Eccellenza
21 Dicembre 2024
ECCELLENZA ARCELLASCO • Davide Giugliano, autore di una doppietta (FOTO CASTAGNA)
Tre orologi molli, liquefatti, sistemati su un ramo, su un tavolo e su una figura embrionale, il tutto in una distesa desolata di color arancione: è «La persistenza della memoria» di Salvador Dalí, è il manifesto del surrealismo, è qualcosa che a primo acchito non ha alcun senso. Come l’impresa compiuta dall’Arcellasco, che il suo quadro lo dipinge in 45 minuti indimenticabili. È quello infatti il tempo che basta agli uomini di Petrone per segnare 5 gol alla Leon seconda in classifica, di cui due stupendi (il mancino dalla distanza di Mazzeo e la cavalcata di 60 metri palla al piede di Caligiuri), e chiudere il 2024 con una di quelle partite (5-2) che sì, persisteranno nella memoria.
Riprendere e continuare, verbi quasi opposti, ma che all’ultima partita del 2024 si incrociano. Come le strade dell’Arcellasco, reduce dal 3-0 subito dalla capolista Mapello e con una missione salvezza fin qui rispettata, e della Leon, seconda in classifica fresca di vittoria per 4-2 su un Lemine in forma e con l’obiettivo di non perdere di vista una vetta distante già 7 punti. Normale dunque aspettarsi un avvio di predominio ospite, e infatti gli uomini di Joelson (privo a centrocampo di Ferrè ed El Kadiri) non si fanno attendere. Prima Comelli mette in mezzo un pallone per Pelle, chiuso in area piccola dall’uscita di Picarelli (3’), poi Brambilla di mancino chiama il numero 1 all’alzata in corner (9’).
Una buona partenza, ma dal quarto d’ora cambia tutto. Se Fiorin è fondamentale nel chiudere Giugliano in piena area di rigore su un filtrante a sinistra (14’), nel giro di due minuti l’Arcellasco entra nel mondo delle favole. Al 16’, infatti, Ripamonti sfonda sulla fascia e mette in mezzo un pallone murato da Bonalumi, ma l’azione continua, Giugliano imbuca per Serra, il classe 2005 controlla e piazza il piattone dell’1-0. Due minuti dopo, invece, Saino perde palla sulla pressione di Caligiuri, Giugliano anticipa Brambilla, brucia Fiorin in velocità e incrocia il raddoppio.
È l’inizio dello spettacolo targato Arcellasco, che continua anche dinanzi ai tentativi di risposta della Leon, che vede in Comelli il suo uomo in più. Il numero 11, infatti, prima ci crede su un pallone geniale di Trovato e lo serve in mezzo ad Aldegani, che perde però l’attimo provando lo stop (20’), poi disegna un cross perfetto per la bellissima girata di testa di Pelle, che scappa a Garofoli, bacia la traversa e fa 2-1 (25’). Tutto riaperto? No, «The show must go on», e sul palco ci sono solo i biancorossi: palla al centro, lancio di Mazzeo, sponda aerea di Gandola, inserimento di Caligiuri e 3-1 istantaneo (26’).
Lecito chiudersi un attimo per portare il doppio vantaggio negli spogliatoi? Assolutamente no, gli uomini di Petrone viaggiano che è un piacere e non si fermano qui. Al 30’ gli erbesi gestiscono benissimo un pallone a destra, cambiano lato e vanno da Mazzeo, che col mancino pennella sul palo opposto per Gandola, che controlla il pallone alla Ibra e chiama Foresti alla parata di piede sul primo palo (30’). È l’azione che certifica una sensazione: ai biancorossi può riuscire qualsiasi cosa. Quello che succede cinque minuti più tardi, però, è fuori dalla normale logica: Caligiuri prende palla poco fuori dalla lunetta della sua area di rigore, brucia Brambilla, salta pure Fiorin e di destro conclude in rete una corsa di almeno 60 metri.
È 4-1, ma è un primo tempo che emoziona fino all’ultimo granello della clessidra. Al tiro di Vassallo su imbucata di Fiorin, con velo di Aldegani, parato da Picarelli (36’), fa da contraltare il cross basso di Giugliano che attraversa tutta l’area prima di finire tra i piedi di Ripamonti, murato da due passi da Marzullo (43’). Sabbia finita? No, c’è ancora un sassolino che Mazzeo si toglie dalla scarpa sinistra, quella con cui dalla distanza incrocia nell’angolino opposto l’ennesima meraviglia biancorossa: è 5-1 sulla Leon seconda in classifica, in un tempo.
