti, chiamato a fare i conti con il tridente stretto Fumagalli-Gouba-Pontiggia. Marangi cambia poi metà del pacchetto difensivo di Lentate (Mugambe e Crotti insieme a Negri e Bonacina a difesa del solito Avossa), ma la differenza emerge a centrocampo. Ai lati del play Fumagalli ci sono infatti la tecnica e la rapidità di Seck, e soprattutto il fiuto di Corbetta, che al 19’ si avventa su un pallone in uscita dall’area bergamasca, viene contrastato da Colombo e guadagna il calcio di rigore che sblocca la partita. Dagli undici metri, infatti, Fumagalli incrocia, Monzani tocca, ma la palla passa sotto il corpo del numero 1 e la Manara passa in vantaggio.

Fino a quel momento in controllo del possesso palla, la Cisanese non si lascia prendere dalla fretta, anche se concede qualche spazio in più alle ripartenze dei lecchesi, come al 23’, quando Fumagalli da fuori area cerca un mancino a giro letto facilmente da Monzani. Dal canto suo, invece, i bergamaschi recriminano per un contatto sull’inserimento di Wade su un cross dalla sinistra spizzato da Visini (28’), ma faticano a creare la vera palla gol, con il solo mancino aereo di Longoni su triangolazione con Castelnovo a costringere Avossa alla presa alta (30’) e un paio di palle inattive insidiose nel finale, quando però la sfida arriva al suo secondo punto di svolta.

Al 47’, infatti Gouba gestisce benissimo un pallone alto di Bonacina e apparecchia per il destro di Fumagalli, che però si stampa sul palo. Difficile parlare di gol sbagliato, ma al Dio del calcio non interessa. Iniziato il terzo e ultimo minuto di recupero, Luci sfonda a sinistra, proprio Bonacina va in contrasto con l’avversario ormai sulla linea di fondo e l’arbitro fischia il secondo calcio di rigore di serata. Dal dischetto sempre Luci spiazza Avossa e manda tutti negli spogliatoi sull'1-1.


ADAMOLI-MARCHETTI, LA CISANESE L'HA RIFATTO ANCORA


Chiuso il primo tempo con una doppia fiammata, l’inizio della ripresa ricalca quello dei primi 45 minuti: possesso Cisanese, Manara solidissima e brava nella gestione delle ripartenze. Tradotto: servono i cambi per svoltare la partita. Marangi ci prova inserendo all’intervallo Notarangelo per Bonacina e poi è costretto a rinunciare per infortunio a Pontiggia, sostituito da Meregalli, mentre Marzorati toglie prima Wade per Bellani, inserito come play abbassando in difesa Longoni, e poi Castelnovo per Adamoli, pochi minuti dopo un destro del numero 10 su imbucata di Marchetti che Avossa trattiene senza problemi.

Con il passare dei minuti la Manara inizia a calare fisiologicamente di intensità, mentre la pressione offensiva dei campioni aumenta, con Seminara che per vie centrali trova Monti, il cui destro da fuori si conclude alto (25’). La stessa fine che fa la risposta ospite firmata Fumagalli sugli sviluppi di un angolo (28’), l’ultima prima del terzo punto di svolta del match. Alla mezzora, infatti, Marzorati continua a sfogliare il suo mazzo arrivando fino all’ultima carta, ovvero il numero 20 Scuri, scelto per prendere il posto dell’autore del pareggio Luci. Un’arma offensiva diversa rispetto alla rapidità del classe 2005, ma che paga istantaneamente: palla a destra, Scuri sfrutta il fisico per proteggere la sfera in area, girarsi e colpire la base del primo palo. Legno-gol? No, però la sfera viene risputata all’altezza del dischetto, dove Adamoli di gran carriera a porta vuota butta dentro il 2-1 (32’).

È l’ultima decisiva svolta di una partita che la Manara prova a riprendere subito con la punizione di Negri (35’), ben tenuta da Monzani, ma che si chiude definitivamente quattro minuti più tardi: intercetto offensivo di Visini che non si ferma e scambia due volte, prima di piede e poi di testa, con Marchetti, che aggancia al volo, si sistema il destro e lo piazza nell’angolino opposto. È la rete del 3-1 finale, quello che aggiorna i numeri senza logica della Cisanese, per il quarto anno di fila in semifinale di Coppa, dove affronterà il CG Bresso. Dall'altra parte del tabellone, invece, sarà Viscontini-Ponte San Pietro.

