Promozione
11 Dicembre 2024
PROMOZIONE SEREGNO • Simone Pontiggia, al centro delle voci di mercato sul Seregno
18 anni, 59 minuti sulle gambe spalmati in tre partite con la prima squadra e poi la magia della gioventù, quella che ti permette di entrare a metà secondo tempo con la tua squadra sotto 2-1 contro una delle big e di segnare al 90’ il gol vittoria, il tuo primo in assoluto nel mondo dei grandi. È la favola vissuta da Gjorgjino Zhuja, classe 2006 che con la sua rete rende concreta l’altra fiaba di giornata, ovvero quella del suo Biassono, che dopo tre sconfitte di fila batte in rimonta il Castello Cantù, in piena lotta playoff.
«Complimenti a loro, sono una squadra forte, ma i miei ragazzi hanno meritato di vincere. - commenta Giorgio Frigau, al suo primo successo sulla panchina del Biassono - Siamo riusciti a fare gol prima di loro, abbiamo tenuto, poi il pareggio è arrivato in un momento in cui la partita sembrava stabilizzarsi sull'1-0. Nella ripresa dopo il 2-1 siamo andati paradossalmente più forte, facendo anche qualche cambio. Ho fatto giocare un 2006 su cui punto molto, e mi ha dato ragione: ci ha fatto invertire la partita a 5 minuti dalla fine». Il sopracitato Zhuja veste infatti i panni del Principe Azzurro nella favola rossoblù, accesa dalla precedente rete del pareggio di Polledri: «Mi aveva impressionato in amichevole. È dell'Under 19, ma in accordo con il loro allenatore ho deciso di portarlo su. È bravo, ha molta qualità e determinazione per la sua età. Credo non si dimenticherà mai il gol di oggi».
Oltre a lui, Frigau elogia anche l'esordio di Alessandro Cappellini, centrocampista classe 2005 ex Meda: «Si è calato subito nella parte e la squadra l'ha accolto bene». Sulla sfida invece, la chiosa: «È stata una partita combattuta, contro un avversario vero, ma lo siamo anche noi, abbiamo solo bisogno di autostima». Ed espugnare il Castello, dove debutta dalla panchina Mattia Cogotzi (ex Lentatese), può essere quella botta utile per non perdere il treno salvezza, quello che invece vuole provare a lasciarsi alle spalle il Calolziocorte.
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Gli amaranto, infatti, battendo 4-1 il Cantù secondo (gol di Villa, Mangili, Bertolio e Todeschini) firmano l’altro testacoda di giornata, più sulla classifica attuale che sulle sensazioni di inizio stagione. «Abbiamo fatto 5 gol al Lesmo e 4 al Cantù, vuol dire che possiamo battere chiunque, ma anche perdere contro tutti: sta a noi. La classifica dice che siamo a metà, però è chiaro che le aspettative siano più alte. Abbiamo ancora 4/5 infortunati da recuperare, quello fa da bilancia. - analizza Daniele Perego, guida dei lecchesi, che sulla partita aggiunge - È stata quasi ai limiti della perfezione. L'abbiamo preparata ed eseguita in maniera perfetta, sapevamo che loro sono una squadra che gioca tanto palla e abbiamo cercato di chiudere tutte le linee». In attesa di recuperare tutti gli elementi, il mercato offre un Samuele Resnati in più, autore di un assist al debutto, mentre sfuma la pista Mattia Pasquinelli, diretto in Svizzera. Sponda Cantù, invece, smentite le voci di un possibile passaggio del trascinatore Mirco Drago alla Manara, anche se in attacco arriva Lorenzo Boselli dalla Fucina.
