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È più forte della scienza: avrebbe dovuto smettere, invece fa tripletta e trascina la neopromossa

Mattia Siviero supera l'infortunio e ora sogna la salvezza e i 50 gol con la maglia della Cob 91

Siviero Mattia Cob 91

PROMOZIONE COB 91 • Mattia Siviero, attaccante biancorosso autore della tripletta contro l'Aurora Cmc

«Scientificamente non avrei più dovuto giocare, perché la diagnosi era grave, ma mi mancava troppo scendere in campo e giocare a calcio. Con duro lavoro e grande impegno sono tornato a rivedere la luce in me». Si era promesso di tornare più forte di prima, in barba a coloro che gli ripetevano che «è solo una frase fatta». Lui ci ha creduto veramente, nonostante un destino avverso. Cresciuto nell'idolo dell'ultimo Pallone d'Oro rossonero, è un ragazzo che si definisce divertente, altruista e solare. Mattia Siviero, attaccante classe 1998, è l'uomo del momento in casa Cob 91: con la sua esaltante tripletta ha permesso ai biancorossi di Cormano di vincere contro l'Aurora Cmc e di chiudere il girone d'andata a 17 punti, confermando l'intenso legame d'amore che intercorre tra la squadra del Nord di Milano e lo stesso Siviero, desideroso di diventare una bandiera della società.

 

UN INFANZIA A CINISELLO, TRA FAMIGLIA E SCUOLA CALCIO

La passione del piccolo Mattia per questo sport sboccia in tenera età: «Il mio viaggio nel mondo del calcio inizia a 6 anni, quando i nonni mi hanno portato al campetto sotto casa, dove si allena il Cinisello». Con la maglia rossoblù Siviero nasce e cresce calcisticamente, seguendo tutta la trafila delle giovanili e completando il suo percorso di formazione. I movimenti sono quelli di un attaccante completo, che si abbassa per ricevere palla e puntare la difesa: i numeri che infila nell'abaco delle statistiche trascinano le formazioni dei Giovanissimi e degli Allievi del Cinisello, mostrando le effigie del predestinato: 35 gol in 38 presenze con i primi, 28 gol in 39 presenze con i secondi. La dirigenza allestisce per lui il trampolino di lancio per conquistare il pianeta dei dilettanti, ma non tutto va sempre secondo i nostri piani.

 

Se c'è un concetto che Mattia Siviero ha imparato più di ogni altro sulla sua sua pelle è quello di «benessere fisico»: «Alla fine del secondo anno di Allievi un grave problema di salute mi obbliga a fermarmi a tempo indeterminato. Passavano i mesi e i controlli programmati non mi davano l'ok per poter tornare ad allenarmi. Diverse volte ho pensato di smettere di giocare a calcio, ma quell'esperienza mi ha fatto capire cosa volessi fare da grande: impegnarmi al massimo per realizzare il sogno di diventare calciatore e studiare per diventare personal trainer. Questo percorso di vita mi ha aiutato a capire quanto sia importante prendersi cura del proprio corpo».

 

IL CINY LO ATTENDE, LUI NON TRADISCE

La dirigenza del Cinisello aspetta a lungo Siviero, circa un anno e mezzo: «A conti fatti, io non ho potuto godermi la fase in Juniores, però sono stato fortunato a trovare una dirigenza che mi ha assecondato e non mi ha lasciato mai solo. Anzi, per riprendere la forma migliore ed entrare già nel giro dei più grandi, mi hanno portato subito in Prima Squadra». Siviero chiude il tormentato rapporto con l'Under 19 mettendo a segno 12 gol in in una quarantina di presenze. Le prime convocazioni con i grandi riaccendono il braciere della speranza dentro il giovane Mattia; il 26 febbraio 2017, nella partita casalinga contro la Vimercatese Oreno persa 0-1, si riaccende quella luce che negli ultimi 18 mesi era divenuta fioca: «L'atmosfera era magica. Nevicava fine ma senza attaccarsi al prato. A un certo punto l'allenatore mi ordina di scaldarmi bene; ero molto emozionato, quasi impaurito. Fare l'ingresso in campo in Promozione e confrontarmi con i grandi è stato qualcosa di speciale. Non sapevo se credere o meno a questa favola».