IL TABELLINO

CISANESE-MANARA 3-1
RETI (0-1, 3-1): 19' rig. Fumagalli S. (M), 48' rig. Luci (C), 32' st Adamoli (C), 39' st Marchetti (C).
CISANESE (3-5-2): Monzani 6.5, Monti 6.5, Visini 7.5, Colombo 6.5, Longoni 7, Perico 6.5, Wade 6.5 (9' st Bellani 6.5), Seminara 7, Marchetti 7.5 (42' st Trojero sv), Castelnovo 6.5 (23' st Adamoli 7.5), Luci 7.5 (30' st Scuri 7). A disp. Arrigoni, Savastano, Maggioni, Rigamonti, Falconeri. All. Marzorati 7.5. Dir. Macchia.
MANARA (4-3-3): Avossa 6.5, Bonacina 6 (1' st Notarangelo 6), Mugambe 7, Fumagalli F. 6.5, Crotti 7, Negri 7, Seck 7, Corbetta 7, Gouba 6.5, Fumagalli S. 7.5 (35' st Redaelli sv), Pontiggia 6 (13' st Meregalli 6). A disp. Tiozzo, Prina, Formuso, Franco, Guerra, Scordo. All. Marangi 7. Dir. Riva.
ARBITRO: Ferreri di Bergamo  6.
AMMONITI: Longoni (C), Perico (C), Castelnovo (C), Bonacina (M), Fumagalli F. (M), Crotti (M), Corbetta (M).

LE PAGELLE

CISANESE

Monzani 6.5 Indovina l'angolo sul rigore avversario e per poco non lo para. Palo a parte, è il brivido principale di una serata vissuta sempre con l'adrenalina in corpo per guidare i compagni e con la prontezza di scattare in uscita, alta o bassa che sia.
Monti 6.5 Si ritrova davanti un Fumagalli in serata, ma è bravo a intercettare un paio di cross bassi e spicca pure con un dribbling su Notarangelo nella ripresa.
Visini 7.5 Rapidità, anticipi e l'asta del baricentro sempre alzata sulla fascia sinistra, dove permette alla squadra di inserire la marcia offensiva. Nella ripresa spostato a destra incide ancora di più, tanto pure vita alla rete che chiude la partita.
Colombo 6.5 Si prende un rischio forse evitabile con il tentativo di spazzata sul rigore causato, però sa rimediare nel secondo tempo trasmettendo più sicurezza ai compagni, la stessa che emerge quando esce palla al piede fino a centrocampo.
Longoni 7 Il classico metronomo della squadra, quello che in fase di impostazione scende sulla linea dei difensori per amministrare il gioco, cosa che gli riesce senza troppi intoppi e con sangue freddo.
Perico 6.5 Rischia con un liscio in area nel primo tempo, poi però prende sicurezza ed è più tempestivo negli interventi, bloccando i tentativi avversari nel secondo tempo.
Wade 6.5 Commette un po' di falli a centrocampo, ma solo perché è dannatamente veloce e non si tira mai indietro, cercando di arrivare sempre per primo sul pallone, e riuscendoci spesso.
9' st Bellani 6.5 Prende il posto di un esterno, ma in realtà la cabina di regia è il suo luogo naturale. Lì dimostra una saggia gestione della sfera.
Seminara 7 A volte fa il play, principalmente la mezzala, in generale è il capitano, quello che se anche perde un pallone se lo riprende con la forza. È il punto di riferimento là in mezzo, anche per voce e personalità.
Marchetti
 7.5 Non è la classica serata da dominatore perché qualche scambio con Luci non riesce e perché la Manara non concede troppi attacchi alla profondità, ma il grande giocatore trova sempre un modo per lasciare lo zampino: controllo al volo, passo sul destro, palla in buca d'angolo e partita chiusa. (42' st Trojero sv).
Castelnovo 6.5 Passo differente e visione di gioco importante, quella che lo porta per esempio a mandare in porta Longoni con un tocco sotto d'esterno di prima intenzione semplicemente chirurgico.
23' st Adamoli 7.5 Il primo gol stagionale è di quelli pesantissimi. Sì, la dea bendata lo premia nella traiettoria del rimbalzo sul palo di Scuri, ma lui è bravo a seguire l'azione del compagno e a farsi trovare nel posto al momento giusto, oltre a dare l'anima in quella ventina di minuti giocata.

