Fu presidente capace e dirigente appassionato, addio al padre dell'ex ds della Juventus

La sua avventura nel mondo del calcio era stata di quelle di molti altri dirigenti cuori pulsanti del mondo del calcio dilettantistico. Un ingresso in punta di piedi in società, via via l'assunzione di ruoli più importanti fino alla carica di presidente e un'avventura al vertice molto significativa per la storia del club. Dopodiché la sua strada lo aveva portato a lasciare e posare l'occhio altrove per seguire il figlio, nel frattempo passato al calcio professionistico. Parte così dal piacentino per poi espandersi in molte parti d'Italia il sentimento di lutto per la scomparsa di Luciano Paratici, padre di Fabio - giocatore prima e direttore sportivo poi, anche in Piemonte per parecchi anni alla Juventus - e presidente della Borgonovese, club piacentino, per 8 anni dal 1978 al 1986. 

Il suo ingresso in società era avvenuto nel 1974 e dopo i primi inizi da collaboratore e da dirigente, successivamente era divenuto addetto alle pubbliche relazioni del club, nel 1978 era stato eletto presidente. Tutto questo mentre Fabio iniziava la propria strada nel mondo del calcio nelle giovanili del club. Si parla di campionati di Prima e Seconda Categoria e ci fu anche un campionato vinto nella stagione 1984-1985. L'avventura alla presidenza si interrompe nel 1986 in contemporanea con il passaggio del figlio al Piacenza, e Luciano Paratici lascia poi la Borgonovese nel 1988. Rimanendo comunque nella storia del club come uno dei numeri uno più longevi. Negli anni seguenti è invece presenza discreta nel seguire la carriera di Fabio, autore di un buon percorso tra C1 e C2 per circa 15 anni.

Alla notizia della sua morte avvenuta nella notte tra mercoledì 20 e giovedì 21 è stato immediato il cordoglio del calcio dilettantistico ed anche il Piacenza sui propri canali ufficiali ha espresso le proprie condoglianze. Ecco invece il saluto della Borgonovese di Borgonovo Val Tidone al suo ex presidente Luciano Paratici: «Quando sei stato presidente tu, molti dei dirigenti, allenatori e giocatori di oggi non erano ancora nati .. ma chi c'era ci racconta di quanto bene volevi alla tua Borgo e di quanto bene hai fatto alla tua Borgo... nel nostro piccolo non possiamo fare altro che ringraziarti e chiederti di continuare a fare il tifo per noi anche da lassù. Buon viaggio Luciano. A Fabio, Daria, Patrizia e a tutti i nipoti va tutto il nostro affetto».