Siviero migliora la condizione fisica e si ritaglia importanti spezzoni di partita, partecipando alla salvezza del Cinisello, che conclude il campionato con un'esaltante settimo posto. La seconda stagione in Promozione rappresenta quella della fioritura dell'attaccante nativo di Desio: «È stata una bella stagione, sia a livello personale, perché ho segnato i miei primi 4 gol, sia a livello di squadra, con la seconda salvezza personale. La sensazione del primo gol? Indescrivibile. Giocavamo contro la Concorezzese: Melotti mette un cross in area dalla fascia destra, io mi aiuto un po' con il fisico, sposto il difensore in marcatura su di me e tocco la palla con il tacco del piede destro, infilando il portiere. Tutti sono venuti ad abbracciarmi e, per me, è stata una liberazione».

 

ALLA RICERCA DI PIÙ MINUTAGGIO E NUOVE SFIDE

Siviero non vuole che le 22 presenze della stagione sportiva 2017-2018 siano il suo punto d'arrivo: «Volevo giocare di più e mettermi in mostra: chiedo il trasferimento alla dirigenza, che acconsente. Quell'estate la Polisportiva di Nova mi ha tenuto in marcatura stretta per diverse settimane. mi hanno fatto capire che volevano puntare fortemente su di me, nonostante fosse una società di Prima Categoria. Se mi sono pentito della scelta? Assolutamente no. Io volevo scendere di categoria per giocare con continuità e dimostrare il mio valore». Il classe '98 diventa una delle colonne portanti dei biancorossi, nonché la principale fonte di reti, 11 per l'esattezza: «A Nova si era creato un gruppo fantastico fin dall'inizio del ritiro: era come se giocassi con un gruppo di amici che si conoscono da sempre e che si vogliono bene; la loro benevolenza ha facilitato il mio inserimento. Era una squadra genuina, anche se, al termine della stagione, manchiamo l'accesso ai playoff per un solo punto». Le basi per tentare nuovamente l'assalto alla Promozione sono solide, le motivazioni per fare un grande campionato non mancano. Il destino gioca un secondo brutto scherzo a Siviero: la pandemia di Covid non permette il proseguimento dei campionato e, con esso, la rincorsa della Polisportiva di Nova. Dopo un'annata transitoria a Palazzolo, terminata comunque in perfetta doppia cifra, il trasferimento che ha dato maggiori soddisfazioni all'attaccante: sposare il progetto della Cob 91.

«Nell'estate del 2022 ricevo la chiamata del Direttore Sportivo della Cob 91, Luca Molinari. Vuole allestire una rosa per tornare in Promozione. Inoltre, con l'allenatore, Maurizio Provasi, nasce subito una bella intesa». Siviero si inserisce alla perfezione nei meccanismi della formazione di Cormano, tanto da realizzare 14 gol nei primi due mesi: «Stavamo cavalcando la cresta dell'onda. Alla fine del girone d'andata eravamo primi e stavamo intraprendendo un viaggio esaltante, a maggior ragione all'indomani della vittoria casalinga contro l'Afforese 4-2, considerata sulla carta la squadra più forte tecnicamente». Ma il destino beffardo presenta un nuovo amarissimo conto a Mattia: la settimana successiva alla vittoria nello scontro diretto, l'attaccante si fa male al ginocchio destro ed è costretto a stare lontano dai campi per tutta la seconda metà del campionato.