Luci 7.5 Anche lui non vive una partita facilissima, non riuscendo in qualche solito strappo o dribbling, o non trovandosi come sempre con Marchetti, ma proprio come il compagno di reparto lascia un segno indelebile: rigore conquistato, eseguito alla perfezione e inerzia della sfida completamente ribaltata.
30' st Scuri 7 Sì, quando si parla di rimpalli viene sempre tirata in mezzo la fortuna, ma senza il suo lavoro quel pallone non sarebbe mai entrato. Quale? Quello del 2-1, deviato dal palo dopo aver protetto bene la sfera ed essersi creato lo spazio per il tiro, da appena entrato. Due minuti per essere decisivo? Eccome.
All. Marzorati 7.5 Il rigore subito è un colpo a freddo dopo un quarto d'ora di possesso, il palo della Manara è invece lo spavento più grande di una partita in cui i suoi ragazzi concedono veramente poco o altro. A tenere le redini della partita è infatti la sua Cisanese, che fatica però a trovare le misure per accendersi nei metri che contano, fino al penalty di Luci. Nella ripresa poi il copione si fa più chiaro con il passare dei minuti, merito anche della sua di giocata: la Luc-chetti ha qualche difficoltà? Ecco la chiave Scuri per vincere e prendersi la semifinale.

MANARA

Avossa 6.5 La Cisanese preme tanto, ma di conclusioni nel suo specchio non ne arrivano molte. È impegnato maggiormente sugli spioventi in area di rigore, suo territorio grazie alle decise prese alte e uscite di pugno che lo vedono protagonista.
Bonacina 6 Da una sua ottima lettura difensiva nasce l'occasione per il raddoppio della Manara, ovvero il palo colpito da Fumagalli, ma poco dopo spende un contrasto forse evitabile sulla linea di fondo per fermare Luci e che l'arbitro sanziona con un rigore pesante per il morale.
1' st Notarangelo 6 Non ha molte occasioni per spingere sulla sinistra perché nella ripresa i bergamaschi tengono un ritmo più alto, però, a parte un dribbling subito, non sfigura contro un grande avversario.
Mugambe 7 Se il secondo tempo è quello in cui la Manara fatica di più, lui è quello che spicca maggiormente nel momento delicato, quando a destra si propone, salta pure due avversari e piazza un paio di preziosi anticipi.

Fumagalli 6.5 A centrocampo è una guerra continua, e lui non rinfodera mai la spada, anzi, cerca pure il gol con un tiro alto da fuori a metà ripresa. (35' st Redaelli sv).
Crotti 7 È il leader di una difesa, e di una fase difensiva, che fino a una decina di minuti dalla fine tiene i campioni in carica sull'1-1. Dà indicazioni ai compagni pure a gioco fermo, dimostrando un carisma evidente pure nei minuti di recupero, quando prende palla e parte in solitaria sulla fascia sinistra per dare un'ultima scossa alla squadra.
Negri 7 Getta lo scudo solo nel finale, ma prima del doppio fulmine bianconero fa passare al duo offensivo dei padroni di casa una serata non proprio semplice.

Seck 7 Qualità, tanta qualità, in mezzo al campo, unita a una buona dose di calma per nulla scontata in mezzo al campo, dove emerge per un paio di dribbling fondamentali per creare superiorità numerica. La skill più assurda, però, la fa con un passaggio girandosi alla McGeady in mezzo a due avversari.

Corbetta 7 Alla lunga il centrocampo dei bersaglieri arretra e perde ritmo, quello che prova a tenere alto fino alla fine sputando pure il terzo polmone. Lotta senza sosta, e lo dimostra già nel primo tempo quando, avventandosi su un pallone in zona limite dell'area, guadagna il rigore che sblocca la partita.
Gouba 6.5 Gli manca solo il guizzo finale, quell'assist o quel tiro in porta che può fare la differenza, ma per il resto gioca una bellissima partita. Pressa con intelligenza, guadagna falli, copre bene il pallone e lo gestisce bene nello stretto.
Fumagalli 7.5 Ha un tocco d'altra categoria e, nonostante il gap fisico con alcuni avversari, rubargli palla è una missione per pochi. Segnato il rigore del vantaggio è sfortunato a rientrare nel più classico dei «what if»: e se quella botta di destro stampatasi sul palo fosse entrata?
Pontiggia 6 Quando si accentra fa drizzare le antenne alla difesa bergamasca, che mette in apprensione con un paio di spunti, prima però di dover lasciare il campo su uno scatto in contropiede.
13' st Meregalli 6 Entra in una fase della gara in cui le carte si mischiano, non si perde nella folla, ma con una Manara che inizia a cedere fatica a emergere.
All. Marangi 7 Rispetto a Lentate lo spirito sembra tutt'altro. Sì, cambiano degli interpreti fondamentali, ma i suoi ragazzi approcciano benissimo la partita e ci stanno dentro fino a una decina di minuti dal termine. È una partita d'attenzione, di cura del dettaglio e di episodi, quelli che voltano le spalle sulla combo palo preso-rigore subito o sul rimpallo del 2-1, risultato forse più giusto ai punti.

