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Coppa Under 19 Élite

Gli alieni esistono! Ribaltano una semifinale astronomica e conquistano la quarta finale di fila

Sotto dopo un minuto, riprendono due volte gli avversari e calano un poker leggendario

Seminara Colombo Luci Cisanese

COPPA UNDER 19 ÉLITE • Marco Seminara, Lorenzo Colombo e Alesio Luci, autori del poker bergamasco

Non è l’America, non è l’Area 51 e non è nemmeno un film, anche se ci sarebbe materiale per una saga degna delle migliori opere di fantascienza, sempre che si riesca a trovare un codice per la traduzione. Sì perché la Cisanese deve provenire da un altro mondo, una specie aliena giunta sulla Terra per fare cose inspiegabili, come raggiungere quattro finali di Coppa consecutive. Un traguardo leggendario conquistato dopo una semifinale storica, sotto ogni punto di vista. Da bi-campioni in carica, infatti, i bergamaschi prima perdono 4-3 l’andata con il neopromoso CG Bresso, poi ribaltano tutto in un ritorno da libri di scuola: sotto 1-0 dopo un minuto, pareggio di Luci, secondo svantaggio e rimonta finale firmata Luci, Seminara e Colombo. Risultato? 4-2 e navicella che viaggia di nuovo all’ultimo atto. Lì, dove non ci sarà un solo titolo da difendere, ma ben due nel derby con il Ponte San Pietro.

 

SPETTACOLO DA NBA

 

Sette gol e un verdetto clamorosamente ribaltato. A suo modo, la semifinale tra Cisanese e CG Bresso è entrata nella storia già con il solo match d’andata, quello che vede i neopromossi milanesi battere i bi-campioni in carica bergamaschi con uno spettacolare 4-3. Un’impresa, sì, ma per raggiungere la finale di Coppa Lombardia i ragazzi di Viola devono farne un’altra, forse ancora più grande, ovvero resistere nel fortino di Cisano Bergamasco. O meglio, combattere, perché l’avvio di partita manda un messaggio chiarissimo: i neroverdi non vogliono difendere il vantaggio, anzi.

Cross di Gualtieri, zuccata di Di Chiara e 1-0 dopo un minuto di gioco: è il sogno di Viola la sera prima della partita? No, è la realtà. Spiazzante per i campioni in carica, bellissima per il CG Bresso, che però risveglia la bestia. Prima Marchetti e Seminara vengono murati sul doppio dribbling di Luci (4’), poi la Cisanese pareggia senza farsi desiderare troppo: ancora Seminara legge un tocco velleitario di Pari e scarica un destro dal limite parato da Bruno, punito però sulla ribattuta da Luci. È 1-1, ma nell’aria c’è qualcosa di diverso, una brezza che tira verso il mondo delle favole di Bresso. Al 13’, infatti, un filtrante lungo degli ospiti si trasforma in calcio d’angolo per la presa bassa sbagliata da Monzani, Capozza riappare davanti a Perico sul cross e fa 2-1. Un vento che sembra intensificarsi poco dopo, quando la bella punizione di Marchetti si stampa sulla base del primo palo (19’) e un’altra disattenzione bergamasca per poco non causa l’autogol di Savastano su rinvio di Monzani in uscita (25’).

Provare a capire la meteorologia del match, però, diventa pian piano impossibile. I ritmi si impennano da entrambe le parti e praticamente ogni attacco porta a un’occasione, in pieno stile NBA: Perico alla LeBron nega il tris a Gualtieri chiudendolo sulla ripartenza disegnata da Lanzone e Di Chiara (26’), Monzani copre il palo sull’inserimento di Pari (27’), Colombo sfiora il legno di testa sulla punizione di Visini (28’), Lanzone strozza il mancino su un’altra ripartenza del CG (29’) e Bruno risponde al destro da fuori di Longoni (30’). Fosse basket servirebbe un colpo da tre per spezzare l’equilibrio, nel calcio serve qualcosina di più: la giocata del fenomeno, e la Cisanese là davanti ne ha un paio. È così che al 31’ Savastano crossa da sinistra, Wade fa da sponda da destra, Luci controlla sul lato opposto e apre un piattone perfetto sul secondo palo, che vale il 2-2 e una spinta emotiva importante per i campioni. Il finale di primo tempo, infatti, è tutto dei ragazzi di Marzorati, a cui manca però il colpo vincente, con Marchetti che viene murato da Illario (35’), Seminara che incrocia di poco a lato col destro (40’), Girardi che di testa sfiora il palo proprio sulla punizione del numero 8 (43’) e Perico che dalla distanza non va lontano dallo specchio (46’). Segnali, sì, che il vento sta cambiando.