La duplice caduta comasca causa così un effetto domino che infiamma la corsa ai playoff, con un trenino di 10 squadre in 8 punti. Tra le carovane incidentate anche un Lissone ripreso all’ultimo dalla Conco. Al no comment di Ivan Iotti fa eco un Marco Bertoni di difficile lettura: «La reazione è l'ultima cosa da analizzare oggi, per 25 minuti abbondanti abbiamo giocato solo noi contro una squadra forte. Peccato per i gol presi e per il rigore non assegnato. Siamo entrati bene nella ripresa, prima di andare sotto. Poi, la grande reazione. Potevamo vincere e siamo paradossalmente dispiaciuti. Con che spirito si va avanti? Con lo stesso delle tre sconfitte di fila».
La classifica del Girone B di Promozione
Bei sorrisi, invece, arrivano da Seregno, con Gabriele Avella che ribalta 3-1 la Trezzanese si coccola gli acquisti Stefano Baldan, Davide Lozza e Marco Dell’Oca e ritrova il suo «Tony» Gentile (doppietta dopo il pari di Buccini), perdendo solo un Ferrari espulso per perdita di tempo nell’uscita dal campo. «Il primo tempo è stato abbastanza equilibrato, loro hanno corso molto, erano ben organizzati e dinamici: mi sono piaciuti. Noi abbiamo avuto il pallino del gioco e un paio di occasioni importanti, ma sono andati avanti loro su un nostro errore. Siamo stati però bravi a pareggiare subito. - analizza l'allenatore dei brianzoli, che continua - Nel secondo tempo abbiamo giocato praticamente solo nella loro metacampo. Mi dispiace per il rosso a Ferrari perché l'arbitro ha fatto un guaio, forse non si è accorto che era già stato ammonito».
Là davanti, però, le soluzioni di certo non mancano, anche se secondo alcune voci il Seregno potrebbe piazzare il colpo da 90 per chiudere il cerchio di 3 entrate e 4 uscite (oltre al già citato Cappellini, out anche William Meroni, diretto a Solaro, Tommaso Spinelli e Christian Troiano, che starebbe valutando di fermarsi). In orbita brianzola, infatti, ci sarebbe Simone Pontiggia, trascinatore della Casatese a due finali playoff di Serie D (di cui una vinta) e bomber del Saronno, con la cui maglia ha segnato 20 gol in 31 partite nella scorsa stagione. Intanto, sui nuovi arrivati Avella commenta: «Lozza è stato molto attento dietro, ha fatto una buonissima partita. Baldan si vede che è un giocatore che dà equilibrio e gestisce i tempi, cosa che a noi mancava perché andiamo sempre a mille allora, perdendo un po' di lucidità».
Lato Trezzanese, la rete di Torri non basta per compiere l'impresa, sancendo la terza sconfitta di fila per la squadra di e 3 entrate, che intanto fa debuttare a metà ripresa Gianluca Santoro, centrocampista classe 1994 scuola e 3 entrate.
L'una dilagando nella ripresa, l'altra indirizzando la partita nel primo tempo: modalità diverse, stesso risultato. La Speranza Agrate sistema ormai definitivamente la sua classifica con il settimo risultato utile consecutivo, ovvero il 4-0 rifilato al Civate. Bueti prima apre le danze dopo una manciata di minuti tagliando sull'imbucata di Borghi, poi su cross di Farina serve l'assist per il tiro al volo di Ruggieri. A chiudere i giochi ci pensano invece lo stesso Borghi su trappo e doppio dribbling di Ruggieri e il classe 2005 Calzighetti, che salta pure il portiere. «Nel primo tempo abbiamo sbagliato troppe occasioni o l'ultimo passaggio, nel secondo loro si sono aperti per cercare di riaprire la partita e noi siamo andati un po' più giù, poi siamo stati bravi a gestire», il commento di Francesco Natobuono, che porta i rossoverdi a due punti dal secondo posto, e a uno dal gradino più basso del podio.