Fuori Marzullo, dentro Ronchi: è questa la prima mossa di Joelson per provare a riprendere una partita inevitabilmente compromessa. Una decisione che sembra ripagare subito, perché proprio sul cross del numero 17 Vassallo impatta di testa sul secondo palo e costringe Picarelli a un bellissimo riflesso in area piccola (4’). La fiamma vimercatese sembra accesa, allora il tecnico dei brianzoli prova ad alimentarla buttando man mano nella mischia Gervasoni, Delle Fave e Bonseri, con il primo che ancora di testa impatta centralmente (5’) e l’ultimo che si erge ancora una volta a uomo delle speranze orange.
All’11', infatti, su una punizione di Aldegani sbuca proprio il bomber, che segna di testa il suo primo gol stagionale dopo 5 mesi di infortunio. La Leon accorcia così sul 5-2, ma la strada è ancora lunga, e tortuosa. L’Arcellasco abbassa infatti il baricentro, gli ospiti prendono il controllo del match e cercano con una serie di cross la spizzata della paura, però la retroguardia erbese è semplicemente perfetta. Per tutto il secondo tempo Garofoli e Colombo guidano la testuggine biancorossa in maniera esemplare, lasciando a Picarelli solo un’uscita alta da fare.
Le occasioni migliori, dunque, capitano proprio all’Arcellasco, che quando riesce a ripartire ha sempre una metacampo libera a disposizione di Caligiuri e Giugliano. La vera chance, però, capita sui piedi di Ripamonti, che si fa tutta la corsia di sinistra, si accentra e chiama Foresti alla parata di piede. Una chance sprecata da cui scaturisce la palla gol più importante per la Leon, nonché quella che sancisce la fine della partita: cross da sinistra e piattone destro di Bonseri all’altezza del dischetto, con la palla che finisce sopra la traversa (31’). Gli uomini di Joelson cercano ancora qualche spiraglio, ma l’ultimo squillo è di nuovo dell’Arcellasco, con Giugliano che al volo sgancia un siluro respinto da Foresti. Niente tripletta per il bomber, ma poco importa: finisce 5-2 (con gol annullato a Bonseri nel recupero), finisce il girone d'andata e finisce il 2024. In maniera memorabile per le Poiane, di gran lunga fuori dai playout, in maniera da dimenticare per la Leon, che rischia di vedersi allontanare sempre di più la prima posizione in classifica.
ARCELLASCO-AC LEON 5-2
RETI (2-0, 2-1, 5-1, 5-2): 16' Serra (Ar), 18' Giugliano (Ar), 24' Pelle (Ac), 25' Giugliano (Ar), 35' Caligiuri (Ar), 45' Mazzeo (Ar), 11' st Bonseri (Ac).
ARCELLASCO (5-3-2): Picarelli 7.5, Brescia 7, Mazzeo 8, Scaccabarozzi 7.5, Garofoli 6.5 (37' st Chakhssi sv), Colombo 7.5, Gandola 7.5 (17' st Hamidi 6), Serra 8, Giugliano 9 (47' st Kurtaj sv), Caligiuri 8.5 (42' st Castria sv), Ripamonti 7.5 (40' st Molteni sv). A disp. Gerosa, Molinaro, Locatelli, Mazara. All. Petrone 8.
AC LEON (4-3-3): Foresti 6, Marzullo 5 (1' st Ronchi 6.5), Fiorin 5.5, Brambilla A. 5.5, Bonalumi 5, Saino 5 (4' st Gervasoni 6), Vassallo 6 (10' st Bonseri 6.5), Aldegani 5.5 (10' st Delle Fave 5.5), Trovato 6, Pelle 6.5, Comelli 6. A disp. Bassi, Galimberti, Sacchini, Ferrara. All. Joelson 5.
ARBITRO: Ginolfi di Lodi 6.
ASSISTENTI: Faracchio di Busto Arsizio e Zarrella di Milano.
AMMONITI: Caligiuri (Ar), Brambilla A. (Ac), Ronchi (Ac), Delle Fave (Ac).
ARCELLASCO
Picarelli
7.5 L'uscita a inizio partita sembra il preludio alla classica partita da giocare per tenere a galla la squadra, e invece è tutto il contrario. Merito dei compagni, che là fuori giocano il primo tempo più bello di sempre, ma anche di due sue parate su Vassallo, di cui la seconda bellissima sul colpo di testa ravvicinato dell'avversario, e delle sicure prese e uscite della ripresa.
Brescia 7 Nei primi 45 minuti stupendi delle Poiane il classe 2005 fatica un po' a ingranare, ritardando qualche scelta, però nella ripresa cresce sotto il punto di vista più importante, quello difensivo, come quando allontana di testa uno dei tanti cross vimercatesi.