 

NON PUÒ PIOVERE PER SEMPRE

La squadra perde il principale punto di riferimento in classifica e sprofonda al settimo posto. Nessun dramma, la Cob 91 ci riprova l'anno successivo: «A differenza dell'anno precedente, non abbiamo giocato l'andata in maniera esaltante. Tuttavia, il punto chiave della stagione è stata la sfida contro l'Inveruno. Loro erano una bella squadra, sapevamo che ci saremmo giocati il campionato in 90'. Lo spogliatoio ha percepito quella tensione: infatti, stranamente, c'era nervosismo». L'avvio è funesto: un gol di Raso dopo trenta secondi fa sognare l'Inveruno. La Cob 91 è ferita nell'orgoglio, resetta la partenza choc e rifila un 4-1 in rimonta. L'uomo partita, neanche a farlo apposta, è lui, Mattia Siviero: «In quella partita ho segnato due gol. Il primo di testa, su una palla lanciata sopra la difesa ho seguito il pallone e ho battuto il portiere. Il secondo, a 5' dalla fine, su uno spiovente da sinistra, metto giù la palla, scarto il portiere e segno». Il momento magico di Siviero si spegne nel giro di pochi giorni: «Durante la partita successiva, contro la Garibaldina, mi faccio di nuovo male al ginocchio destro. La prima cosa che ho pensato? Essere entrato in un vortice di sfortuna da cui non riuscire a uscire».

 

Una maledizione, non si potrebbe dire altrimenti; la stessa che ha tenuto prigioniero Giuseppe Rossi per diversi anni. La Cob riesce comunque a strappare il secondo posto nel girone N di Prima Categoria, chiudendo con il miglior attacco - 63 gol. Chi è il miglior marcatore dei biancorossi? Siviero, ovviamente, con 21: «Ero molto felice per i miei compagni che sono riusciti a conquistare i playoff, però la delusione di non aver disputato quelle partite è indelebile». Ma come insegna il film The Crow - Il Corvo (1994), «non può piovere per sempre»: dopo aver pareggiato con l'SC United, la Cob strapazza l'Accademia Val Brembana 3-0 e conquista un pareggio vitale sul campo della Viscontea Pavese che permette ai ragazzi di Provasi di festeggiare il ritorno in Promozione: «Il fischio finale dell'arbitro è stato un sollievo: il peso della delusione che si era accumulato era diventato gravoso, soprattutto a livello mentale. Ringrazio tutti i ragazzi che hanno composto quel fantastico gruppo, anche se un ringraziamento particolare va a Samuele Elli che, con i suoi assist sopraffini, mi sono trovato diverse volte davanti alla porta».

Quel sogno di riconquistare la Promozione sul campo è diventato realtà per Mattia Siviero, che conquista la riconferma con la casacca della Cob: «La società non ha voluto smembrare quel gruppo vincente. Anzi, se devo fare un bilancio di questo girone d'andata, mi trovo d'accordo con mister Provasi: purtroppo, abbiamo lasciato indietro più o meno sei punti; però siamo in linea con le aspettative di inizio stagione. Ora ci aspetta un girone di ritorno molto impegnativo, perché dovremo confermare quanto di buono fatto finora. Mi sento molto fiducioso perché abbiamo ottimi giocatori e non siamo inferiori a così tante squadre. Già durante questa pausa dovremo lavorare intensamente in allenamento. Come dice il mister, se vai forte in allenamento, vai forte anche in partita e ho imparato dalla mia esperienza che il duro lavoro ripaga sempre». Infine, l'attaccante fissa gli obiettivi di questa stagione: «In prima posizione metto la salvezza: la società ci ha chiesto questo e noi dobbiamo dare il 100% per raggiungere questo traguardo il prima possibile. A livello personale vorrei arrivare a 15 gol per raggiungere i 50 complessivi con questa maglia. Infine, vorrei creare un gruppo armonioso e stare bene con i compagni. Se ci sto riuscendo? Beh, domenica ho servito un assist a Mattia - Arienti, nda - invece che calciare verso la porta spalancata. Volevo che si sbloccasse e sciogliesse un po' di tensione».

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