Quello occupato non solo dalle sopracitate Lissone e Seregno, ma anche da un Lesmo alla quarta vittoria di fila. I brianzoli superano infatti 2-1 il Cavenago con le reti di Codianni e Fumagalli. «Abbiamo fatto un buon primo tempo, come nelle ultime partite, poi non mi è piaciuto che abbiamo regalato un gol su incomprensione tra difensore e portiere. Dopo il 2-1 abbiamo pagato un po' l'esser ancora molto giovani, loro comunque sono una discreta squadra, hanno fatto una buona partita, di carattere», dichiara Agostino Mastrolonardo, che perde Cereda per un problema al flessore e tiene in panchina Giovanni Negri, difensore classe 2006 appena arrivato dalla Manara. Uno dei rinforzi in un reparto in cui l'obiettivo sarebbe un centrale più navigato, mentre davanti si parla di un possibile interessamento per Alessio Pasina, trequartista sempre classe '06 della Folgore Caratese, ma scuola Renate e Lecco.
«I numeri dicono sempre la verità, nel giusto e nello sbagliato, comandano loro. Siamo stati in partita dall'inizio alla fine: loro hanno fatto qualcosa in più nel primo tempo, noi molto meglio nel secondo. - commenta Luca Furlan, allenatore di un Cavenago a cui non basta il gol di Gariboldi per strappare un pareggio - Abbiamo creato 3/4 occasioni pericolose, loro ne hanno avuta una tripla nella ripresa. Abbiamo creato loro qualche grattacapo nonostante fossero più forti e più completi. Abbiamo fatto un passo in avanti rispetto a settimana scorsa: eravamo nei sotterranei al piano -3, ora siamo saliti al -2 e stiamo arrivando al -1 per arrivare allo zero, dove possiamo competere con tutti. La squadra comunque ci crede, la prestazione sta arrivando. La fortuna invece va cercata, per ora ha iniziato ad accorgersi di noi, ma sono sicuro che tra due/tre settimane il nostro colpo di testa al 92' entrerà».
Un personaggio che cammina tranquillamente mentre alle sue spalle esplode tutto: è da immaginare così la Vis Nova, che, mentre dietro di sé succede un casino, vince il testacoda con l'Ardita Cittadella (2-0 firmato Morotti-Scandolara) e allunga nuovamente in vetta alla classifica. La capolista, infatti, passeggia a +5 sul Cantù secondo, merito di «una buona prestazione. - come dice il tecnico Gabriele Raspelli, che approfondisce - Siamo stati bravi e maturi, organizzati. Queste partite si possono complicare, invece siamo stati ordinati per tutta la sfida. Abbiamo anche preso due pali nel primo tempo».
Le statistiche complete di Scandolara, disponibili solo sull'app di Sprint e Sport: clicca l'immagine per scaricarla!
I neroverdi superano così un'Ardita all'ottava sconfitta di fila, che per risalire la china si affida anche al mercato, con gli arrivi dei 2005 Andrea Coeli (ex Arcellasco) e Alessandro Valentini (ex Pontelambrese), entrambi subentrati. A proposito di volti nuovi, anche l'Ars Rovagnate, a secco di vittorie dal 10 novembre, prova a invertire il trend sistemandosi in difesa con Mbaye Ba Siny, classe 1999 tra i fautori del campionato di Promozione conquistato dal Mariano nella scorsa stagione. Un innesto che non basta per scardinare l'1-1 contro la Pontelambrese (Rompani su rigore risponde a Sala), e infatti i lecchesi starebbero pensando anche ad Andrea Fumagalli, centrocampista classe 2001 dell'AltaBrianza. Sponda Ponte, invece, esordisce Giorgio Arrighi, altra quota in uscita dall'Arcellasco.
A chiudere il programma, invece, è il colpo targato GrentArcadia. Preso Gian Angelo Viganò, attaccante 2004 del Cantù, i lecchesi vincono infatti il derby con la ColicoDerviese grazie al gol di Finiguerra, che vale tre punti dopo due pareggi e una sconfitta. Un successo che permette di allontanarsi a +6 dalla zona playout, ma soprattutto di andare a -1 proprio dai gialloblù, attaccandosi così a un treno, quello dei playoff, lontani sempre sei lunghezze.