ARBITRO

Ferrari di Bergamo 6 Se sul rigore concesso alla Manara ci sono pochi dubbi, quello assegnato alla Cisanese ne solleva qualcuno di più. Episodi a parte, opta per una direzione molto frammentata, fischiando spesso, anche se a volte tradendo forse il metro di giudizio.

LE DICHIARAZIONI

CISANESE

«Nel primo tempo abbiamo fatto fatica perché giocavamo palla a terra in uscita partendo dal basso, portavamo tanti giocatori sopra la linea della palla e loro ci concedevano quello spazio per poi andare a riprenderlo con una palla lunga. Abbiamo faticato sotto quell'aspetto lì, infatti il palo che hanno preso è stata un'azione del genere, e anche il loro rigore, che c'era. - analizza così il primo tempo Paolo Marzorati, tecnico dei bergamaschi, che prosegue - All'intervallo abbiamo accorciato i reparti di difesa e centrocampo e la squadra un po' più verso l'alto, togliendogli quello spazio. Nel secondo tempo abbiamo fatto bene: abbiamo creato due occasioni e segnato due gol, continuando a fare noi la partita».

Decisa anche da una mossa dell'allenatore, ovvero l'inserimento di Scuri per Luci: «A quel punto ci voleva un attaccante diverso, che teneva la palla e faceva in modo che la squadra accorciasse verso di lui. Scuri questo lavoro lo fa molto bene, infatti era il suo momento, l'abbiamo messo dentro e ci ha creato l'occasione per fare gol». E a proposito di momenti, ora per la Cisanese bisogna concentrarsi sul campionato: «È il nostro momento, l'ho detto anche ai ragazzi. Abbiamo un po' di infortuni e una squalifica, però ora dobbiamo pensare a sabato per fare punti per il nostro campionato, poi la Coppa la prendiamo un po' più avanti».

MANARA

Rammaricato per il risultato finale, ma inevitabilmente soddisfatto dei suoi ragazzi è Cesare Marangi, che commenta così la sconfitta di Cisano Bergamasco: «Sicuramente il rigore a fine primo tempo ha condizionato un po' la partita. Purtroppo potevamo passare dal 2-0, abbiamo preso un palo al 48' e l'arbitro ha dato un rigore, quantomeno dubbio, al 48' e 38 secondi quando ha dato tre minuti di recupero. È stata la svolta morale della partita, ma a parte questo sapevamo di affrontare una squadra molto forte, anche se il 3-1 penso sia abbastanza eccessivo per noi. È stata una sfida da poche occasioni, nella ripresa abbiamo fatto due tiri per parte e loro hanno fatto due gol. È stato un po' questo, siamo calati fisicamente nel secondo tempo perché è stata una partita molto dispendiosa, ma sono contento della prestazione della squadra. Queste partite qua le decidono anche gli episodi: la palla sbatte sul palo, passa sotto il portiere e torna al giocatore che l'appoggia in porta, mentre il tuo palo esce a portiere battuto. Abbiamo sicuramente fatto una buona gara contro un avversario abituato a questo tipo di palcoscenici, ad arrivare sempre in fondo».

Sulla preparazione della sfida, invece, il tecnico dichiara: «Ci siamo preparati con un tridente stretto perché sapevamo che loro giocavano a tre dietro, quindi l'avevamo preparata in questo modo, poi con l'uscita sull'esterno. Sapevo che cercavano molto questa palla diretta sui due giocatori davanti perché duettano molto, quindi abbiamo cercato di chiudere quel tipo di giocata, poi siamo calati fisicamente e abbiamo lasciato un po' più di spazio, seppur non concedendo chissà che cosa. Siamo andati a perdere una palla in uscita e, come dicevo ai ragazzi, con questo tipo di avversari, così come sabato, quando commetti un errore ti castigano, però la prestazione c'è stata e la squadra mi è piaciuta molto».

Per Marangi e la sua Manara, però, si tratta della terza sconfitta di fila tra campionato e Coppa: «Abbiamo fatto otto vittorie di fila, quindi ci può stare un momento così. Speriamo adesso sabato di invertire la rotta perché oggi lo spirito c'è stato, purtroppo le partite da dentro o fuori sono così: gli episodi le decidono. Abbiamo anche una squadra abbastanza giovane, senza fuoriquota in campo, quindi siamo contenti di quello che stiamo facendo. Volevamo passare il turno, non ci siamo riusciti, ma adesso dobbiamo pensare al campionato».

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STEFANO FUMAGALLI • MANARA

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GIOVANNI ADAMOLI • CISANESE

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