Mazzeo 8 Fare così tanto la differenza dalle retrovie non è normale, ma poche cose lo sono nei primi 45 minuti degli erbesi. Un po' come quel mancino sganciato nell'angolino opposto da una ventina di metri, o il lancio chirurgico per Gandola in occasione del 3-1, o l'anticipo aereo su Trovato. Anormale? Semplicemente anormale.
Scaccabarozzi 7.5 Dargli un pallone è più sicuro che affidarsi alla banca. Ne gestisce una quantità industriale per metà partita, tutti con logica e calma, frutto della sua esperienza. Svolge anche un buon lavoro di schermo del play avversario, pressato sin dal primo controllo.
Garofoli
6.5 In una prestazione difensiva generalmente ottima, paga quei due gol subiti, arrivati in maniera molto simile, ovvero lasciandosi sfuggire la marcatura del colpitore. Sbavature contro un avversario di prima fascia, a cui rimedia con agonismo e puntualità. (37' st Chakhssi sv).
Colombo 7.5 Se c'è un piede da mettere in fase difensiva lui è il primo della fila a proporsi. È il direttore silenzioso delle retrovie, dove tra contrasti duri e un gran posizionamento spicca per vie centrali, dove per esempio anticipa due avversari alle sue spalle su un cross al limite dell'area piccola.
Gandola 7.5 Si sbatte tantissimo, che sia in fase difensiva oppure offensiva. Dietro, infatti, è preziosissimo con un paio di recuperi, davanti serve l'assist più importante di tutti: quello dell'immediato 3-1.
17' st Hamidi 6.5 C'è da soffrire, così si consegna completamente alla causa per evitare che la Leon rientri in partita.
Serra 8 Tempi e spazi d'inserimento, controllo e finalizzazione: il gol con cui spacca la sfida è tutt'altro che semplice, soprattutto considerando quel 2005 sulla carta d'identità. A questo, poi, aggiunge una prestazione di qualità a centrocampo, che va oltre la seconda rete consecutiva tra le mura di casa.
Giugliano 9 Un incubo. Pressing, rapidità, lettura del gioco, ripieghi, finalizzazione, assist e doppietta: la sua è una partita totale. Ha il merito di mandare in porta Serra con un tunnel su passaggio, di aggredire un pallone vagante bruciando due avversari in velocità e di credere nella sponda di Gandola attaccando uno spazio rimasto incustodito. Mentalità e qualità da MVP
(47' st Kurtaj sv).
Caligiuri 8.5 Calzettone basso, piede mancino e numero 10 sulle spalle: l'outfit da ballere non mente, vederlo giocare è una «joya» per gli occhi. Ondeggia nell'uno contro uno, recupera palloni e li controlla senza problemi. Come se non bastasse, segna il gol dell'anno: da qualche metro fuori dalla lunetta erbese, parte in solitaria, si fa tutto il campo portandosi dietro un avversario e saltandone un altro per chiudere l'incredibile cavalcata con la rete del 4-1. (42' st Castria sv).
Ripamonti 7.5 Sì Comelli gli crea un paio di grattacapi nel primo tempo, ma lì a sinistra quando vuole accende il motore e sfreccia sulla fascia. Come sull'azione del 2-0, che nasce proprio da suo un cross. È bravo poi a unirsi alla resistenza della ripresa. (40' st Molteni sv).
All. Petrone 8 Cinque gol in un tempo alla seconda della classifica, al timone di una squadra che lotta invece per evitare i playout. Una frase apparentemente di provenienza galattica, e invece è la realtà dei fatti, quelli che raccontano di un pimo tempo perfetto e un secondo giocato sull'attenzione, sciupando forse un paio di ripartenze.
AC LEON
Foresti 6 Se la gestione con i piedi è un po' rivedibile, analizzare i cinque gol subiti aiuta a capire quanti pochi siano gli interventi a cui viene chiamato in causa, e quanto non sia colpevole dinanzi al cinismo dei comaschi.
Marzullo 5 Cerca di non buttare mai via il pallone, correndo però qualche rischio. Sulla rete del 3-1 c'è un generale problema difensivo, tra Saino che perde il duello aereo e lui e Bonalumi che lasciano Giugliano indisturbato di attaccare la profondità. Manca anche un po' della solita spinta offensiva.
1' st Ronchi 6.5 Entra con la squadra incredibilmente sotto di 4 gol e prova quantomeno a ridare speranza nei primissimi minuti della ripresa, quelli in cui con un paio di cross crea subito due situazioni per riaprire il match. La spinta offensiva, però, cala man mano.