 

SCHIACCIATA COLOMBO, LA CISANESE È LEGGENDA

 

Volare sulla brezza di fine primo tempo: deve essere questo l’incipit della ripresa targata Cisanese, o almeno, così è come sembra. Passato lo spavento per un’altra palla illuminante di Gualtieri che Pari si vede murare da Perico (10’), il secondo tempo è principalmente di marca bianconera, con i ragazzi di Marzorati che sul lungo periodo rendono più evidente il gap fisico, d’esperienza e tecnico. Ne risulta così che il CG Bresso non riesce a trovare le stesse distanze e giocate del primo tempo, mentre i bianconeri viaggiano sugli stessi ritmi di inizio partita, e la Luc-chetti entra in azione. Prima Luci a sinistra costringe Bruno alla parata in tuffo (16’), poi Marchetti fa l’altra giocata da fenomeno: riceve proprio da Luci e imbuca con il righello per Seminara, che dal lato opposto controlla e piega il piede del numero 1 ospite.

È il gol del 3-2, quello che dà la sventagliata finale al match. Sì perché poco dopo Bruno salva tutto sul tiro ravvicinato di Wade dopo la bellissima combo volante Luci-Visini (28’), ma non può niente al 35’, quando la semifinale si chiude: corner proprio di Visini, terzo tempo incredibile di Colombo e schiacciata di testa che significa 4-2. Uno stacco impetuoso, così come l’esultanza di tutti i giocatori della Cisanese (panchina compresa), che sfiorano con Luci il colpo del ko (bravissimo Bruno sul destro al volo dell’11 di casa), ergono il muro nel finale e festeggiano la quarta finale consecutiva con un brivido nel recupero.

Un verdetto durissimo da accettare per il CG Bresso, protagonista di una cavalcata incredibile e di una semifinale per lunghi tratti all’altezza dei bi-campioni in carica, costretti a una rimonta da scrivere negli annali della categoria, così come la prestazione dei ragazzi di Viola, ora pronti a buttarsi a capofitto sul campionato, chissà, magari con il sogno di una rivincita nelle fasi finali per il titolo regionale.

 

IL TABELLINO

 

CISANESE-CG BRESSO 4-2
RETI (0-1, 1-1, 1-2, 4-2): 1' Di Chiara (CG), 6' Luci (Ci), 13' Capozza (CG), 31' Luci (Ci), 21' st Seminara (Ci), 35' st Colombo (Ci).
CISANESE (3-5-2): Monzani, Perico (13' st Monti), Savastano (20' st Maggioni), Colombo, Longoni (44' st Bellani), Girardi, Wade, Seminara, Marchetti (35' st Scuri), Visini, Luci (47' st Falconeri). A disp. Arrigoni, Parisi, Rigamonti, Trojero. All. Marzorati. Dir. Vassena.
CG BRESSO (4-3-3): Bruno, Capozza, Illario (25' st Luce), Martinez, Tagliabue, Buffa, Pari (37' st Scerra), Ferrando (17' st Goldoni), Di Chiara, Lanzone, Gualtieri (41' st Pastoressa). A disp. D'Adamo, Balbi, Trapani, Colombo, Spina. All. Viola. Dir. Spina.
ARBITRO: Taddei di Brescia.
AMMONITI: Longoni (Ci), Wade (Ci), Visini (Ci), Buffa (CG), Goldoni (CG).

