Promozione
04 Dicembre 2024
PROMOZIONE VILLA • Luca Gialloreto, bomber classe 2006 del Villa
Ci sono storie che parlano direttamente al cuore e quella di Luca Gialloreto è una di queste. Classe 2006, oggi veste la maglia del Villa con una passione senza precedenti. Dopo la vittoria dello scudetto con la Juniores dell’Alcione la scorsa stagione, ora si distingue come uno dei migliori marcatori del Villa, decidendo partite con la freddezza di un veterano. La sua doppietta contro il Pozzuolo in campionato era solo l’inizio: pochi giorni dopo, in Coppa Italia, segna un gol spettacolare contro il Garlasco che fa impazzire tutti e porta la qualificazione ai quarti per i suoi. Il suo tratto distintivo? Lottare per i suoi con tutte le sue forze, soprattutto nei momenti più complicati. Uno dei tanti tecnici che lo hanno incontrato ha ammesso non a caso: «Quel ragazzo è un 2006 ma ha il carattere e la grinta di un uomo». E il suo allenatore, Minelli, aggiunge: «Dal punto di vista umano è un bravissimo ragazzo: rispettoso, volenteroso ed educato. Dal punto di vista calcistico sono contento di quello che sta facendo quest'anno: sta andando oltre le aspettative».
Luca Gialloreto da piccolo
Gialloreto inizia la sua carriera calcistica all’età di sei anni giocando nell’oratorio della scuola. Dopo un primo approccio al calcio, entra nelle giovanili del Cimiano per poi trasferirsi al Villa nel 2020. Qui cresce come giocatore, attraversando un percorso che lo porta a giocare con l’Under 15 Regionale, fino a esordire in Promozione a soli 16 anni, un’esperienza che lo segna profondamente: «Trovarmi nello spogliatoio con gente grande, a quell’età, mi ha insegnato tantissimo. Ho cercato di osservare ogni dettaglio, di imparare come si muovono, come parlano, come vivono il calcio».
Nel 2023 decide di provare una nuova esperienza, trasferendosi all’Alcione. Con gli Orange gioca in Under 19 Nazionale, dove ha la possibilità di misurarsi con un livello calcistico superiore, vivendo da protagonista un’annata indimenticabile che culmina con la vittoria dello scudetto di categoria: «È stato incredibile: alzare quel trofeo è stata una soddisfazione enorme, ma soprattutto una grande scuola di vita e di calcio».
Luca quest'anno sceglie di tornare dove la sua carriera ha avuto veramente inizio: al Villa. Una decisione presa con il cuore: «Sono legato a questa società, è dove sono cresciuto e dove mi sento a casa». Ora, con alle spalle un percorso ricco di esperienze e successi, è uno dei pilastri della prima squadra, dove continua a dimostrare il suo valore, sia con prestazioni decisive sia con una mentalità da leader che lo rende un punto di riferimento per i compagni.
Gialloreto durante la scorsa stagione con l'Alcione
Ascoltando le parole del classe 2006, emerge tutta la sua capacità di leggere il gioco e sfruttare al meglio le occasioni. Contro il Pozzuolo, alla decima di campionato, la sua doppietta nasce da intuizioni e movimenti perfetti: «Il primo gol arriva da un'azione sulla destra. Ho fatto un movimento per attaccare la profondità, ho ricevuto la palla e ho visto il portiere fuori dai pali. Ho provato un tiro che si è insaccato dopo aver colpito il palo». Il secondo gol, invece, è frutto della sua tecnica: «Ho ricevuto un filtrante dal compagno, l’ho controllato bene e ho calciato col sinistro. Traversa, palo e poi dentro. Un’emozione incredibile».
Anche in Coppa Italia, contro il Garlasco, ha lasciato la sua firma: «È stata un’azione lavorata dai miei compagni. Io mi sono trovato sulla traiettoria giusta, ho fatto un controllo verso la porta, ho fintato il tiro per liberarmi del difensore e poi ho calciato col sinistro. Per fortuna è andata bene». Gol che, come racconta, non arrivano mai per caso, ma sono il risultato di lavoro, intuizione e freddezza, caratteristiche che lo rendono pericoloso in ogni situazione.
Ogni volta che segna Gialloreto dedica i suoi gol alle persone più importanti della sua vita. La sorellina di sei anni, in particolar modo, è la sua tifosa numero uno: «Lei viene sempre a vedermi quando può e fa un tifo incredibile», racconta con orgoglio. «Anche se in campo sono concentrato, sapere che lei è lì mi dà una forza speciale. Voglio dedicarle presto un gol importante». Un’altra figura centrale è la compagna del padre: «È sempre stata presente. È una persona che stimo moltissimo e a cui voglio un bene immenso. Ogni gol che segno è anche per lei, perché mi ha sostenuto in tutti i momenti, belli e difficili». A queste figure si aggiunge la madre, che gioca un ruolo fondamentale nella sua crescita: «Mia madre mi sostiene tantissimo, soprattutto nella scuola e nella mia vita fuori dal calcio. È sempre presente, le devo molto». Luca non nasconde quanto sia grato alla sua famiglia, che lo aiuta a mantenere l’equilibrio e a dare il massimo in ogni occasione.
Ma tra tutti, ammette sorridendo, è il padre a essere il suo mentore nel calcio di cui lui parla con profonda ammirazione: «È il mio punto di riferimento, la persona che mi ha insegnato a non accontentarmi mai. Quando gioco bene, è lui che mi tiene con i piedi per terra; quando sbaglio, è il primo a dirmelo, ma sempre per spronarmi a migliorare». Ogni trasferimento, ogni scelta calcistica, è stata condivisa con lui, e la sua presenza è costante anche nei momenti difficili: «È lui che mi aiuta a non mollare mai e a vedere le difficoltà come occasioni per crescere».
I mister avversari lo indicano come uno dei migliori giovani della categoria, i compagni lo considerano un leader, e la sua famiglia lo sostiene in ogni passo. Stasera scenderà in campo per i quarti di finale di Coppa Italia pronto ad affrontare un'Accademia Pavese agguerrittisima. Ma nel frattempo Gialloreto pensa già al futuro con ambizione, sempre con i piedi ben saldi a terra: «Il sogno di arrivare a livelli alti è sempre lì, ma so che per raggiungerlo devo lavorare duro ogni giorno», dichiara con maturità. Per lui, il presente è fatto di impegno e sacrificio, con l’obiettivo di crescere sia come giocatore sia come persona. «Devo pensare al presente, aiutare la squadra e migliorarmi continuamente. Ogni allenamento è un’occasione per dare il massimo, perché senza il lavoro quotidiano i sogni restano solo sogni». Luca sa che il calcio è fatto di alti e bassi e affronta ogni difficoltà come un’opportunità per diventare più forte: «I momenti difficili servono a costruire il carattere, e sono sicuro che con impegno e dedizione i risultati arriveranno» afferma con convinzione il classe 2006.
Nel frattempo Gialloreto frequenta il liceo e pensa già all’università: «Mi piacerebbe studiare economia aziendale, ma per ora mi concentro su scuola e calcio. Lo studio è fondamentale per prepararsi alla vita e affrontare ogni sfida con una mente aperta».