Fiorin 5.5 Vince subito un bell'anticipo in verticale e chiude anche Giugliano su una palla scappata in profondità, poi però rientra sia nell'occasione del primo gol, con la sfera che gli passa al di sotto nello stretto, sia in quella del secondo, dove proprio Giugliano gli prende il tempo in velocità. Sbavature su cui lavorare, da classe 2006 ha tutto il tempo e le qualità per rifarsi.
Brambilla A. 5.5 Da play, è la prima fonte di gioco dei vimercatesi, che si affidano a lui quando costruiscono rasoterra dal basso, ovvero sempre. Soluzione che a volte paga, ma che in altre rischia di costare caro. Perde infatti un paio di palloni pericolosi, e non riesce a strappare a Giugliano quello del raddoppio, oltre a lasciare a Serra lo spazio per lo stop sull'1-0.
Bonalumi 5 Sfortunatamente, là dietro ogni piccola svista viene puntualmente punita da un Arcellasco in stato di grazia. È così che Serra gli sguscia via sull'1-0 e che Giugliano si butta nello spazio concesso in collaborazione con Marzullo.
Saino 5 Si ritrova titolare per il forfait di Galimberti e soffre tanto nel primo tempo. Ha l'attenuante dell'età (classe 2005), ma perde il pallone del 2-0 e viene anticipato da Gandola sul gol del 3-1, fatti a cui prova a porre rimedio con qualche intervento.
4' st Gervasoni 6 Entra per dare una spinta e andare a caccia di una rimonta impossibile, però lo fa solo parzialmente.
Vassallo
6 È il più coinvolto nella manovra offensiva brianzola, con risultati alterni. A volte si accentra vanificando l'occasione, in altre invece riesce ad arrivare alla conclusione, ma Picarelli, che sia su un tiro o, soprattutto, su un colpo di testa gli dice di no.
10' st Bonseri 6.5 Entra, segna di testa alla prima occasione a disposizione e ridà speranza alla squadra, come se fosse il Superman di turno a cui appellarsi nei momenti di necessità. La forma migliore, però, probabilmente deve essere ancora da ritrovare perché quel destro al volo in piena area di rigore finito sopra la traversa non è da lui. Lo è invece l'incornata in pieno recupero, annullata tuttavia per fuorigioco, ma comunque segnale che il bomber sta tornando.
Aldegani 5.5 Mette ordine a centrocampo per il primo quarto d'ora, poi ha un'ottima occasione ma tenta uno stop che non gli riesce. Non è che commetta particolari ingenuità, però a lungo andare l'Arcellasco sa come limitarlo e per una certa fase si prende pure il controllo dell'azione.
10' st Delle Fave 5.5 Ribaltare tutto in appena mezzora è praticamente impossibile, quindi il suo ingresso non avviene certamente in un momento semplice, ma non riesce a invertire il trend della partita.
Trovato 6 Si prende tanti mezzi palloni a centrocampo, inventa un filtrante per Comelli e serve l'assist per l'incornata di Bonseri. Una nota sicuramente positiva nella prima parte del primo tempo, poi anche lui diventa più evanescente.
Pelle 6.5 Il gol di testa con cui cerca di riportare in partita la Leon è semplicemente perfetto, sia per movimento che per realizzazione. Inoltre, è anche l'unica vera occasione di un match in cui cerca di aiutare i compagni con le sponde, non riuscendoci sempre.
Comelli 6 Si fa vedere un po' meno nella ripresa, quando l'obiettivo sarebbe buttarsi tutti in avanti per fare il miracolo. In attacco, lì dove approccia bene la partita subito con un bel cross e dove piazza l'assist del 2-1 con un tocco morbido perfetto dopo un bellissimo doppio basso.
All. Joelson 5 Non è la giornata della sua Leon. Non perché la sua squadra venga schiacciata dall'avversario, che il pallino del gioco lo prende per qualche minuto sull'onda dell'entusiasmo, ma perché paga a carissimo prezzo qualsiasi cosa. Davanti manca forse qualche occasione in più, anche se nella ripresa Vassallo e Bonseri avrebbero i colpi per spaventare l'Arcellasco, dietro invece di sbavature se ne fanno un po', e il problema è che si ritrova davanti un avversario che segna praticamente a ogni tiro nel corso del primo tempo. Nella ripresa la squadra si prende più campo, scoprendosi inevitabilmente alle ripartenze biancorosse, però, anche con un Bonseri in più, solo qualche cross si trasforma in occasione.
ARBITRO
Ginolfi di Lodi 6 Nell'aria si avverte un po' di confusione su un paio di situazioni, anche se di episodi veramente gravi e decisivi non ne capitano.
MICHAEL CALIGIURI • ARCELLASCO
DAVIDE GIUGLIANO • ARCELLASCO
SERGIO EMANUELE SERRA • ARCELLASCO
LUCA MAZZEO • ARCELLASCO