LE PAGELLE

CISANESE

Monzani 6.5 Per riprendersi da un avvio così ci vuole tanto carattere, e lui ne ha. Sì perché se il colpo di testa di Di Chiara arriva a freddissimo, l'errore in presa bassa che porta al corner dell'1-2 è da matita rossa, ma, incomprensione con Savastano a parte, è l'ultimo. Da lì in poi cresce infatti nelle uscite alte, riconquistando la fiducia del reparto, e chiudendo il suo palo su Pari.
Perico 6.5 L'anticipo di Capozza sulla rete dell'1-2 è netto, così come la sua crescita durante il match. La chiusura su Gualtiero a metà primo tempo è la giocata per farsi perdonare la sbavatura precedente, poi nella ripresa mette il piedone in un paio di occasioni. Cerca pure il gol della vita e per poco non lo trova.
13' st Monti 7 Esempio di come entrare con la testa giusta in una partita così delicata. Prende subito il ritmo del match, spazza un pallone infuocato in area di rigore e cerca sempre di essere di supporto per il compagno.
Savastano 7 Gioca con il solito motorino installato nelle gambe, che a volte lo manda fuori giri per il cross, ma che ne fa un'arma necessariamente di cui preoccuparsi per il CG Bresso, più nel primo tempo. È suo infatti il pallone messo in mezzo da cui nasce la rete del secondo pareggio.
20' st Maggioni 6.5 Mette altra legna nel forno bergamasco per tenere viva la fiamma in un secondo tempo che, di fatto, è di prevalenza bianconera, merito anche del suo contributo.
Colombo 8 Non la leggiadria di Ja Morant, piuttosto lo strapotere fisico degno di LeBron James o Michael Jordan: quel terzo tempo con cui sfonda la semifinale è semplicemente devastante. Un gol pesantissimo, decisivo per conquistare la finale e frutto di una partita giocata, come tanti compagni, in crescendo: se nel primo tempo affretta qualche passaggio o ne sbaglia le misure, nel secondo fa sentire la differenza di fisico e piazza pure un paio di belle uscite palla al piede, fino a quell'esultanza lì, indimenticabile.
Longoni 7 Spende bene il cartellino giallo in una ripresa che lo vede commettere qualche sbavatura, ma anche prendersi la responsabilità di palloni che scottano. Prova pure il jolly dalla distanza, ma Bruno è attento. (44' st Bellani sv).
Girardi 6.5 Le responsabilità sul primo gol subito sono da spartire un po' con tutta la difesa, il dato oggettivo invece è che a Di Chiara viene concessa solo quell'occasione, per il resto la chiusura degli spazi centralmente è buona. Nella ripresa rischia qualcosa su un paio di conduzioni, ma sfiora anche la rete di testa.
Wade 7 Tiro centrale o bravura di Bruno: quell'occasione nel secondo tempo si può leggere in entrambi i modi, l'assist di testa per Luci, invece, no, quella è una giocata preziosissima. Su un cross forte e teso prende infatti l'unica scelta che può portare avanti l'azione, e da lì nasce la pesante rete del 2-2. Un'astuzia che sfrutta anche nei contrasti, perché così come mette la testa sul pallone di Savastano, non si tira mai indietro quando c'è un contrasto da fare.
