Eccellenza
21 Novembre 2024
RHODENSE, ECCELLENZA: Filippo Renner segna un gol clamoroso di testa contro il Cinisello
Quello stacco Calabrò se lo ricorderà ancora per un po'. L'ombra si allunga sulla linea di porta, il giocatore è lontano, ma il sole invernale già comincia ad abbassarsi e proietta la figura nera oltre il portiere, fin dentro la rete. Un'idea di quello che sarebbe accaduto da lì a pochissimo? Probabilmente sì. Poi l'impatto con il pallone: di testa, potente, senza paura di farsi male. I centri di comando erano ben preparati, non hanno temuto lo scossone neanche per un secondo. La traiettoria va verso il basso, il progetto è chiarissimo agli occhi della tribuna: far ribalzare la palla, trovare impreparata la difesa, superare i guantoni, conficcarsi in rete appena sotto la traversa. E la palla ribalza, trova impreparata la difesa, supera i guantoni, si conficca in rete appena sotto la traversa. Tutto bellissimo, tutto come previsto.
Fuori nomi e cognomi, è davvero ora di squarciare il velo di Maya: Filippo Renner, el pibe de oro di Rho, il miracoloso classe 2007 titolare in Eccellenza, il Campione d'Italia, ha colpito ancora. E pensare che lo stesso giorno, a un paio d'ore di distanza - minuto più, minuto meno - una certa Vittoria Renner segnava una doppietta meravigliosa alla Nuova Trezzano con la maglia del Milan addosso...
Vittoria Renner negli anni della Rhodense
A casa Renner avranno comprato una torta, un paio di stelline - di quelle d'artificio che vanno tanto in voga nei compleanni -, avranno aperto uno spumante (analcolico!) e festeggiato a dovere. Domenica 17 novembre: appuntamento con la storia. La dinamica del gol di Filippo è cosa detta, la doppietta di Vittoria ha dell'incredibile: entrambi frutto del vivaio arancionero, entrambi cresciuti nella fedeltà totalissima alla maglia di Rho. Insomma sì, due ragazzi cresciuti a pane, calcio e Rhodense. Ora Vittoria - classe 2009 - incanta il Milan, mentre Filippo continua a fare gli sfracelli nella prima squadra della società a cui ha dedicato un pezzo sostanziosissimo della sua esistenza. 17 anni, 11 dei quali dedicati alla stessa maglia: c'è puzza di bandiera, questo poco ma sicuro.
E pensare, appunto, che ha solo 17 anni. Appena compiuti, tra l'altro. Sono gli anni delle prime fidanzatine, gli anni delle serate al parchetto chiacchierando con gli amici, «gli anni in motorino sempre in due». Quegli anni lì insomma, impossibile dimenticarseli. Lui li dedica del tutto alla sua maglia del cuore. D'altronde, è il coronamento degli sforzi di una vita intera. Si comincia davvero a parlare di lui a partire dall'Under 17 Élite, l'epica impresa di Digiglio: sogno finale sfumato solo a causa dell'Alcione, quello che da lì a poco avrebbe vinto il Titolo contro la Varesina e poi volato tra i professionisti. Nella semi di andata, tra l'altro vinta dalla Rhodense (se non fosse stato per quel 2-0 al ritorno...), proprio Filippo aveva aperto le marcature. Lui è fatto così: necessario sempre, e quando serve davvero viene fuori come non mai.
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E poi le prime escursioni in Promozione (14 gennaio 2024, altra data storica), quello Scudetto con la Lombardia di Daniele Tacchini (29 marzo 2024, qualcuno ha detto «che ricordi!»?), la chiamata in Eccellenza. È il più piccolo in campo (Moro e Bentivegna gli fanno concorrenza, ma vince lui di una manciata di mesi) eppure segna, segna come un dannato: la prima firma in campionato il 27 ottobre, contro la Lentatese, la seconda dopo appena 6 minuti dal fischio d'inizio di Rhodense-Cinisello. Girando per le strade di Rho ora si parla davvero solo di lui: sì, c'è profumo di bandiera.