Seminara 8 Energia allo stato puro, quella di chi sa benissimo cosa significa giocare una partita di questo calibro. È capitano sotto ogni punto di vista: incita la squadra, la tiene emotivamente in partita, lotta contro chiunque dovunque e, come se fosse la cosa meno importante, è decisivo nei momenti più importanti. Nel primo tempo legge la mente di Pari, capisce il colpo di tacco dell'avversario, si prende il pallone e lo scaraventa in porta, favorendo il tap in di Luci per rimettere subito in parità la gara, mentre nel secondo la capovolge definitivamente: inserimento coi tempi giusti, destro forse non precisissimo, ma di una rabbia alla Mark Lenders che piega il piede del portiere avversario. Testa e cuore della squadra.
Marchetti
 7.5 Deve sbattere e sbattersi in maniera non indifferente perché il CG Bresso non gli concede mai l'occasione pulita per segnare, anzi, se la deve inventare colpendo il palo su punizione. Nessun problema, però, perché tra le sue armi ci sono una visione di gioco e un tocco fuori dal comune. La dimostrazione? L'assist per Seminara, quello che cambia tutta la storia della semifinale. (35' st Scuri sv).
Visini 7.5 Ereditare la 10 di Castelnovo, uno con giusto due anni in più sulla carta d'identità e due coppe già in bacheca, non era affatto semplice, ma lui fa capire di esserne degno. Parte come un diesel con qualche tocco impreciso, poi ingrana e si mette in mostra soprattutto battendo i calci piazzati. Nel primo tempo serve un cioccolatino a Colombo che non viene scartato per pochissimo, però fa niente: è la prova generale per l'assist più importante della serata, quello del 4-2, sempre sull'asse con il numero 4. Se infatti l'incornata del compagno è bellissima, il suo cross non è da meno, come il pallone volante con cui manda in porta Wade qualche minuto prima.
Luci 8.5 Doppietta nel ritorno di una semifinale di Coppa e passaggio da cui nasce la rete del 3-2, che qualcuno definirebbe contributo al gol. Ecco, il numero 11 il suo contributo lo dà eccome nella partita in cui un classe 2005 è chiamato a fare la differenza. Prima il tap in di rapidità, poi il piattone perfetto per andare a riprendere ancora il match, infine i dribbling fulminanti sulla fascia e due palle gol negatogli solo da un ottimo Bruno: fare la differenza? Fatto, di nuovo. (47' st Falconeri sv).
All. Marzorati 7.5 Gol subito dopo un minuto, 2-1 incassato poco dopo aver pareggiato e alla fine doppio ribaltone, della partita in sé e della semifinale per intero: vincere così vuol dire avere qualcosa in più. Un plus nelle energie fisiche e mentali, nella qualità dei singoli, nel sapersi sistemare anche tatticamente dopo una partenza complicata, nel creare occasioni su occasioni e in tutte quelle piccole cose che vogliono dire quarta finale consecutiva raggiunta.

CG BRESSO

Bruno 8 Dalla distanza, da due passi, al volo: provano a superarlo in qualsiasi modo, ma lui c'è, quasi, sempre. L'unico gol difficile da digerire è probabilmente quello di Seminara, che non è troppo angolato, ma è un bolide da due metri, lo stesso che invece respinge a Wade, una delle tante parate di una partita che lo vede tenere a galla il CG Bresso. Se Luci lo punisce due volte, entrambi imprendibile, lui gli risponde con altrettanti bei interventi nella ripresa.
Capozza 7 Il gol è bellissimo: si aggira dentro l'area di rigore come un fantasma, apparendo dal nulla davanti all'avversario per far impazzire i milanesi. Il sogno finale svanisce, ma ciò che resta è un'altra prestazione di assoluto livello anche in fase difensiva.

Illario 6.5 Non spinge tanto come in altre occasioni, però nelle retrovie è statuario, soprattutto quando c'è da vincere un contrasto aereo. Sulla rete di Seminara prova giustamente ad alzare la linea per tagliare fuori dai giochi Seminara, ma Marchetti fa la contro-giocata perfetta, che gli costa anche l'infortunio nel tentativo di intercettare il passaggio.
25' st Luce 6 Entra nel momento in cui la partita prende tutta un'altra piega, provando a unirsi all'assalto finale.
Martinez 7 Calma, personalità e gestione del pallone: il classico che ti balza subito all'occhio. È il capitano di una neopromossa che si sta giocando in casa dei bi-campioni in carica una storica finale di Coppa, eppure sembra giocare con la tranquillità di una partita qualunque, ma non per questo peccando in efficacia, anzi, quando la sua luce si affievolisce ne risente tutta la squadra. Faro anche morale quando il nervosismo interno si alza o nel relazionarsi con l'avversario. Cerca pure di rendersi pericoloso da fuori area, non inquadrando però lo specchio in un paio di occasioni.
Tagliabue 
6.5 Si incolla come un'ombra a Marchetti e duella alla grande con uno degli attaccanti più pericolosi della categoria. I duelli, però, sono tanti e alla fine il muro crolla.
Buffa 6.5 Con Luci ha qualche difficoltà in più rispetto al compagno, subendo qualche dribbling e murandogli invece qualche tentativo, simbolo che il duo centrale del CG Bresso rende la vita difficile alla sua controparte bergamasca.
Pari 6.5 Il primo da inserire nella lista dei giocatori con tanta, tantissima qualità in un reparto offensivo che si diverte e fa divertire. Peccato solo per quella palla persa in uscita sull'1-1, una sbavatura che costa caro, ma che non può cancellare una prestazione fatta di ripieghi, scambi, doppi passi e un tentativo parato da Monzani. Elettrico. (37' st Scerra sv).
Ferrando 7 È la radice del suo cognome: ferro caldissimo. Si sbatte veramente ovunque, recupera e smista palloni con delicatezza, ma è incandescente quando c'è da combattere con gli avversari.
17' st Goldoni 6 Entra con la partita in un determinato equilibrio, poi neanche il tempo di ambientarsi e cambia tutto. Si aggiunge alla resistenza quando serve.
Di Chiara 7 Una vera occasione, un gol, dopo neanche un minuto di partita e con un bellissimo colpo di testa. Sul finale ha forse qualche spiraglio in più nel forcing milanese, ma in generale è chiamato a una partita in cui allacciare attacco e centrocampo dialogando con i compagni, cosa che gli riesce benissimo nel primo tempo, meno nel secondo, quando in generale le ripartenze neroverdi calano.
Lanzone 6.5 Altro giocatore di assoluta qualità. Lungilineo, leggiadro e sgusciante, 
gli manca solo l'impatto sotto porta, dove trova giusto un mancino da fuori area terminato a lato.
Gualtieri 7.5 Ha un controllo e una gestione del pallone sopra la media. In qualche modo, la palla gli resta sempre incollata ai piedi, con cui fa micro-spostamenti efficacissimi per saltare l'uomo, oltre che disegnare traiettorie sempre precise. Il cross dell'1-0 è al bacio, così come un'apertura con cui manda in porta Pari nella ripresa. Per numero di dribbling, probabilmente, è il migliore dei suoi. (41' st Pastoressa sv).
All. Viola 7 Questa partita ha un solo lato negativo, e mezzo: l'eliminazione, dovuta a un secondo tempo in cui la tensione prende un po' il sopravvento, com'è normale che sia. Sì perché i neroverdi si ritrovano a un passo dall'impresa dell'anno, a metà dicembre, e in qualche modo, in realtà, ne hanno compiuta ben più di una. Arrivare a una semifinale di Coppa da neopromossi in categoria è di per sé qualcosa di straordinario, impegnare così i bi-campioni in carica è assurdo da pensare osservando la differenza delle due realtà societarie. La vittoria dell'andata resterà una pietra miliare del club milanese, il ritorno un sogno infranto dopo un avvio da favola. Un ricordo da tenersi strettissimo per il resto della stagione.

ARBITRO

Taddei di Brescia 7 Giovane, ma in gamba, come direbbero le vecchie generazioni. Ha buon occhio, posizionamento e buona personalità per più di metà partita, mentre nella ripresa qualche cartellino in più, probabilmente, sarebbe servito, giusto per tenere in saldo l'emotività di una sfida bellissima. Per difficoltà del match e carta d'identità, però, ad avercene così.

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MARCO SEMINARA • CISANESE

39%

LORENZO COLOMBO • CISANESE

26%

ALESIO LUCI • CISANESE

23%

GIACOMO GUALTIERI • CG BRESSO

12%
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